[RECE] Nadia (ROM) - OTR notturna in glorioso "scannatoio" - Osio Sopra

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[RECE] Nadia (ROM) - OTR notturna in glorioso "scannatoio" - Osio Sopra

SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sopra (BG)
ZONA: 45.628062,9.601632
NOME: Nadia
NAZIONALITA': Rumena di Bucarest e dintorni
ETA': 20 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (accenno di pecorina)
COMPENSO RICHIESTO: 80 in appartamento
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 30'
DESCRIZIONE FISICA: altezza media (ca. 1,65-1,70), ottimo fisico, capelli neri molto lunghi, viso carino con occhi espressivi
ATTITUDINE: assolutamente inesperta (dice di avere alle spalle 1 sola settimana di pratica OTR) ma socievole

LA MIA RECENSIONE:

UN PO' DI FOLCLORE

Appena vedo che le previsioni meteo per l'indomani sono nuovamente pessime, decido che posso smaltire l'indigestione causata dal pranzo pasquale facendo un giro turistico a Bergamo (la tentazione sarebbe di andare a vedere la città alta :):), ma poi la carne è sempre più forte dello spirito ...). Arrivo sulla SS 525 moolto presto per i miei standard (credo siano più o meno le 23:15-23:30) e mi rendo conto che è un mondo completamente diverso da quello che sono abituato a conoscere: forse perché è una serata pre-festiva, le strade non sono ingombre di OTR ma di gente comune, che affolla i piazzali davanti ai bar e ristoranti (nel mega-spiazzo di una grossa area Agip staziona una bella ragazza dal portamento fiero, che ha tutta l'aria di essere un'OTR ma che viene lambita, come uno scoglio dalla corrente, dalla fiumana di avventori, per cui non mi azzardo neppure a fermarmi per l'intervista). Poi, ci sono vere e proprie torme di ragazzini che, a piedi (età media 13 anni, per non avere neppure il motorino :) ?), camminano spediti lungo il bordo della carreggiata, per raggiungere la maxi-discoteca tra Dalmine e Osio Sopra. In un plotone, che è davvero pronto per le grandi manovre (peccato che manchi la soldatessa Edvige Fenech :-)) ne avrò contati almeno una cinquantina e mi domando: "ma, le ragazze, le calano con l'elicottero?".

Altro fatto per me assolutamente inconsueto è che ci sia traffico e, cosa ancora più sorprendente, che i semafori funzionino, anziché essere sull'arancio lampeggiante! Di conseguenza, percorrere l'intera tratta tra la superstrada di Bergamo e la rotonda di Zingonia, impresa che a tarda notte si potrebbe quasi compiere tutta d'un fiato, diventa una sorta di operazione di slow food, quasi più lunga del mio interminabile pranzo pasquale. Non vorrei sbagliarmi, ma il cronometraggio ufficiale rileva un tempo di quasi 20 minuti, per il completamento di un'intera vasca! Ad un certo punto, prima ho davanti un vera macchina del CVCdB e poi incrocio persino un taxi e mi viene proprio da ridere, pensando alle parole del collega Amico_Chips:

Bel modo di non dare nell'occhio! L'unico che ti batte è quello che gira col taxi! hehehe

Ma, ciò che mi lascia più esterrefatto (e giuro che mi sono dato un paio di pizzicotti per essere certo di non trovarmi nel bel mezzo di un sogno o addirittura già in Paradiso) è vedere, per ben due volte di fila, Carla in postazione (e sono trascorsi diversi minuti, dato che ho fatto il giro di boa alla rotonda di Zingonia, nelle condizioni di traffico appena descritte)! Il suo volto è illuminato dal monitor di uno smartphone che sta consultando col sorriso sulle labbra e, soprattutto, ha capito che non fa ancora abbastanza caldo per starsene con le chiappette al vento! Con i suoi pantaloni neri aderenti ma non troppo e le high heels di vernice color senape, la definirei quasi elegante ...

Stando così le cose, ne faccio una questione di principio: non inizierò il giro d'interviste prima che Carla si sia definitivamente eclissata dalla vista delle vetture di passaggio (il che certificherà l'avvenuto inizio del turno serale :-)). Se poi, al terzo passaggio, dovesse essere ancora lì, mi fermerò come il buon samaritano e le chiederò di salire nel suo loft, sperando di togliermi il sapore dolceamaro rimastomi in bocca dopo il nostro ultimo (nonché primo) incontro. Ovviamente non corro questo pericolo, perché al passaggio successivo Carla è scomparsa (e non riapparirà più sino al mio congedo dalla SS 525, poco prima delle 3 di notte) :) In realtà, assodato che Anna si è presa un turno di riposo (o sta a questo punto completando la convalescenza dopo l'operazione?), lo scopo della mia puntata sino a Bergamo è reincontrare Laura, che avevo visto sola soletta alla forma di Grana al mio primo transito e che, non essendo in compagnia della "caporala" Elena, immagino più malleabile delle volte precedenti. Pure lei però non è più in postazione e dunque devo rimboccarmi le maniche, alla ricerca di qualche (per me) novità. Ripenso alle varie ragazze che ho intravisto lungo il ciglio della strada e penso che potrebbe essere la volta buona per fare la conoscenza di quella che Amico_Chips ha definito "la Perlettina dei poveri":

Dal comprtamento credo che sia la stessa che ho citato qui http://community.punterforum.com/[info]-otr-bergamo-lallio-dalmine-vt11402-60.html#post610421 Mai testata proprio perchè mi ha dato l'idea di essere una perlettina dei poveri

Pure lei nel frattempo si è eclissata e quindi sono davvero preso dallo sconforto. Nel tornare verso Dalmine vedo Corina nella sua nuova postazione, ma già non sono uso tornare dalle mie "predilette" prima di quindici giorni, figuriamoci da una ragazza che non mi ha entusiasmato! Comunque, è intenta in un'intervista e dunque il problema neppure si pone ...

Duecento metri più avanti, in quella che era la penultima postazione di Corina, la mia attenzione è infine attratta da ...

UNA MORETTINA NUOVA

Anche se non è vestita in modo molto provocante (giubbetto e jeans attillatissimi), lascia intravedere delle forme da giovane velina. Visto dalla carreggiata, anche il suo viso sembra carino e il segno particolare più evidente sono i suoi lunghi capelli neri, che tiene sciolti lungo la schiena. "Sarà la ragazza che stava nella Smart accanto a Corina?", mi domando e, per darmi una risposta (oltre che per far smaltire un po' la fiumana di macchine), faccio un paio di boe tra le due rotonde. Quando finalmente la strada è abbastanza libera, entro nella vietta a fondo cieco, faccio inversione e mi riaffaccio allo stop, fingendo di voler riprendere la direzione di Bergamo. In realtà, scruto meglio la ragazza - che mi sorride - e confermo che anche di viso è carina, con due grandi occhi scuri molto espressivi, il cui taglio è un po' allungato dal make-up.

Abbasso quindi il finestrino e do inizio all'intervista:

- Ciao, come ti chiami?
- Nadia - mi risponde
- Nadia, quanto vorresti per farmi un lavoretto solo di bocca?
- trentaboccafiga - è la sua risposta di routine

Ripensando alle varie pattuglie di CC e PS che ho già incrociato e ipotizzando che possa essere la ragazza che condivide l'appartamento con Corina, le domando:

- Ma fai solo in macchina o hai anche un appartamento?
- Appartamento? Sì, sì, ho anche appartamento!
- Ma è lontano da qui? - le chiedo, aspettando che mi risponda: "E' a Boltiere"
- No, dietro Eden.
- Ma è il tuo appartamento e non l'Eden, giusto?
- Sì, sì. Mio appartamento.

Il tempo di ridurre a 80 la sua prima richiesta di 100 e le dico che può pure salire sulla mia macchina, per indicarmi la strada verso il suo loft. Sta così per iniziare il più dimenticabile dei miei incontri OTR, ma il più indimenticabile dei viaggi nella memoria.

E' OTR DA UNA SETTIMANA

Come si sarà capito dal breve stralcio della prima conversazione, mastica ancora poco l'italiano, ma lo capisce già sufficientemente bene e, alternando un po' di spagnolo e di romulano maccheronico (lo definisco così, perché da parte mia consiste nell'aggiungere il suffisso -ul alle parole italiane che lei di primo acchito non comprende :-)), riusciamo ad intenderci.

Prima di iniziare il social time, si mette però subito al telefono e ciò che posso intuire della breve conversazione in rumeno è che stia preannunciando alla sua "amica" il nostro arrivo, chiedendole dunque di liberare l'appartamento (il che mi fa pensare che non sia uno "scannatoio" professionale ma ad uso promiscuo). Esaurita tale formalità burocratica, mi dice di avere 20 anni, di essere rumena (di un paese vicino a Bucarest) e di essere in quella postazione da una semana, esattamente da viernes scorso ("mmm, perché non l'ho vista? Ah, perché mi sono fermato alla casellina precedente del Monopoli, in largo Perletti :)"). "Ma tu hai già lavorato in Spagna, giusto?", le domando. "No, no, appena stata in Espana da mia mamma! Resto qui una luna (un mese, per chi non masticasse il rumeno bene come me B-)) e poi torno da lei", mi spiega. "Ma hai già fatto questo lavoro prima?", le chiedo conferma. "Sì, da una semana!". "Siamo messi bene!", penso tra me e me, mentre mi metto le mani nei capelli.

UNA STRADA CHE POTREI PERCORRERE BENDATO

Raggiunto l'Eden, si svolta a destra nella rotonda successiva e si ritorna verso il centro di Osio Sotto. Uno ad uno, ripercorro tutti i check point ampiamente noti:

1) Primo autovelox: PASSATO (spero indenne :-))
2) Stradina laterale sulla destra: PASSATA!

Il primo pezzo di strada è lo stesso che conduce al suo "loft", ma ad un certo punto c'è da svoltare in una stradina laterale. E qui riemerge la furbizia di Katia: "Adesso rallenta, perché qui dovresti svoltare a destra.

3) Bancomat: PASSATO!

Però, se vuoi, lì avanti c'è un Bancomat e poi andiamo nel mio appartamento"

A questo punto non riporto ulteriori dettagli, per evitare di rivelare dove sia localizzato il loft di Nadia e amica e menziono solo il fatto che avvicino il mio orologio iper-tecnologico alla bocca e pronuncio le parole: "K.I.T.T., inserisci il pilota automatico: solite coordinate!". Quando siamo nei pressi del parcheggio, vedo che Nadia è un po' titubante e, fra me e me, penso: "Se vuoi ti spiego io dove parcheggiare :) Anzi, già che ci siamo, dammi pure le chiavi dell'appartamento, ché ti ci conduco io ;-)". In realtà, Nadia non le ha in dotazione, tanto è vero che pochi secondi dopo una biondina carina si affaccia al finestrino del passeggero, ci saluta cordialmente e gliele consegna. "Quando avete finito, poi vai sempre dritto sino alla rotonda e da lì Nadia ti spiega come tornare al suo posto", mi spiega la biondina (che poi scoprirò chiamarsi Adela), anche se le indicazioni sono per me del tutto superflue :)

Il mio deja 50 si era fermato più o meno qui:

Dopo avere parcheggiato vicino allo "scannatoio", io mi attardo qualche secondo in più per recuperare giaccone, portafoglio, etc... e Katia mi aspetta, come al solito, poco distante dalla macchina. Quando la raggiungo, con mia grande sorpresa, mi porge il braccio e andiamo a braccetto sino all'ingresso dello "scannatoio".

e lì purtroppo resterà :-( Facciamo due passi (non a braccetto...), scambiando ancora quattro chiacchiere (ha già una lista di varie città che vorrebbe visitare in Italia, a partire ovviamente da Milano) e finalmente siamo davanti a "quella" porta. Quando riconosco il rumore della serratura che si sblocca, sono quasi preso dalla commozione: dopo quasi quattro mesi, sto per rimettere piede nel ...

"LO" SCANNATOIO, CHE FU DI DENISE E KATIA

Appena la porta si dischiude davanti a me, quasi mi tremano le gambe... Mi faccio comunque coraggio e varco finalmente la soglia, riconoscendo alcune cose (ad esempio la tinteggiatura delle pareti, il lavabo sulla destra o il tavolino sotto la finestra) e scoprendo che, come prevedibile, molte altre sono cambiate. Ora, "lo" scannatoio ha tutto l'aspetto di essere un appartamento anche abitato. Infatti, accanto al lavandino sono appoggiati diversi piatti a sgocciolare, c'è un microonde e persino un frigorifero, proprio alla destra della porta d'ingresso. I due leggendari materassi "di naja" (se non ricordo male, Katia a sinistra e Denise a destra erano le allocazioni ufficiali, anche se io ho quasi sempre fruito del secondo, che era un po' meno spompo) sono ovviamente scomparsi e sono stati sostituiti da un unico letto (a una piazza), disposto trasversalmente. Lungo il muro c'è una specie di credenza/scaffalatura, su cui fanno bella mostra di sè numerosi peluche.

Mentre io sono intento a familiarizzare con l'ambiente, ci spogliamo. Nadia si sta sbottonando i jeans e sopra è già nuda, mettendo in mostra un busto davvero bello sodo e dall'aspetto molto levigato, con due seni che classificherei di una seconda taglia. Sotto i pantaloni indossa una specie di calzamaglia di lana (tipo quelle che si usavano per andare a sciare un secolo fa) e dunque pure lei è abbastanza lenta a svestirsi. Quando le operazioni sono completate, non posso che pronunciare un bel "Epperò!", nella mia mente: il suo fisico è davvero da velina (credo che sia alta poco meno di 1,70), gambe e lato B sono proprio notevoli e la vulva è perfettamente depilata.

"Posso usare il bagno?", le domando, non tanto perché ne abbia veramente bisogno, ma perché sono curioso di vedere se sia cambiato qualcosa. Lì nulla di nuovo, ma pure tale locale trasmette decisamente l'idea che sia utilizzato da qualcuno che ci abita e non solamente per fruire del bidé, prima e/o dopo una prestazione. Mi assicuro che funzioni lo sciacquone del WC (anche questo controllo è superato con successo, ma era già diverso tempo che era stato riparato :-)), mi lavo velocemente le parti intime e sono di nuovo da Nadia, che mi sta aspettando accanto al letto.

LA RECE VERA E PROPRIA

Ok, come si fa a passare alla prossima sezione :) ???

Dato che a una novizia è giusto perdonare tutto, mi limito a riportare quattro note:

1) Il letto è talmente piccolo che non c'è posto sia per me che per lei, per cui ha dovuto effettuare il BJ stando inginocchiata sopra lo scendiletto (e già la cosa mi ha fatto sentire terribilmente in colpa ...)
2) Nel BJ coperto è apparsa decisamente inesperta e sul suo viso era ben leggibile il nervosismo per non riuscire a sollevare il mio fratellino e per non sapere come fare a venire fuori da una situazione così imbarazzante. Se non altro, è sembrata davvero "fresca", perché quando ho iniziato a strofinarle delicatamente le labbra della vagina, ha avuto ripetuti sussulti. Ad un certo punto, preso dalla tenerezza per lei, ho anche pensato di dirle: "Nadia, non fa niente. Vieni qua, abbracciami, e finiamo così!"
3) L'imbarazzo è stato tolto da un singolo squillo del suo telefonino (SMS di controllo o allarme puntato, per ricordarsi del trascorrere del tempo?), al che lei mi ha domandato se volessimo iniziare a scopare: "facciamo piccolina (pecorina, traduco sempre dal suo italiano embrionale)?". Nonostante il mio fratellino fosse tutto tranne che turgido, ho accettato la sua proposta ma è stata, ovviamente, una pessima idea. Non avendo la durezza necessaria, non ho percepito assolutamente alcun piacere e, dopo una decina di oscillazioni pelviche, mi sono fermato e ho iniziato a massaggiarle un po' la schiena e i glutei, per poi sfilarmi.
4) Quando, per cercare di concludere, le ho domandato se volesse provare almeno a finirmi con un HJ, mi ha risposto: "No, no!", quasi terrorizzata. Leggendo un vero e proprio disorientamento nei suoi occhi, ho deciso di non insistere, dichiarando concluso il nostro incontro carnale.

Con una vera professionista, mi sarei decisamente arrabbiato per avere buttato via così 80. Nadia, invece, mi ha fatto una tale tenerezza che non mi sento di rimproverarle nulla (e posso solo biasimare me stesso, per non avere accertato meglio il suo cursus honorum, prima di pronunciare il fatidico "Andiamo!", per di più in appartamento).

QUATTRO CHIACCHIERE FINALI

I primi attimi sono ovviamente di profondo silenzio, perché l'imbarazzo da parte sua è notevole. Mentre mi rivesto, seduto sul letto, alzo lo sguardo sopra la finestra (sbarrata) e noto che l'orologio con l'effigie di Marilyn Monroe è sempre lì. "Non funziona :)", mi dice sorridendo Nadia. La tensione si scioglie e riprendiamo a chiacchierare. Dato che mi pare la primissima volta che abbia ricevuto un cliente in modalità "loft", le domando: "Ma è la prima volta che vieni in questo appartamento?". "Quattrocento", mi risponde. Dato che mi pare impossibile che abbia già avuto così tanti clienti (se così fosse, sarebbe sicuramente riuscita a srotolare il profilattico con la bocca :-)), le ripeto la domanda. "Quattrocento, inchiria(o qualcosa di simile)", mi replica nuovamente. Poi comincia a ripetere "Quattrocento, una luna ... quattrocento, una luna ...", scandendo con una mano il trascorrere dei mesi. "Ah, l'affitto!", esclamo, scoprendo così che quel bugigattolo viene affittato per il prezzo da rapina di 400 Euro al mese!

Indicandole i piatti ad asciugare accanto al lavandino, le domando se qualche ragazza abiti qui. "No, no, vengono con clienti durante il giorno ... fanno da mangiare", mi spiega Nadia. "Sì, e chi sono questi clienti: Gordon Ramsey e i suoi allievi?", penso tra me e me. Accanto al frigorifero ci sono anche delle ciabatte di peluche, di foggia molto femminile, e mi convinco sempre di più che, per fare posto a me e Nadia, Adela abbia temporaneamente abbandonato la sua residenza. Ciò resterà ovviamente un mistero, perché non ho intenzione di tornarci una seconda volta per scoprirlo :)

Completata la rivestizione, torniamo alla macchina e ci avviamo verso il suo show-room. Strada facendo, cerco di conoscere qualcosa in più su di lei: "Ma hai davvero iniziato a fare questo lavoro solo da una settimana o lo praticavi già in Spagna?". "No, ho solo parenti in Spagna. Ho iniziato qui da una semana ...", mi risponde. "E come hai fatto a capitare proprio qui a Bergamo? Hai parlato con la tua amica Adela?", le chiedo. "Sì, sì, sono ragazza indipendente ... indipendente ...", mi replica nuovamente (e, per un attimo, spero che mi dica: "... dal pappone"). Poi invece, seppure con difficoltà, mi fa capire che non vuole gravare sul bilancio della sua famiglia, che è andata a cercare miglior fortuna proprio in Spagna (Paese dove credo che ora se la passino decisamente peggio che qui in Italia ...). "Ma tua mamma lo sa cosa sei qui a fare?", le domando. "No, no", risponde agitando le braccia, come per dire: "Per carità!". L'impressione, comunque, è che abbia una certa libertà di manovrà, perché già tra una luna (che ieri sera, per inciso, scintillava quasi piena nel cielo limpido) si prenderà una settimana di ferie, in occasione della loro Pasqua.

Ancora quattro chiacchiere su quanto siano cari i biglietti aerei per la Romania (mentre andare in Spagna costa poco più di un BJ in macchina ...) e siamo di nuovo allo show-room. Ci salutiamo e la faccio scendere, augurandomi che la sua carriera di OTR sia davvero breve, perché sarebbe proprio un peccato che una ragazza così fresca venga bruciata da questo lavoro... Con tutti i fan che avevano Denise e Katia, anche chiedendo solo 10 Euro a PAX per accedere in visita guidata al museo-scannatoio, potrebbe comunque mantenersi più che egregiamente :)

Sapendo che, purtroppo, il mio auspicio non si avvererà, spero almeno che impari il mestiere abbastanza in fretta da non incontrare prima qualche cliente ben più incazzoso di me ...
 
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NOME: NADIA
CITTA DELL'INCONTRO:OSIO
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DESCRIZIONE FISICA:BELLA MORA CAPELLO LUNGO LISCIO
ATTITUDINE: OTR SCAZZATA
LA MIA RECENSIONE: FINALMENTE DA PC redigo alcune rece dell'ultimo penultimo mese
Con le esperienze negative non perdo molto tempo.
Carico Nadia,è una bella gnocca,fisico da velina,viso molto carino,gia vista altre volte,ma poco reperibile(sempre al lavoro?)
Ci dirigiamo alla zona imbosco,subito dopo paninaro,antro illuminato a 10 mt dalla provinciale,davanti ai panettoni gialli e sbarra illuminata,però! Proprio antisgamo,praticamente mancava una freccia con scritto "puffi sono qui"
Già questo basta a farmi passare la poesia. Mi dice essere qui da meno di un anno. Non perde tempo,incappuccia,bj buona fattura e si passa a mission,direi per nulla partecipativa,però ogni tanto mi guarda e ripeto che per me è fondamentale.(fortunatamente la tensione per i puffi non prende il opravvento sul mio amico calvo)
Le chiedo cos'ha di essere scazzata,lamenta che sono le tre e non ha lavorato.
Le rammento che l'italia ha giocato con l'inghilterra,e la gente è normale scarseggi.
Lei è incazzata ugualmente,penso darebbe fuoco al brasile per la rabbia.Non vi dico la cattiva impressione,avida,mentre combinavamo pensava a quello,non che avessi voluto che pensasse a me,però al suo lavoro,per farlo al meglio.
Tante volte non capisco cosa ci voglia a trattare bene un cliente,poi torna no? Per me queste possono tornare in patria a vendere i reni.
Adios baby!
 
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Incontrata anch'io a inizio estate, mi sono lasciato convincere da quel bel fisico che mette in mostra. Non c'è che dire ha decisamente un fisico da gnocca stratosferica, come piace a me.
Purtroppo il bello si ferma li.
Sono stato a casa sua, che non è più l'ex scannatoio di Kata e Denise ma un posto un po' più carino a qualche km di distanza.
Di fatto è stata sorridente e carina, è anche stata premurosa di chiedermi se avessi avuto un piacevole incontro, ma purtroppo non mi ha dato niente di più che un breve BJ standard e solo una pecorina impassibile durante la quale non ha dato il minimo segno di apprezzamento, con qualche occhiata piuttosto alla tv che stava accesa. Insomma, si, è bello farsi una stragnocca, la prima volta, ma se poi è un frigorifero non ci torni.
 
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