tampone uretrale

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Bombolandia
Il tampone uretrale l'ho fatto quando presi lo scolo.
E' un cotton fioc un po' più sottile del normale. Lo infili nel canale uretrale per circa 3-4 cm, poi lo ruoti bene bene ed estrai. Chiudi il bastoncino dentro un recipiente apposito. Poi lo porti al laboratorio analisi mediche per vedere chi è che ti baca il cazzo.
per scolo intendi la gonorrea? l'hai presa per aver fatto "solo" bbj o anche altro scoperto?
 
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smith

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Certo che ...se penso che poi magari mi tocca IL TAMPONE URETRALE,la voglia di bbj mi passa davvero.
Vado a pay dal 2001 e avevo 27 anni.
Ho sempre fatto tutto coperto,solo che l'anno scorso mi sono un po' disinibito.
Essendo la ragazza giovane 20enne Italiana,con una bocca fresca e in ordine,l'ho lasciata fare, quando scendendo dal collo sino al torace e' poi arrivata al pube e al pistolino...
Non ho avuto sorprese, e oggettivamente mi rincrese e insieme allarma, sentire da Esperti Punter, che col bbj si possano beccare candida,scolo e clamidia.

La Clamidia e lo Scolo sarebbe logico ritenerli contagiosi in caso di 'Penetrazione Scoperta' .
Come fa' una Professionista ad attaccarteli con una Pompa?

Per arrivare nel cavo orale della girl, quei batteri devono per forza partendo dalla vagina, transitare lungo lo stomaco.
Li' il PH e' talmente acido da non costituire un Habitat molto ospitale.

Mi domando anche la Fattibilta' dell'evenienza in cui , la Girl abbia prima succhiato l'uccello ad un cliente che aveva o lo scolo oppure la clamidia:
Dato l'esordio virulento e mai troppo tardivo di tali Infezioni
il portatore come fa' ad essere Anche UNTORE?
In quei frangenti dove si fa' fatica a pisciare ,mica si va' a scopare
O NOO???

Sulla Questione CANDIDA anche li' uno per beccarla dovrebbe o fare Daty o metterlo in figa senza preservativo.
Col pompino, si dovrebbe avere la Sfiga che la Pay fosse portatrice della Candida Orale ed Esofagea che rimane in Percentuale un Evenienza Minore.
Se la donna ha una Candidosi Vaginale non potrebbe contagiare nessuno Elargendo pompini scoperti.
IL Motivo e' ancora lo stesso:
i lieviti della candida non troverebbero un HUMUS adatto alla loro sopravvivenza a contatto con l'elevatissima acidita' del PH dello stomaco.

Domando un Parere agli Esperti del Forum.

Il discorso non farebbe una grinza ma solo apparentemente.
Poichè allora, basandosi sullo stesso principio che, quando uno è malato difficilmente va a farsi una trombata, non dovrebbero essere possibili neanche le infezioni localizzate a livello dei genitali.
Tanto più che in caso di penetrazione vera e propria, parlando di rapporti pay, addirittura si usa il profilattico.
Quindi, paradossalmente, le pay e i punter dovrebbero essere le persone più sane di questa terra dal punto di vista delle malattie sessualmente trasmissibili.
In verità, se dovessimo essere i più sani e siamo quelli che hanno più rapporti promiscui, il resto della popolazione dovrebbe proprio essere praticamente immune a questo tipo di malattie.

Così evidentemente non è.
Evidentemente la gente scopa anche quando non è sana del tutto.
Faccio notare che durante i primi giorni di malattia i sintomi possono essere blandi. Poi c'è anche il periodo di incubazione dove, suppongo (anche se non ne sono certo), uno può essere già contagioso senza aver ancora mostrato sintomi.

Aggiungete anche il fatto che, nelle donne certe infezioni sono molto più asintomatiche che negli uomini e quelle localizzate nel cavo orale ancor di più.
Ecco perchè poi, di fatto, avviene la trasmissione.

Ed ecco perchè anche una pompa scoperta, benchè a rischio basso (questo in effetti bisogna sottolinearlo) può portare comunque a qualche contagio.

Se non sbaglio c'è l'esperienza di un utente che, appunto, ai primi segni e giorni di scolo (visto che la cosa non era molto evidente) è appunto andato a farsi fare una pompa scoperta.
Attenzione, non lo sto giudicando ne criminalizzando, anzi. Lo prendo solo come esempio, reale, di quello che può succedere.
Poi non è neanche detto che se uno è sintomatico e contagioso, automaticamente trasmetta ad ogni rapporto, però il contagio in uno dei tanti intercorsi può avvenire.

Altrimenti, ripeto, non si capirebbe ste malattie da dove vengono e come si trasmettono.
 
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..... che col bbj si possano beccare candida,scolo e clamidia...
Anche sifilide amico mio, contagiosissima.
Per le malattie virali non l'ho ancora capito.

Avrei una errata corrige: la memoria mi ha tradito quando ho scritto che il tampone uretrale poteva essere prescritto solo da un urologo.
Ricordavo male, non era il tampone uretrale in se ma l'esame microbiologico (amplificazione del DNA) che poteva essere prescritto solo dall' urologo e in effetti
il tampone (3) melo fece di persona l 'urologo, mano pesante ma efficace.
Scusate.
 
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L'ho fatto come minimo ( dopo essermi beccato Clamydia Tracomatys ) , 5/6 volte . La prime 3 volte , mi ha infilato l'urologo sto cotton fioc per tre volte ( 3 diversi ) . Gli ultimi che ho fatto , adottano un altro tipo di asticella ... dell'olio se vogliamo chiamarla così ... Non più cotone alll'estremita' , ma alluminio , titanio , ferro ... Bohhh azz. ne so'... Per bruciare brucia alla minzione anche il giorno dopo ( per lo meno a me ... ) poi scompare , a meno che non si abbia infezioni o stettocopti ... Per essere fastidioso e' fastidioso , però io l'ho' tollerato ... anche perché appunto avevo sta Clamidya ... Da racconti di alcuni amici , altri tipi di infezioni , tipo le " creste di gallo" , sulla cappella : ti stroncano dal dolore , mi hanno detto ... Ripeto : fatto la scorsa settimana per un normale controllo semestrale , a me non ha fatto male . Un saluto !!!
P.S. ALL COVERED !!! Almeno dopo non si ha queste rotture del caxxxxooo !!?
 
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La cosa che mi fa più incavolare riguardo al tampone uretrale è che, come dichiarato dall'urologo che mi ha visitato, il tampone uretrale fatto dopo il massaggio prostatico risulta più attendibile, la mia domanda allora è: visto che è una pratica parecchio fastidiosa e dolorosa, una volta che un poveraccio se la deve fare perchè non fargliela sempre con il massaggio prostatico visto che così risulta più attendibile ?!?!?!??
Mi viene da pensare che forse molti dottori non sanno che è più attendibile se fatto in seguito a massaggio prostatico !!!
Sempre che il vostro dottore sappia cos'è un tampone uretrale: la mia dottoressa ad esempio manco sapeva cos'era :shok:
C'è una ignoranza sulle mst che non avete idea!! ma intendo tra i dottori!!
Il mio consiglio: fate tutto coperto.
 
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smith

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Il tampone uretrale dopo massaggio prostatico è indicato per la diagnosi di prostatite.
Se uno ha un'uretrite, con tanto di perdite evidenti, il massaggio prostatico c'entra come i cavoli a merenda.
Più che altro sarebbe ora che anche in italia imparassero a fare i test per mst e non sui campioni d'urina.
Sarebbero per niente dolorosi e con le tecniche giuste altrettanto sensibili e affidabili.
Ma campa cavallo, in italia chiamano ancora la tecnica PCR (che ormai c'è da non meno di 10 anni) come "nuova diagnostica".
E la fanno ancora pagare di conseguenza...
 
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Quindi in pratica il tampone uretrale con massaggio prostatico è utile "solo" per capire se una prostatite è dovuta a una infezione?
 
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Leggendo i post di questo thread mi è venuto in mente un programma andato in onda ieri sera su Cielo dove si parla va di piercing sui genitali maschili e femminili. Ebbene hanno fatto vedere dei piercing assurdi che mettono nel glande inserendoli dall'uretra!!! E pazzesco :mega_shok:
 
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fatto 5-6 anni fa per una prostatite che non passava.
avevo solo rapporti con la mia ragazza, scoperti da sempre, e mi è saltata fuori questa infezione con perdite biancastre in punta, bruciore durante la minzione, arossamento in punta

vado in ambulatorio dall'urologo, tira uori questo bastoncino tipo "scovolino" per i denti, mi prende in mano il cazzo e glielo spara dentro
mai sentito un dolore + grande, evidentemente ero irritato molto
è riuscito a farmi solo il 1° tampone, poi mi sono sentito svenire e non ne ho fatti altri

io sono molto impressionabile ed ho una soglia del dolore bassissima, ma un dolore così non l'ho mai provato
non voglio fare terrorismo, è la mia esperienza...

non saltò fuori nulla, nè da quel singolo tampone nè dalle urine, presi un antibiotico per 2 settimane (ciprox o similare, non ricordo) e mi è passato
mi è poi tornato dopo qualche anno, ricurato con lo stesso antibiotico e passato

pare che fosse una prostatite abatterica, cioè non dovuta a batteri, xo mai scoperto con certezza!

la mia ragazza non ha mai avuto nulla...

brrrrr che brrrrutto ricordo mi sovviene leggendo queste righe !

due anni fa ho fatto due tamponi come sopra, a distanza di quattro mesi l'uno dall'altro, al primo saltò fuori Hpv 18, eseguito da dottore uomo, un solo batuffolo nel meato, son andato molto vicino allo svenimento essendo pure io decisamente impressionabile, al secondo, dopo trattamento con pastiglie a base di echinacea, Hpv 16, eseguito da dottore donna, non appariscente ma professionale, un solo batuffolo anche qua, ma stranamente sarà stato il fatto che sapevo a cosa andavo incontro, o la mano più delicata della dottoressa, il fastidio è stato una frazione rispetto la prima volta ..... e la voglia di farne un altro ancora chissà perchè tarda a saltarmi addosso :whistle3:

e purtroppo occorre seguitare a fare tutto con il pisello incellophanato, sempre e comunque ! galeotta fu la pompa scoperta di una certa tipa che mi prese il pistolo in bocca a "tradimento" senza coprirlo prima !
 
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Pampas della provincia di Varese.
Premetto che non sono medico.
Il tampone uretrale lo feci tempo fa e mi fu fatto da un "dottorino" ebete, rozzo e sbrigativo assistito da un infermiera degna da film porno.
Me ne fece 5 molto dolorosi fino ad avere perdite di sangue.
Ci vollero 2 giorni prima di stabilizzare e normalizzare la mia Beretta e la fidata prostata "porta cartucce".
Per tutta una serie di motivi, dopo varie visite, mi recai, su consiglio di un amico, da 2 esperti "guru" in urologia a livello europeo (uno a Milano e uno in provincia di Varese).
Entrambi, molto umani, pazienti nel spiegarmi le cose, mi rimproverarono dicendo che come metodologia diagnostica è superata, a volte è inutile e ci sono altri test meno invasivi (loro parole).
Uno di loro mi disse "Certo che certi colleghi a furia di toccarli diventano coglioni anche loro: chi ti ha prescritto il tampone? Perchè massacri la tua povera prostata?".
 
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Premetto che non sono medico.
Il tampone uretrale lo feci tempo fa e mi fu fatto da un "dottorino" ebete, rozzo e sbrigativo assistito da un infermiera degna da film porno.
Me ne fece 5 molto dolorosi fino ad avere perdite di sangue.
Ci vollero 2 giorni prima di stabilizzare e normalizzare la mia Beretta e la fidata prostata "porta cartucce".
Per tutta una serie di motivi, dopo varie visite, mi recai, su consiglio di un amico, da 2 esperti "guru" in urologia a livello europeo (uno a Milano e uno in provincia di Varese).
Entrambi, molto umani, pazienti nel spiegarmi le cose, mi rimproverarono dicendo che come metodologia diagnostica è superata, a volte è inutile e ci sono altri test meno invasivi (loro parole).
Uno di loro mi disse "Certo che certi colleghi a furia di toccarli diventano coglioni anche loro: chi ti ha prescritto il tampone? Perchè massacri la tua povera prostata?".

Hai introdotto un argomento interessante: dunque quali sono gli altri test meno invasivi alternativi al tampone uretrale?
 
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Pampas della provincia di Varese.
Hai introdotto un argomento interessante: dunque quali sono gli altri test meno invasivi alternativi al tampone uretrale?
Il problema si risolse grazie anche ai consigli e cure dei medici senza che questi mi chiesero di fare altre indagini.
Non si soffermarono sul referto del tampone ma sulle urine, su quanto gli esposi io, sullo spermiogramma e...il classico dito nel sedere.
Cosa è piu' efficace del tampone non lo so, non glielo chiesi e non so dirtelo.
 
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smith

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Dipende di cosa si sta parlando.
Se di uretrite o di prostatite.

Se si parla di uretrite con perdite "franche", alias "abbondanti e "visibili", un tampone uretrale è una diagnostica abbastanza efficace.
Inoltre, le secrezioni stesse aiutano a "moderare la frizione" durante l'introduzione del uno o più tampone (ahinoi con un semplice campione non sempre si riesce a ricercare tutti i microrganismi che si vogliono cercare).
L'efficacia della ricerca di patogeni fatta con tampone è praticamente sovrapponibile (e siamo ad oltre il 90% di efficacia) a quella fatta su un campione di urine di primo mitto, e sottolineo di primo mitto perchè se si fa il mitto intermedio potenzialmente non si vede niente, se stiamo sempre parlando di uretrite.
Il problema è che, come ho già scritto altre volte, in Italia siamo ancora un po' "indietro" per quanto riguarda la ricerca di patogeni da uretrite su urine da prima mitto. In pratica, come hanno scritto in tanti, la maggioranza dei dottori, centri prelievi, analisti ti dicono "Che cos'è? Ah sì ne ho sentito parlare ma noi di routine non le facciamo", lasciando anche intendere che, potenzialmente, sarebbero anche in grado di farlo ma magari, non facendoli mai, potrebbero pure sbagliare le corrette procedure per farli, vanificando l'attendibilità del risultato (e magari l'intere analisi non costa neanche poco farla...).
Idem in Italia chiamiamo ancora le ricerche con il cosiddetto metodo PCR "nuove metodologie"....quando ormai sono tecnologie diagnostiche che ci sono da almeno 10-15 anni...

Se si parla di prostatite il discorso è leggermente più complicato.
In verità il tampone uretrale, dopo massaggio prostatico, sarebbe anche qui il metodo forse più efficace.
Il problema è che appunto abbina due cose che a noi maschietti proprio non gustano tanto.
Massaggio prostatico (ossia il classico dito nel culo per massaggiare la prostata. Che per la cronaca se ce lo fa un urologo invece che nostra moglie, fidanzata, compagna, trombamica e/o pay preferita non è che sia il massimo della delicatezza) e tampone su per l'uretra al fine di raccogliere le (eventuali?) secrezioni prostatiche che si sono prodotte con il massaggio.
E' per evitare questo "insulto" che di norma gli urologi prima cercano di fare tutte le altre analisi diagnostiche più soft: analisi urine (da cui però si vedrebbe sopratutto un infezione della vescica non della prostata di norma), spermiocoltura (a proposito avete mai provato a farvi una sega davanti ad una provetta quando proprio non ne avete voglia?) palpazione delle prostata (di nuovo il dito nel culo...) e ecografia prostatica.
Se riescono a capire qualcosa con queste indagini "preliminari" meglio, evitano maggiori fastidi al paziente.
Bisognerebbe però sapere che tali analisi, per la prostatite, sono meno "specifiche". Anche la spermiocoltura, formalmente sarebbe "equivalente" al tampone uretrale dopo massaggio prostatico, di fatto il batteri potrebbero essere più "diluiti" e quindi alla successiva coltura fallire l'identificazione.
Perciò si tengono il tampone uretrale dopo massaggio prostatico come ultima spiaggia, ma da un lato sarebbe una ricerca leggermente più mirata del problema.

PS Non sono dottore. Sono tutte cose che potete trovare cercando su internet con un po' di buona volontà e costanza.
 
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Per tutta una serie di motivi, dopo varie visite, mi recai, su consiglio di un amico, da 2 esperti "guru" in urologia a livello europeo (uno a Milano e uno in provincia di Varese).
Entrambi, molto umani, pazienti nel spiegarmi le cose, mi rimproverarono dicendo che come metodologia diagnostica è superata, a volte è inutile e ci sono altri test meno invasivi (loro parole).
Uno di loro mi disse "Certo che certi colleghi a furia di toccarli diventano coglioni anche loro: chi ti ha prescritto il tampone? Perchè massacri la tua povera prostata?".

Per tampone uretrale si intende una serie di tamponi, 5 anche a me, per prelevare campioni ad una certa profondità nell' uretra da analizzare in microbiologia.
Il tampone uretrale dipende enormemente da chi lo fa: infermiera che appena ti sfiora o medico urologo uomo con esperienza ceh esegue la manovra come va fatta, diversamente non ha senso.
E' fastidioso ma non dolorosissimo, salvo infiammazioni dell' uretra esistenti, al caso non ci volgio nemmeno pensare....

I medici privatamente, quando si pagano, danno sempre ragione al paziente o comunque cercano msempre di venirgli incontro, invece con il SSN o seguono le direttive con coscienza, quindi applicano i protocolli alla lettera, oppure, non raro, se ne fregano.
Ahimè, triste realtà.
 
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tra cattolica e rimini
Me lo feci nel 1999 , mi ero preso lo scolo (gonnorrea). Gia' orinare mi provocava bruciori fortissimi al mio povero uccello. Figurarsi cacciarci dentro il tampone, successivamente quando orinavo piangevo. Urca che brutta storia. Non so chi mi contagio' , all'epoca facevo tutto coperto con le pute.
 
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smith

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Me lo feci nel 1999 , mi ero preso lo scolo (gonnorrea). Gia' orinare mi provocava bruciori fortissimi al mio povero uccello. Figurarsi cacciarci dentro il tampone, successivamente quando orinavo piangevo. Urca che brutta storia. Non so chi mi contagio' , all'epoca facevo tutto coperto con le pute.

Beh allora sarebbe abbastanza evidente: qualche tua amica non puta con cui facevi scoperto.
 
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