NEURI

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MILANO
Lo sapevo. Era tutto scritto. Me lo immaginavo che le cose sarebbero cambiate, ma i tromboni alla TV dicevano che le mie perplessità erano totalmente fuori luogo. Ma in questi anni di crisi conclamata, viene maggiormente da chiedersi quanti danni può aver fatto l’arrivo dell’euro. A sentire questi mestieranti del tubo catodico, sarebbe stato un problema solo per qualche vecchio rincoglionito o per due analfabeti sbarcati qui dopo esser vissuti su un baobab.
Invece, ‘sta cippa di cazzo.
Questi scemi hanno fatto i conti solo con una metà dei nostri cervelli, quella che ci ricorda che un euro vale quasi due vecchie carte.
Ma l’altra metà, che vive di sentimenti, di emozioni, di ricordi e di fantasie, non l’hanno proprio cagata di striscio. La metà di cervello che mi fa vedere un euro come se fosse una monetina da nulla, che mi fa cacciare i cinque euro in allegria… “-Quanto fa?-”, “-Cinque euro!-”, “-Solo? Ecco a lei!-”.
E un vecchio deca se ne è andato…
L’altro giorno ho comprato delle cazzate immani al centro commerciale (lo sa il cazzo, sono sempre lì… :biggrin: ), perché erano in offerta “TUTTO A 3 EURO”. Mi sono detto “-Be’, però, solo tre euro…-”.
Se fossero costate seimila lire, non le avrei mai comprate.
So benissimo che l’hard disk da 270 euro che ho preso un paio di mesi fa mi ha fatto volar via più di mezzo milione, però quando ho visto il prezzo l’altra parte del mio cervello mi ha proprio strillato nelle orecchie “-270 euro? Ma che cazzo aspetti a comprarlo ?-”
E i jeans Frankin Marshall, quelli grigi strafighi, elasticizzati quanto basta. Minchia, che occasione, non posso certo perderla, solo, DICO SOLO, 132 euro. Andata, ma nel frattempo mi sono ballato 2 gambe e mezza di vecchio conio.
E di quelle Hogan interactive blu, esposte in vetrina, vogliamo parlarne? Promozione primavera-estate, proposte a 160 euro. Noooo, non ci posso credere, DEVO AVERLE. E così, più di trecento svanziche hanno preso il volo.
Poi, sfido che sono sempre stirato come una carogna. Dall’arrivo dell’euro sono diventato povero. L’altro giorno sono andato in banca e mi sono accorto che avevo più soldi nello zainetto che mi porto dietro quando giro in scooter.
Tutta questa maledetta moneta in mezzo ai coglioni, che spesso non so bene come impiegare, perché è nel mio DNA, perché da sempre, sempre, sempre, ho avuto questa sorta di stizza nei confronti della moneta. L’ho sempre sottovalutata. Magari mi fermavo a raccogliere 100 lire solo per il gusto di averle trovate, e poi se me ne cadevano a terra 200 mi permettevo il lusso di lasciar perdere, se non le trovavo al volo.
Prima di salire in scooter, via di travaso monete nella tasca dello zaino.
E il guaio è che nonostante tutto, continuo a farlo, ma ora queste maledette monete valgono una fortuna. Un giorno o l’altro sono certo che qualche tossico mi menerà un fendente per la strada, mi fotterà lo zaino, solo per rubarmi le monete. E non c’è verso di liberarsene. Appena compro qualunque cosa, allungo una banconota e mi ritornano manciate di merdosissime monete.
Io le poso da qualche parte, poi devo pagare 12,65 e la ruota ricomincia a girare. Da tempo ormai mi sono imposto di mettere tutte le monete vaganti in un salvadanaio, così alla fine dell’anno, quando lo aprirò, riavrò indietro la metà dei miei soldi.
E mi sembrano sempre pochi. Se prima uscivo di casa con 50 sacchi mi sentivo ricco. Se adesso ho in tasca 20 o 25 euro mi sembra di non essere abbastanza liquido. E se mi succede qualcosa? Se mi capita di aver bisogno? Vabbé, dai, prelevo. E via di bancomat, dal quale prelevo cifre che vanno dai 50 ai 100, come una volta. Solo che adesso in realtà ne sto prelevando dai 100 ai 200, ma si torna alle due metà di cervello. Quando i DVD costavano 40.000 lire ne compravo molto pochi, ma da quando costano solo 19,95 euro ne compro molti di più. Nel frattempo, inoltre, tutto è silenziosamente e schifosamente aumentato.

Grazie a Dio, nove mesi fa ho smesso di fumare (per la 4° e si spera, ultima volta). Ma questa è un'altra storia.
 
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