Rassegna StamPunter

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vicino al lago d'Iseo
Nel corso dell’operazione è stato rintracciato un macedone, già colpito da un decreto di espulsione, che aveva fatto rientro in Italia senza autorizzazione. Per tale ragione, nei suoi confronti è stato emesso un nuovo decreto di espulsione.

Ma davvero siamo a questo?! Io ti espello, tu rientri tranquillamente e io, invece di metterti in galera per un bel po', ti emetto un altro identico decreto (o.. decretino?) di espulsione. Che tu eseguirai alla lettera.. Ahahahahahah. E qualcuno pretenderebbe di tassare le puttane.. Questo è tagliarsi i propri attributi non riconoscendo la propria (presunta?) autorità. Ma in tal caso che ci stanno a fare questori che non sanno farsi ubbidire? Ma via, andate a far l'orto alle vecchiette, va..
 
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La piaga dei cuori solitari molesti

Cliente geloso a Rimini smaschera la escort: "Vostra figlia non fa l’impiegata"
Per vendetta consegna le foto hard ai genitori della ragazza

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/escort-cliente-geloso-genitori-1.2596060

Rimini, 16 ottobre 2016 - Innamorato pazzo della escort, per vendicarsi del rifiuto svela ai genitori della ragazza il vero mestiere della figlia che loro credono solo un’impiegata. Ma la follia dell’uomo non è ancora finita ed è diventato l’ombra della giovane donna come in un film dell’orrore. La Squadra mobile della questura lo sta cercando, ma lui si è trasformato in un vero e proprio fantasma.
Lei è una bellissima ragazza straniera che guadagna un bel po’ si soldi facendo la prostituta d’alto bordo. Ed è durante il ‘mestiere’ che tempo fa incontra l’italiano, un bel tipo, apparentemente normale. I due si piacciono al punto che la donna decide di accettare la proposta di lui: stare insieme in esclusiva. Lei accetta, presa dall’innamoramento, e per diversi mesi si dedica esclusivamente all’uomo. Nonostante abbia rinunciato a tutti gli altri clienti, lui però è ossessionato dalla gelosia. Mettersi con una escort è più facile a dirsi che a farsi, l’ombra degli altri uomini incombe sul rapporto che si fa via via sempre più difficile. E l’italiano, ufficialmente residente a Caserta, diventa talmente asfissiante che lei alla fine lo molla, non immaginando lontanamente a cosa sta per andare incontro. L’uomo infatti è decisamente impazzito, e mette un atto un piano per vendicarsi della donna che l’ha lasciato. Per cominciare sceglie il modo più perfido.
La ragazza ha un sito internet a luci rosse, dove pubblicizza il suo lavoro. Foto esplicite e tutt’altro che castigate. Lui le scarica e le stampa, quindi prende e va dritto dai genitori della giovane che vivono in Italia da una vita, i quali sono convinti che la figlia abbia un normale lavoro da impiegata. Il tipo suona quindi alla loro porta, e come se niente fosse mostra loro le fotografie in questione. «Ecco quello che fa veramente vostra figlia, la prostituta». I due poveretti sono sconvolti, e dopo il primo momento di choc, chiamano la ragazza per avere spiegazioni, incapaci di credere a quello che hanno visto. Anche lei è distrutta, l’ultima cosa che voleva al mondo è che suo padre e sua madre venissero a conoscenza di come si guadagna i soldi. L’unico modo per tranquillizzarli è negare, e giura e spergiura che è tutto falso e che si è trattato di un fotomontaggio fatto ad arte per vendetta nei suoi confronti. I genitori ci credono, o più probabilmente vogliono crederci.
Ma la follia dell’uomo non si è ancora esaurita. Non si sa come faccia, ma lui sa sempre dove lei si trova e anche cosa indossa. Ogni giorno le arrivano fino a 100 sms. «Oggi ti sei vestita di rosso», «Stamattina ti sei alzata alle 7,30». Lei è terrorizzata, spia ogni ombra e ogni angolo, ma non riesce mai a vederlo. Però sa che è lì. Assistita dal suo avvocato, Marco Ditroia, alla fine si è decisa a sporgere denuncia alla Polizia, ma nemmeno la Squadra mobile riesce a rintracciarlo. Gli investigatori hanno anche sospettato che avesse messo un gps nell’auto della donna, ma i controlli hanno dato esito negativo. La scorsa settimana, è riuscito anche a bloccarle la scheda del cellulare dove riceve le telefonate dei clienti. Un fantasma, appunto.

***

La piaga dei cuori solitari molesti
:treaten:
Ma quanti ce ne sono di questi soggetti?
Dalle nostre donnine sento in continuazione racconti di deficienti che arrivano con fiori&cioccolatini che ben presto si trasformano in tormentatori a getto continuo. Appostamenti, bombardamenti di SMS, controlli di giorno e di notte, minacce, casino sui social.
Tante di loro arrivano a dover cambiare numero di telefono, appartamento, zona o città :nea:

Senza pretesa di essere tanto analitici, l'idea che qualcuno di questi latrin-lovers si senta padrone di una donna (lavorante o meno) è, a mio modo di vedere, semplicemente l'aberrazione di un disadattato sulla scorta di nient'altro che la propria vanità.

Riporto la lunga storia di una situazione tipo:
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=235507
ed una modesta traccia di un possibile antidoto:
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=133727&p=1785637&viewfull=1#post1785637

(Noterella: nessuna battuta scema sul nome dell'avvocato .... :pardon:)
 
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http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/malato-prostitute-truffa-licenziato-1.2599292

In malattia va a prostitute, licenziato
Un operaio di 40 anni a processo per truffa aggravata
di GRAZIA BUSCAGLIA

Rimini, 17 ottobre 2016 - Ufficialmente era in malattia, impossibilitato a presentarsi sul luogo di lavoro. Ma il suo stato di salute così precario non gli ha impedito però di guidare l’auto, portare i pesi della spesa settimanale al supermercato, accompagnare un cane di grossa taglia a fare i suoi bisognini in giro per i parchi cittadini, ma soprattutto di girare la notte sul lungomare di Rimini alla ricerca di qualche bella signorina con la quale attardarsi per una mezz’oretta, dopo aver pattuito prezzo e prestazione sessuale. La pacchia per il lavoratore infedele di 40 anni, originario della Campania, ma residente nel Riminese, è finita con un licenziamento per giusta causa ed una denuncia per truffa aggravata ai danni, non solo del suo datore di lavoro, ma anche dell’Inail. Addirittura il quarantenne ha già ricevuto la citazione diretta a giudizio per comparire davanti al tribunale monocratico nei prossimi giorni.
E dire che il quarantenne partenopeo poteva ritenersi fortunato. Nel marzo scorso, dopo essere rimasto disoccupato, ha trovato un nuovo posto di lavoro come operaio in una azienda meccanica della Valmarecchia. Neanche il tempo di inserirsi nel nuovo contesto lavorativo che dopo 15 giorni, il dipendente ha inviato un certificato medico al suo principale. Un’infiammazione alle mani con gli consentiva di svolgere nessuna attività manuali Ma dopo i primi 15 giorni di malattia, in azienda è arrivato un secondo certificato causa il peggioramento della patologia.
«Non posso utilizzare le mani, una dolorosa infiammazione non mi consente di svolgere nessuna attività manuale. Non riesco neanche ad afferare una penna o a pettinarmi. Non parliamo poi di guidare l’auto o di aprire una bottiglia. Non posso fare nulla». si era giustificato l’operaio. Dopo due mesi di assenza dal posto di lavoro, il proprietario ha però voluto vederci chiaro ed ha assoldato un investigatore privato per capire che cosa si nascondesse in realtà dietro alla malattia del neoassunto. E la scoperta è stata eclatante. L’investigatore ha potuto documentare con tanto di foto all’imprenditore (che è assistito dall’avvocato Cristiano Basile) che il suo operaio riusciva benissimo a ‘sollevare’ i pesi della spesa alla moglie una volta fuori dal supermarket.
La malattia non gli impediva di portare a spasso al guinzaglio un cane di grossa taglia ed anche di guidare l’auto. E proprio al volante della sua autovettura il 40 enne è stato sorpreso due volte mentre, di notte, sul lungomare faceva salire una prostituta con la quale poi si è appartato in tutta tranquillità. L’imprenditore, assistito dall’avvocato Basile, ha fatto immediatamente scattare il licenziamento per ‘giusta causa’ che non è stato impugnato dalla controparte. In più l’operaio nei prossimi giorni risponderà in tribunale davanti al giudice di truffa aggravata.
 
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Blitz sui marciapiedi, super multe a lucciole e clienti
La Polizia municipale ha inflitto sanzioni fino a 2mila euro

Rimini, 17 ottobre 2016 – Sette prostitute e due clienti multati. E’ il bilancio del blitz messo a segno l’altra notte dagli agenti della Polizia municipale di Rimini. La sanzione inflitta alle lucciole è di 1.500 euro, mentre i clienti dovranno pagare 2mila euro ciascuno. Una delle ragazze guidava l’auto senza avere mai preso la patente, e oltre a un’ulteriore multa di 5mila euro le è stata sequestrata l’auto.
 
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Scoperto un giro di prostitute in pieno centro
Denunciati due romeni e due italiani, proprietari degli appartamenti

Forlì, 21 ottobre 2016 – Prostitute in due appartamenti in pieno centro: li hanno scoperti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Forlì. Denunciati due italiani di 60 e 53 anni e due romeni di 42 e 19, tutti residenti a Forlì: erano loro a gestire un giro di ragazze romene e domenicane. Almeno dieci quelle identificate.
L’indagine dei militari è nata nel 2015, quando un romeno denunciava di essere stato cacciato dall’appartamento da un connazionale perché, spiegava misteriosamente, serviva ad alti scopi. Dopo pedinamenti e anche controlli sul web, è stata ricostruita tutta l’organizzazione, che secondo i carabinieri coinvolgeva anche i due italiani proprietari degli appartamenti: uno dei due avrebbe anche ricevuto una percentuale degli incassi.
Le prostitute arrivavano da fuori. Per poter avere posto negli appartamenti dovevano pagare tra i 1.500 e i 3.000 euro, più tra i 50 e i 250 euro al giorno. In cambio, l’organizzazione procurava i clienti: erano i due romeni a ricevere telefonate e a organizzare gli incontri.
I carabinieri hanno eseguito anche perquisizioni domiciliari e sequestrato numerosi telefoni, cellulari, computer, carte di credito e bancomat.

***

Noterella mia: appartamenti con avvicendamenti turbinosi e telefonisti che non coincidono con la persona che incontriamo, andrebbero evitati senza indugi.
 
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Porto Recanati
Duro colpo alla prostituzione: cinque case a luci rosse smantellate sulla costa

23/10/2016
Cinque case a luci rosse, altre cinque, viene da dire, su cui il commissariato di Fermo, guidato dal dirigente Leo Sciamanna, ha alzato il sipario. Gli agenti della polizia, nel corso di uno dei consueti controlli del territorio, con 12 pattuglie su strada, e con l’ausilio dei colleghi del reparto prevenzione crimini di Pescara, hanno “smascherato” cinque case d’appuntamento tra Porto San Giorgio, Casabianca e Porto Sant’Elpidio. All’interno degli appartamenti i poliziotti hanno trovato sette ragazze, cinque romene e due dominicane. Nei confronti di queste ultime due gli agenti hanno applicato i dovuti accertamenti e provvedimenti di rimpatrio (avevano un permesso di soggiorno rilasciato in Spagna). Le altre ragazze sono state segnalate. Tornando alle case hot, siamo a dieci. Tanti, infatti, sono gli appartamenti a luci rosse smantellati dalla polizia del commissariato di Fermo nell’arco di poche settimane. E’ evidente, a questo punto, il pugno di ferro contro la prostituzione e, più in generale, contro la criminalità, applicato dalla polizia fermana. Occhi puntati, quelli del commissariato, anche su clienti e proprietari degli appartamenti a luci rosse. Insomma vita per niente tranquilla quella legata al mondo della prostituzione.
Nel corso delle operazioni contro la repressione del crimine, a tutto tondo, la polizia ha anche controllato 80 veicoli, 120 persone sono state identificate e oltre 800 vetture monitorate con i sistemi elettronici in dotazione agli agenti. Verifiche a tutto campo, e con importanti risultati, a beneficio del territorio e della sua reputazione.
Giorgio Fedeli




http://www.cronachefermane.it/2016/...e-a-luci-rosse-smantellate-sulla-costa/28900/
 
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[h=1]Rho, sorpreso in furgone con una prostituta: multa da 10mila euro[/h]
[FONT=&quot]Una multa che fa scuola. Un scappetella con una prostituta che costa carissimo. Siamo a [/FONT]Rho, in provincia di Milano[FONT=&quot], dove un camionista vicentino di 26 anni, mercoledì mattina, dopo una consegna si è concesso una "pausa" con una prostituta romena. I due non si sono neppure appartati, e così, non al riparo da occhi indiscreti, sono stati [/FONT]pizzicati mentre facevano sesso su un furgoncino[FONT=&quot] sul ciglio della strada, parzialmente nudi. Così sono intervenute le forze dell'ordine, che hanno staccato una multa da [/FONT]10mila euro ciascuno[FONT=&quot] per atti osceni in luogo pubblico, in applicazione della nuova normativa che ha depenalizzato il reato, introducendo però pesantissime sanzioni amministrative, che vanno da un minimo di 5mila a un massimo di 30mila euro.

[/FONT]
http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/12004292/milano-rho-prostituta-furgone-multa-10mila-euro.html
 
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praticamente Milano
Rho, sorpreso in furgone con una prostituta: multa da 10mila euro


Una multa che fa scuola. Un scappetella con una prostituta che costa carissimo. Siamo a Rho, in provincia di Milano, dove un camionista vicentino di 26 anni, mercoledì mattina, dopo una consegna si è concesso una "pausa" con una prostituta romena. I due non si sono neppure appartati, e così, non al riparo da occhi indiscreti, sono stati pizzicati mentre facevano sesso su un furgoncino sul ciglio della strada, parzialmente nudi. Così sono intervenute le forze dell'ordine, che hanno staccato una multa da 10mila euro ciascuno per atti osceni in luogo pubblico, in applicazione della nuova normativa che ha depenalizzato il reato, introducendo però pesantissime sanzioni amministrative, che vanno da un minimo di 5mila a un massimo di 30mila euro.

http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/12004292/milano-rho-prostituta-furgone-multa-10mila-euro.html

precedente inquietante... immagino che la prostituta non pagherà, lui entrerà in un vortice infernale...
 
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http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/prostituzione-multe-1.2643196

Rimini, maxi multe in arrivo per i clienti delle prostitute
Verbali fino a 30mila euro
di MARIO GRADARA

Rimini, 1 novembre 2016 - Non pago delle maxi-multe da mille euro ai clienti delle lucciole, il Comune di Rimini annuncia un nuovo giro di vite: «Applicheremo con rigore sanzioni da 5.000 a 30.000 euro – spiega l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – visto che la Cassazione ha di recente depenalizzato il reato base di ‘atti osceni in pubblico’ prevedendo sanzioni pecunarie amministrative molto salate». Quelle citate, appunto.
«Non potendo agire sull’offerta di sesso a pagamento sulla strada – aggiunge l’assessore – visti i pochi e spuntati strumenti a disposizione degli enti locali, agiremo sulla domanda». Ovvero la clientela. La prostituzione a Rimini continua a essere una piaga. La stessa amministrazione comunale fa il punto sul meretricio on the road. Da inizio anno al 26 ottobre la polizia municipale ha elevato circa 300 sanzioni durante i controlli delle (tante) strade del piacere a pagamento cittadine, diffuse soprattutto nella zona Sud, verso i confini con Riccione.
Ma non solo: cresce il numero di lucciole in pieno centro – cinesi e africane – anche a ridosso di alcune chiese, con sdegno dei fedeli. Delle circa trecento sanzioni emesse nei primi dieci mesi dell’anno, 289 sono state fatte per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale ‘contingibile e urgente’ (valida dal 1° giugno al 15 ottobre) che prevede un pagamento di 400 euro, sia per la lucciola che per il cliente. Dieci invece i clienti e cinque le prostitute sanzionate rispettivamente per 1.000 e 200 euro per la violazione dell’articolo 32 del Regolamento di polizia urbana, che punisce chi chiede prestazioni sessuali a pagamento «a bordo di veicoli circolanti sulla via pubblica» (il cliente) e chi, «esercitando l’attività di meretricio su strada pubblica, indossa abbigliamento indecoroso o indecente, ovvero mostra nudità».
Va detto che mentre i clienti in genere pagano subito i 1.000 euro per evitare di vedersi recapitare il verbale a casa, le prostitute non pagano mai, approfittando della residenza all’estero. Il Comune darà un giro di vite, applicando ai clienti le nuove supermulte sostitutive del reato cancellato dalla Suprema Corte. «La soluzione migliore sarebbe regolamentare il fenomeno come si fa in quasi tutta Europa, imporre garanzie sanitarie e far pagare le tasse alle prostitute», dice l’assessore.
Secondo i più recenti dati raccolti dalla municipale le lucciole in strada sono un centinaio, di diversa nazionalità: tante ragazze dell’est Europa (romene, ungheresi, bulgare, ucraine, albanesi) ma anche nigeriane, cinesi e transessuali peruviani e brasiliani. Due le ragazze italiane identificate durante i controlli. Si stimano in circa 500 le lucciole – tra professioniste e ‘doppiolavoriste’, in crescita – che esercitano in casa nel Riminese. Ma qui, come si dice, occhio non vede, cuore non duole.
 
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http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/prostituzione-statale-adriatica-1.2653394

Prostituzione sull'Adriatica, 11 arrestati
In manette anche due donne. Il gruppo era attivo pure a Bologna. Sequestrati beni per un milione di euro

Ravenna, 5 novembre 2016 - L’accusa per loro è quella di essere capi, promotori o artefici dell’associazione che controllava la prostituzione sull’intero tratto romagnolo della Statale Adriatica. Per questo sono finiti in manette undici romeni, tra cui due donne. Il gruppo era attivo anche a Bologna, Lodi, Cremona e Milano.
Sette di loro sono destinatari di un provvedimento di carcerazione chiesto dal pm Alessandro Mancini che ha coordinato le indagini dell’Arma ravennate scattate circa un anno fa. Per gli altri quattro sono stati chiesti i domiciliari. Contestualmente alle applicazioni delle misure cautelari, sono stati sequestrati beni per un milione di euro distribuiti tra le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Lodi.
 
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Lui non ci delude mai:
http://www.tgcom24.mediaset.it/mond...-un-sequestro-arrestato_3043812-201602a.shtml

immagino io alla sua età (anagraficamente corrisponde ai miei 20 anni): "Mamma, mi hanno rapito. Mi mandi i soldi? Li devi portare a Via dei Due Ponti, difronte al 200 circa, c'è una specie di tunnel in salita. Aspetti lì, scende una signora con accento portoghese. Se puzza di alcool non ti preoccupare, sta preparando l'iniezione per la sinusite. Infatti ha una voce nasale, quasi maschile. E' una brava persona. Fidati" :lol:
 
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