SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lallio
ZONA: 45.656026,9.625713
NOME: Laura
NAZIONALITA': ALB
ETA': 22-23 stimati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, poi è finito il tempo a disposizione :-(
COMPENSO RICHIESTO: 80
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 20' netti
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,60, fisico minuto, molto magra ma non del tutto soda, capelli scuri lisci lunghi, viso molto carino, occhi neri
ATTITUDINE: tecnicamente non male, simpatica, ma il tempo è il suo padrone
LA MIA RECENSIONE:
Questa volta sono di parola:
Per farmi perdonare dell'ennesimo OT, prometto che il mio prossimo post qui sarà solo per recensire Laura!
e inserisco finalmente la rece del mio incontro con Laura, che avevo sperato di fare già un mese fa, ma che poi gli eventi hanno posticipato a questi ultimi giorni. Prima del mio racconto, ritengo utile inserire anche il breve feedback che il collega
misterbrujo ha nel frattempo postato nel thread della SS525 (e con il quale mi trovo sostanzialmente d'accordo, anche se il breve tempo a disposizione non mi ha permesso di andare sino in fondo):
Provato anch'io Laura in zona GranaPadano.. La casa dove riceve gli ospiti è decisamente al di sopra della media, lei pure da vestita è proprio un bel vedere... Quando si sveste però un po' di fascino lo perde, il seno nn è all'altezza di quel visino cosi carino ed il sedere anche se piccolo nn è sodo come quello delle top girls della statale... Cmq per 100 fa un bel bbj e scopa con buona finzione.. In conclusione un giro lo merita, forse anche 2 ma nn di piu'!!!!
IL CONTATTO
Dato che sulla SS525 non è mai troppo tardi (soprattutto ora che è inverno e le notti sono molto lunghe), reduce dal mio incontro con
Anna/Elena "del cavalcavia della superstrada", passo a dare un'occhiata allo
showroom di Laura, che è comunque sulla via di casa.
Nonostante siano già le 4 passate, sia lei che la collega bionda (dovrebbe essere Erika, se non sbaglio) sono lì in postazione. Entrambe minigonnate e in stivali, sfidando il freddo invernale, che non è comunque così polare, come da bollettini allarmistici diramati da radio e TV nei giorni precedenti. Passo a bassa velocità per scrutarle meglio (e, quasi quasi, preferisco la bionda...) e poi mi addentro sino alla sede operativa (dove mi ero appartato con la collega
Angela, per intendersi), giusto per controllare che non ci siano movimenti strani. Tale cautela mi salva il fondoschiena, perché - nel preciso istante in cui mi riaffaccio allo stop - una vettura della PS transita a bassa velocità lungo la statale, dando un'occhiata alle due ragazze. Attendo pazientemente che la "pantera" si dilegui all'orizzonte, verso Dalmine, e circumnavigo di nuovo l'aiuola spartitraffico, per procedere finalmente all'intervista.
Poiché la stessa avviene sotto l'attento sguardo inquisitore della collega più esperta, è evidente che ogni margine di trattativa - ammesso che sia mai esistito - si dissolve nel nulla. I rate (e i tempi) sono definiti con precisione svizzera (più che albanese

: 30/10' = 3/min in macchina, 80/20' = 4/min in appartamento. "Non sono un po' troppi 80, per soli 20'? Di solito, con quei soldi si riesce a fare almeno mezz'ora ..." le domando, ripensando anche al fatto che persino in Austria, dove teoricamente le prostitute pagano pure le tasse, il rate non aveva mai superato 60/20' = 3/min. "Le tariffe sono queste", risponde Laura, cortese ma inflessibile. "Ma i 20' decorrono da quando entriamo nell'appartamento o da qua?", chiedo lumi. "No, no, da quando siamo là", precisa Laura. Faccio mentalmente due conti (20' è proprio il minimo che mi occorre, visto che sono anche reduce da un altro incontro poc'anzi; a guardare le aride cifre, un doppio slot in macchina mi costerebbe 20 di meno, anche perché ci sarebbero meno tempi morti, ma nel suo
loft potrei valutarne la
performance in modo più completo, per decidere se tornarci o se depennarla definitivamente) e alla fine traggo il dado: "Va bene, andiamo in appartamento".
QUATTRO CHIACCHIERE
Durante il tragitto, si presenta (
Laura, ma questo lo si sapeva già) e si dimostra simpatica e chiacchierina, come aveva già detto il collega
nosferatu. Come noto, abita a Milano (in viale Marche, tiene a precisare) e, tutte le sere, fa la pendolare al contrario sino a Lallio, ove si trattiene dalle 20:45/21:00 sino alle 06:00(!). Incidentalmente, scopro che ha lavorato in una città della Germania settentrionale, prima di venire in Italia, e quindi metto rapidamente alla prova il suo tedesco. "Blasen" (fare un pompino), "Ficken" (scopare), "Schatzi" (tesoro o "Ammore") fanno ovviamente parte del suo repertorio e quindi l'esame orale (non quello col fratellino in bocca ;-)) è superato a pieni voti.
Quattro chiacchiere sui pesanti effetti della crisi, che ha falcidiato anche le entrate delle OTR e quindi le obbliga a questi orari massacranti (Laura mi dice che anche clienti che erano abituati a spendere 150-200 hanno ora dovuto ridurre i loro budget), nel mentre lei si infila una paio di morbidi pantaloni sulle gambe e giungiamo al parcheggio della palazzina ove riceve i suoi clienti (che, per inciso, è la stessa ove si trova anche il loft di
Elena l'ucraina). Mentre ci incamminiamo verso l'ingresso dell'edificio, mi dice che le piace il colore dei miei capelli (credo che i miei tratti caratteristici siano quasi opposti rispetto ai suoi, tipicamente mediterranei), ma penso che si tratti di pura piaggeria per compiacere un cliente. Infatti, la scena è illuminata dalla luce giallastra delle lampade al sodio e penso che la mia chioma appaia del colore "pel di carota" che ha reso così famoso Aldo Biscardi, che non può essere certo annoverato tra i massimi sex symbol italiani ...
IL LOFT
Il loft è arredato in modo molto curato e un paravento con una gigantografia di Marilyn crea una sorta di
separè, che funge sicuramente da secondo "scannatoio" quando entrambe le colleghe sono presenti. Noi, comunque, ci dirigiamo verso la camera da letto, che pure è molto gradevole alla vista (forse, l'unica pecca è la mancanza di una seggiola ove appoggiare i vestiti). L'elemento più caratteristico è però la temperatura torrida che regna in questo microcosmo: l'ultima volta che ho percepito un simile disagio termico è stato nel deserto vicino a Dubai, sotto il sole di mezzogiorno. In ogni caso, l'ambiente è promosso a pieni voti ed è senz'altro il più accogliente di quelli che ho frequentato nei paraggi (Elena, praticamente sull'altro lato del ballatoio; Alina/Kebab, "Perlettina" e Katia). Per inciso, Laura conferma che è usato solo come sede operativa e, mentre fa una breve sosta in bagno, mi dice di controllare pure che non ci sia nessuno. "Non preoccuparti, mi fido", le dico (anche perché ci sarebbe ben poco da rapinarmi, dato che ho i soldi praticamente contati).
LA RECE VERA E PROPRIA
Terminata la rispettiva svestizione, posso vedere finalmente Laura nuda. Il suo fisichino è ben proporzionato e piacevole alla vista, ma probabilmente è anche sin troppo magra (mi dirà poi che pesa solo 42 kg!). Il suo viso è davvero molto carino e lunghi e setosi capelli neri le scendono lungo la schiena.
Regolate le formalità burocratiche (nessun problema a darmi il resto di 100), si posiziona in ginocchio proprio al centro del letto e mi convoca ai posti di combattimento: "Dài, vieni qui,
figo!". Che non mi chiami per nome è assolutamente normale (anzi, credo di non averglielo neppure detto), ma questa promozione da "Amore" a "figo" (o forse Figo, il calciatore) mi è assolutamente nuova! Dato che la mia avvenenza/prestanza fisica è assolutamente nella media e che non assomiglio neppure lontanamente a Luis Figo (che pure Laura non può avere mai visto giocare, perché troppo giovane), concludo che si tratta nuovamente di piaggeria e penso che la ragazza è quantomeno originale, rispetto alle altre colleghe.
Quando si mette all'opera, denota subito di avere perfezionato le sue arti erotiche all'interno di un bordello (tedesco) e di non essere una semplice mestierante di strada. Srotola parzialmente il profilattico e se lo infila in bocca, per poi procedere alla vestizione del fratellino senza mani. Già dalle prime fasi del BJ, le sue mani sono già in azione ovunque: con una mi massaggia i gioielli di famiglia, con l'altra (o meglio, con le unghie) mi stuzzica delicatamente il petto e soprattutto i capezzoli.
Proprio in questa fase, noto che porta una fede sull'anulare della mano sinistra. "Ma tu sei sposata o fidanzata, giusto?", le domando. E' un po' in imbarazzo nel rispondermi: "Fidanzata, non esattamente. Diciamo più sposata ... (sic!)". Dal tono con cui lo dice, sembra quasi che il secondo sia da lei considerato uno
status meno vincolante del primo, per cui le butto lì: "Non un matrimonio d'amore ma di convenienza, giusto?". Mi fa capire di sì e con uno "Shht" stende un velo pietoso sulla vicenda. Mentre mi immagino il vecchietto che, in cambio di soldi, l'ha sposata e le ha regalato la cittadinanza comunitaria (e dal quale tra poco divorzierà, suppongo), continuano le operazioni.
Sinora, mi sono limitato a scostare i capelli su un lato e a carezzarle un po' la schiena, che è molto levigata, come ci sia aspetterebbe da una ragazza della sua età. Non che avessi dubbi al riguardo, ma Laura tiene a precisare che posso toccarla anche "lì", purché non infili le dita dentro. Prima di scendere alla vulva, voglio però prendere un po' di confidenza col resto del suo corpo. E qui, purtroppo, il tatto resta meno appagato della vista: nonostante le sue proporzioni siano molto gradevoli, tutta la sua muscolatura (schiena, fianchi, addome, glutei e cosce) appare poco tonica e anche il seno è un po' "vuoto", forse perché è davvero sottopeso. Giusto per permettere un confronto con altre celebrità della zona, le sue coppe sono molto più pronunciate di quelle della "Perlettina" (che lì non ha peraltro il suo asset migliore), ma appaiono decisamente più "sgonfie" e dunque vittime della forza di gravità. Ovviamente, nulla a che vedere con quelle di Katia, che erano della giusta taglia e ben piene e sode... Giusto per chiudere il giro esplorativo, scendo a prendere confidenza con la "zona calda". Poiché Laura è disposta di traverso rispetto a me, non riesco a vederne i dettagli anatomici, ma posso solo addentrarmi con la mano nella fessura tra le sue gambe e, con un paio di dita, iniziare a strofinare e titillare le sue labbra.
Sin qui tutto bene. Peccato che, come cantava Ke$ha, sia il
Tik Tok dell'orologio che ci scruta severi da sopra la spalliera del letto (e che Laura continua a consultare ossessivamente, come un oracolo) a dettare inesorabile i tempi del nostro incontro. E che, purtroppo, non avendo altri soldi da spendere:
Ain't got no money in my pocket, but I'm already here
la festa non si fermerà al sorgere del sole:
But the party don't stop, no/
'Til we see the sunlight
ma allo scoccare del ventesimo minuto (anzi, quattro minuti prima, per avere il tempo di rivestirci e di abbandonare l'appartamento per tempo).
SOLO 2' DI EXTRA-TIME
Le domando, senza molta speranza, quanti minuti di recupero è disposta a concedermi arrotondando a 100: "Ma, se ti ridò i 20 di resto, quanto puoi fermarti ancora? Un paio di minuti giusto?". "Sì, più o meno", mi risponde ridendo (anche se l'aritmetica direbbe esattamente 5', che comunque sarebbero assolutamente insufficienti a combinare alcunché). "Ma perché hai tutta questa fretta di tornare là? Sono le 4 e mezza passate e non credo che 10' in più ti cambierebbero la vita", osservo. Laura mi fa capire che i tempi non sono decisi da lei e che deve tornare assolutamente allo
showroom, anche perché il turno è ancora lungo (sino alle 6:00) e sicuramente raccoglierà ancora altri clienti. Capisco che la "scuola" (se così la si può definire) è la stessa di Angela ed evito di insistere, anche perché l'unico modo per sbloccare lo stallo sarebbe di mettere sul tavolo un'altra
fiche da 80. Dato il tempo perso per quest'interruzione del gioco, il "quarto uomo" concede a sua discrezione un paio di minuti di recupero e poi l'incontro è davvero finito. "Comunque non ti ho imbrogliato. Te l'ho detto fin da subito che avremmo avuto a disposizione solo 20'", tiene a precisare Laura. "Nulla da ridire. Patti chiari, amicizia lunga", è la mia replica.
Ci rivestiamo e la riaccompagno allo
showroom, scambiando ancora quattro chiacchiere. In particolare, le dico che dovrebbe mangiare sicuramente un po' di più, perché è proprio sottopeso. Per tutta risposta, Laura mi spiega che, pure ammazzandosi di cioccolatini, non riesce proprio a mettere su chili. Quando ci arriviamo, l'amica bionda è assente e Laura si mostra ammirata (e, sotto sotto, credo anche un po' invidiosa): "Ma è ancora a scopare, anche a quest'ora!". Ci salutiamo e alle 4:40 mi riavvio verso casa.
Peccato che Laura resterà per me un'incompiuta, perché è una ragazza carina e davvero simpatica, ma pensare di dovere investire almeno 160 ogni volta è decisamente al di fuori della mia portata. Per il momento, la "Perlettina" rimane la mia
2nd best choice, anche se resta ancora da conoscere l'Anna "giusta". Altrimenti, ripetendo il mantra del momento, non resta che confidare nel
poate în primăvară ...