CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Roxana
CITTA DELL'INCONTRO: Firenze
ZONA: Via Pratese
NAZIONALITA': romania
ETA': 28
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): soft core
COMPENSO RICHIESTO: 0
COMPENSO CONCORDATO: gratis et amore dei.
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: fisico misurato, viso particolare, occhi neri e profondi.
ATTITUDINE: per quel che ho sgraffignato: buona e di mestiere.
NOTA: in realtà questa è più una storia di papponaggio che avrei potuto tranquillamente omettere come prologo. Ma credo che evidenziare gli aspetti di contorno, ancorchè torbidi, possono aiutare i colleghi ad essere un attimino più guardinghi oltre che a rendersi conto che in questi ambiti non ci sono solo rose e fiori. Anzi, molte spine. Ma non c'è bisogno che ve lo dica io, no?
LA MIA RECENSIONE: Mi trovavo a Firenze con un illustre collega, per tutt'altri motivi che non posso spiegare, fatto sta che al termine delle faccende decidiamo di fare un giro nelle consuete aree. E già che ero a Firenze, perchè rifiutare?
L'area perlustrata è ristretta. Novoli-Pratese, ma tanto basta per confermare che a Firenze ormai non c'è più nulla. Ometto di descrivere le 4 tristi gatte che tanto sono sempre le solite.
Arriviamo in Via Pratese dove il collega intende portare i saluti ad alcune fidelizzate. Sul posto, davanti all'Audi ecco apparire Roxana, con look piuttosto imputtanito ma non volgare, viso particolare, capello colorato sul castano chiaro, migonna jeans di colore blu e collant marroni. L'idea semplice è quella di limitarsi a fare due chiacchiere senza nessun carico, il tutto nell'attesa che tornasse un'altra sua collega che si trovava già sul pezzo e che il mio collega voleva attendere per salutare.
Ad un certo punto Roxana osserva due figuri dalla parte opposta della strada. I medesimi fanno altettanto con lei con fare arcigno. La ragazza s'incupisce. Non ci sono dubbi, quei personaggi io li avevo già visti in loco nelle edizioni passate e non avevano nulla di raccomandabile. Controllori. Di quale scuderia siano esattamente non lo so, ma neanche m'interessa. La ragazza chiede di entrare in macchina perchè aveva freddo. Ma secondo me era solo una manovra d'imbosco.
Di lì a pochi istanti si avvicina un personaggio grasso e brutto, con delle ciabatte infradito schiacciate dal suo stesso peso e pantaloni corti. Indossava una maglia azzurra e sul pettorale campeggiava la scritta "ITALIA". Da quest'ultimo particolare ho capito che si trattava di uno straniero.
Si avvicina alla nostra macchina e con un vago accento rumeno apostrofa la ragazza e, parlando fra loro, si chiedono perchè l'amica ci stia mettendo tanto tempo. Costui, come dopo appurato, era un altro pappone in avanscoperta.
Il tipo si allontana e la chiacchiera con Roxana prosegue finchè riceve una telefonata dalla collega. Non ci si capisce nulla, nel frammisto linguaggio rumeno e ispanico messo insieme comprendiamo che la collega è in difficolta e che probabilmente il cliente la sta picchiando (?). Roxana ci chiede di andare sul posto a controllare che cosa succede. Invito Roxana a chiamare i carabinieri, cosa che stranamente non fa. Vedendola restia allora decidiamo di andare nella strada cieca per vedere cosa succede. C'era una macchina blu scuro, una tre volumi BMW o Mercedes non so, con tanto di vetri oscurati. Affianchiamo la macchina, ma non vedendo nulla nell'interno ce ne torniamo via in retromarcia. Penso sia cosa buona prendere la targa: CR - - - EZ per qualsiasi evenienza. Roxana insiste a dire che la sua collega viene picchiata. Non so cosa abbia pensato il collega, ma qualcosa non tornava. Insisto per chiamare i carabinieri. Fra l'altro il tipo in ciabatte visto prima si avvia verso l'auto sospetta e ci monta sopra, si trattava verosimilmente di due papponi.
La collega scende dall'auto e monta nella nostra, mentre i due tipi escono dalla traversa e si immettono in Via Pratese a circa 100 km/h, con una sonora strombazzata. Si fermeranno più avanti da Baffo a mangiare allegramente.
In tutta onestà mi è sembrato che la tipa non abbia subito violenza alcuna e che il mazzo di soldi lo avesse con se tutto intero. Chissà, forse i tipi se la sono chiavata senza pagare, ma direi una bugia capendo poco o nulla quello che esse dicevano. Prima dicevano una cosa poi ne dicevano un'altra. Tutto il contrario. Boh. Secondo me le ragazze conoscevano da molto tempo i due tipi che evidentemente fanno il bello ed il cattivo tempo per la via.
Passata la bufera papponica ci tranquillizziamo. Le ragazze sono dietro e parlano nella loro lingua come due macchinette. Roxana che sedeva sul sedile di dietro, iniziava stranamente scaldarsi. Mentre il mio collega veniva prontamente schiaffeggiato e insultato con dei sonori "vaffanculo", la Roxana mi insidiava baciandomi nelle orecchie. Ero a sedere davanti a lei nel posto di guida. Il leggero alito che mi girava nel padiglione auricolare mi ha fatto scattare sull'attenti l'amico fritz, diventando duro come un tondino di ferro del 20 da carpentiere. Avvia ad accrezzarmi viso e collo ed a quel punto io giro le mani dietro il sedile e le accarezzo le gambe. Il mio collega sobbalza: "No! Stai garbando alla Roxana!!". Non so. Forse la sua furbizia, forse il mestiere, ma la tipa con quelle sue carezze, inopportune, fuori tempo e non richieste, mi aveva fatto eccitare fino al punto di far scaturire una polluzione di liquido seminale sulla punta della mia cappella, contorta nelle mie mutande. Le mie mani allungate dietro il sedile carezzano le sue gambe fino a risalire le cosce e poi a toccarle la figa. Lei si alza leggermente e la mano passa sotto la figa per arrivare al culo, le dita cercano di spostare le sue mutandine, ma sono imprigionate dai collant. Mi trovavo in una posizione di stretching estremo per arrivarci. Ad un certo punto si risiede schiacciando la mia mano con tutto il suo peso a sentire il turgore delle sue chiappe. Le spagnoleggiate si sprecavano: "Giovanni es querido", "Giovanni mio amor" e recite varie (ma chi cazz'è 'sto Giovanni??). Fatto sta che le chimiche ormonali in quel momento non mi facevano capire più nulla. Faccio al mio collega la proposta indecente: "DAI, PRENDIAMOLE TUTTE E DUE, POI QUANDO SIAMO SUL PEZZO CE LE SCAMBIAMO!". Il collega, vedendomi ormai con la cera di un drogato, si oppone con tutte le sue forze: "NO!!!!!!".
Riaccompagnamo le due ragazze in due steps, le quali non trovano di meglio che farci le lusinghe per la nostra bontà. Siamo due bravi ragazzi, certo, ma ometto la genuina incazzatura del collega in questa fase (magari ce lo racconterà lui, se vuole) rivolta contro l'amica di Roxana.
Rientrato a casa la voglia e l'eccitazione ancora mi pervadevano. Mi sono masturbato rabbioso, altrimenti non sarei riuscito a dormire per lo sturbo.
Ma ora che scrivo no. Molti di noi avevano rimarcato già da tempo le pericolosità di Via Pratese con i suoi oscuri personaggi. I papponi in quell'area sono troppo presenti e lo stato di cose suggeriscono di starne vivamente alla larga.
Occorre acquistare lucidità, sempre.
NOME: Roxana
CITTA DELL'INCONTRO: Firenze
ZONA: Via Pratese
NAZIONALITA': romania
ETA': 28
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): soft core
COMPENSO RICHIESTO: 0
COMPENSO CONCORDATO: gratis et amore dei.
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: fisico misurato, viso particolare, occhi neri e profondi.
ATTITUDINE: per quel che ho sgraffignato: buona e di mestiere.
NOTA: in realtà questa è più una storia di papponaggio che avrei potuto tranquillamente omettere come prologo. Ma credo che evidenziare gli aspetti di contorno, ancorchè torbidi, possono aiutare i colleghi ad essere un attimino più guardinghi oltre che a rendersi conto che in questi ambiti non ci sono solo rose e fiori. Anzi, molte spine. Ma non c'è bisogno che ve lo dica io, no?
LA MIA RECENSIONE: Mi trovavo a Firenze con un illustre collega, per tutt'altri motivi che non posso spiegare, fatto sta che al termine delle faccende decidiamo di fare un giro nelle consuete aree. E già che ero a Firenze, perchè rifiutare?
L'area perlustrata è ristretta. Novoli-Pratese, ma tanto basta per confermare che a Firenze ormai non c'è più nulla. Ometto di descrivere le 4 tristi gatte che tanto sono sempre le solite.
Arriviamo in Via Pratese dove il collega intende portare i saluti ad alcune fidelizzate. Sul posto, davanti all'Audi ecco apparire Roxana, con look piuttosto imputtanito ma non volgare, viso particolare, capello colorato sul castano chiaro, migonna jeans di colore blu e collant marroni. L'idea semplice è quella di limitarsi a fare due chiacchiere senza nessun carico, il tutto nell'attesa che tornasse un'altra sua collega che si trovava già sul pezzo e che il mio collega voleva attendere per salutare.
Ad un certo punto Roxana osserva due figuri dalla parte opposta della strada. I medesimi fanno altettanto con lei con fare arcigno. La ragazza s'incupisce. Non ci sono dubbi, quei personaggi io li avevo già visti in loco nelle edizioni passate e non avevano nulla di raccomandabile. Controllori. Di quale scuderia siano esattamente non lo so, ma neanche m'interessa. La ragazza chiede di entrare in macchina perchè aveva freddo. Ma secondo me era solo una manovra d'imbosco.
Di lì a pochi istanti si avvicina un personaggio grasso e brutto, con delle ciabatte infradito schiacciate dal suo stesso peso e pantaloni corti. Indossava una maglia azzurra e sul pettorale campeggiava la scritta "ITALIA". Da quest'ultimo particolare ho capito che si trattava di uno straniero.
Si avvicina alla nostra macchina e con un vago accento rumeno apostrofa la ragazza e, parlando fra loro, si chiedono perchè l'amica ci stia mettendo tanto tempo. Costui, come dopo appurato, era un altro pappone in avanscoperta.
Il tipo si allontana e la chiacchiera con Roxana prosegue finchè riceve una telefonata dalla collega. Non ci si capisce nulla, nel frammisto linguaggio rumeno e ispanico messo insieme comprendiamo che la collega è in difficolta e che probabilmente il cliente la sta picchiando (?). Roxana ci chiede di andare sul posto a controllare che cosa succede. Invito Roxana a chiamare i carabinieri, cosa che stranamente non fa. Vedendola restia allora decidiamo di andare nella strada cieca per vedere cosa succede. C'era una macchina blu scuro, una tre volumi BMW o Mercedes non so, con tanto di vetri oscurati. Affianchiamo la macchina, ma non vedendo nulla nell'interno ce ne torniamo via in retromarcia. Penso sia cosa buona prendere la targa: CR - - - EZ per qualsiasi evenienza. Roxana insiste a dire che la sua collega viene picchiata. Non so cosa abbia pensato il collega, ma qualcosa non tornava. Insisto per chiamare i carabinieri. Fra l'altro il tipo in ciabatte visto prima si avvia verso l'auto sospetta e ci monta sopra, si trattava verosimilmente di due papponi.
La collega scende dall'auto e monta nella nostra, mentre i due tipi escono dalla traversa e si immettono in Via Pratese a circa 100 km/h, con una sonora strombazzata. Si fermeranno più avanti da Baffo a mangiare allegramente.
In tutta onestà mi è sembrato che la tipa non abbia subito violenza alcuna e che il mazzo di soldi lo avesse con se tutto intero. Chissà, forse i tipi se la sono chiavata senza pagare, ma direi una bugia capendo poco o nulla quello che esse dicevano. Prima dicevano una cosa poi ne dicevano un'altra. Tutto il contrario. Boh. Secondo me le ragazze conoscevano da molto tempo i due tipi che evidentemente fanno il bello ed il cattivo tempo per la via.
Passata la bufera papponica ci tranquillizziamo. Le ragazze sono dietro e parlano nella loro lingua come due macchinette. Roxana che sedeva sul sedile di dietro, iniziava stranamente scaldarsi. Mentre il mio collega veniva prontamente schiaffeggiato e insultato con dei sonori "vaffanculo", la Roxana mi insidiava baciandomi nelle orecchie. Ero a sedere davanti a lei nel posto di guida. Il leggero alito che mi girava nel padiglione auricolare mi ha fatto scattare sull'attenti l'amico fritz, diventando duro come un tondino di ferro del 20 da carpentiere. Avvia ad accrezzarmi viso e collo ed a quel punto io giro le mani dietro il sedile e le accarezzo le gambe. Il mio collega sobbalza: "No! Stai garbando alla Roxana!!". Non so. Forse la sua furbizia, forse il mestiere, ma la tipa con quelle sue carezze, inopportune, fuori tempo e non richieste, mi aveva fatto eccitare fino al punto di far scaturire una polluzione di liquido seminale sulla punta della mia cappella, contorta nelle mie mutande. Le mie mani allungate dietro il sedile carezzano le sue gambe fino a risalire le cosce e poi a toccarle la figa. Lei si alza leggermente e la mano passa sotto la figa per arrivare al culo, le dita cercano di spostare le sue mutandine, ma sono imprigionate dai collant. Mi trovavo in una posizione di stretching estremo per arrivarci. Ad un certo punto si risiede schiacciando la mia mano con tutto il suo peso a sentire il turgore delle sue chiappe. Le spagnoleggiate si sprecavano: "Giovanni es querido", "Giovanni mio amor" e recite varie (ma chi cazz'è 'sto Giovanni??). Fatto sta che le chimiche ormonali in quel momento non mi facevano capire più nulla. Faccio al mio collega la proposta indecente: "DAI, PRENDIAMOLE TUTTE E DUE, POI QUANDO SIAMO SUL PEZZO CE LE SCAMBIAMO!". Il collega, vedendomi ormai con la cera di un drogato, si oppone con tutte le sue forze: "NO!!!!!!".
Riaccompagnamo le due ragazze in due steps, le quali non trovano di meglio che farci le lusinghe per la nostra bontà. Siamo due bravi ragazzi, certo, ma ometto la genuina incazzatura del collega in questa fase (magari ce lo racconterà lui, se vuole) rivolta contro l'amica di Roxana.
Rientrato a casa la voglia e l'eccitazione ancora mi pervadevano. Mi sono masturbato rabbioso, altrimenti non sarei riuscito a dormire per lo sturbo.
Ma ora che scrivo no. Molti di noi avevano rimarcato già da tempo le pericolosità di Via Pratese con i suoi oscuri personaggi. I papponi in quell'area sono troppo presenti e lo stato di cose suggeriscono di starne vivamente alla larga.
Occorre acquistare lucidità, sempre.
