L'ANGOLO DELLA POESIA...

G

Glenda Cherubino

Ospite
Ospite
Così è la mia vita,
un affresco molteplice e variabile
che solo io posso decifrare
e che mi appartiene come un segreto.
La mente seleziona, esagera, tradisce,
gli avvenimenti si sfumano,
le persone si dimenticano
e alla fine rimane solo il percorso dell’anima,
quei rari momenti di rivelazione dello spirito.
Non interessa ciò che mi è accaduto,
ma le cicatrici
che mi segnano e mi distinguono.


(Isabel Allende)
 
Commenta
Registrato
14 Novembre 2009
Messaggi
49
Reaction score
11
Località
In viaggio....
Io delle mie cicatrici ho fatto il mio atlante... ricordate quanto è bello sfogliare e sognare le pagine di un atlante? ne ricordate l'odore di carta vecchia, le pagine con le carte e le bandiere...
..
 
Commenta
Registrato
21 Marzo 2012
Messaggi
116
Reaction score
956
Località
in prevalenza fra Modena e Parma
Quiete

L'uva è matura, il campo arato.

Si stacca il monte dalle nuvole.

Sui polverosi specchi dell'estate
caduta è l'ombra.

Tra le dita incerte
il loro lume è chiaro
e lontano.

Colle rondini fugge
l'ultimo strazio.


Giuseppe Ungaretti
 
Commenta
Registrato
7 Ottobre 2011
Messaggi
5.536
Reaction score
40
Località
La città del sole
Jaques Prevert. Questo amore.

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando è buio
Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d’occhio
Perché noi lo tenevamo d’occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt’intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
E’ il tuo amore
E’ il mio amore
E’ quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
Che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l’estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov’eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t’abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.
 
Commenta
Registrato
21 Marzo 2012
Messaggi
116
Reaction score
956
Località
in prevalenza fra Modena e Parma
[FONT=verdana, helvetica, arial][SIZE=-1][SIZE=+1]UNGARETTI : [/SIZE] [/SIZE][/FONT] [FONT=verdana, helvetica, arial][SIZE=+1]"San Martino del Carso"
[/SIZE][/FONT][FONT=verdana, helvetica, arial][SIZE=-1][/SIZE][/FONT][FONT=verdana, helvetica, arial][SIZE=-1] [/SIZE][/FONT]
[FONT=verdana, helvetica, arial][SIZE=+1]

Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato​
[/SIZE][/FONT]​
 
Commenta
G

Glenda Cherubino

Ospite
Ospite
Pensa che si muore
e che prima di morire tutti hanno diritto a un attimo di bene.
Ascolta con clemenza.
Guarda con ammirazione le volpi, le poiane, il vento, il grano.
Impara a chinarti su un mendicante, ad accarezzare un cane.
Cerca continuamente parole migliori.
Impara a sentire l’energia del dolore, della vecchiaia,
della povertà e della disperazione.
Coltiva il tuo rigore e lotta fino a rimanere senza fiato.
Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo,
dai tutto te stesso, senza avarizia, senza remore.
Diffida della ragione, dei ragionamenti, della freddezza stitica,
dei cuori rinsecchiti.
Non limitarti a galleggiare, scendi verso il fondo
anche a rischio di annegare.
Sorridi di questa umanità che si aggroviglia su se stessa
e cedi la strada agli alberi.
F. A.

https://www.youtube.com/watch?v=ADLKFjLpnDg


 
Commenta
Registrato
25 Febbraio 2014
Messaggi
41
Reaction score
66
Località
Tra riso e vino
TESTO
Lungi dal propio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? Dal faggio
Là dov'io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d'alloro.

Imitazione, g. Leopardi
 
Commenta
G

Glenda Cherubino

Ospite
Ospite
Sai, questa vita e' impossibile
non lo vedi anche tu
quante lacrime scendono
non ho che te
per potermi difendere
anche se ormai
vincendo tutto abbiamo perso
siamo cresciuti e tutto
stava gia' cambiando
io e te accusati
di non aver mai sofferto
tutti i discorsi
dei piu' grandi sulla guerra
sui loro sacrifici
tutto gia' fatto
per noi ingrati e fortunati
e il loro esempio sempre qui
davanti ai denti
i vecchi se ne sono andati
via credendo
di lasciarci un paradiso
Questo mondo sta
prendendo il sopravvento
ed io qui neanche piu'
che mi difendo
non e' gente che ho apprezzato
non e' quello che ho voluto
ma io ci vivevo
perche' tutto e' dato cosi'
.....
https://www.youtube.com/watch?v=y4M5Y6e7Tco
 
Commenta
Registrato
8 Gennaio 2013
Messaggi
466
Reaction score
138
“Mi hanno chiesto se il mio amore fosse veramente amore naturalmente ho risposto che avevo qualcosa dentro che non poteva essere negato

Mi dissero che un giorno avrei trovato che l’amore è cieco e che quando il tuo cuore è acceso devi renderti conto che hai il fumo negli occhi

Allora risi allegramente al pensiero che essi potessero mettere in dubbio il mio amore ma ora che il mio amore è volato via sono senza il mio amore (senza il mio amore)

Ora gli amici mi deridono ed io non posso nascondere le lacrime allora sorrido dicendo “quando la fiamma d’amore si spegne tu hai il fumo negli occhi”.

Tu hai il fumo negli occhi”

Platters, Smoke Gets In Your Eyes
 
Commenta
Registrato
23 Ottobre 2014
Messaggi
0
Reaction score
0
Alycia, è la filastrocca dei mutamenti, vero? la leggo sempre alla mia cucciola e al teatrino dei bimbi :) ciao e buona vita
 
Commenta
Registrato
19 Settembre 2014
Messaggi
288
Reaction score
6
Quante strade deve percorrere un uomo
Prima che lo si possa chiamare uomo?
Sì, e quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
Prima che possa riposare nella sabbia?
Sì, e quante volte le palle di cannone dovranno volare
Prima che siano per sempre bandite?
La risposta, amico, sta soffiando nel vento
La risposta sta soffiando nel vento

Quante volte un uomo deve guardare verso l'alto
Prima che riesca a vedere il cielo?
Sì, e quante orecchie deve avere un uomo
Prima che possa ascoltare la gente piangere?
Sì, e quante morti ci vorranno perchè egli sappia
Che troppe persone sono morte?
La risposta, amico, sta soffiando nel vento
La risposta sta soffiando nel vento

Quanti anni può esistere una montagna
Prima di essere spazzata fino al mare?
Sì, e quanti anni la gente deve vivere
Prima che possa essere finalmente libera?
Sì, e quante volte un uomo può voltare la testa
Fingendo di non vedere?
La risposta, amico, sta soffiando nel vento
La risposta sta soffiando nel vento


B.D.
 
Commenta
Registrato
30 Settembre 2010
Messaggi
676
Reaction score
200
Età
52
Nel serpente di metallo che si snoda da Rimini a Bologna-Panigale,
vite disperse in una lunga coda, ci unì il destino nell’ingorgo autostradale.
Ti vidi là su un’auto un po’ ammaccata, sepolta tra valigie e damigiane,
boccheggiante, bellissima, sudata, tra due bambini, un salvagente e un cane.
Tu nella fila interna, io in quella esterna, noi paralleli restammo bloccati,
tu all’ombra antica di un’autocisterna, io tra famiglie di belgi rosolati.
E mi chiedesti: “Scusi, può vedere questa dannata fila dove arriva?
Neanche lo sportello posso aprire... Son prigioniera qui, murata viva!”

Ed io lo intesi, prigioniera eri non della macchina ma della tua vita.
Ed io lo intesi, prigioniera eri, della tua vita senza più desideri...

Le ore passarono sotto il sole rovente. Io ti offrii dei biscotti sbriciolati.
Dividemmo una birra incandescente. I bambini dormivano spossati...
Tu mi dicesti: “La vita è un istante! Si parte, ed è già l’ora di tornare,
e un tergicristallo va incessante su e giù le nostre lacrime a lavare...”
Leggemmo insieme la Guida del Turista e tremò la sua voce quando disse:
“A sei chilometri, Motel Bellavista...” Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse!
Calò il tramonto sui cofani infuocati, da un autoradio suonava dolce un piano.
Dai finestrini nostri allineati, la mia mano si unì con la sua mano...

E nell’ingorgo sola cosa in movimento, la bocca mia si avvicinò alla sua.
E nell’ingorgo sola cosa in movimento, la bocca mia e la sua
in un breve, fatal, tamponamento...

Ma un frastuono l’incanto ci spezzò. Un urlo! La fila si era mossa...
Un tornado di clacson risuonò e dei motori annunciò la riscossa.
E così disperato io ti guardai sfuggirmi nella fila poco avanti,
e poco dopo io ti riaffiancai, per perderti dopo pochi istanti...
Per cento volte ti ho perduta amore, cento ti ritrovai nel serpentone,
e ogni volta mi si spezzava il cuore, e ogni volta si imballava la frizione!
Finché mi salutasti con la mano, nel lento gorgo trascinata via,
uscisti dal casello di Milano, e dal casello della vita mia...

Scese la notte e accese tutti i fari, ma dentro di me tutto si era spento:
sogni, speranze, gioie, desideri... e per ultimo si spense l’avviamento!

E mi trovò sulla strada la mattina, solo, senza più amore.
E mi trovo sulla strada la mattina, solo, senza più amore...
e senza più benzina!

Stefano Benni, Ingorgo d'amore.
 
Commenta
Registrato
30 Settembre 2010
Messaggi
676
Reaction score
200
Età
52
IL LUNGO ADDIO

E lunghe ore a ingannarci così
a dire lui e lei, sempre gli altri
e i palliativi sono sempre tanti per non ammettere che siamo qui
e Charlie Brown e Mafalda e la scuola
storie un po' vere a volte inventate
nei pomeriggi d'inverno e d'estate
di strani voli su una parola

Quando cantavo Plaisir d'Amour
tu mi guardavi e ridevi più forte
non lo capivi che ti facevo la corte
o forse capivi e la furba eri tu
e mi hai sospeso su un filo di lana
e mi ci terrai ancora per molto
giovane amore, fiore non colto
o forse sì, ma da un'altra, mano

E chi lo sa se anche tu mi vuoi bene
a volte credo di esserne certo
a volte invece sembra tutto uno scherzo
fuggono gli occhi come falene
amica mia sorella speranza
quello che vuoi io non ti dirò
quello che voglio non ti sentirò
quello che c'è dietro l'indifferenza
E tutto è morto e tutto è ancor vivo
e solamente tutto è cambiato
quello che provo l'ho sembre provato
e credo ancora in ciò in cui credevo
e il fiocco nero è l'unica cosa
che mi è rimasta con la malinconia
ma insieme a questa stanca anarchia
vorrei anche te, amica mia

Ma dimmi tu non è meglio così?
immaginare ed illudersi sempre
qui ad aspettare qualcosa o niente
qui ad aspettare un no o un sì
che in ogni caso sarebbero fine
di tutto questo che almeno è un ricordo
così studiato giorno per giorno
fatto di tanti cristalli di brina

DYLAN DOG n 74
 
Commenta
Registrato
30 Settembre 2010
Messaggi
676
Reaction score
200
Età
52
I soli sono individui strani
con il gusto di sentirsi soli fuori dagli schemi
non si sa bene cosa sono
forse ribelli forse disertori
nella follia di oggi i soli sono i nuovi pionieri.

I soli e le sole non hanno ideologie
a parte una strana avversione per il numero due
senza nessuna appartenenza, senza pretesti o velleità sociali
senza nessuno a casa a frizionarli con unguenti coniugali.

Ai soli non si addice l'intimità della famiglia
magari solo un po' d'amore quando ne hanno voglia
un attimo di smarrimento, un improvviso senso d'allegria
allenarsi a sorridere per nascondere la fatica
soli, vivere da soli
soli, uomini e donne soli.

I soli si annusano tra loro
sono così bravi a crearsi intorno un senso di mistero
sono gli Humphrey Bogart dell'amore
sono gli ambulanti son gli dèi del caso
i soli sono gli eroi del nuovo mondo coraggioso.

I soli e le sole ormai sono tanti
con quell'aria un po' da saggi, un po' da adolescenti
a volte pieni di energia a volte tristi, fragili e depressi
i soli c’han l'orgoglio di bastare a se stessi.

Ai soli non si addice il quieto vivere sereno
qualche volta è una scelta qualche volta un po' meno
aver bisogno di qualcuno, cercare un po' di compagnia
e poi vivere in due e scoprire che siamo tutti
soli, vivere da soli
soli, uomini e donne soli.

La solitudine non è malinconia
un uomo solo è sempre in buona compagnia.

Giorgio Gaber
 
Commenta
Registrato
21 Marzo 2012
Messaggi
116
Reaction score
956
Località
in prevalenza fra Modena e Parma
Eugenio Montale
La solitudine



Se mi allontano due giorni
i piccioni che beccano
sul davanzale
entrano in agitazione
secondo i loro obblighi corporativi.
Al mio ritorno l'ordine si rifà
con supplemento di briciole
e disappunto del merlo che fa la spola
tra il venerato dirimpettaio e me.
A COSI' POCO E' RIDOTTA LA MIA FAMIGLIA.
E c'è chi ne ha una o due, che spreco, ahimè!
 
Commenta
Registrato
21 Marzo 2012
Messaggi
116
Reaction score
956
Località
in prevalenza fra Modena e Parma
Pierpaolo Pasolini
Senza di te tornavo



Senza di te tornavo, come ebbro,
non più capace d'esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m'hanno oscurato agli occhi l'erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c'è solo l'ombra.
E mi sarai lontano mille volte,
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest'angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.
 
Commenta
Registrato
21 Marzo 2012
Messaggi
116
Reaction score
956
Località
in prevalenza fra Modena e Parma
ASCOLTA IL PASSO BREVE DELLE COSE

Ascolta il passo breve delle cose
– assai più breve delle tue finestre –
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato:la tua donna.
È fatta di ombre e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.
Con le mani
sfiori profili di una lunga serie di segni
che si chiamano rime.
Sotto, credi,
c’è presenza vera di foglie;
un incredibile cammino
che diventa una meta di coraggio.

ALDA MERINI
https://www.youtube.com/watch?v=TU1ySeB4pEg
 
Commenta
G

Glenda Cherubino

Ospite
Ospite
Un dolore incolmabile la perdita di un figlio/a.


Pianto antico.

L'albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bei vermigli fiori
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor.
Carducci
 
Commenta
Alto