[RECE] Michela "la venditrice d'auto" (ROM) - OTR notturna - Calcinate (BG)

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[RECE] Michela "la venditrice d'auto" (ROM) - OTR notturna - Calcinate (BG)

SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Calcinate (BG)
ZONA: 45.602777, 9.806949 (davanti al concessionario Erli)
NOME: Michela / Mihaela
NAZIONALITA': Rumena di Piteşti
ETA': 23, quasi 24, dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1 (mission, smorza, mission) + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 70 + 30 per la camera
COMPENSO CONCORDATO: 70 + 30 per la camera
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 50' totali
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, capelli biondi tinti di media lunghezza (con extension), viso carino anche se un po' disarmonico, occhi verdi molto belli, fisico ben proporzionato, seno di una seconda taglia
ATTITUDINE: BJ nella norma, sufficientemente partecipativa e, soprattutto, molto paziente ; non è una gran chiacchierona, ma non è antipatica

LA MIA RECENSIONE:

Apro questo thread, perché non mi sembra che alcuna delle altre Michele della PMG abbia un profilo che collimi. Se invece i colleghi più esperti fossero in grado di indicare il thread corretto, chiederemo a Occhio di Falco di accorpare il tutto ;)

[...] arrivato alla rotonda, imbocco il primo ramo, quello da cui ero arrivato e che riporta verso Bergamo. Non devo andare molto lontano, perché lì sulla sinistra c'è subito una bella bionda che sta riparandosi dalla pioggerellina sotto la tettoia di un concessionario d'auto e una sua collega, altrettanto bionda, che aspetta all'interno di un monovolume con targa bulgara, parcheggiato proprio lì di fronte. Pronta inversione, ma non mi fermo subito da lei: esploro prima anche l'altro ramo (quello che si dirige verso nord), ma la ragazza che attende al primo distributore sulla destra non mi sembra altrettanto piacente. Appena posso, torno di nuovo indietro e sono di fianco alla presunta bulgara, per l'intervista di rito.

La ragazza indossa un abitino rosa molto corto, che mette in evidenza un bel paio di gambe, slanciate dalle high heels di ordinanza. La chioma è (finta) bionda e il viso, impreziosito da occhi verdi folgoranti, è nel complesso gradevole, anche se c'è qualcosa di disarmonico nelle sue proporzioni. Lei, quantomeno, si alza dalla sua posizione accovacciata ed è un po' meno scazzata nel rispondere alle mie domande. Neppure lei è dotata di un appartamento, ma il rate per l'albergo, in questo caso, è quello giusto (70+30). Pronuncio quella che sembra essere diventata la formula magica per evitare palesi missilate ("Ma non sei una di quelle che sono sempre di fretta e dopo 5 minuti vogliono tornare già indietro?"), la ragazza mi rassicura ampiamente ("Tranquillo: rimaniamo 30-40 minuti, quello che serve!") e quindi non posso fare a meno di invitarla a bordo, diretti al motel più vicino.

Chiestole di gettare la sigaretta fuori dal finestrino e fatte le presentazioni reciproche (lei come Michela, che poi scoprirò essere molto simile al suo vero nome di battesimo), parto subito con la prima domanda di rito, indicando la targa della monovolume di fronte a noi: "Quindi sei bulgara, giusto?". "No, la macchina è bulgara, ma io sono rumena. Di Piteşti, sai dov'è?", mi risponde e poi mi spiega che nel Paese vicino le spese di immatricolazione e assicurazione sono ancora più basse. Pensavo che in Dacia queste tasse fossero già a buon mercato, ma evidentemente in Bulgaria devono ridarti indietro anche dei soldi, oltre a non farti pagare niente ... Credo di sapere abbastanza bene dove si trovi Piteşti (che, come ho appena imparato, va pronunciato "piteshti", essendoci quella specie di uncino sotto la s), dato che metà della Osio-by-night proviene da lì, ma devo dissimulare un po' le mie conoscenze ;) "Più o meno ... E' vicina a Bucarest, giusto?", cerco di rimanere un po' sul vago. "Non proprio, è a circa 100 km ...", puntualizza Michela, riferendosi a una distanza che sicuramente è grande se stessimo parlando di San Marino o del Principato di Monaco ma che non mi pare tale, in relazione alle dimensioni della Romania (e a quanti ne ho percorsi io stanotte, senza considerarmi così lontano da casa :)). Non ci sono invece dubbi che il motel Prince sia oggettivamente vicino alla sua postazione, perché siamo lì un in baleno, pronti a consegnare i nostri documenti al receptionist. Michela mi porge un tesserino rosa sgualcito, che non è sicuramente una carta d'identità rumena e che, a volere essere ottimisti, è una patente ma, più probabilmente, la tessera dell'iscrizione al Club delle Giovani Marmotte. In ogni caso, il cassiere non batte ciglio e ci dà telecomando e chiave della stanza, che non è la stessa dov'ero stato con Laura.

Appena entrati, Michela si dirige subito verso il tavolino, vi appoggia la sua borsa e appende il giubbino allo schienale della sedia. "Non è male, la camera ...", butto lì, giusto per sostenere un po' il social time, che sinora ha visto la fanciulla starsene abbastanza sulle sue. Michela mi spiega allora che ci sono altri due hotel/motel in zona, uno più o meno dello stesso livello (che parli del Piccolo?) e un'altro più bello ma più costoso. Rimanendo sempre in piedi, si toglie subito le high heels (che sono anche carine, dorate e perlinate, ma devono darle un gran fastidio) e poi si sfila anche l'abitino e la biancheria intima, per dirigersi in bagno. Io invece mi accomodo sul lettone e lì procedo alla mia svestizione. Mentre sto sfilandomi le mutande, getto uno sguardo al volantino promozionale che è appoggiato sopra il comodino e la sua visione mi strappa un sorriso, perché viene pubblicizzata anche la possibilità di fare colazione: ma ci sarà davvero qualcuno che si ferma al Prince più di mezz'ora? :) Il tempo di appoggiare i miei abiti sulla cassapanca all'ingresso e Michela è già uscita dal bagno. E' quindi il mio turno per i lavaggi intimi e, quando rientro in camera, la bionda non è ancora sul lettone ma sta armeggiando con la borsetta, il che mi lascia intendere che voglia regolare gli aspetti burocratici in anticipo. Non faccio in tempo a pensarlo e lei già me lo chiede, così raggiungo il mio portafoglio, per prelevare il necessario. Rispetto a Laura, qui il trattamento non è all inclusive: Michela desidera solo ricevere il suo rate, lasciando che sia poi io a regolare i conti della camera. Probabilmente la prima delle due strategie è un po' più accorta, perché la ragazza può evitare di mostrare il suo documento al cliente e, una volta incamerato l'importo totale, può sempre cercare di rilanciare con servizi aggiuntivi e time-extensions (come aveva appunto fatto Laura).

LA RECE VERA E PROPRIA

Sbrigata anche questa pratica, è finalmente il momento di spostarsi sul lettone. Vista completamente nuda, Michela ha davvero una bella silhouette: sarà alta ca. 1,65 ed è proprio ben proporzionata, con un seno che potrebbe essere della 2° taglia. Non è magrissima come la mia prediletta Anna e non ha neppure il tono muscolare di un'assidua frequentatrice di palestre (cosa che poi mi confermerà), ma ha quella leggerissima morbidezza che rende una ragazza molto femminile e la sua pelle è perfettamente depilata (anche attorno alla vulva) ed appare levigatissima. Se devo trovarle un difetto evidente, sta nel tubetto di lubrificante della Durex che stringe in una delle mani e che poi appoggia sul materasso :)

Mentre si accovaccia sul lettone e scarta il profilattico trasparente dalla bustina, io mi sdraio supino proprio accanto a lei. Le carezzo un po' la schiena e, subito, si china sul mio fratellino, iniziando a masturbarlo un po', per fargli guadagnare il minimo turgore. A questo punto lo incappuccia e, standosene gattoni sul materasso, avvia le operazioni del BJ. Nulla di memorabile (ma sono io che ormai devo averci fatto il callo, perché più tardi passerò a trovare Alina del Kebab e pure il suo - che ha fama di essere tra i migliori - mi sembrerà nella norma), ma sicuramente un onesto lavoro orale, fatto con buon impegno. Nel frattempo, le scosto il suo crine biondo su un lato e inizio a carezzarle la schiena, i glutei e le gambe, confermando al tatto le piacevoli sensazioni che la vista mi aveva fatto presagire. Le manipolo un po' anche il seno, che non è turgidissimo ma sicuramente non cadente (naturale, diciamo), e poi mi cimento nel titillamento del capezzolo, operazione che porta a farlo indurire dopo una trentina di secondi.

Si procede così per il giusto tempo e, quando il fratellino è pronto, Michela si risolleva e propone di dare inizio alla copulazione. "Come vuoi farlo?", mi domanda. Ci penso un attimo e decido di partire alla missionaria: "Ti vengo sopra, va bene?". Mentre mi risollevo e mi metto ginocchioni di fronte a lei, la scena che mi sono augurato sino all'ultimo di non vedere si materializza davanti ai miei occhi: Michela divarica le gambe (e questo è un bel vedere :)) e, anziché ricorrere alla tecnica dello sputacchio, si spreme sulle dita un po' di lubrificante (non troppo, fortunatamente) e poi se lo cosparge all'imbocco della vagina. Prima di calarmi su di lei, osservo meglio il suo bel fisico e - quasi non ci credo - è completamente immacolato: non c'è né un tatuaggio né un piercing, a interrompere la piacevole uniformità della sua epidermide! "Ma, non ti piacciono i tatuaggi? Sei la prima ragazza che incontro e che non ne abbia neanche uno!", le domando. "No, mi piacciono! Solo che sono terrorizzata all'idea di farli!", mi spiega Michela. Vedendola così a gambe rannicchiate, un altro piccolo dettaglio mi balza all'occhio: forse perché indossa spesso le high heels scalza, la pianta dei piedi appare alquanto ruvida e piena di duroni, oltre che colorata in alcuni punti dalla tintura rilasciata dal plantare. Il programma dei prossimi 5 minuti prevede però di abbracciarla stretta a me e non di leccarle o baciarle i piedi, per cui si tratta di una questione tutto sommato marginale (anche perché è un difetto che accomuna quasi tutte le OTR).

LA MISSIONE INIZIA

Mi puntello sugli avambracci, lascio che Michela guidi l'asta nella sua vagina e infine mi calo completamente su di lei, che rannicchia le gambe verso di sè, dapprima serrandole fortemente contro i miei fianchi e poi accavallandole ai miei glutei. Le sensazioni iniziali non sono piacevolissime, a causa del lubrificante, ma poi riesco a trovare l'angolo di spinta giusto e tutto sommato non si procede malaccio. Mentre mi cimento nei miei movimenti pelvici avanti e indietro, la serro stretta a me e le carezzo delicatamente le tempie e i capelli. Mentre sono intento in questa operazione, sento che le mie dita restano impigliate in qualcosa. Osservo più attentamente, pensando che si tratti di una forcina o di una molletta e invece ci sono numorose piccole saldature, a 3-4 cm dalla radice dei suoi capelli. "Ma tu porti delle extensions, giusto?", le domando, mentre interrompo brevemente le spinte e mi struscio pube contro pube. Pur sorridente, Michela non può negare l'evidenza ("Hai sentito la cheratina, vero?") e dunque anche questo mistero è svelato. Riparto con una seconda sessione di spinte, in cui anche lei mi serra strettamente e tiene la testa leggermente reclinata, con gli occhi quasi sempre chiusi. Il make up delle palpebre è abbastanza particolare, perché ha usato due ombretti di tinta diversa (un rosso e un verde), che si sfumano l'uno nell'altro. E' decisamente meglio quando li riapre, perché il colore smeraldo delle sue iridi è proprio incantevole! Solo che, al primo incontro, è sempre un po' imbarazzante per entrambi fissarsi a lungo negli occhi e quindi i nostri sguardi si distolgono quasi subito, o perché lei richiude le palpebre o perché io mi volgo altrove.

SI SMORZA LA CANDELA

Michela non dà davvero alcun segno di insofferenza e la missionaria si protrae decisamente a lungo, rivelandosi nel complesso anche piacevole. Alla lunga, però, ogni cosa rischia di diventare tediosa e, oltretutto, cominciamo a essere davvero sudati! Per questo, le domando se le vada di cambiare posizione. Michela è sempre un po' enigmatica nelle sue risposte, perché all'inizio non riesco a capire se mi abbia detto sì o no e poi se gradisca concedermi uno smorzacandela. Mi osserva infatti con uno sguardo un po' interrogativo, scuotendo la testa e arricciando le labbra come se volesse respingere la mia richiesta, ma poi si mostra accondiscendente. Mi risollevo completamente, sfilo il mio pene dalla sua vagina, avendo cura che il profilattico resti al suo posto, e poi ci scambiamo di posizioni sul materassone. Michela si cosparge ancora di una piccola dose di lubrificante e, con estrema cautela, si cala dall'alto e lascia che l'asta penetri di nuovo nelle sue membra. L'inizio della galoppata è per me una novità assoluta, perché rimane perfettamente eretta col busto e compie una decina di percussioni davvero frenetiche, che per poco mi portano alla capitolazione immediata :) Poi, per fortuna, continua a cavalcarmi come ho sempre visto fare, chinandosi col busto in avanti e puntellandosi sugli avambracci, a un ritmo decisamente più umano. Ora che il suo corpo non è più in preda al ballo di San Vito, posso carezzare di nuovo in lungo e in largo la sua pelle levigatissima, risalendo dalle cosce ai glutei e poi su per la schiena. E' bello vedere i suoi seni ballonzolare di fronte a me, ma non è così facile manipolarli, perché così rischierei di immobilizzarla e di frenarne la piacevole cavalcata. Adesso sono io a tenere gli occhi quasi sempre chiusi, per godermi il momento, abbandonandomi alle sensazioni tattili e a quelle che salgono dal basso ventre. Quando li riapro, non posso evitare di incrociare lo sguardo di Michela, il cui volto è arrossato dallo sforzo e il cui crine biondo è scosso dalla frenesia del movimento, e ci scambiamo anche una paio di sorrisi un po' imbarazzati. Quando un minimo di razionalità riprende il sopravvento, la sua pelle così liscia mi fa ricordare che non le ho ancora chiesto l'età e posso così scoprire che Michela ha per il momento 23 anni, ma ne compirà 24 a novembre. Mese più, mese meno, è quindi nata quando il Comune di Dalmine approvava il Regolamento di Polizia Urbana tuttora in vigore, giusto per rimanere su un tema che di questi giorni è particolarmente scottante :)

LA MISSIONE CONTINUA

Dopo avermi deliziato con due sessioni identiche (percussioni velocissime all'inizio e galoppata più calma dopo), Michela appare visibilmente stanca e non lo nasconde: "Ma sei proprio lunghissimo! Ti manca ancora molto?". Sempre con la massima diplomazia, le domando se le vada un nuovo cambio di posizione, più che convinto che mi mandi a quel paese. Probabilmente vorrebbe anche farlo :), ma deve ricordarsi della promessa che mi aveva fatto prima di salire in macchina e mi dice nuovamente di sì. Il canone direbbe che ora toccherebbe alla pecorina, ma personalmente la trovo una posizione un po' asettica, per cui ripropongo di ripartire alla mission. Michela si dimostra paziente, divarica nuovamente le sue gambe, reinfiliamo per la terza volta l'asta nella sua vagina e si riparte. Rispetto a prima (e a come procedo di solito), stavolta mi puntello sugli avambracci tesi e, facendo perno sulle spalle, inizio una serie di percussioni più intense del mio pube contro il suo. Anche stavolta Michela sembra abbastanza partecipe, perché di nuovo stringe con forza le sue gambe contro i miei fianchi. La posizione è decisamente quella giusta, perché ora il mio pene ha un angolo di entrata molto inclinato e, nonostante la presenza del lubrificante, percepisco un ottimo attrito durante lo scorrimento. Un po' guardo Michela sotto di me, che tiene quasi sempre gli occhi socchiusi e che ansima con garbo ma senza eccessiva recitazione, e un po' osservo nello specchio i nostri corpi incastrati l'uno nell'altro. Quello che noto è che, sopra la ragazza rannicchiata sul materassone, c'è un uomo sudato come un cammello :) e dunque è di nuovo tempo di rallentare l'andatura, anche perché stanno per venirmi i crampi ai bicipiti. Prima di arrendermi del tutto, mi calo di nuovo su di lei e procedo in "quiet mode" per un altro paio di minuti, riprendendo a carezzarle la testa e a massaggiarle il collo, mentre la stantuffo in modo più tranquillo.

MA CERTE SITUAZIONI VANNO PRESE IN MANO

A questo punto, è davvero il momento di alzare bandiera bianca, perché l'eiaculazione è ancora parecchio lontana e comincio a percepire l'imminenza dei crampi. Oltretutto, mi domando, quanto a lungo si potrà restare al Motel Prince per soli 30 Euro? "Ti va di finire con la mano?", domando timidamente a Michela, convintissimo che stavolta mi tiri davvero un ceffone. Invece, pazientissima, si risolleva sul busto e, tenendo le gambe rannicchiate attorno a me, che nel frattempo mi sono messo ginocchioni, incomincia a masturbare il fratellino. Mentre lei trastulla il mio compare del piano di sotto, riprendo a carezzarla un po' da tutte le parti, ma soprattutto sulle gambe, che sono ciò che ho più a portata di mano e che sono davvero molto belle e lisce come la seta. Nel bel mezzo dell'HJ, il suo cellulare squilla lungamente (un Nokia, direi dalla suoneria :)) e, per evitare un suo pericoloso calo di attenzione, la tranquillizzo su chi possa cercarla: "La tua amica comincerà a preoccuparsi che ti abbiano rapito ...". Michela non si fa comunque distrarre dalla chiamata e procede imperterrita nelle operazioni. Dopo qualche minuto così, dato che il traguardo non è ancora vicinissimo e mi sembra davvero di essere un aguzzino, le dico che se vuole può pure fermarsi. Michela però non si arrende e riprende a manipolare l'asta con rinnovata energia, decisa a farmi vedere la bandiera a scacchi, costi quel che costi. Quest'ultima è la mia preoccupazione più grossa in questi istanti, perché l'incontro sta protraendosi ben oltre i normali canoni e non escluderei che la fanciulla possa chiedermi un'integrazione del rate alla fine. Questo, però, sarà un problema da affrontare a tempo debito: nel frattempo, sotto gli ultimi vigorosi colpi di Michela, il mio seme riempie copiosamente la punta del profilattico (e, non trattandosi del famigerato gommone rosso, qui c'è poco da bluffare :)) e la mission, che sino a un attimo fa sembrava proprio impossible, è ora accomplished :) Michela è quasi più soddisfatta di me, perché - con un sorrisone a 32 denti - esclama: "Ce l'abbiamo fatta!". "Bravissima!", mi complimento e, dopo un altro paio di carezze sulle sue gambe, ci sganciamo, per procedere alle rispettive pulizie.

QUATTRO CHIACCHIERE FINALI

Dato che sono stato sin troppo prolisso, evito di dilungarmi sui dettagli successivi, anche perché Michela non è comunque una gran chiacchierona e passerà il primo paio di minuti a rassicurare la sua amica per telefono. Fuori ha ripreso a piovere forte, per cui le apro la portiera e poi la richiudo dietro di lei, in modo che possa accomodarsi in macchina senza troppo bagnarsi. Regolo gli aspetti burocratici col simpatico receptionist (che, secondo me, deve avere già conosciuto biblicamente più di una fanciulla della PMG :)) e siamo sulla via del ritorno. Gli unici dati d'interesse che emergono dalla successiva conversazione sono i seguenti: (1) è in postazione da circa 10 mesi; (2) abita in un paese della cintura bergamasca, non lontano dal BdA; (3) il 10 agosto tornerà a casa per 3 settimane, rientrando però in aereo e non con l'apocalittico viaggio stradale (sono quasi 1.800 km!) che mi ha descritto quale alternativa. Raggiunta la sua mattonella, entro praticamente con la mia macchina nella concessionaria, per evitare che si inzuppi d'acqua, ed è il tempo del congedo. Guardo l'orologio e sono le 3:10, per cui l'incontro è durato 50 minuti buoni. Ben poco rispetto a quanto ero solito trattenermi con la mia prediletta, ma comunque un tempo più che accettabile, essendoci conosciuti per la prima volta stasera. Ci salutiamo, la sua amica è sempre all'interno del monovolume con targa bulgara e io invece mi dirigo alla volta di Bergamo, dato che la notte è ancora giovane e il sole ben lungi dal sorgere.
 
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Grazie! Mai caricata,mi sta antipatica a pelle,con quella specie di Renault espace da A-Team mi fa ridere. Speriamo di giorno non lo presti alle black,magari capita che ti fermi ad intervistare e ti esce Piè Barakus
 
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Grazie! Mai caricata,mi sta antipatica a pelle,con quella specie di Renault espace da A-Team mi fa ridere. Speriamo di giorno non lo presti alle black,magari capita che ti fermi ad intervistare e ti esce Piè Barakus

A dire il vero, vista la targa di Oltrecortina, ero più preoccupato di avere un romantico tete-a-tete con Ivan Drago a.k.a. "ti spiezzo in due" ;)

Quindi, mambo, non la compreresti una macchina usata da Michela? :)

Magari proprio il monovolume che usano lei e la sua amica, da usare come puntermobile ;) Visti i tempi che corrono, credo che tu ne stia sottostimando i benefit:

- Con tutto lo spazio a bordo, puoi comodamente passare sul divano posteriore senza uscire dalla macchina;
- Con i vetri oscurati, ti eviti la denuncia per atti osceni anche senza doverti portare dietro un anno di Gazzette dello Sport per schermare i finestrini (o alitare per mezz'ora sugli stessi per farli appannare);
- Essendo sicuramente intestata a un prestanome bulgaro (purché subentreresti solo nel subaffitto), gli spietati agenti della Pl di Brescia non potrebbero neanche sequestrartela;
- Puoi andare a vedere Atalanta-Brescia senza che ti distruggano la macchina;
- Se, dopo la birrata, vuoi accompagnare tutti i tuoi amici per un tour goliardico lungo il BdA, ne puoi caricare fino a 6;
- Con quello che risparmieresti di assicurazione e bollo, ti pagheresti qualche mese di scorribande lungo il BdA

Vedo due sole scocciature, ma transitorie (per la 1a settimana), per via della targa bulgara:

- Saresti fermato ogni 3x2 dai Cc... Poi ti riconoscerebbero e diventeresti solamente un argomento di gossip ("ma quanto tromba quel bresciano col monovolume bulgaro? E' sempre qui!")
- Cosa di gran lunga più grave, le Otr ti rimbalzerebbero, perché "io vado solo con italiani"

Insomma, ti ho convinto a fare un salto dalla Erli già stasera, per dare in permuta la tua vettura? Però, visti tutti i benefit di cui sopra, temo tu debba essere pronto a staccare un lauto assegno di conguaglio, salvo che il tuo attuale bolide sia una Ferrari (non però quella che partecipa alla Formula 2 di quest'anno) :)
 
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Oscar,sei così convincente!
Però la Bianca poco più avanti(gran fisico e gran naso)..e la tizia gnocca verso il cimitero(che poi,chi è?)mi impedirebbero di arrivare al punter car!
 
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La pianura Padana è la mia casa.
Ben fatto messere oscar. Della stessa scuderia fa parte una certa Giulia, gran fisico, forse el mejor del gupo. L'ho messa in lista d'assalto. Probabilmente l'hai già incrociata e credo sia già recensita ma difficile da decifrare perchè un po' ondivaga con la location. Abbandonato lo spot al distributore ora presidio del gruppo degli avion travons, l'ho vista qualche volta più avanti verso Ghisalba al distributore subito prima di Anka Sbilenka.
 
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CITTA DELL'INCONTRO: Calcinate (BG)
ZONA: 45.602777, 9.806949 (davanti al concessionario Erli)
NOME: Michela
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 23, 24 a novembre
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1 (mission, smorza)
COMPENSO RICHIESTO: 70 + 30 per la camera
COMPENSO CONCORDATO: 70 + 30 per la camera
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 30' totali
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, capelli biondi tinti di media lunghezza, viso carino anche se un po' troppo truccato, occhi molto belli, fisico ben proporzionato, seno di una seconda taglia
ATTITUDINE: BJ nella norma, poco partecipativa ma paziente; non è una gran chiacchierona, ma ha una vocina molto carina ed è comunque abbastanza simpatica.

Dopo ripetute vasche in cerca della mia preferita dell'A-Team decido di rinunciare e di provare a caricare questa bionda che alcune sere passando mi pare molto gnocca altre un po' meno. Accosto e chiedo il menù, carico e partiamo verso un comodo letto.
La ragazza come già detto non è una chiacchierona ma è comunque abbastanza simpatica. Arrivati alla location ci prepariamo con lavaggi per entrambi. Incappuccia e parte con un BJ abbastanza buono. Niente a che fare con i migliori che ho ricevuto ma decisamente lontano anche dai peggiori. Diciamo mediamente buono, anche se si posiziona rivolta verso me con tutto il suo corpo rivolto verso il basso, quindi lontano da possibili allungamenti di mani, ragion per cui mi limiterò ad accarezzarle collo e spalle mentre esegue. Quando siamo pronti per cominciare si prepara col gel e mi propone di partire io sopra, e prontamente eseguo. La ragazza si posiziona praticamente con le mani sotto i glutei, come se volesse rialzarsi un po' per agevolare le manovre... posizione che quindi la renderanno decisamente statica e poco collaborativa, oltre al fatto che, pur non gradendo io le scenate da film hard, almeno qualche segnale di apparente godimento sarebbe comunque stato apprezzato. Posso comunque apprezzarne gli occhi chiari, veramente molto belli. Dopo un po' di varianti e il letto che continua a sbattere contro il muro con gran disperazione dei vicini di stanza (qualora ci fosse stato qualcuno desideroso di riposare) mi propone un change. Faccio quindi salire lei a dirigere i lavori. La ragazza qui si muove con vigore, alternando qualche pausa ancheggiante e qualche attimo di intenso sbattimento che fa sbattere ancor più il letto contro il muro, tanto che ad un certo punto si appoggia con una mano contro il muro nel tentativo di ammortizzare i colpi. Ogni tanto mi guarda, un po' sorridente un po' con un'aria quasi sorpresa del fatto che ancora non sia riuscita a farmi raggiungere il traguardo. Per questo motivo, avendo l'impressione che se le avessi chiesto anche un change alla pekorovic avrebbe potuto sbuffare e cominciare a guardare l'orologio, decido di non proporre altri change ma di aiutare i suoi vigorosi movimenti sussultori contrapponendoli ai miei altrettanto vigorosi fino al raggiungimento del traguardo. Lavaggi finali per entrambi e rientro allo showroom.
In conclusione direi un incontro senza infamia e senza lode, buon bj, lei è carina, begli occhi, piacevole, ma un po' impassibile e distaccata nello svolgimento dei lavori.
 
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