SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sopra (BG)
ZONA: 45.623947,9.598558
NOME: Sara
NAZIONALITA': ROM, di Bucarest e dintorni
ETA': 25 stimati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,60-1,65, fisico minuto, viso non memorabile, con occhi scuri e capelli scuri di media lunghezza
ATTITUDINE: buon impegno, non esattamente una cabarettista ma lentamente si scioglie e ci si può parlare
LA MIA RECENSIONE:
Dopo un primo giro di ricognizione che spazia sull'intero fronte della SS525, decido che l'incontro indoor sarà con una delle nuove figuranti apparse alla forma di Grana (tanto, conoscendo gli orari praticati dalla squadra-corse, sono certo che resteranno in postazione sino alle 6:00, quando il sole sarà ormai alto sull'orizzonte ...). A questo punto, è quasi giocoforza riprendere le attività esplorative all'estremità opposta, alla ricerca di qualche (per me) nuova fanciulla, in un settore che ultimamente (da quando non c'è più Katia ...) avevo parecchio trascurato.
Già al secondo passaggio, l'incedere della notte ha limitato la scelta disponibile, dato che sono scomparse dai radar "donna Mercedes", la Perlettina (BMW inclusa), l'unica superstite del "Trio delle Meraviglie" (Giorgia/Georgia, etc ...) e anche la (o una?) morettina del Benaglia Frutta (Mini gialla inclusa). Rimarrebbe la c.d. "Perlettina dei poveri", che scruta la strada con portamento fiero, ma il budget per un incontro loft è già allocato e preferirei non ripetermi in macchina con una ragazza già conosciuta in precedenza. Poco prima, davanti all'edicola di Osio Sotto, intravedo brevemente anche l'"edicolante" (per la quale non mi risulta esista alcuna rece ad hoc), ma viene immediatamente caricata da un collega e non riapparirà più.
Risalgo allora sino a Dalmine, dato che nel distributore presso il Maria Bonita avevo intravisto quella che dovrebbe essere la ragazza omonima, ora accompagnata da una collega più piccola di statura e mora di capelli. E' superfluo dire che la prima si era già dileguata nel frattempo e che la seconda non mi ha neppure concesso il tempo di fare un giro dell'isolato, scomparendo pure lei definitivamente dalla scena.
Alla fine, sfumati gli obiettivi più appetibili, mi trovo nell'imbarazzo di dover scegliere, nel senso che devo scegliere tra ragazze quasi imbarazzanti (no, non sono così pessime, ma nessuna di loro mi entusiasma ...). Non sapendo proprio dove buttare la mia fiche da 30, consegno il mio destino alla dea Fortuna e, nel preciso istante in cui transito davanti al paninaro di Osio Sopra, decido che la fanciulla che vi staziona nella penombra sarà la mia "new entry" di stasera. Sicuramente non una novità per la SS 525, dato che - in tempi non sospetti - avevo già elogiato la tenacia con cui difendeva il proprio showroom sino a tarda ora:
Inverto la marcia alla rotonda e accosto, senza prestare troppa attenzione ai 2-3 avventori che stazionano appena fuori dal furgoncino del paninaro (tanto non sono di BG e nessuno può riconoscermi, in zona ...). La ragazza, che è accosciata contro il muretto, si solleva e si accosta al finestrino. Non posso dire che la sua visione mi entusiasmi ma sembra gentile e, per il solito rate "bergamasco" (30 in macchina, per qualunque cosa coperta si riesca a fare in 10-15 minuti ...), un BJ conoscitivo può starci. La invito quindi a salire e a farmi strada verso la sua sede operativa.
IL CODICE DELLA STRADA E' UN OPTIONAL ...
Appena sale in macchina, le domando come si chiami e lei, con fare gentile, mi porge la mano: "Sara, piacere!". Dopo essermi a mia volta presentato, approfitto del breve tragitto per raccogliere le solite informazioni necessarie alla corretta compilazione della scheda tecnica: Sara, 2X anni (me l'aveva anche detto, ma poi l'ho dimenticato; comunque ne dimostra attorno a 25), originaria dei dintorni di Bucarest, in postazione da circa 1 anno, discreta padronanza della lingua italiana. La nostra conversazione è ogni tanto interrotta da qualche imprevisto viabilistico, che mette in allerta il mio sistema di navigazione:
- Ma quello non è un divieto di transito? - le domando, memore di una mia precedente (dis)avventura con i CC
- No, ma è vecchio - mi tranquillizza Sara
- Ah be', hai ragione. Se è sbiadito, non vale ... - cerco di farmi forza
Dopo avere visto sfilare accanto a noi un secondo cartello di divieto di transito (ma, per quello, Sara è dotata del permesso-residenti , siamo finalmente alla sua sede operativa. Mentre lei reclina quasi completamente il sedile, do un'occhiata attorno e devo dire che, in questo contesto primaverile, lo scenario agreste che ci circonda è quasi bucolico ... Le fasi preparatorie, che consistono nel disporre ordinatamente i vari "ferri" del mestiere sulla plancia, sono l'occasione per continuare nelle pubbliche relazioni. A questo punto, è lei che chiede qualche informazione su di me e mi tocca rivelarle mestiere, provenienza (si sentiva lontano un miglio che ero un forestiero ...), ragione della mia visita a BG ed età (più o meno, a parte patente e libretto, ero già pronto per un'eventuale intervista da parte dei CC . Come anche altre OTR, pure lei non crede alla mia età (solo una, tale Andreea di Corsico, me ne aveva attribuiti 45 e, difatti, non ci sono più tornato . "Perché, quanti me ne davi? Spero più di 15, dato che ho la patente ", le domando. "No, non così pochi. Però, sicuramente non più di 30!", spergiura Sara. Chiusa questa breve autocelebrazione, è finalmente il momento del...
LA RECE VERA E PROPRIA
Non è che ci sia tantissimo da raccontare, comunque ci provo ... Regolati gli aspetti burocratici, lei si solleva l'abitino e si abbassa le mutandine, scoprendosi così completamente da poco sopra le ginocchia sino all'addome. Si dispone a gattoni, di traverso sul sedile del passeggero e, dopo avere calzato il mio fratellino, dà inizio al BJ. La sua azione è nella media, senza particolari finezze stilistiche e senza neppure applicare una forte pressione sul glande (il che, nel mio caso, è di solito condizione necessaria ma non sempre sufficiente a condurmi all'eiaculazione). Grazie alla sua posizione, ho modo di carezzare agevolmente ciò che di lei ha voluto mettermi a disposizione, cioè la schiena, l'addome, le cosce e - ovviamente - la vulva. La sua pelle appare levigata al tatto e la sua corporatura è sicuramente molto minuta, con un buon tono muscolare anche sui glutei e sull'interno delle cosce. Non sembra esserci un filo di grasso: addirittura, quando le massaggio un po' la parte bassa della schiena, posso far correre la mano nell'incavo tra le due fasce dorsali, risalendo idealmente la sua colonna vertebrale (forse perché è disposta con il sedere all'aria ed è fortemente incurvata). Non essendosi scoperta la parte di sopra, non sono in grado di pronunciarmi sui seni, che però immagino essere di taglia medio-piccola, proporzionalmente al resto del suo fisichino. Insomma, una classica mean girl, senza squilli di tromba. Una menzione finale per la sua vulva, che è caratterizzata da labbra carnose e prominenti (per lo meno, così le hanno percepite le mie dita, mentre erano intente a strofinarle e titillarle ...).
Mentre siamo a metà dell'opera, appaiono un paio di luci all'orizzonte (e già prima avevo notato che si interrompeva un po' allarmata ad ogni frusciar di foglia, pur avendo spergiurato sulla tranquillità dell'imbosco ...). Sara si rialza, scruta la forma dei fari e sentenzia: "Non c'è da preoccuparsi, è solo la vigilanza. Vedrai che adesso passa via diritta e, là davanti, gira dentro a sinistra", mi tranquillizza Sara. Detto, fatto e la facile profezia della fanciulla di Bucarest si avvera in men che non si dica. Essendosi risollevata un attimo, vengo incuriosito dal suo pendaglio, la cui forma non ero riuscito a identificare (in realtà, era solo una scusa per gettare uno sguardo più attento al suo decolleté . Il segno zodiacale di Adriana e il delfino di Yulia erano state poi il pretesto per scambiare quattro chiacchiere con le due ragazze. Qui, in realtà, non c'è molto da discutere, perché la forma su cui la mia mente aveva fantasticato era solo una microscopica scritta "Guess", che fa un po' il paio con il "Tiffany's" di Anna.
Esaurito quest'altro breve intermezzo, Sara può rimettersi all'opera e, aiutandosi con un'azione di mano via via sempre più intensa, riesce finalmente a condurmi oltre la linea del traguardo.
QUATTRO CHIACCHIERE FINALI
Mentre torniamo al suo showroom, mi racconta che la sua presenza in Italia è solo temporanea e finalizzata ad accumulare il proprio "fondo pensione", senza alcuna intenzione di stabilirsi permanentemente nel Bel Paese. "Ma perché, non ti piace il nostro Paese?", le domando. "Mi piace, eccome! Certo, se potessi portare qua tutti i parenti e gli amici, mi ci fermerei volentieri... Però, così mi mancano tanto ...", mi risponde. Alla fine, scopro che condivide l'appartamento con la sorella (che però non pratica il meretricio) e che riesce a tornare in Romania ogni 3-4 mesi. Tra l'altro, nel suo Paese aveva precedentemente lavorato in una sala-scommesse posseduta da un turco, fatto che ho trovato quantomeno inconsueto.
Come anche all'andata, il tragitto è breve e siamo presto allo showroom. Ci congediamo e, dato che la fortuna non è stata molto generosa con me, mi dirigo immediatamente verso la forma di Grana, per il mio incontro loft.
CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sopra (BG)
ZONA: 45.623947,9.598558
NOME: Sara
NAZIONALITA': ROM, di Bucarest e dintorni
ETA': 25 stimati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,60-1,65, fisico minuto, viso non memorabile, con occhi scuri e capelli scuri di media lunghezza
ATTITUDINE: buon impegno, non esattamente una cabarettista ma lentamente si scioglie e ci si può parlare
LA MIA RECENSIONE:
Dopo un primo giro di ricognizione che spazia sull'intero fronte della SS525, decido che l'incontro indoor sarà con una delle nuove figuranti apparse alla forma di Grana (tanto, conoscendo gli orari praticati dalla squadra-corse, sono certo che resteranno in postazione sino alle 6:00, quando il sole sarà ormai alto sull'orizzonte ...). A questo punto, è quasi giocoforza riprendere le attività esplorative all'estremità opposta, alla ricerca di qualche (per me) nuova fanciulla, in un settore che ultimamente (da quando non c'è più Katia ...) avevo parecchio trascurato.
Già al secondo passaggio, l'incedere della notte ha limitato la scelta disponibile, dato che sono scomparse dai radar "donna Mercedes", la Perlettina (BMW inclusa), l'unica superstite del "Trio delle Meraviglie" (Giorgia/Georgia, etc ...) e anche la (o una?) morettina del Benaglia Frutta (Mini gialla inclusa). Rimarrebbe la c.d. "Perlettina dei poveri", che scruta la strada con portamento fiero, ma il budget per un incontro loft è già allocato e preferirei non ripetermi in macchina con una ragazza già conosciuta in precedenza. Poco prima, davanti all'edicola di Osio Sotto, intravedo brevemente anche l'"edicolante" (per la quale non mi risulta esista alcuna rece ad hoc), ma viene immediatamente caricata da un collega e non riapparirà più.
Risalgo allora sino a Dalmine, dato che nel distributore presso il Maria Bonita avevo intravisto quella che dovrebbe essere la ragazza omonima, ora accompagnata da una collega più piccola di statura e mora di capelli. E' superfluo dire che la prima si era già dileguata nel frattempo e che la seconda non mi ha neppure concesso il tempo di fare un giro dell'isolato, scomparendo pure lei definitivamente dalla scena.
Alla fine, sfumati gli obiettivi più appetibili, mi trovo nell'imbarazzo di dover scegliere, nel senso che devo scegliere tra ragazze quasi imbarazzanti (no, non sono così pessime, ma nessuna di loro mi entusiasma ...). Non sapendo proprio dove buttare la mia fiche da 30, consegno il mio destino alla dea Fortuna e, nel preciso istante in cui transito davanti al paninaro di Osio Sopra, decido che la fanciulla che vi staziona nella penombra sarà la mia "new entry" di stasera. Sicuramente non una novità per la SS 525, dato che - in tempi non sospetti - avevo già elogiato la tenacia con cui difendeva il proprio showroom sino a tarda ora:
Per mero onore di cronaca, l'ultima OTR a difendere strenuamente la postazione (alle 5:00) è una morettina che staziona nelle immediate vicinanze del paninaro di Osio Sopra (45.624288,9.598815). Ah no, sono i vigili di Dalmine - per una sera pure loro in missione on the road - che stanno ancora presidiando saldamente il distributore ove li avevo visti al momento del mio arrivo ...
Inverto la marcia alla rotonda e accosto, senza prestare troppa attenzione ai 2-3 avventori che stazionano appena fuori dal furgoncino del paninaro (tanto non sono di BG e nessuno può riconoscermi, in zona ...). La ragazza, che è accosciata contro il muretto, si solleva e si accosta al finestrino. Non posso dire che la sua visione mi entusiasmi ma sembra gentile e, per il solito rate "bergamasco" (30 in macchina, per qualunque cosa coperta si riesca a fare in 10-15 minuti ...), un BJ conoscitivo può starci. La invito quindi a salire e a farmi strada verso la sua sede operativa.
IL CODICE DELLA STRADA E' UN OPTIONAL ...
Appena sale in macchina, le domando come si chiami e lei, con fare gentile, mi porge la mano: "Sara, piacere!". Dopo essermi a mia volta presentato, approfitto del breve tragitto per raccogliere le solite informazioni necessarie alla corretta compilazione della scheda tecnica: Sara, 2X anni (me l'aveva anche detto, ma poi l'ho dimenticato; comunque ne dimostra attorno a 25), originaria dei dintorni di Bucarest, in postazione da circa 1 anno, discreta padronanza della lingua italiana. La nostra conversazione è ogni tanto interrotta da qualche imprevisto viabilistico, che mette in allerta il mio sistema di navigazione:
- Ma quello non è un divieto di transito? - le domando, memore di una mia precedente (dis)avventura con i CC
- No, ma è vecchio - mi tranquillizza Sara
- Ah be', hai ragione. Se è sbiadito, non vale ... - cerco di farmi forza
Dopo avere visto sfilare accanto a noi un secondo cartello di divieto di transito (ma, per quello, Sara è dotata del permesso-residenti , siamo finalmente alla sua sede operativa. Mentre lei reclina quasi completamente il sedile, do un'occhiata attorno e devo dire che, in questo contesto primaverile, lo scenario agreste che ci circonda è quasi bucolico ... Le fasi preparatorie, che consistono nel disporre ordinatamente i vari "ferri" del mestiere sulla plancia, sono l'occasione per continuare nelle pubbliche relazioni. A questo punto, è lei che chiede qualche informazione su di me e mi tocca rivelarle mestiere, provenienza (si sentiva lontano un miglio che ero un forestiero ...), ragione della mia visita a BG ed età (più o meno, a parte patente e libretto, ero già pronto per un'eventuale intervista da parte dei CC . Come anche altre OTR, pure lei non crede alla mia età (solo una, tale Andreea di Corsico, me ne aveva attribuiti 45 e, difatti, non ci sono più tornato . "Perché, quanti me ne davi? Spero più di 15, dato che ho la patente ", le domando. "No, non così pochi. Però, sicuramente non più di 30!", spergiura Sara. Chiusa questa breve autocelebrazione, è finalmente il momento del...
LA RECE VERA E PROPRIA
Non è che ci sia tantissimo da raccontare, comunque ci provo ... Regolati gli aspetti burocratici, lei si solleva l'abitino e si abbassa le mutandine, scoprendosi così completamente da poco sopra le ginocchia sino all'addome. Si dispone a gattoni, di traverso sul sedile del passeggero e, dopo avere calzato il mio fratellino, dà inizio al BJ. La sua azione è nella media, senza particolari finezze stilistiche e senza neppure applicare una forte pressione sul glande (il che, nel mio caso, è di solito condizione necessaria ma non sempre sufficiente a condurmi all'eiaculazione). Grazie alla sua posizione, ho modo di carezzare agevolmente ciò che di lei ha voluto mettermi a disposizione, cioè la schiena, l'addome, le cosce e - ovviamente - la vulva. La sua pelle appare levigata al tatto e la sua corporatura è sicuramente molto minuta, con un buon tono muscolare anche sui glutei e sull'interno delle cosce. Non sembra esserci un filo di grasso: addirittura, quando le massaggio un po' la parte bassa della schiena, posso far correre la mano nell'incavo tra le due fasce dorsali, risalendo idealmente la sua colonna vertebrale (forse perché è disposta con il sedere all'aria ed è fortemente incurvata). Non essendosi scoperta la parte di sopra, non sono in grado di pronunciarmi sui seni, che però immagino essere di taglia medio-piccola, proporzionalmente al resto del suo fisichino. Insomma, una classica mean girl, senza squilli di tromba. Una menzione finale per la sua vulva, che è caratterizzata da labbra carnose e prominenti (per lo meno, così le hanno percepite le mie dita, mentre erano intente a strofinarle e titillarle ...).
Mentre siamo a metà dell'opera, appaiono un paio di luci all'orizzonte (e già prima avevo notato che si interrompeva un po' allarmata ad ogni frusciar di foglia, pur avendo spergiurato sulla tranquillità dell'imbosco ...). Sara si rialza, scruta la forma dei fari e sentenzia: "Non c'è da preoccuparsi, è solo la vigilanza. Vedrai che adesso passa via diritta e, là davanti, gira dentro a sinistra", mi tranquillizza Sara. Detto, fatto e la facile profezia della fanciulla di Bucarest si avvera in men che non si dica. Essendosi risollevata un attimo, vengo incuriosito dal suo pendaglio, la cui forma non ero riuscito a identificare (in realtà, era solo una scusa per gettare uno sguardo più attento al suo decolleté . Il segno zodiacale di Adriana e il delfino di Yulia erano state poi il pretesto per scambiare quattro chiacchiere con le due ragazze. Qui, in realtà, non c'è molto da discutere, perché la forma su cui la mia mente aveva fantasticato era solo una microscopica scritta "Guess", che fa un po' il paio con il "Tiffany's" di Anna.
Esaurito quest'altro breve intermezzo, Sara può rimettersi all'opera e, aiutandosi con un'azione di mano via via sempre più intensa, riesce finalmente a condurmi oltre la linea del traguardo.
QUATTRO CHIACCHIERE FINALI
Mentre torniamo al suo showroom, mi racconta che la sua presenza in Italia è solo temporanea e finalizzata ad accumulare il proprio "fondo pensione", senza alcuna intenzione di stabilirsi permanentemente nel Bel Paese. "Ma perché, non ti piace il nostro Paese?", le domando. "Mi piace, eccome! Certo, se potessi portare qua tutti i parenti e gli amici, mi ci fermerei volentieri... Però, così mi mancano tanto ...", mi risponde. Alla fine, scopro che condivide l'appartamento con la sorella (che però non pratica il meretricio) e che riesce a tornare in Romania ogni 3-4 mesi. Tra l'altro, nel suo Paese aveva precedentemente lavorato in una sala-scommesse posseduta da un turco, fatto che ho trovato quantomeno inconsueto.
Come anche all'andata, il tragitto è breve e siamo presto allo showroom. Ci congediamo e, dato che la fortuna non è stata molto generosa con me, mi dirigo immediatamente verso la forma di Grana, per il mio incontro loft.
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