La mia storia tra le dita...il mondo di AXL

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Lago Di Garda
Uffa uffa e riuffa.Non è possibile che in questi giorni che ho il ciclo ho perso due possibilità di scopare con due figoni! Mi sono limitata al massaggio ma oggi quando lui mi ha preso il braccio e dopo un bacio me lo ha morso ho tirato un porcone perchè mi si è mosso l'utero e tutto il bagaglio ormonale. Uffaaaaaaa
 
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Cara AXL, ieri sera ho visto Chiamami col tuo nome di Guadagnino.
Non mi è piaciuto.
Con il tuo permesso, visto che tu l'avevi citato in un tuo intervento per una location che si trova dalle tue parti, ne scriverei una recensione qui nel tuo thread.
Attendo il consenso, grazie.
 
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rimini
SONO TUTTI FINOCCHI CON I FILM DEGLI ALTRI.
(Recensione semiseria e politicamente scorretta di Chiamami col mio nome di Luca Guadagnino, Ita- Fra-Bra-Usa 2017)


Che poi alla fine vai a vederlo, Chiamami col tuo nome di Guadagnino, nella bombonierina-chicca del Cinema Fulgor di Rimini appena restaurato e dedicato a Fellini, e sei pure ben disposto: gli amici che ti accompagnano son tutti contenti, ah chissà che meraviglia.
In cuor tuo speri che almeno si veda la cara AXL in qualche scena: lei ha scritto nel suo thread che ogni tanto va alla spiaggia del parco archeologico delle Grotte di Catullo di Sirmione, e siccome parte del film è girata lì vuoi che non ci scappi l'occasione di vederne le grazie ( di AXL, dico)?
E invece no.
E invece ti becchi due ore e dodici minuti di 'sto pippone ambientato in Lombardia nell'estate del 1983, pippone nel quale per un'ora non succede nulla a parte il gran alludere, il gran sottintendere, con lo studente 'mericano fighissimo, bellissimo e coltissimo che arriva a casa del professore coltissimo e della di lui moglie coltissima, ed essi hanno pure un figlio coltissimo, tanto adolescente quanto segaiolo mancato.
Tutti insomma sono coltissimi , in una casa vecchia ma bellissima, e subito ti viene in mente che Guadagnino deve essersi ispirato al casale toscano zeppo di intellettuali di Io ballo da sola di Bertolucci, oppure a pellicole come Il Bocconcino di Romano Scandariato o anche a dei tristi pecorecci all'italiana di Nando Cicero con Alfredo Pea, perché alla fine l'atmosfera è quella: casa elegante, gente ricca più o meno colta, con fighi e fighe, ma con molta meno azione e meno sesso.
Insomma, signori: qui per oltre un'ora mica si scopa, neanche tra gay.
Eh no, troppo facile; qui i protagonisti parlano cinque lingue e traducono dal tedesco in simultanea, ritrovano nel lago statue antiche ermafrodite, discutono la semantica delle parole , fanno bagni in qualunque pozza d'acqua capiti loro a tiro citando aforismi a casaccio, suonano al pianoforte modificando arie e temi, si dichiarano l'amore facendo dei gran giri davanti al monumento ai caduti della prima guerra mondiale di Crema (non scherzo: roba da fare insorgere l'Arcigay locale, ma andiamo avanti).
I genitori del ragazzotto adolescente sono super-tolleranti: probabilmente sospettano da tempo che al di loro figlio delle ragazze non freghi nulla o quasi, ed aspettano in silenzio che lo studentone 'mericano provveda alla bisogna, ossia conduca il figliolo ad essere un gay romantico ed appassionato, che in fondo vuol solo andare a fare i bagni e le gite in montagna con un uomo belloccio, dandosi con esso alla pazza copula sessuale nei lettoni in penombra , nei boschi o nei portali delle città lombarde.
Insomma un tira e molla “ lo prendo/lo do/ non te lo do/non te lo prendo/ora lo prendo e me lo dai/ sì però meno forte ” che nella seconda ora del film parte definitivamente in “ lo prendo convinto” e non si ferma: si arriva anche alla copula del figliolo adolescente con un frutto, e quando lo studentone 'mericano scopre il frutto sul comodino e vorrebbe mangiarlo intriso di sperma, il giovane lo ferma - par di capire – perché quel mangiar sperma & frutta avrebbe tolto romanticismo al tutto ( è forse la scena chiave del film, dunque potete capire il livello).
Il film termina con lo 'studentone 'mericano che torna negli Usa, diventa conformista e si sposa pure con una donna ( lo dichiara chiamando in teleselezione il ragazzotto) , mentre la famiglia si riunisce e capisce, il padre prende da parte il figliolo e gli dice che in fondo è stato fortunato, perché pure a lui con la mamma mica va così bene, e sembra di capire che un'avventuretta gay in gioventù non gli sarebbe dispiaciuta ( altra scena chiave del film, e v'ho detto tutto).
Alcune note finali.
1.L'Italia del 1983 risulta nel film un paese apertissimo, tollerantissimo, dove giocavi a briscola negli stessi bar dove potevi trovar marijuana: e te credo, i protagonisti del film sono tutti stranieri, vivono l'Italia come location turistica da grand tour cultural-sessuale, purché resti tutto tra loro. Circolano astutamente in bicicletta oppure con una Fiat 128 blu scuro, auto che da lontano può sembrare vettura ministeriale, e delle ZTL se ne fottono ampiamente ( alcune scene si svolgono in piazze già vietate al traffico all'epoca).
2. I protagonisti sono tutti mezzi ebrei e lo dichiarano più o meno sommessamente: sei sempre stato filosemita, ma poi leggi la sfilza di produttori associati con cognomi di Tel Aviv e dintorni, e un po' sei perplesso, sembra la risposta organizzata a Weinstein in nome del cinema sionista omosex, il che è spiazzante.
3. Gli abitanti italiani della zona sono tutti dei vecchi che parlano un dialetto incomprensibile ( e che negli Usa son stati senz'altro sottotitolati, beati loro ), oppure delle ragazzette un po' sfigate, che sono tanto carine ma nessuno se le fa, al massimo rifila loro un libro di poesie che fa tanto ma tanto situazione alla Moccia o alla Muccino Silvio.
4. In una scena appaiono due gay anzianotti vestiti con giacca rosa ed aria super-finocchia: un caso di razzismo interno al mondo gay mica da ridere, è come se il regista detestasse l'idea che l'omosessualità possa avere altre forme da quelle super-fighe che ha in mente lui.
5. La politica italiana del periodo è declinata nella sola faccia di Craxi, che a parole espresse in dialetto gli abitanti della zona detestavano, ma poi non si sa come, evidentemente, votavano compatti ( andatevi a leggere i risultati del PSI in Lombardia alle politiche 1983 e ne riparliamo).
6.Le musiche non sono male: però prima del film gli Psychedelic Furs ti piacevano, adesso ti stanno un tantino sui coglioni. Misteri del cinema.
Sicché esci dalla sala con la combriccola, vi fumate una sigaretta in Corso d'Augusto e tutti notano che a te il film non è piaciuto, ti chiedono come mai e tu ti lasci sfuggire “ beh, almeno si fosse vista AXL”.
E dopo hai un bel spiegare che si tratta di una ragazza pare molto bella che sta sul Garda, e che sarebbe perfetta per qualche parte in un film non gay, se solo non si perdesse dietro a Sborolo: quando ti chiedono chi è 'sto qui, dici che è un intellettuale di riferimento in certi ambienti.
Sicché , se volete vedere il film di Guadagnino, beh: fate un po' voi.
Un saluto, state in gamba.
Lafayette

P.s. 1.Dopo la proiezione ti arriva pure un sms di tua sorella, fan scatenata di Guadagnino, che non ha ancora visto il film e chiede:
Com'è?
Tu rispondi: “'Na Camboggia ”.
E lei: “Ah. Sei il solito polemico.

P.s. 2. Il film doveva originariamente essere diretto da James Ivory. Se alla fine l'ha diretto Guadagnino, che nel film di Ivory doveva essere solo una sorta di trovarobe, un motivo forse ci sarà. Ma a farlo notare si passa per polemici. Dunque aspettiamo la notte degli oscar zitti e rassegnati.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
P.s. 2. .... Dunque aspettiamo la notte degli oscar zitti e rassegnati.

Non ho visto il film quindi mi astengo dal fare commenti.
Una cosa però mi ha colpito della tua recensione, ed è la descrizione dello "studentone mericanino".
Immagino che questo "mericanino" venga inserito come uno dei personaggi positivi (positivo secondo la visione dell'americano medio) nella vicenda raccontata dal film.
Credo sia un aspetto da non sottovalutare per la candidatura agli oscar, un po' come l'arrivo, nel campo di concentramento nazista nel film di Benigni, "La vita è bella", dei carri armati americani, con quella bandierina a stelle e strisce in bella mostra.
 
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rimini
@RobyPG:

il tuo collocarti a sinistra di qualunque cosa ormai ti pervade in modo incontrollato, tanto che vuoi trovare una lettura politica internazionale in un film che a me è parso stare alla politica internazionale come Razzi sta alla Biennale Arte di Venezia.
Se poi vuoi trovare a forza una tua lettura, per la quale è sempre l'invasore ' mericano ( e non 'mericanino) a metterla in quel posto a qualcuno, allora, senza seconde letture, ti dico che mi sono sentito come se Guadagnino, italianissimo, mi avesse fregato gli 8 euro del biglietto per mettermelo lui, in quel posto.
Senza tanti simboli politici da Patto Atlantico, tra l'altro.
Non so se ti ho risposto: l'alternativa era un amichevole ma va a caghèr.
Passami la sincerità stai in gamba.
:pardon:
 
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Ovunque c'è profumo di donna
@ lafayette:

il tuo collocarti sempre un gradino sopra alle mie opinioni ritenute di "sinistra" ti fa perdere di vista perfino il fatto che io non posso cercare una chiave di lettura politica in un film che non ho visto.
L'ho anche specificato nella prima riga del mio post: Non ho visto il film quindi mi astengo dal fare commenti.
Se tu mi avessi letto in modo non prevenuto, avresti (forse) capito che la mia era quasi una domanda più che una critica.
Volevo sapere da te, esperto di filmografia, se il modo in cui vengono assegnati gli oscar viene influenzato più dall'argomento che dalla forma (d'arte) del film.
Specifico meglio questo ultimo punto, onde evitare errate interpretazioni.
Credo che il film sia la forma d'arte per eccellenza, in quanto comprende tutte le altre arti.
L'argomento del film, però, è un qualcosa che ha a che fare più con la scrittura che con l'arte vera e propria.
Molti film sono più belli dei romanzi da cui sono tratti. E spessissimo è vero anche il contrario. Quindi, nella mia assoluta ignoranza, immagino che un premio cinematografico debba contemplare la sola forma del film e non l'argomento.
Questa mia ignoranza di fondo sui premi cinematografici tu l'hai scambiata per una manfrina sull'invasore 'mericanino.*

Forse tu, leggermente prevenuto nei miei confronti, sei arrivato a pensare che volessi mettere in risalto che i primi ad entrare nei campi di concentramento nazisti furono i russi e non gli americani. O che avessi cercato un modo per denigrare la politica estera americana
Davvero credi venga ad esprimere opinioni politiche in un forum di puttanieri in un contesto che riguarda l'arte?
:nea:



*Il termine 'mericanino l'ho usato di proposito, mi ricordava il nome del pellets sulla cui confezione viene posta l'immagine della statua della libertà...
americanino.jpg

Già! ... Ma tu ti occupi di filmografia, e avrei dovuto immaginarlo io, uomo collocato a sinistra, e uso alle questioni pratiche della vita quotidiana, che tu non cogliessi tale ironia.
Forse non sai nemmeno cosa sia il pellet...:pardon:


P.S. Dopo aver letto la tua recensione sul film di Guadagnino mi era quasi passata la voglia di andarlo a vedere; dopo la tua ( insulsa detto amichevolmente) risposta al mio post, la voglia mi è ritornata. Se tu interpreti il film come interpretati i miei post, credo che il film meriti di essere visto.
8 € ce li butto volentieri...:biggrin:
 
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Che i riconoscimenti ai film seguano criteri che son tutt'altro che artistici è cosa talmente risaputa da non doversi rimarcare. Altrettanto che i premi vadano ai politically correct( cioèfilo gay filo sinistra e chi più ne ha più ne metta ). Dario Fo docet
 
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rimini
@ lafayette:
il tuo collocarti sempre un gradino sopra alle mie opinioni ritenute di "sinistra" ti fa perdere di vista perfino il fatto che io non posso cercare una chiave di lettura politica in un film che non ho visto.

Invece hai subito fatto il contrario, cercando appunto di introdurre una lettura politica di un film che non hai visto.

L'ho anche specificato nella prima riga del mio post: Non ho visto il film quindi mi astengo dal fare commenti.
Se tu mi avessi letto in modo non prevenuto, avresti (forse) capito che la mia era quasi una domanda più che una critica.

Io sono totalmente prevenuto nei tuoi confronti.
Aggiungo che la tua era una domanda retorica tesa a dare un'impostazione critica.

Volevo sapere da te, esperto di filmografia,

Sono un normale conoscitore di cinema. Esperto di filmografia (parole tue) significa avere una conoscenza profonda e precisa dell'opera omnia di un regista, oppure di un genere particolare.
Non possiedo né l'una né l'altra, mi dispiace.

se il modo in cui vengono assegnati gli oscar viene influenzato più dall'argomento che dalla forma (d'arte) del film.

Ma certo.
Ci sono state edizioni nelle quali, purtroppo, sono stati premiati film poco riusciti che però trattavano categorie svantaggiate, personaggi semisconosciuti ma importanti in certi settori, oppure anche solo temi di moda in un certo periodo.


Specifico meglio questo ultimo punto, onde evitare errate interpretazioni.
Credo che il film sia la forma d'arte per eccellenza, in quanto comprende tutte le altre arti.
L'argomento del film, però, è un qualcosa che ha a che fare più con la scrittura che con l'arte vera e propria.

E' un'impostazione dalla quale dissento. Viviamo un'epoca nella quale esistono strumenti tecnologici che permettono di creare opere che contengono varie forme d'arte: basta pensare alle videoinstallazioni presenti in molte mostre contemporanee.

Molti film sono più belli dei romanzi da cui sono tratti. E spessissimo è vero anche il contrario.

Boh. Mi viene in mente una frase di Bergonzoni: a volte esci dal cinema dopo un film tratto da un libro e dici “ oh, ma sai che era brutto anche il libro?

Quindi, nella mia assoluta ignoranza, immagino che un premio cinematografico debba contemplare la sola forma del film e non l'argomento.
Questa mia ignoranza di fondo sui premi cinematografici tu l'hai scambiata per una manfrina sull'invasore 'mericanino.*


Ri-boh. A mio avviso un film dovrebbe essere premiato in quanto riuscito: abbiamo avuto film di qualsivoglia argomento ben riusciti, ed altri che sono risultati solo delle*cagate pazzesche*(cit.) .

Forse tu, leggermente prevenuto nei miei confronti,

Ribadisco: sono totalmente prevenuto nei tuoi confronti.
Mi spiace, devi accettarlo.

sei arrivato a pensare che volessi mettere in risalto che i primi ad entrare nei campi di concentramento nazisti furono i russi e non gli americani. O che avessi cercato un modo per denigrare la politica estera americana

Direi che con questa tua interessante ipotesi deduttiva l'hai appena fatto.


Davvero credi venga ad esprimere opinioni politiche in un forum di puttanieri in un contesto che riguarda l'arte?
:nea:

Ma certo. Lo fai molto spesso. Probabilmente senza nemmeno più accorgertene, e questo è senz'altro interessante.


*Il termine 'mericanino l'ho usato di proposito, mi ricordava il nome del pellets sulla cui confezione viene posta l'immagine della statua della libertà...
americanino.jpg

Già! ... Ma tu ti occupi di filmografia, e avrei dovuto immaginarlo io, uomo collocato a sinistra, e uso alle questioni pratiche della vita quotidiana, che tu non cogliessi tale ironia.
Forse non sai nemmeno cosa sia il pellet...:pardon:

So cosa è il pellet, mentre ignoravo il nome commerciale da te citato.
Dunque grazie: è sempre bello imparare cose nuove.

P.S. Dopo aver letto la tua recensione sul film di Guadagnino mi era quasi passata la voglia di andarlo a vedere; dopo la tua ( insulsa detto amichevolmente) risposta al mio post, la voglia mi è ritornata. Se tu interpreti il film come interpretati i miei post, credo che il film meriti di essere visto.
8 € ce li butto volentieri...:biggrin:

Non solo mi aspetto che tu vada a vederlo, ma che tu lo trovi un capolavoro e che tu lodi l'esborso fatto per accedere alla sala ove il capolavoro si proietta.
Non venire a lamentarti se non ti è piaciuto, però.
Eh.
:hi:

P.s. La cosa grave è che nessuno ha notato la mia tristezza per la mancata visione di AXL nel film. Andiamo bene.:unknw:
 
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@ Lafayette:

Visto che sei così precisino, vuoi citami il punto esatto dove io introduco una lettura politica di un film che non ho visto.

Il mio commento alla tua recensione, riguardava queste tue descrizione:

lo studente 'mericano fighissimo, bellissimo e coltissimo

studentone 'mericano provveda alla bisogna, ossia conduca il figliolo ad essere un gay romantico ed appassionato, che in fondo vuol solo andare a fare i bagni e le gite in montagna con un uomo belloccio, dandosi con esso alla pazza copula sessuale nei lettoni in penombra , nei boschi o nei portali delle città lombarde.

Il film termina con lo 'studentone 'mericano che torna negli Usa, diventa conformista e si sposa pure con una donna


La "visione positiva dell'americano medio" era in riferimento alla trasformazione conformista e al successivo matrimonio.
Ho creduto che la nomination all'oscar fosse stata influenzata in qualche modo da questo aspetto del film.
E ho citato il film di Benigni perché ritengo che l'oscar se lo sia preso più per quell'aspetto della bandierina sul carro armato, (inteso come argomento di "visione positiva dell'americano medio"), che per il suo valore artistico.

Ora, se tu ci trovi una lettura politica in questo, va bene. Diciamo che è in parte stimolata dalla tua prevenuta recensione...:pardon:
 
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@RobyPG:

aridàgli.
Io sono totalmente prevenuto nei tuoi confronti.
E' la terza volta che lo scrivo.
Ora vai a vedere il film e lodalo, così il mio essere totalmente prevenuto nei tuoi confronti trova una conferma.
Cosa aspetti?
Suvvìa.
Così la smettiamo di occupare il thread di AXL con questa storia.
Eh.

La vera cosa che ho criticato nel film, tra l'altro, è proprio l'assenza di AXL.
Nessuno che l'abbia notato.
Ma dico,io...
Bah.
:unknw:
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Ok!
Ho guardato dove e quando è in proiezione.
Tra un paio di giorni ci vado.
Indipendentemente dalla tua recensione è un film che non sarei mai andato a vedere.
Gli ultimi due film italiani, a cui è stato dato un premio oscar, non mi sono piaciuti.
Mentre ho rivisto ameno 10 volte e continuo a rivedere "Amarcord", e tutti gli altri film di Fellini che non hanno preso oscar.

Ci vado per puntiglio, se sono 16 € buttati via poi te li addebito...:lol:
 
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@RobyPG:

Bravo.
Per la cronaca, Amarcord di Federico Fellini vinse l'oscar nel 1975.
E La Grande Bellezza di Sorrentino (uno dei due ultimi film italiani a vincere un oscar) a me è piaciuto.
:pardon:
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Secondo me hanno anche ripreso AXL in qualche sequenza, ma probabilmente con lei è apparso anche Sborolo. Sborolo aveva quel piccolo problema ai testicoli...

Pene-troppo-grosso.png


e naturalmente hanno poi escluso la sequenza in fase di montaggio, altrimenti diventava l'inquadratura principale, e più importante del film....
(Questo forse lo dovrei dire dopo che ho visto il film... :lol:)
 
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@RobyPG:

Bravo.
Per la cronaca, Amarcord di Federico Fellini vinse l'oscar nel 1975.
E La Grande Bellezza di Sorrentino (uno dei due ultimi film italiani a vincere un oscar) a me è piaciuto.
:pardon:

La grande bellezza mi è piaciuto per la fotografia, e in definitiva per la bellezza di Roma... Il resto del film, per me, non era da oscar, tant'è che quasi non mi ricordo la trama.
 
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Lago Di Garda
Eccomi! Scusate ma sono impegnata a raccogliere discrezioni riguardo la puntata odierna di U&D e dell'Isola dei Famosi.Spero che non buttino acqua sul fuoco sulla caciara delle canne di maria fumate in Honduras.pare che abbiano pagato lautamente il silenzio di Eva Henger.
Ringrazio Il Marchese per la recensione.Devo assolutamente andare a vedere il film.Ora mi informo sulla multisala a me più vicina e una sera vado.
Riguardo al film so che come comparse hanno preso sirmionesi della pro loco.Non era aperto alcun cast.
Al di là del contenuto e della storia del film Le chiedo se le è piaciuta la spiaggia di Sirmione.
 
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