SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Appiano Gentile -> Oltrona San Mamette
ZONA: 45.746882,8.981138 (showroom) -> 45.755838,8.971469 (sede operativa; per ovvie ragioni non la segnalo mai, ma in questo caso è opportuno farlo)
NOME: Alessia di Bucarest
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 21-22
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20+84
DURATA DELL'INCONTRO: 10'+20'
DESCRIZIONE FISICA: altezza 1.60, magra, viso carino, occhi chiari, capelli castani con riflessi rossicci
ATTITUDINE: prestazionalmente N.V., simpatica e loquace
LA MIA RECENSIONE:
Le lodi sperticate su di lei che avevo letto altrove in Internet ("molto bella sembra un'angelo per capirci", "non le manca nulla potrebbe essere una loft d'alta categoria tenendo conto della sua bellezza simpatia e tutto il resto") mi erano rimaste impresse e quindi da diversi mesi l'avevo inserita nella lista delle ragazze cui dovevo assolutamente prestare visita. Peccato che la sua presenza sia abbastanza sporadica (forse proprio perché gode di buona stampa) e che raramente si trattenga sino agli orari a cui sono solito transitare in zona ...
Anche stavolta, più che altro per scrutare se vi sia qualche novità, mi spingo sino ad Appiano/Oltrona. Nulla di veramente nuovo sotto la luce del lampione: Esther e Michela sono ora affiancate da una terza ragazza, che dovrebbe chiamarsi Ana e che staziona proprio sotto la pensilina del bus; scendendo verso Lurate Caccivio, vedo due new entries (accovacciate qui: 45.747998,8.98055), Ira (però sul lato dx) e l'Alina/Arina che gode di un ampio numero di estimatori. Per il resto, il vuoto assoluto.
Però, nel tornare in direzione di Appiano, vedo improvvisamente apparire quella che dovrebbe essere la fantomatica Alessia. Il dubbio è tra lei e Ana. Per togliermelo, procedo sino alla rotonda successiva, ma la nuova collega di Esther e Michela è nel frattempo scomparsa. Per cui, approfittando di un momento di calma piatta del traffico, mi porto allo showroom di Alessia e la intervisto.
ALESSIA DI BUCAREST
La ragazza che si avvicina ha un fisico minuto e un viso senz'altro carino, nel quale spiccano i suoi occhi chiari, ma non la definirei esattamente una "loft di alta categoria". I rate sono i soliti, per cui cerco solo di assicurarmi che la sua sede operativa sia tranquilla. La ragazza mi risponde con un sì un po' titubante, per cui le domando: "Non mi sei sembrata molto convinta ... Sei certa che sia sicuro?". Con tono più deciso, cerca di fugare definitivamente i miei dubbi: "Tranquillo! E' sicuro!" (e, fra poco, scoprirò quanto ...).
Durante il tragitto, che non è breve, la ragazza si presenta (Alessia da Bucarest) e scambiamo quattro chiacchiere, approfittando anche del fatto che parla molto bene la nostra lingua ed è simpatica e loquace. E' in Italia ormai da 3 anni, ma pratica l'attività OTR da un tempo più breve, dato che in precedenza ha svolto lavori più "normali" (ma, evidentemente, assai meno remunerativi ...). Come quasi tutte le colleghe che stazionano nei paraggi, abita a Milano e fa la pendolare al contrario. Mi ha tuttavia confermato che, recentemente, sale ad Appiano più sporadicamente.
Dopo 3-4' di viaggio, raggiungiamo la sede operativa, che è una stradina sterrata quasi completamente oscura, in mezzo ad alcuni capannoni industriali. Rispetto a quello usato da altre sue colleghe, mi sembra molto più appartato e fuori mano. Comunque, per dare meno nell'occhio, parcheggio radente a una siepe e proprio davanti a un'altra vettura. Poco prima di fermarci, Alessia riceve una telefonata (in italiano) e conferma che arriverà più o meno fra dieci minuti.
LA RECE VERA E PROPRIA (QUESTA VOLTA DAVVERO "MINI")
A causa della fitta oscurità che ci circonda, Alessia ha bisogno di accendere brevemente le luci di cortesia, per inquadrare meglio l'obiettivo durante le operazioni di incappucciamento, effettuate con un profilattico aromatizzato. Spenta la luce e accesa l'autoradio, Alessia canticchia brevemente la canzone di Ramazzotti che stanno trasmettendo in quel momento e intanto si posiziona più comoda (a gattoni, di traverso sul sedile del passeggero). Finalmente si cala sul mio fratellino, dando inizio a un BJ senza infamia né lode (il consueto su e giù lungo l'asta, che gradualmente acquisisce turgore).
Come da prassi invernale, sopra è completamente bardata (non si è tolta il giubbotto che la riparava dal freddo), mentre sotto indossa una minigonna, collant e parigine di lana. Per come è posizionata in questa prima (e purtroppo unica...) fase, l'operazione per me più agevole è cominciare a saggiare la consistenza delle sue gambe dal davanti. Dato l'alto collare del suo giubbotto, devo invece rinunciare alle attenzioni che usualmente dedico al collo e alla testa, nelle primissime fasi dell'incontro. Inizio quindi a carezzarle un po' le cosce (che sono magre e sode come probabilmente il resto del fisico) e poi lentamente risalgo verso la vulva.
UNA NOTTE PIENA DI EMOZIONI - PARTE I
Mentre siamo più o meno a metà dell'opera, intravedo nello specchietto retrovisore le luci di un'autovettura affacciarsi all'inizio della discesa sterrata. Guardo meglio e mi rendo conto che purtroppo, oltre a quelle bianche anabbaglianti, ve ne sono anche di colore blu sul tettuccio (ma fisse e non lampeggianti). La macchina si avvicina a velocità decisamente ridotta e quindi faccio in tempo a dire ad Alessia: "Temo che abbiamo un problema: stanno arrivando i CC". Da parte sua, il tempo di riordinare le idee ("Ca..o!") ed è molto lesta a ritornare alla posizione seduta e a far sparire quasi tutto dalla plancia (tranne la confezione del profilattico ...).
La vettura si ferma 3-4 metri dietro di noi, proprio al centro della stradina, e poi uno dei due carabinieri si avvicina, chiedendo in modo molto tranquillo i documenti. Gli porgo la mia carta d'identità e quella di Alessia (che quindi è ufficialmente residente in Italia, ovviamente con altro nome). In realtà, da me vuole patente e libretto, per cui capisco subito che sono in contravvenzione e quindi c'è solo da capire cosa verrà contestato. Il carabiniere dà una prima rapida occhiata ai documenti e poi mi si rivolge, sempre cortesemente: "Non ha visto il cartello di divieto di transito notturno all'inizio della via? Ora devo farle la multa: sono 84 Euro, se paga entro i termini". Cerco di appellarmi alla sua clemenza, ma mi fa capire che è stato già abbastanza generoso così, puntando lo sguardo verso la confezione del profilattico.
QUATTRO CHIACCHIERE CON ALESSIA SULL'ARGOMENTO
Mentre il carabiniere si allontana per redigere il verbale (e si assenterà per almeno 7-8 minuti), scambio quattro chiacchiere con Alessia sull'argomento. Dato che non ha potuto cogliere per intero la mia conversazione col militare, le devo riassumere brevemente quello che ci siamo detti (ossia che mi verrà contestato solo il transito in ZTL e non altre fattispecie più onerose). Mi spiega che di notte i controlli sono effettuati quasi esclusivamente dai CC e, più raramente, da parte della PS (che però verifica soprattutto la regolarità dei documenti delle ragazze). Ha avuto anche un paio di incontri con agenti in borghese: in un caso si trattava solo di un paio di ragazzi con una paletta comprata al supermercato cinese; nell'altro di veri agenti della PS che, avendoli lei scambiati pure per burloni e mandati a quel paese, l'hanno caricata in macchina e portata in questura per verifiche.
La PL (ma non quella di Appiano od Oltrona, dato che Alessia è diurna altrove) è invece operativa solo di giorno ed è molto più attiva nel dare la caccia alle OTR e ai loro clienti. Pur cambiando continuamente parcheggio, Alessia e le sue colleghe erano letteralmente "perseguitate" dalla PL, che staccava contestazioni da 400-450 Eur a raffica. Poi, pare che sia stato trovato un accordo di quieto vivere: la PL si accontenta di contestare 4-5 infrazioni al giorno (che comunque generano un fatturato potenziale di ca. 2000 Eur/die) e poi le ragazze sono lasciate libere di lavorare senza troppi intralci. Mi racconta anche che, dopo una delle "battute di caccia", numerosi clienti si sono immediatamente rivolti al giudice di pace, per vedere stralciata la sanzione. Addirittura, uno di loro (il leggendario francostars??) ha mosso le sue obiezioni immediatamente e ha evitato che gli venisse contestato alcunché.
Quanto mi ha appena detto sul tacito accordo con la PL, mi fa venire il sospetto che pure io sia stato "venduto", come Giuda fece con Gesù ...
I CC SE NE VANNO (E PURE NOI ...)
Firmato il verbale, i carabinieri fanno inversione nello spiazzo in fondo alla stradina e, lentamente come sono venuti, se ne vanno. Mentre risistemo i vari documenti, Alessia domanda: "E adesso, che facciamo?". Ci penso un attimo (tutto sommato, non possono contestarmi due volte la stessa infrazione e quindi tanto varrebbe farle completare il lavoro interrotto poc'anzi) e Alessia deve intuire ciò che frulla nella mia testa, perché smorza subito il mio entusiasmo: "Guarda che non ti lasciano mica qua! Staranno là sopra ad aspettare finché esci dalla via e solo allora se ne andranno". Ci rifletto ancora un po' (il rischio più grosso è che si ripresentino a prestazione in corso, contestando stavolta gli atti osceni in luogo pubblico) e quindi concordo con lei che è meglio lasciar perdere.
Prima di andar via, scatto un paio di foto al cartello della ZTL, che - sul retro - NON riporta alcun estremo dell'ordinanza che l'ha istituita. Come riportato in questo link (Multa annullabile in presenza di cartello stradale privo degli estremi dell'ordinanza), ci sarebbero anche gli estremi per presentare un ricorso al giudice di pace. Tuttavia, la mancanza dei riferimenti sul cartello è una "mera irregolarità" e - dando per scontato che l'ordinanza esista - dovrei sperare che il Comune non si costituisca in causa come resistente e dunque non produca la documentazione inerente (il che potrebbe anche accadere, poiché la multa sarà incamerata dall'Arma dei Carabinieri e non dal Comune stesso). Però, anche in caso di vittoria, le spese da sostenere sarebbero più o meno dello stesso ordine di grandezza della multa e dunque probabilmente non se ne farà nulla.
Alessia si fa scaricare in un parcheggino a metà strada, ove la sta aspettando la persona con cui ha parlato telefonicamente durante il viaggio di andata (un altro cliente o il taxista che la riaccompagnerà a Milano?). Nel transitare per la postazione di Esther+Michela+Ana, noto che la medesima vettura dei CC è ferma, coi lampeggianti accesi, dietro all'auto di un collega che ha appena caricato o scaricato la seconda della lista.
Ciò (e altre cose che vedrò prima che sorga il sole) mi fa convincere che non sono stato "venduto" da Alessia, ma semplicemente incappato in controlli molto più stringenti del solito. Probabilmente, data l'imminenza delle elezioni, dalle forze politiche che governano a livello nazionale o locale è stato dato l'input di intensificare la frequenza dei pattugliamenti, per incrementare il senso di sicurezza percepito dai cittadini-elettori.
CITTA DELL'INCONTRO: Appiano Gentile -> Oltrona San Mamette
ZONA: 45.746882,8.981138 (showroom) -> 45.755838,8.971469 (sede operativa; per ovvie ragioni non la segnalo mai, ma in questo caso è opportuno farlo)
NOME: Alessia di Bucarest
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 21-22
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20+84
DURATA DELL'INCONTRO: 10'+20'
DESCRIZIONE FISICA: altezza 1.60, magra, viso carino, occhi chiari, capelli castani con riflessi rossicci
ATTITUDINE: prestazionalmente N.V., simpatica e loquace
LA MIA RECENSIONE:
Le lodi sperticate su di lei che avevo letto altrove in Internet ("molto bella sembra un'angelo per capirci", "non le manca nulla potrebbe essere una loft d'alta categoria tenendo conto della sua bellezza simpatia e tutto il resto") mi erano rimaste impresse e quindi da diversi mesi l'avevo inserita nella lista delle ragazze cui dovevo assolutamente prestare visita. Peccato che la sua presenza sia abbastanza sporadica (forse proprio perché gode di buona stampa) e che raramente si trattenga sino agli orari a cui sono solito transitare in zona ...
Anche stavolta, più che altro per scrutare se vi sia qualche novità, mi spingo sino ad Appiano/Oltrona. Nulla di veramente nuovo sotto la luce del lampione: Esther e Michela sono ora affiancate da una terza ragazza, che dovrebbe chiamarsi Ana e che staziona proprio sotto la pensilina del bus; scendendo verso Lurate Caccivio, vedo due new entries (accovacciate qui: 45.747998,8.98055), Ira (però sul lato dx) e l'Alina/Arina che gode di un ampio numero di estimatori. Per il resto, il vuoto assoluto.
Però, nel tornare in direzione di Appiano, vedo improvvisamente apparire quella che dovrebbe essere la fantomatica Alessia. Il dubbio è tra lei e Ana. Per togliermelo, procedo sino alla rotonda successiva, ma la nuova collega di Esther e Michela è nel frattempo scomparsa. Per cui, approfittando di un momento di calma piatta del traffico, mi porto allo showroom di Alessia e la intervisto.
ALESSIA DI BUCAREST
La ragazza che si avvicina ha un fisico minuto e un viso senz'altro carino, nel quale spiccano i suoi occhi chiari, ma non la definirei esattamente una "loft di alta categoria". I rate sono i soliti, per cui cerco solo di assicurarmi che la sua sede operativa sia tranquilla. La ragazza mi risponde con un sì un po' titubante, per cui le domando: "Non mi sei sembrata molto convinta ... Sei certa che sia sicuro?". Con tono più deciso, cerca di fugare definitivamente i miei dubbi: "Tranquillo! E' sicuro!" (e, fra poco, scoprirò quanto ...).
Durante il tragitto, che non è breve, la ragazza si presenta (Alessia da Bucarest) e scambiamo quattro chiacchiere, approfittando anche del fatto che parla molto bene la nostra lingua ed è simpatica e loquace. E' in Italia ormai da 3 anni, ma pratica l'attività OTR da un tempo più breve, dato che in precedenza ha svolto lavori più "normali" (ma, evidentemente, assai meno remunerativi ...). Come quasi tutte le colleghe che stazionano nei paraggi, abita a Milano e fa la pendolare al contrario. Mi ha tuttavia confermato che, recentemente, sale ad Appiano più sporadicamente.
Dopo 3-4' di viaggio, raggiungiamo la sede operativa, che è una stradina sterrata quasi completamente oscura, in mezzo ad alcuni capannoni industriali. Rispetto a quello usato da altre sue colleghe, mi sembra molto più appartato e fuori mano. Comunque, per dare meno nell'occhio, parcheggio radente a una siepe e proprio davanti a un'altra vettura. Poco prima di fermarci, Alessia riceve una telefonata (in italiano) e conferma che arriverà più o meno fra dieci minuti.
LA RECE VERA E PROPRIA (QUESTA VOLTA DAVVERO "MINI")
A causa della fitta oscurità che ci circonda, Alessia ha bisogno di accendere brevemente le luci di cortesia, per inquadrare meglio l'obiettivo durante le operazioni di incappucciamento, effettuate con un profilattico aromatizzato. Spenta la luce e accesa l'autoradio, Alessia canticchia brevemente la canzone di Ramazzotti che stanno trasmettendo in quel momento e intanto si posiziona più comoda (a gattoni, di traverso sul sedile del passeggero). Finalmente si cala sul mio fratellino, dando inizio a un BJ senza infamia né lode (il consueto su e giù lungo l'asta, che gradualmente acquisisce turgore).
Come da prassi invernale, sopra è completamente bardata (non si è tolta il giubbotto che la riparava dal freddo), mentre sotto indossa una minigonna, collant e parigine di lana. Per come è posizionata in questa prima (e purtroppo unica...) fase, l'operazione per me più agevole è cominciare a saggiare la consistenza delle sue gambe dal davanti. Dato l'alto collare del suo giubbotto, devo invece rinunciare alle attenzioni che usualmente dedico al collo e alla testa, nelle primissime fasi dell'incontro. Inizio quindi a carezzarle un po' le cosce (che sono magre e sode come probabilmente il resto del fisico) e poi lentamente risalgo verso la vulva.
UNA NOTTE PIENA DI EMOZIONI - PARTE I
Mentre siamo più o meno a metà dell'opera, intravedo nello specchietto retrovisore le luci di un'autovettura affacciarsi all'inizio della discesa sterrata. Guardo meglio e mi rendo conto che purtroppo, oltre a quelle bianche anabbaglianti, ve ne sono anche di colore blu sul tettuccio (ma fisse e non lampeggianti). La macchina si avvicina a velocità decisamente ridotta e quindi faccio in tempo a dire ad Alessia: "Temo che abbiamo un problema: stanno arrivando i CC". Da parte sua, il tempo di riordinare le idee ("Ca..o!") ed è molto lesta a ritornare alla posizione seduta e a far sparire quasi tutto dalla plancia (tranne la confezione del profilattico ...).
La vettura si ferma 3-4 metri dietro di noi, proprio al centro della stradina, e poi uno dei due carabinieri si avvicina, chiedendo in modo molto tranquillo i documenti. Gli porgo la mia carta d'identità e quella di Alessia (che quindi è ufficialmente residente in Italia, ovviamente con altro nome). In realtà, da me vuole patente e libretto, per cui capisco subito che sono in contravvenzione e quindi c'è solo da capire cosa verrà contestato. Il carabiniere dà una prima rapida occhiata ai documenti e poi mi si rivolge, sempre cortesemente: "Non ha visto il cartello di divieto di transito notturno all'inizio della via? Ora devo farle la multa: sono 84 Euro, se paga entro i termini". Cerco di appellarmi alla sua clemenza, ma mi fa capire che è stato già abbastanza generoso così, puntando lo sguardo verso la confezione del profilattico.
QUATTRO CHIACCHIERE CON ALESSIA SULL'ARGOMENTO
Mentre il carabiniere si allontana per redigere il verbale (e si assenterà per almeno 7-8 minuti), scambio quattro chiacchiere con Alessia sull'argomento. Dato che non ha potuto cogliere per intero la mia conversazione col militare, le devo riassumere brevemente quello che ci siamo detti (ossia che mi verrà contestato solo il transito in ZTL e non altre fattispecie più onerose). Mi spiega che di notte i controlli sono effettuati quasi esclusivamente dai CC e, più raramente, da parte della PS (che però verifica soprattutto la regolarità dei documenti delle ragazze). Ha avuto anche un paio di incontri con agenti in borghese: in un caso si trattava solo di un paio di ragazzi con una paletta comprata al supermercato cinese; nell'altro di veri agenti della PS che, avendoli lei scambiati pure per burloni e mandati a quel paese, l'hanno caricata in macchina e portata in questura per verifiche.
La PL (ma non quella di Appiano od Oltrona, dato che Alessia è diurna altrove) è invece operativa solo di giorno ed è molto più attiva nel dare la caccia alle OTR e ai loro clienti. Pur cambiando continuamente parcheggio, Alessia e le sue colleghe erano letteralmente "perseguitate" dalla PL, che staccava contestazioni da 400-450 Eur a raffica. Poi, pare che sia stato trovato un accordo di quieto vivere: la PL si accontenta di contestare 4-5 infrazioni al giorno (che comunque generano un fatturato potenziale di ca. 2000 Eur/die) e poi le ragazze sono lasciate libere di lavorare senza troppi intralci. Mi racconta anche che, dopo una delle "battute di caccia", numerosi clienti si sono immediatamente rivolti al giudice di pace, per vedere stralciata la sanzione. Addirittura, uno di loro (il leggendario francostars??) ha mosso le sue obiezioni immediatamente e ha evitato che gli venisse contestato alcunché.
Quanto mi ha appena detto sul tacito accordo con la PL, mi fa venire il sospetto che pure io sia stato "venduto", come Giuda fece con Gesù ...
I CC SE NE VANNO (E PURE NOI ...)
Firmato il verbale, i carabinieri fanno inversione nello spiazzo in fondo alla stradina e, lentamente come sono venuti, se ne vanno. Mentre risistemo i vari documenti, Alessia domanda: "E adesso, che facciamo?". Ci penso un attimo (tutto sommato, non possono contestarmi due volte la stessa infrazione e quindi tanto varrebbe farle completare il lavoro interrotto poc'anzi) e Alessia deve intuire ciò che frulla nella mia testa, perché smorza subito il mio entusiasmo: "Guarda che non ti lasciano mica qua! Staranno là sopra ad aspettare finché esci dalla via e solo allora se ne andranno". Ci rifletto ancora un po' (il rischio più grosso è che si ripresentino a prestazione in corso, contestando stavolta gli atti osceni in luogo pubblico) e quindi concordo con lei che è meglio lasciar perdere.
Prima di andar via, scatto un paio di foto al cartello della ZTL, che - sul retro - NON riporta alcun estremo dell'ordinanza che l'ha istituita. Come riportato in questo link (Multa annullabile in presenza di cartello stradale privo degli estremi dell'ordinanza), ci sarebbero anche gli estremi per presentare un ricorso al giudice di pace. Tuttavia, la mancanza dei riferimenti sul cartello è una "mera irregolarità" e - dando per scontato che l'ordinanza esista - dovrei sperare che il Comune non si costituisca in causa come resistente e dunque non produca la documentazione inerente (il che potrebbe anche accadere, poiché la multa sarà incamerata dall'Arma dei Carabinieri e non dal Comune stesso). Però, anche in caso di vittoria, le spese da sostenere sarebbero più o meno dello stesso ordine di grandezza della multa e dunque probabilmente non se ne farà nulla.
Alessia si fa scaricare in un parcheggino a metà strada, ove la sta aspettando la persona con cui ha parlato telefonicamente durante il viaggio di andata (un altro cliente o il taxista che la riaccompagnerà a Milano?). Nel transitare per la postazione di Esther+Michela+Ana, noto che la medesima vettura dei CC è ferma, coi lampeggianti accesi, dietro all'auto di un collega che ha appena caricato o scaricato la seconda della lista.
Ciò (e altre cose che vedrò prima che sorga il sole) mi fa convincere che non sono stato "venduto" da Alessia, ma semplicemente incappato in controlli molto più stringenti del solito. Probabilmente, data l'imminenza delle elezioni, dalle forze politiche che governano a livello nazionale o locale è stato dato l'input di intensificare la frequenza dei pattugliamenti, per incrementare il senso di sicurezza percepito dai cittadini-elettori.