RIFERIMENTO INTERNET :http://www.toptransitalia.it/home_personali.asp?id=14683
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NOME INSERZIONISTA: Nina
NAZIONALITA': Colombiana(lei dice Argentina)
ETA': 28/30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO:foto sue ma molto photoshoppate
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Bj,handjob
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 20 min
DESCRIZIONE FISICA: culo e gambe esageratamente imbottite di sicone,seno non pervenuto
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): M
ATTITUDINE: inesistente
REPERIBILITA': molto scarsa
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: stretta rampa di scale esterna
Dopo aver adocchiato la nostra amica su vari siti e averla contattata nei giorni precedenti, decido ieri di andare a trovarla. La chiamo verso le 16 per sapere se è disponibile a ricevermi e mi dice che si trova momentaneamente nei paraggi di casa per fare la spesa ma che entro mezzora sarà pronta a ricevermi in zona Pigneto, esattamente nella via di quel conte protagonista di un'opera manzoniana; e già qui sarebbe dovuto scattare un primo alert ricordando anni orsono di aver concluso un incontro otr proprio in una specie di tugurio ubicato in quella via, tutt'altro che degno di nota, con una colombiana raccolta a Caracalla. Arrivo come concordato dopo circa 40 min all'indirizzo fornitomi e la richiamo ma mi dice di trovarsi alla stazione Termini. E qui sarebbe dovuto scattare il secondo alert, ma si sa che quando il cervello e sceso altrove è tutto inutile. Le dico che sono disposto ad attenderla se ritorna entro tempi ragionevoli e lei mi garantisce che terminato l'acquisto di quanto le serve entro al max mezzora sarà da me. Aspetto quindi fiducioso e trascorsi 45 min provo a richiamarla ripetutamente ma il telefono squilla a vuoto. Le invio quindi un sms nel quale le chiedo di farmi sapere se sta tornando a casa, altrimenti avrei lasciato perdere e sarei andato via. Per tutta risposta non solo non ricevo alcuna risposta ma il suo cellulare da quel momento in poi diventa irraggiungibile. A questo punto anche il più inesperto dei frequentatori delle nostre transamiche avrebbe deciso di lasciar perdere ma io, anzichè andarmene e decidere tranquillamente a casa su quale alternativa dirottare la mia tempesta ormonale, continuo a restare in zona ad aspettarla, e nonostante nel quartiere ci siano validissime alternative super collaudate, Giulia la sicula in primis, continuo a coltivare l'intento di incontrare questa Nina. Dopo aver girovagato in lungo e largo per tutto il Pigneto e la zona dei condottieri erano ormai quasi le 20 e mentre stavo mestamente decidendo di far ritorno verso casa avviandomi alla fermata del tram che passa lungo via Prenestina scorgo da lontano una sagoma che produce in me un effetto illuminante: aspetto qualche secondo per inquadrarla meglio e a quel punto sono certo che è proprio lei; contemporaneamente l'ultimo e inequivocabile alert che comunque scatta avrebbe dovuto fermarmi: le sue foto sono molto photoshoppate, nel senso che anche se vestita si capisce subito che è imbottita di decine di kg di silicone in modo spropositato e deformante, ma nonostante ciò le vado incontro e le faccio presente che dopo averla attesa per oltre 3 ore e mezza avrei voglia di andare a casa con lei. Lei accetta in maniera neanche troppo entusiastica e quindi ci rechiamo presso la sua location che è proprio la stessa che ricordavo di aver visitato all'alba di un interminabile otr diversi anni fa.
Per farla breve inizio a farle dei complimenti per predisporla all'incontro, le dico anche che se ha bisogno di darsi una rinfrescata visto il caldo e le ore trascorse fuori casa io non mi formalizzo in tal senso ma non raccoglie affatto il mio invito e dopo aver chiesto il regalino inizia a spogliarsi e mi invita a fare altrettanto.Lo spettacolo rappresentato dalle sue gambe e dal suo sedere imbottiti all'inverosimile di silicone non è proprio il massimo ma con quell'atteggiamento quasi da Kamikaze che contraddistingue certe situazioni cerco di non pensarci e nonostante tutto mi spoglio e riesco anche ad eccitarmi in maniera importante. Lei si copre e mi copre immediatamente e inizia un bj meccanico di cui neanche necessitavo; alla mia richiesta di scoprirsi le tette ancora rimaste coperte dice che è necessario un ulteriore regalino, e solo allora, il numero di inculate prese nella giornata si palesa di colpo ai miei occhi e, senza neanche sapere come, vengo, durante una sorta di hand/blowjob che ha una duplice funzione, libertoria e al tempo stesso illuminante sull'assurdità di un intero sabato pomeriggio buttato alla ricerca di un'occasione di sfogo ormonale. Mi rivesto con lei che resta sul letto a giocare e messaggiare con due o tre cellulari contemporaneamente e a dir la verità in più di un'occasione mi sfiora l'idea di riprendermi le banconote che avevo lasciato sul tavolo anche a costo di un atto di forza, ma poi quel residuo di educazione che ancora mi rimane mi fa desistere e così vado via con lei che svogliatamente si alza dal letto per aprirmi il cancello esterno. Continuo sempre più a pensare che devo trovare al più presto il modo di riempire il mio vuoto con un alternativa diversa dagli incontri con le nostre amiche, vista la reiterata sequenza di situazioni deludenti,frustranti e tutto tranne che appaganti.
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NOME INSERZIONISTA: Nina
NAZIONALITA': Colombiana(lei dice Argentina)
ETA': 28/30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO:foto sue ma molto photoshoppate
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Bj,handjob
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 20 min
DESCRIZIONE FISICA: culo e gambe esageratamente imbottite di sicone,seno non pervenuto
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): M
ATTITUDINE: inesistente
REPERIBILITA': molto scarsa
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: stretta rampa di scale esterna
Dopo aver adocchiato la nostra amica su vari siti e averla contattata nei giorni precedenti, decido ieri di andare a trovarla. La chiamo verso le 16 per sapere se è disponibile a ricevermi e mi dice che si trova momentaneamente nei paraggi di casa per fare la spesa ma che entro mezzora sarà pronta a ricevermi in zona Pigneto, esattamente nella via di quel conte protagonista di un'opera manzoniana; e già qui sarebbe dovuto scattare un primo alert ricordando anni orsono di aver concluso un incontro otr proprio in una specie di tugurio ubicato in quella via, tutt'altro che degno di nota, con una colombiana raccolta a Caracalla. Arrivo come concordato dopo circa 40 min all'indirizzo fornitomi e la richiamo ma mi dice di trovarsi alla stazione Termini. E qui sarebbe dovuto scattare il secondo alert, ma si sa che quando il cervello e sceso altrove è tutto inutile. Le dico che sono disposto ad attenderla se ritorna entro tempi ragionevoli e lei mi garantisce che terminato l'acquisto di quanto le serve entro al max mezzora sarà da me. Aspetto quindi fiducioso e trascorsi 45 min provo a richiamarla ripetutamente ma il telefono squilla a vuoto. Le invio quindi un sms nel quale le chiedo di farmi sapere se sta tornando a casa, altrimenti avrei lasciato perdere e sarei andato via. Per tutta risposta non solo non ricevo alcuna risposta ma il suo cellulare da quel momento in poi diventa irraggiungibile. A questo punto anche il più inesperto dei frequentatori delle nostre transamiche avrebbe deciso di lasciar perdere ma io, anzichè andarmene e decidere tranquillamente a casa su quale alternativa dirottare la mia tempesta ormonale, continuo a restare in zona ad aspettarla, e nonostante nel quartiere ci siano validissime alternative super collaudate, Giulia la sicula in primis, continuo a coltivare l'intento di incontrare questa Nina. Dopo aver girovagato in lungo e largo per tutto il Pigneto e la zona dei condottieri erano ormai quasi le 20 e mentre stavo mestamente decidendo di far ritorno verso casa avviandomi alla fermata del tram che passa lungo via Prenestina scorgo da lontano una sagoma che produce in me un effetto illuminante: aspetto qualche secondo per inquadrarla meglio e a quel punto sono certo che è proprio lei; contemporaneamente l'ultimo e inequivocabile alert che comunque scatta avrebbe dovuto fermarmi: le sue foto sono molto photoshoppate, nel senso che anche se vestita si capisce subito che è imbottita di decine di kg di silicone in modo spropositato e deformante, ma nonostante ciò le vado incontro e le faccio presente che dopo averla attesa per oltre 3 ore e mezza avrei voglia di andare a casa con lei. Lei accetta in maniera neanche troppo entusiastica e quindi ci rechiamo presso la sua location che è proprio la stessa che ricordavo di aver visitato all'alba di un interminabile otr diversi anni fa.
Per farla breve inizio a farle dei complimenti per predisporla all'incontro, le dico anche che se ha bisogno di darsi una rinfrescata visto il caldo e le ore trascorse fuori casa io non mi formalizzo in tal senso ma non raccoglie affatto il mio invito e dopo aver chiesto il regalino inizia a spogliarsi e mi invita a fare altrettanto.Lo spettacolo rappresentato dalle sue gambe e dal suo sedere imbottiti all'inverosimile di silicone non è proprio il massimo ma con quell'atteggiamento quasi da Kamikaze che contraddistingue certe situazioni cerco di non pensarci e nonostante tutto mi spoglio e riesco anche ad eccitarmi in maniera importante. Lei si copre e mi copre immediatamente e inizia un bj meccanico di cui neanche necessitavo; alla mia richiesta di scoprirsi le tette ancora rimaste coperte dice che è necessario un ulteriore regalino, e solo allora, il numero di inculate prese nella giornata si palesa di colpo ai miei occhi e, senza neanche sapere come, vengo, durante una sorta di hand/blowjob che ha una duplice funzione, libertoria e al tempo stesso illuminante sull'assurdità di un intero sabato pomeriggio buttato alla ricerca di un'occasione di sfogo ormonale. Mi rivesto con lei che resta sul letto a giocare e messaggiare con due o tre cellulari contemporaneamente e a dir la verità in più di un'occasione mi sfiora l'idea di riprendermi le banconote che avevo lasciato sul tavolo anche a costo di un atto di forza, ma poi quel residuo di educazione che ancora mi rimane mi fa desistere e così vado via con lei che svogliatamente si alza dal letto per aprirmi il cancello esterno. Continuo sempre più a pensare che devo trovare al più presto il modo di riempire il mio vuoto con un alternativa diversa dagli incontri con le nostre amiche, vista la reiterata sequenza di situazioni deludenti,frustranti e tutto tranne che appaganti.