PROFILASSI POST ESPOSIZIONE o PPE

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PROFILASSI POST ESPOSIZIONE

è un protocollo farmacologico che viene dato a persone che sono state esposte al virus hiv e deve essere iniziata prestissimo(entro 3-4 ore)dal presunro contagio,.prima naturalmente i medici di un P.SOCCORSO.devono valutare l'accaduto.se efficace ,evita il contagio da hiv.

qualcuno sa informazioni piu'approfondite?
 
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Non c'è molto di più da dire. L'assunzione di farmaci dura un mese e si tratta degli stessi farmaci che si prescrivono, in questo caso però a vita, al sieropositivo che deve iniziare la terapia antiretrovirale. E' una profilassi che deve essere iniziata obbligatoriamente non oltre le 72 ore, ma ovviamente prima la si inizia e meglio è. L'obiettivo è quello di bloccare il prima possibile la replicazione del virus ed il suo definitivo insediamento nelle stazioni linfonodali. Ovviamente non è possibile stabilire prima se effettivamente ci sia stato o meno il contagio. Per questo viene somministrata in caso di rapporti a rischio non solo teorico (il daty, per esempio, non viene preso solitamente in considerazione). Molto sta al giudizio del medico di PS circa l'effettivo rischio corso. L'efficacia parrebbe dimostrata nel 80-90 percento dei casi ed i casi di insuccesso sarebbero da ascriversi essenzialmente o ad una tardiva somministrazione iniziale oppure ad una scarsa aderenza da parte di chi deve assumere la terapia. Alcune volte infatti tali farmaci hanno effetti collaterali abbastanza pesanti (nausea, diarrea etc.) ed inducono ad interrompere l'assunzione prima del termine stabilito. Una volta terminata la terapia segue un follow-up di test per escludere il contagio (i soliti tre mesi di finestra). Negli Stati Uniti fa discutere la proposta di introdurre anche una profilassi PRE-esposizione per chi appartiene a categorie o aree geografiche particolarmente a rischio.
 
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per me ottima risposta.è il medico del PS che la concede dopo aver valutato la esposizione del paziente.un paziente che ha avuto un bbj puo' richiederla secondo te toro sdraiato ?
 
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per me ottima risposta.� il medico del PS che la concede dopo aver valutato la esposizione del paziente.un paziente che ha avuto un bbj puo' richiederla secondo te toro sdraiato ?

secondo me no...tale pratica e' rischiosa solo per la donna e non per l'uomo, comunque rischio minimo anche nel primo caso...
 
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  • #8
io so che la donna rischia se ingoia sperma infetto ese lo riceve nella congiuntiva dell 'occhio.il rischio c'è pero'anche se la donna ha poi delle lesioni del cavo orale:denti,gengive infiammati,ascessi ...ma un bbj fatto da una donna con cavo orale non sano non è rischioso anche per l'uomo,in quanto il glande puo'assorbire di tutto essendo una mucosa?
 
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Gente..si parla di rischio grave..non di bubbole... :) . L'unico rischio veramente grave valutabile in condizioni standard è la conseguenza di un rapporto anale/vaginale ricettivo,non protetto da profilattico, estremamente brutale con ampie ferite di sangue o escoriazioni evidenti e/o deposito in loco(intestino retto o vagina) di liquido seminale eventualmente infetto di sieropositivo acclarato.
Altre diverse casistiche e/o situazioni non comporterebbero di fatto i requisiti tecnici per l'attuazione di un provvedimento così radicale.
 
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credo che sia giusto affrontare questi discorsi perche' nel forum c'è gente informata e non sulle mst.facciamo questa ipotesi: se del liquido vaginale finisse sul glande scoperto? l 'uomo rischia secondo voi?
 
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Assolutamente niente,se il glande non presenta ferite evidenti sulla mucosa.
 
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Ovviamente la mucosa del glande detiene il sangue non assorbe i liquidi esterni ... :)
 
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si ,anche io so che detiene il sangue che circola pompato dal cuore,come ad esempio in una mano.io so pero' una goccia di sangue su una mano integra(senza abrasioni ,senza nulla...) rimane sulla sua superficie e non entra.invece sul glande una goccia di sangue passa ed entra in circolo.ecco perche' dal glande si puo' prendere l 'hiv. i liquidi biologici che possono contenere hiv sono:sangue ,sperma ,liquidi vaginali,liquido preeiaculatorio e in misura molto minore lacrime ,sudore ,liquido cerebrale ,spinale ,feci.mi informero' comunque meglio da un medico.
 
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aristocat

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credo che sia giusto affrontare questi discorsi perche' nel forum c'è gente informata e non sulle mst.facciamo questa ipotesi: se del liquido vaginale finisse sul glande scoperto? l 'uomo rischia secondo voi?
Nessun rischio, nel modo piú assoluto. Perchè vi sia un potenziale rischio vi deve essere penetrazione e sfregamento delle mucose piuttosto violento nel caso di sesso vaginale insertivo. Ricordo per l'ennesima volta che, per ogni singolo rapporto vaginale insertivo con persona sicuramente sieropositiva, le probabilità di trasmissione si situano attorno allo 0,03%(dato riportato sui siti seri e confermatomi da un infettivologo all'ospedale di Lugano. Se peró oltre alla sieropisitività della lei, il lui ha altre mst il rischio aumenta.
 
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