[RECE] Maria la portinaia della Siad (ROM) - OTR notturna - Osio Sopra (BG)

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sopra
ZONA: 45.631134,9.604443
NOME: Maria
NAZIONALITA': ROM, di Craiova
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: una dozzina di minuti
DESCRIZIONE FISICA: altezza media (almeno 1,65), non esattamente una velina, seno in apparenza molto formoso, viso discreto (truccato in modo abbastanza pesante), capelli corvini poco sotto le spalle
ATTITUDINE: più brava con la mano che con la bocca ; appare un po' rustica, ma è nel complesso simpatica e abbastanza loquace

LA MIA RECENSIONE

Vediamo se stavolta riesco a essere meno prolisso del solito, anche perché proprio non vale la pena dilungarsi troppo a lungo ... L'ora è tarda, il boulevard de l'amour è completamente deserto e le due fanciulle che presidiano l'ingresso della Siad (che, nella mia testa, sono Bianca e Denisa) si confermano anche stasera le più svestite di tutte. Non sono in costume da bagno come settimana scorsa, ma poco ci manca, poiché entrambe abbinano a una felpa autunnale delle microscopiche coulotte, che riportano alla mente i fasti dell'estate che ci siamo lasciati alle spalle.

Un paio di vasche tra le due rotonde (ma, la Perlettina, non sarà davvero partita per la Norvegia?) e infine accosto. Delle due è rimasta solo quella più alta. Rapida intervista, ove appare subito simpatica ma inflessibile sul tariffario (per meno di 30 non si accomoda in macchina, neppure per un BJ conoscitivo). Dato che di entrambe le fanciulle si parlava sostanzialmente bene (a parte il fatto che ogni tanto restano a corto di profilattici e poi devono passare da "zia" Eva o rivolgersi al benefattore di turno :-)), non mi dilungo in eccessive chiacchiere e la invito a saggiare il comfort delle sellerie della mia vettura.

Durante il tragitto, raccolgo le solite informazioni, preziose più che altro per la compilazione della scheda tecnica. Il suo nome è Maria (al che mi rendo conto di aver preso una gran cantonata ...), dice di avere 23 anni e di essere in Italia da 5 anni, di cui 1 qui a Bergamo. Avrebbe girato varie città (tra cui Pavia e Livorno), lavorando sia per strada che in night e locali di lap dance (anche se non mi sembra avere esattamente il fisico di una ballerina ...). Il tragitto è molto breve, perché presto raggiungiamo un ampio spiazzo, che stanotte è del tutto deserto, ma ove nei week-end dubito ci si possa cacciare anche un solo spillo...

Regolati gli aspetti burocratici, Maria si offre di scoprire il suo generoso seno alla mia vista. Poiché, quando fruisco delle arti amatorie delle fanciulle in macchina, sono sempre abbastanza preoccupato della repentina comparsa di forme aliene, le dico che non è necessario che si svesta. Estrae il classico Pamitex profumato, lo calza sul fratellino e dà inizio alle operazioni. La sua azione mi pare abbastanza monotona, visto che si limita a pendolare su e giù, senza grande varietà di mosse. Sono talmente travolto dalle emozioni che salgono dal mio basso ventre, che la mia mente vola altrove, distratta dalla musica dell'autoradio e dal passaggio delle vetture lungo l'autostrada. La sua maglia è leggermente sollevata, rispetto alla coulotte che indossa, e quindi ne approfitto per carezzarle la parte bassa della schiena, che è molto levigata ma tradisce già una certa formosità. Saggio la consistenza dei glutei, che sono invece molto sodi, allungo un po' i miei tentacoli lungo le sue cosce (che però sono inguainate dalle calze, dato il clima autunnale) e infine risalgo verso la sua chioma corvina.

Dopo una manciata di minuti, avviene quel misterioso fenomeno di natura per cui il BJ si trasforma gradualmente in HJ. Inizialmente, il ricorso alla mano è fatto con discrezione ed è comunque a supporto dell'azione orale. Non molto più tardi, Maria si risolleva parzialmente e inizia a manipolare il mio fratellino con inusitato vigore, il che mi porta abbastanza rapidamente a varcare la soglia del traguardo. Appena oltre la bandiera a scacchi, scopro con un certo disappunto che Maria è completamente sprovvista di qualunque accessorio per la pulizia, dalle salviettine umidificate ai fazzolettini di carta. Riesco miracolosamente a recuperarne uno, col quale lindo il mio fratellino e impacchetto alla bell'e meglio il Pamitex (non me la sento proprio di buttarlo fuori dalla vettura). Quando poi arriverò a casa, mi accorgerò che sul tappetino del passeggero giace il piccolo involucro alluminato che conteneva il profilattico. Quindi, da questo punto di vista, Maria è senz'altro bocciata senza appello.

La parte più emozionante di questo quarto d'ora scarso è decisamente il viaggio di ritorno. Appena mi reimmetto sulla SS 525, diretto verso sud, mi rendo subito conto che la vettura che sta per sopraggiungere da Dalmine ha un paio di protuberanze sospette sul tettuccio. Mentre procedo verso la rotonda successiva, scruto meglio nel retrovisore e non ci sono più dubbi: si tratta dei CC. "Che facciamo, Maria? Ti faccio fare un giretto per Osio?", le domando. Anche lei scruta le retrovie e, dall'alto della sua esperienza, pontifica: "Tranquillo, gira pure indietro alla rotonda, tanto hanno cose più importanti da fare e sicuramente andranno diritti ...". Così facciamo, ma neppure lei deve essere molto convinta di quello che ha detto, perché i nostri sguardi trepidanti non si schiodano dal retrovisore, mentre risaliamo il boulevard verso Bergamo. Se anche i CC hanno compiuto la nostra manovra, l'accendersi di bagliori blu nella notte sarà inevitabile (anche se, razionalmente, al più dovrei rischiare una ramanzina). Più che un breve viaggio verso la Siad, sembra il conto alla rovescia prima che il boia faccia cadere la lama della ghigliottina. -10, -9, -8 ... nessuna macchina dietro di noi ... -7, -6, -5 ... ancora nulla nel retrovisore ... -4 ... compare una macchina ... -3 ... ho già perso almeno un anno di vita ... -2 ... ma non è blu e non ha i lampeggianti sul tetto ... -1 ... siamo alla Siad ... 0 ... Safe & Sound anche stavolta, come cantano i Capital Cities alla radio :)

Maria è lesta a salutarmi e a scendere dalla vettura, un po' meno a chiudere la portiera, che accosta con vigore ben inferiore a quello con cui aveva maneggiato poc'anzi il mio fratellino. La riapre e la richiude con maggiore decisione e, finalmente, posso volgere la prua verso casa, sicuramente non entusiasta del quarto d'ora che ho appena trascorso.
 
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