[RECE] Maria - OTR notturna - Ghisalba (BG)

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La pianura Padana è la mia casa.
CARATTERISTICHE GENERALI

NOME: Maria
CITTA DELL'INCONTRO: Ghisalba
ZONA: Stazione Tamoil
NAZIONALITA': Transilvana di Brasov con trascorsi iberici
ETA': 29
SERVIZI OFFERTI: BJ, RAI1
COMPENSO RICHIESTO: non abbiamo trattato prima
COMPENSO CONCORDATO: alla fine ho versato 30 neuri
DURATA DELL'INCONTRO: 15 min.
DESCRIZIONE FISICA: 1.65 scarsi, morettina, viso passabile, fisicamente gnocca con qualche piccolo cedimento, tetta rifatta direi bene, bel culo, intriganti segni del costume.
ATTITUDINE: Manga/Hentai Pornostar

LA MIA RECENSIONE:
Non potevo proprio esimermi dall'assaggiare questa nuova Star della provinciale del piano di sotto. La tipologia esatta però non è semplice Star ma Manga Hentai Pornostar: è sveglia, simpatica, fa la finta timida, ripete le frasi con quella vocina sottile da cartoon Manga. Poi, improvvisamente, si trasforma in Hentai e diventa una porno posseduta. Da pochissimi giorni risalita dalla penisola Iberica fino alle lande bergamasche, Maria, Transilvana di Brasov, deve probabilmente la sua doppiezza al suo antenato, il Principe Vlad III che poi in letteratura fu retrocesso al grado di Conte. Ma non è tutto: i suoi recenti trascorsi nella terra di Cervantes ne hanno indubbiamente accentuato i caratteri grotteschi e caricaturali.
Ma cosa è successo nel cortometraggio? La timida Principessa sale sulla carrozza sbattendo gli occhioni, comincia a dare i primi inequivocabili segni di follia: scopre le tette, sussurra qualcosa con voce Manga ma la trasformazione Hentai è già in corso e non si può più fermare. Trattengo una risata e mi distraggo guidando e tastando la melonera, buona anche se palesemente chirurgica. Allacciati i cavalli, ci portiamo sul retro della carrozza e ci denudiamo. La Principessa Valacca ha un'ottima intelaiatura ma, ahilei, con qualche cedimento dovuto al fatto che i vent'anni sono lontani ed i trenta sono ormai alle porte del palazzo. Mi intrigano molto i segni abbronzatura/costume in perfetto brazilian style (adoro da sempre questo style e le femmine che lo portano). La trasformazione Hentai è compiuta quando infila il lattice con l'abile mossa "senza mani", segue un BJ indemoniato, mugugnato, insalivato e con tanti altri "ato" a piacere ed il piacere c'è , di sicuro, così come l'impegno, notevole, ma la Principessina finta timida divenuta Pornostar, come spesso accade in letteratura, non controlla più la sua trasformazione che rasenta ormai la caricatura di se stessa. Troppa enfasi. Lo smorzacandela finale è qualcosa di epico: le case automobilistiche potrebbero tranquillamente inserirlo tra i test di resistenza degli ammortizzatori. All'esplosione finale ecco che ritornano improvvisamente gli occhioni Manga, la Valacca li sgrana e sussurra qualcosa tipo "vulcano" riferendosi al prodotto finale della copula amorosa. Ci riassettiamo, riassetto anche la carrozza ed elimino i segni della colluttazione. Nel frattempo è tornata di nuovo la Principessa timida, ammicca ed il segno inequivocabile del ritorno alla normalità si manifesta quando mi chiede 5 euro per il caffè dell'indomani. Sì, col cazzo. Infatti giro subito la frittata: le dico che per una che sta in Italia solo da seis dias è gia molto avanti e bla bla bla. Alla fine del bombardamento mediatico, i 5 euro sono salvi e la Principessa Maria è di nuovo davanti al suo palazzo Tamoil.
Di sicuro fino ad una decina di anni fa con una così ci avrei sputtanato pure i risparmi ma col tempo si cambia e da una donna, soprattutto pagando, si può e si deve avere qualcosa di più di un bel corpicino da maneggiare e della colonna sonora di un film porno.
Ebbene, alla fine del cortometraggio, la Principessa di Valacchia non ha spodestato nessuna delle mie preferite , nemmeno ci è andata vicino ma, se dura, in zona diventa di sicuro una valida alternativa a Lavinia, una con cui vado saltuariamente, un po' per abitudine ed un po' per simpatia. Ecco, con Maria ci può stare tutto questo con l'aggiunta di un che di selvaggio con qualche puntatina nel grottesco.

Baci a tutti, maritati e putti.
cpl
 
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NOME: Maria
CITTA DELL'INCONTRO: Ghisalba
ZONA: Stazione Tamoil
NAZIONALITA': Transilvana di Brasov con trascorsi iberici
ETA': 29
SERVIZI OFFERTI: BJ, RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 100 all inclusive
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 35 min.
DESCRIZIONE FISICA: 1.70 dice lei, mora, viso carino, fisicamente passabile con qualche piccolo cedimento, tette rifatte, culo non di marmo ma nemmeno un culone.
ATTITUDINE: Pornostar iberica

Mi fermo da lei qualche sera fa per un'intervista e mi propone il solito menù della zona con un modo di fare simpatico e carino e praticamente in spagnolo con una bella vocina. Ok allora vamòs!
E' chiacchierona, ma al 90% parla solo in spagnolo e così ho modo di sfoggiare quel poco che di quella lingua ho imparato all'università. Mi racconta che si chiama Maria, transilvana, è qui da 4 giorni e che prima ha vissuto a lungo in Spagna.
Arrivati in loco, neanche il tempo di andare in bagno che da ragazza simpatica si trasforma in ragazza burlesque. Comincia a stuzzicarmi con palpatine sul pacco e ancheggiamenti stile spettacolini per addii al celibato per stuzzicare la mia fantasia su quello che succederà di li a poco, per poi dedicarci ai lavaggi. Esco dal bagno e, ancora li sull'uscio, in piedi, comincia a riscaldarmi con qualche strusciamento e riscaldamento manuale del pacco che a breve sarà pronto per il lavoro. Lei sta già ansimando! o_O
Fisicamente, se abituati alle 23enni, qualche segno di cedimento si nota, ma tutto sommato è una buona manza. Parte con BJ con incappucciamento a bocca, vigoroso e ansimante con qualche esclamazione tipo "Ohi que poya!" che subito rimanda alla mia mente la prima scena del film "American Girls Love Euro Cocks" e mi ingrifa pure il giusto! La topa è visibilmente da veterana e, anche se non ho chiesto, direi anche rai2. Terminato il bj stile pornostar indemoniata, lubrifica con gel e parte sopra. Stessa situazione, ritmi sostenuti e movimenti vigorosi. Geme molto, troppo per i miei gusti. Sembra che stia recitando la sua parte e non c'è neanche da distrarla troppo se no c'è da girare nuovamente la scena. Al change si propone alla pekorovic e gradisco. Ma anche qui la situazione non cambia, gemiti e ritmi da pornostar in continuazione che a un certo punto mi aspettavo che dalla porta del bagno uscisse Rocco Siffredi regista con una telecamera in mano e si avvicinasse a me per dirmi "adesso leccale il culo!". Così non opto per altre varianti e mi concentro sulla conclusione prima che mi passi la poesia. Conclusione che avviene fra i suoi gridi "Chico caliente" che non possono fare altro che ricordarmi le fantastiche frasi della canzone "Por un beso me mareo" di Teo Teocoli del fantastico album Fiky Fiky Compilation... Cerco di non mettermi a ridere e di non risponderle con qualche frase del tipo "Yo soy un falco pequeno", "En discoteca soy come un tiro a segno, a mi ninguna me dise nunca de no" o "Tengo una canna de botifarra". :D
Al termine prendiamo fiato, lavaggi, vestizioni, si da una risciacquata di collutorio e ripartiamo.
In conclusione forse una così è sicuramente meglio di un frigorifero, ma personalmente le scene cinematografiche mi smontano perchè anche se lo fa in modo cinematograficamente perfetto è fin troppo palese che è tutta finzione. Andrebbe bene sotto le telecamere, ma sotto di me un po meno. E' probabilmente una per quelli a cui piace sbatterla senza ritegno perchè sembra apprezzare quello. Io personalmente mi ritengo più "tranquillo" e non interessato al genere e anche per questo, come per il collega Cippo, la Guapa Loca non è riuscita a spodestare le mie preferite.


Se vedemu! ;)
 
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Ottimo, Amico_C. Lo stress test del motel è sempre un bel banco di prova. Leggo che tutto sommato si concorda su parecchi aspetti. Magari non siamo di fronte ad una superstar ma ad una starlette forse sì. Se dura.
 
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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Ghisalba (BG)
ZONA: 45.591457, 9.768037 (la pompa del Tamoil più lontana da Ghisalba)
NOME: Maria
NAZIONALITA': Rumena di Brasov
ETA': 29 (30 a dicembre, se non ho capito male)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15-20'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, ancora tonica per l'età, seno artificialmente portato a una 3° taglia (o più?); capelli neri lisci più o meno sino alle spalle, occhi scuri, viso così così
ATTITUDINE: non ha certo lesinato l'impegno ; simpatica e socievole, ma bisogna per il momento intendersi in italo/spagnolo

LA MIA RECENSIONE:

Quando ormai è davvero troppo tardi perché ci sia anche solo una remota speranza che Lavinia possa riapparire, decido che per il momento il suo fascicolo può essere rimesso in archivio e mi fermo dalla mora compagna di postazione di Giovanna. Neppure lei indossa la tuta della Tamoil, ma un giubbotto, un corto abitino inguinale e degli appariscenti stivaloni da OTR. Di fisico non sembra male, mentre il viso non è proprio il massimo: se facesse la cameriera al bar, non sarebbe sicuramente la più carina ma, al massimo, la più simpatica e chiacchierona. Diciamo che, come la fuckstar Luana di Bergamo (i cui lineamenti trovo comunque più interessanti), anche lei potrebbe essere alternativamente definita come la Spigola. Seppure conscio che si tratti di una mission impossible (tranne che per il nostro maestro :)), provo a tagliare il rate anche con lei. E' però davvero irremovibile sui 30, per cui cerco di rilanciare almeno sul livello di servizio: "A 30, non è esattamente regalato il BJ. Mi farai almeno vedere le stelle? ;)". Capisco che non ha capito la domanda, dato che mastica un italiano più che precario, per cui le domando: "Visto che sei così cara, sarai bravissima allora? ;)". "Sì, sono brava", mi risponde ridendo e dunque viene invitata ad accomodarsi a bordo.

Appena sale in macchina, mi prega subito di alzare la temperatura del climatizzatore, perché è infreddolita dalla lunga attesa all'aperto. Il viaggio è invece breve e dopo un paio di minuti scarsi siamo alla sua sede operativa, che immagino essere quella di tutte le colleghe del vicinato. Un posto dove a tarda notte non si dà fastidio a nessuno ma dove, in prima serata, temo che la PL possa essere invece alquanto fastidiosa. Il breve tragitto dà giusto il tempo per raccogliere quattro informazioni di base, sempre utili per la redazione della scheda tecnica: registrata all'anagrafe delle OTR come Maria (dettaglio scoperto già al momento della stretta di mano iniziale), ha 29 anni, è transilvana di Brasov (è un po' che non incontro alcuna pitestina, sigh sigh) ed è stata quattro anni a Madrid, prima del suo esordio nel campionato italiano tre settimane fa. Tutto abbastanza credibile, dato che alterna quattromila parole nella lingua di Cervantes a tre nel nostro idioma. Masticherebbe anche un po' di rumeno, ma la mia comprensione si limita alle parole che finiscono in -ul e dunque è meglio comunicare in italo/spagnolo.

Disposta la borsetta per terra, si toglie il giubbotto e lo appende, risvoltato, al poggiatesta dietro di lei, disvelando ai miei occhi una di quelle fodere interne in simil-vello caprino che non vedevo da una mezza vita. Carezzo la folta lanuggine bianca e le domando: "Ma che hai fatto? Una pecora è passata per sbaglio dal distributore e l'hai tosata? :)". Probabilmente no entiende tutto quello che dico, ma il concetto arriva più o meno a destinazione, perché si gira all'indietro, passa la sua mano sul vello quasi immacolato e poi mi spiega ridendo che è la prima cosa che ha trovato nel guardaroba per ripararsi dalle prime frescure autunnali. Con un mio certo gradimento, la rimozione del giubbotto non è che la prima fase del suo striptease: si sfila anche i variopinti stivali (ma questa è solo una necessità tecnica, per evitare di distruggermi le modanature della portiera), si inginocchia sul sedile del passeggero ed arrotola il suo abitino verso l'alto, scoprendo i suoi prorompenti seni alla mia vista. Mentre un "Epperò!" rimbomba nella mia mente, Maria appoggia un fazzoletto di carta sulla plancia e scarta il profilattico dalla sua confezione.

Un effluvio di sottobosco di spande nella macchina. Inspiro profondamente e, da provato sommelier, pontifico: "Fragola, giusto?". "No, no, es natural!", mi risponde Maria, mentre mi si avvicina per posizionare il condom. Indico allora il suo prorompente davanzale e le domando: "Questo, però, no es natural ... ;)". Maria si mette a ridere e non può che confermare la mia supposizione: "No, no es natural :)". Non c'è neppure il tempo di chiederle se la mastoplastica sia stata fatta in Spagna o in Romania, perché nel mentre il fratellino è stato già incappucciato e la sua calda bocca sta già prendendosi cura di lui.

LA RECE VERA E PROPRIA

Da qui, inizia una sinfonia di gemiti che mi fanno quasi temere che la povera Maria stia soffocandosi attorno al mio fratellino, per cercare prima di risvegliarlo, poi di levarlo alto verso il cielo e infine di condurmi oltre l'agognata linea del traguardo. La ragazza è decisamente presa dalla tranche agonistica, perché non molla un attimo e si ridispone continuamente, per cercare di trovare l'assetto più confortevole. Il suo braccio destro è saldamente piantato tra le mie gambe, mentre quello sinistro un po' cerca di insinuarsi dietro la mia schiena e un po' si appoggia sulla mia coscia destra. Di positivo, dunque, c'è il fatto che nessuna delle sue mani cerchi di aggrapparsi al mio compare del piano di sotto, per permettere a Maria di trovare un equilibrio più stabile :) Il vigore è senz'altro la dote principale della fanciulla, perché non mi pare di ricordare particolari finezze stilistiche, fatta salva qualche fugace carezza ai gioielli di famiglia.

La sua posizione, disposta gattoni sul sedile del passeggero, è decisamente quella che preferisco durante il BJ, perché permette di prendere confidenza con la quasi totalità del suo corpo. Aiutato dal potente faro che illumina quasi a giorno il reparto operativo, ammiro anzitutto la forma a clessidra della sua silhouette e il buon tono muscolare della schiena e dei glutei, che inizio subito a carezzare. La prima ha una grana della pelle molto uniforme ed è vellutata al tatto, al punto che - se non l'avessi vista prima in volto - attribuirei a Maria non più di 24-25 anni. I secondi sono invece fasciati dai classici collant trasparenti da OTR, che scintillano sotto la luce del lampione, per cui mi limito ad apprezzarne la rotondità ma mi astengo dal formulare ogni ulteriore giudizio. Scendo quindi a carezzarle l'interno delle cosce, che appaiono anch'esse toniche, e poi risalgo verso la zona della vulva.

Non appena mi avvicino alla zona calda, Maria si dimostra una scafata intrattenitrice di puti-club: si ferma un attimo e, lesta, srotola giù i collant e si abbassa le mutandine sino al ginocchio, permettendomi così un contatto epidermico quasi completo. Le calze erano un po' contenitive, perché le cosce si rigonfiano leggermente e diventano più morbide al tatto, senza per questo risultare meno piacevoli da carezzare. Risalgo quindi verso il santuario del piacere, individuo la fessura con le dita, divarico leggermente le grandi labbra e inizio a strofinare quelle piccole, che non appaiono eccessivamente prominenti. Dopo un po', mi sposto verso il suo addome (che forse è la zona dove il tono muscolare è un po' più lasco, senza peraltro tradire la presenza di un antiestetico strato di adipe) e inizio a massaggiarglielo. Devo però essere troppo delicato nel contatto e provocarle solletico, perché Maria ha immediatamente un sussulto e si sposta verso l'alto. Proseguo allora nel mio viaggio di esplorazione, raggiungendo quella che era una tappa inevitabile del pellegrinaggio: i suoi seni. La consistenza è davvero marmorea, ma la presenza delle protesi siliconiche è abbastanza evidente, manipolando le coppe da sotto. Tra l'altro, la pelle appare così stirata dalle mongolfiere che si celano lì dentro, che faccio quasi fatica a serrare il capezzolo tra le mie dita e a titillarlo. Maria non dev'essere molto sensibile in quella zona, perché - anche insistendo per un discreto tempo - non lo sento inturgidirsi.


NO ES POSIBLE! NO ES POSIBLE!

Trascorre così un tempo più vicino ai dieci che ai cinque minuti, durante il quale l'autoradio si dimostra un accessorio assolutamente superfluo, dato che sono quasi assordato dalla sinfonia di gemiti della fanciulla. Ad un certo punto, quando sto ormai domandandomi quanto a lungo riesca a rimanere in apnea senza diventare di colore viola, Maria si ferma, si risolleva a prendere fiato e si volge a me. "No es posible! No es posible! No es la primuera vuelta, esta noche!", esclama, non riuscendo a capacitarsi di non avermi ancora condotto oltre la linea del traguardo, nonostante si sia quasi soffocata attorno al mio fratellino. "Te lo giuro, Maria, non sono stato con nessun'altra ragazza! - spergiuro, mettendomi una mano sul cuore e volgendo il palmo dell'altra a lei. Devo però essere poco convincente, perché Maria scuote la testa: "Tu me mientes! Por mi experiencia, no es posible!". Purtroppo, solo ora che redigo questo racconto mi ricordo di avere ancora una piccola Bibbia infilata nella tasca di uno dei sedili, che avevo usato per far giurare alla mia ex-prediletta che non si sarebbe mai fatta un lifting al viso (e, da ciò, potete capire che non si sta parlando di Anka/Lavinia :)) Sul momento, invece, tutto ciò che mi viene in mente è di indicare il mio naso e di dirle: "Guardami bene, Maria: se ti mentissi, mi crescerebbe come quello di Pinocchio!". Non devo avere minimamente smosso le sue certezze granitiche, perché si appella a me ridendo con un "Pinoche, Pinoche!". C'è il tempo per la traduzione in italiano ("Pinocchio!") e poi si china di nuovo sul mio basso ventre. Prima di rimettersi all'opera, però, si volta di nuovo verso di me ed espone il tabellone con i minuti di recupero, prima che il triplice fischio mandi tutti sotto la doccia: "Dos minutos! No mas!"

NON SEI AQUI' CON LA CABEZA!

Riprende per un po' il BJ, che però è ora supportato da una vigorosa manipolazione (più propriamente: frantumazione) dei gioielli di famiglia. La sua manina, poi, si sposta un po' verso l'alto e inizia a dare un aiuto evidente al lavoro orale, per cercare di farmi capitolare prima che anche l'ultimo granello di sabbia sia caduto nell'ampolla inferiore della clessidra. Non sono lontanissimo dal traguardo, ma non è entro i due minuti concessimi che vedrò il giudice di gara sventolare la bandiera a scacchi. Maria, fortunatamente non si dimostra fiscale come altre ragazze: allo scadere del tempo, non si dirige verso gli spogliatoi come temevo, ma mi volge uno sguardo di rimprovero e si limita a dirmi, bel suo buffo italo-spagnolo: "Non sei aquì con la cabeza! Continui a girarti all'izquierda e alla derecha! Concentrati!". Non c'è neppure il tempo per appellarmi al mio timore che i carabiñeros possano materializzarsi senza preavviso e Maria si è già rimessa all'opera, tradendo un probabile passato di boscaiola tra le foreste della Transilvania. Prima con una mano, poi con l'altra, poi con tutte e due (condendo il tutto con gemiti che a questo punto mi fanno pensare che sia lontanamente imparentata con la tennista Monica Seles, che aveva un mezzo orgasmo ad ogni racchettata alla pallina) e il mio seme viene finalmente strappato fuori dall'asta. Ciò accade con un mio certo sollievo, perché, se fosse trascorso un altro minuto, sarebbe stata l'asta a essere sradicata dal mio basso ventre e poi mi sarebbe toccato presentarmi al pronto soccorso con un salsicciotto in mano, come capitò una ventina d'anni fa a tale John Wayne Bobbit :)

L'EPILOGO

Rapide pulizie e rivestizioni (condite da un mezzo infarto per la comparsa di un'altra vettura nel parcheggio, che poi si rivelerà essere quella di un collega) e si può ripartire alla volta dello showroom. E' giusto menzionare che probabilmente avrei rischiato solo la multa per violazione del regolamento comunale (ammesso che esista) e non anche una denuncia per atti osceni, dato che la sessione amatoria è stata così vigorosa da fare appannare completamente i finestrini della vettura. Il nostro ministro della Giustizia francostars potrebbe dunque integrare i suoi sempre preziosi consigli legali, raccomandando caldamente di avere sempre una Maria con sè, salvo che ci si voglia cimentare nell'ingrato compito di oscurare l'interno della macchina con l'ultimo numero della Gazzetta :)

Durante il viaggio di ritorno, mi racconta di essere stata in Spagna per 4 anni, 3 come camarera in un bar e 1 come intrattenitrice erotica in un puti-club, una sorta di discoteca con l'albergo sopra. Ora è da tre settimane "in prova" nella provincia bergamasca, per vedere se la crisi in cui è impastoiata l'Italia sia meno grave di quella spagnola. Quando siamo di nuovo al Tamoil, di Giovanna non c'è alcuna traccia e dunque riconsegno Maria al deserto dei Tartari. Nessun bacetto di congedo, ma un cordiale scambio di saluti, in cui lei butta lì un "Tornerai a trovarmi?" e io resto sul vago, dicendole che non passo così spesso da quei paraggi.

L'ora è ormai tarda e, nell'uscire dalla stazione di servizio, riprendo la strada di Zingonia. Di Anka/Lavinia restano solo le suppellettili abbandonate sul ciglio della strada, per cui posso salutare la promenade, per stanotte. Un quarto d'ora più tardi sono ad Osio Sotto e ho la piacevole conferma che Michela è tornata proprio oggi dalle sue vacanze settembrine al mare. E' davvero troppo tardi per fermarsi (e, viste le peripezie della notte, anche inutile), per cui mi limito a un rapido saluto di benvenuto, mentre pure lei stava accingendosi a sbaraccare la postazione. Un'altra mezz'ora abbondante di machine e, ad orario in cui il cielo di giugno sarebbe già chiaro, varco finalmente la soglia di casa.
 
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Ciao ragazzi volevo intervistarla ieri sera ma per una congiuntura sfavorevole non sono più riuscito. Me la soffia un cliente, l'aspetto quando ritorna chiedo quanto vuole, mi dice 30, nel frattempo resto però più colpito dall'altra ragazza di fisico ben più alta e che ritorna in postazione insieme a lei e che l'affianca e mi dice solo in albergo 130, visibilmente è molto più gnocca alta mora e slanciata tipica draculina d'assalto. Torno sull'amica che è più bassa tra le due ferme al distributore (Maria??) dicendole andiamo ma mi risponde che non vuole più...ha fatto l'offesa!!!!
Attitudine zero davvero un asilo nido, da boicottare per la stronzaggine senza motivo!!! Uno è libero di chiedere i prezzi ad entrambe prima di scegliere no? Se sono lì attaccate e sentono che problema c'è? Fa parte della legge del mercato!!! Da mandiare al diavolo...




SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Ghisalba (BG)
ZONA: 45.591457, 9.768037 (la pompa del Tamoil più lontana da Ghisalba)
NOME: Maria
NAZIONALITA': Rumena di Brasov
ETA': 29 (30 a dicembre, se non ho capito male)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15-20'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65, ancora tonica per l'età, seno artificialmente portato a una 3° taglia (o più?); capelli neri lisci più o meno sino alle spalle, occhi scuri, viso così così
ATTITUDINE: non ha certo lesinato l'impegno ; simpatica e socievole, ma bisogna per il momento intendersi in italo/spagnolo

LA MIA RECENSIONE:



Appena sale in macchina, mi prega subito di alzare la temperatura del climatizzatore, perché è infreddolita dalla lunga attesa all'aperto. Il viaggio è invece breve e dopo un paio di minuti scarsi siamo alla sua sede operativa, che immagino essere quella di tutte le colleghe del vicinato. Un posto dove a tarda notte non si dà fastidio a nessuno ma dove, in prima serata, temo che la PL possa essere invece alquanto fastidiosa. Il breve tragitto dà giusto il tempo per raccogliere quattro informazioni di base, sempre utili per la redazione della scheda tecnica: registrata all'anagrafe delle OTR come Maria (dettaglio scoperto già al momento della stretta di mano iniziale), ha 29 anni, è transilvana di Brasov (è un po' che non incontro alcuna pitestina, sigh sigh) ed è stata quattro anni a Madrid, prima del suo esordio nel campionato italiano tre settimane fa. Tutto abbastanza credibile, dato che alterna quattromila parole nella lingua di Cervantes a tre nel nostro idioma. Masticherebbe anche un po' di rumeno, ma la mia comprensione si limita alle parole che finiscono in -ul e dunque è meglio comunicare in italo/spagnolo.

Disposta la borsetta per terra, si toglie il giubbotto e lo appende, risvoltato, al poggiatesta dietro di lei, disvelando ai miei occhi una di quelle fodere interne in simil-vello caprino che non vedevo da una mezza vita. Carezzo la folta lanuggine bianca e le domando: "Ma che hai fatto? Una pecora è passata per sbaglio dal distributore e l'hai tosata? :)". Probabilmente no entiende tutto quello che dico, ma il concetto arriva più o meno a destinazione, perché si gira all'indietro, passa la sua mano sul vello quasi immacolato e poi mi spiega ridendo che è la prima cosa che ha trovato nel guardaroba per ripararsi dalle prime frescure autunnali. Con un mio certo gradimento, la rimozione del giubbotto non è che la prima fase del suo striptease: si sfila anche i variopinti stivali (ma questa è solo una necessità tecnica, per evitare di distruggermi le modanature della portiera), si inginocchia sul sedile del passeggero ed arrotola il suo abitino verso l'alto, scoprendo i suoi prorompenti seni alla mia vista. Mentre un "Epperò!" rimbomba nella mia mente, Maria appoggia un fazzoletto di carta sulla plancia e scarta il profilattico dalla sua confezione.

Un effluvio di sottobosco di spande nella macchina. Inspiro profondamente e, da provato sommelier, pontifico: "Fragola, giusto?". "No, no, es natural!", mi risponde Maria, mentre mi si avvicina per posizionare il condom. Indico allora il suo prorompente davanzale e le domando: "Questo, però, no es natural ... ;)". Maria si mette a ridere e non può che confermare la mia supposizione: "No, no es natural :)". Non c'è neppure il tempo di chiederle se la mastoplastica sia stata fatta in Spagna o in Romania, perché nel mentre il fratellino è stato già incappucciato e la sua calda bocca sta già prendendosi cura di lui.

LA RECE VERA E PROPRIA

Da qui, inizia una sinfonia di gemiti che mi fanno quasi temere che la povera Maria stia soffocandosi attorno al mio fratellino, per cercare prima di risvegliarlo, poi di levarlo alto verso il cielo e infine di condurmi oltre l'agognata linea del traguardo. La ragazza è decisamente presa dalla tranche agonistica, perché non molla un attimo e si ridispone continuamente, per cercare di trovare l'assetto più confortevole. Il suo braccio destro è saldamente piantato tra le mie gambe, mentre quello sinistro un po' cerca di insinuarsi dietro la mia schiena e un po' si appoggia sulla mia coscia destra. Di positivo, dunque, c'è il fatto che nessuna delle sue mani cerchi di aggrapparsi al mio compare del piano di sotto, per permettere a Maria di trovare un equilibrio più stabile :) Il vigore è senz'altro la dote principale della fanciulla, perché non mi pare di ricordare particolari finezze stilistiche, fatta salva qualche fugace carezza ai gioielli di famiglia.

La sua posizione, disposta gattoni sul sedile del passeggero, è decisamente quella che preferisco durante il BJ, perché permette di prendere confidenza con la quasi totalità del suo corpo. Aiutato dal potente faro che illumina quasi a giorno il reparto operativo, ammiro anzitutto la forma a clessidra della sua silhouette e il buon tono muscolare della schiena e dei glutei, che inizio subito a carezzare. La prima ha una grana della pelle molto uniforme ed è vellutata al tatto, al punto che - se non l'avessi vista prima in volto - attribuirei a Maria non più di 24-25 anni. I secondi sono invece fasciati dai classici collant trasparenti da OTR, che scintillano sotto la luce del lampione, per cui mi limito ad apprezzarne la rotondità ma mi astengo dal formulare ogni ulteriore giudizio. Scendo quindi a carezzarle l'interno delle cosce, che appaiono anch'esse toniche, e poi risalgo verso la zona della vulva.

Non appena mi avvicino alla zona calda, Maria si dimostra una scafata intrattenitrice di puti-club: si ferma un attimo e, lesta, srotola giù i collant e si abbassa le mutandine sino al ginocchio, permettendomi così un contatto epidermico quasi completo. Le calze erano un po' contenitive, perché le cosce si rigonfiano leggermente e diventano più morbide al tatto, senza per questo risultare meno piacevoli da carezzare. Risalgo quindi verso il santuario del piacere, individuo la fessura con le dita, divarico leggermente le grandi labbra e inizio a strofinare quelle piccole, che non appaiono eccessivamente prominenti. Dopo un po', mi sposto verso il suo addome (che forse è la zona dove il tono muscolare è un po' più lasco, senza peraltro tradire la presenza di un antiestetico strato di adipe) e inizio a massaggiarglielo. Devo però essere troppo delicato nel contatto e provocarle solletico, perché Maria ha immediatamente un sussulto e si sposta verso l'alto. Proseguo allora nel mio viaggio di esplorazione, raggiungendo quella che era una tappa inevitabile del pellegrinaggio: i suoi seni. La consistenza è davvero marmorea, ma la presenza delle protesi siliconiche è abbastanza evidente, manipolando le coppe da sotto. Tra l'altro, la pelle appare così stirata dalle mongolfiere che si celano lì dentro, che faccio quasi fatica a serrare il capezzolo tra le mie dita e a titillarlo. Maria non dev'essere molto sensibile in quella zona, perché - anche insistendo per un discreto tempo - non lo sento inturgidirsi.


NO ES POSIBLE! NO ES POSIBLE!

Trascorre così un tempo più vicino ai dieci che ai cinque minuti, durante il quale l'autoradio si dimostra un accessorio assolutamente superfluo, dato che sono quasi assordato dalla sinfonia di gemiti della fanciulla. Ad un certo punto, quando sto ormai domandandomi quanto a lungo riesca a rimanere in apnea senza diventare di colore viola, Maria si ferma, si risolleva a prendere fiato e si volge a me. "No es posible! No es posible! No es la primuera vuelta, esta noche!", esclama, non riuscendo a capacitarsi di non avermi ancora condotto oltre la linea del traguardo, nonostante si sia quasi soffocata attorno al mio fratellino. "Te lo giuro, Maria, non sono stato con nessun'altra ragazza! - spergiuro, mettendomi una mano sul cuore e volgendo il palmo dell'altra a lei. Devo però essere poco convincente, perché Maria scuote la testa: "Tu me mientes! Por mi experiencia, no es posible!". Purtroppo, solo ora che redigo questo racconto mi ricordo di avere ancora una piccola Bibbia infilata nella tasca di uno dei sedili, che avevo usato per far giurare alla mia ex-prediletta che non si sarebbe mai fatta un lifting al viso (e, da ciò, potete capire che non si sta parlando di Anka/Lavinia :)) Sul momento, invece, tutto ciò che mi viene in mente è di indicare il mio naso e di dirle: "Guardami bene, Maria: se ti mentissi, mi crescerebbe come quello di Pinocchio!". Non devo avere minimamente smosso le sue certezze granitiche, perché si appella a me ridendo con un "Pinoche, Pinoche!". C'è il tempo per la traduzione in italiano ("Pinocchio!") e poi si china di nuovo sul mio basso ventre. Prima di rimettersi all'opera, però, si volta di nuovo verso di me ed espone il tabellone con i minuti di recupero, prima che il triplice fischio mandi tutti sotto la doccia: "Dos minutos! No mas!"

NON SEI AQUI' CON LA CABEZA!

Riprende per un po' il BJ, che però è ora supportato da una vigorosa manipolazione (più propriamente: frantumazione) dei gioielli di famiglia. La sua manina, poi, si sposta un po' verso l'alto e inizia a dare un aiuto evidente al lavoro orale, per cercare di farmi capitolare prima che anche l'ultimo granello di sabbia sia caduto nell'ampolla inferiore della clessidra. Non sono lontanissimo dal traguardo, ma non è entro i due minuti concessimi che vedrò il giudice di gara sventolare la bandiera a scacchi. Maria, fortunatamente non si dimostra fiscale come altre ragazze: allo scadere del tempo, non si dirige verso gli spogliatoi come temevo, ma mi volge uno sguardo di rimprovero e si limita a dirmi, bel suo buffo italo-spagnolo: "Non sei aquì con la cabeza! Continui a girarti all'izquierda e alla derecha! Concentrati!". Non c'è neppure il tempo per appellarmi al mio timore che i carabiñeros possano materializzarsi senza preavviso e Maria si è già rimessa all'opera, tradendo un probabile passato di boscaiola tra le foreste della Transilvania. Prima con una mano, poi con l'altra, poi con tutte e due (condendo il tutto con gemiti che a questo punto mi fanno pensare che sia lontanamente imparentata con la tennista Monica Seles, che aveva un mezzo orgasmo ad ogni racchettata alla pallina) e il mio seme viene finalmente strappato fuori dall'asta. Ciò accade con un mio certo sollievo, perché, se fosse trascorso un altro minuto, sarebbe stata l'asta a essere sradicata dal mio basso ventre e poi mi sarebbe toccato presentarmi al pronto soccorso con un salsicciotto in mano, come capitò una ventina d'anni fa a tale John Wayne Bobbit :)

L'EPILOGO

Rapide pulizie e rivestizioni (condite da un mezzo infarto per la comparsa di un'altra vettura nel parcheggio, che poi si rivelerà essere quella di un collega) e si può ripartire alla volta dello showroom. E' giusto menzionare che probabilmente avrei rischiato solo la multa per violazione del regolamento comunale (ammesso che esista) e non anche una denuncia per atti osceni, dato che la sessione amatoria è stata così vigorosa da fare appannare completamente i finestrini della vettura. Il nostro ministro della Giustizia francostars potrebbe dunque integrare i suoi sempre preziosi consigli legali, raccomandando caldamente di avere sempre una Maria con sè, salvo che ci si voglia cimentare nell'ingrato compito di oscurare l'interno della macchina con l'ultimo numero della Gazzetta :)

Durante il viaggio di ritorno, mi racconta di essere stata in Spagna per 4 anni, 3 come camarera in un bar e 1 come intrattenitrice erotica in un puti-club, una sorta di discoteca con l'albergo sopra. Ora è da tre settimane "in prova" nella provincia bergamasca, per vedere se la crisi in cui è impastoiata l'Italia sia meno grave di quella spagnola. Quando siamo di nuovo al Tamoil, di Giovanna non c'è alcuna traccia e dunque riconsegno Maria al deserto dei Tartari. Nessun bacetto di congedo, ma un cordiale scambio di saluti, in cui lei butta lì un "Tornerai a trovarmi?" e io resto sul vago, dicendole che non passo così spesso da quei paraggi.
 
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La ragazza più slanciata dovrebbe essere Giovanna, che nn ho visto quasi mai in postazione durante le mie rare incursioni lungo la promenade e che quindi dev'essere alquanto gettonata.

Quella che hai sperimentato sulla tua pelle è una regola non scritta: se scegli una ragazza in un gruppetto, poi lei ti considera una sua "esclusiva" (senza peraltro garantirti fedeltà reciproca :)) e, se vuoi "tradirla" senza che poi ti tenga il muso, devi fare in modo che non ti colga in flagrante mentre stai perpetrando la tua avventura con 1 delle sue "amiche" ;)

Vedendo la cosa dal punto di Maria (ma credo di qualunque altra ragazza), non penso che sprizzi entusiasmo all'idea di dover recitare il ruolo dell'amante focosa e appassionata per i prossimi 15 minuti e, sentendosi declassata a "ruota di scorta", può anche starci che si sia sentita demotivata.

Alla fine, meglio che ti abbia rimbalzato subito, piuttosto che intrattenerti un quarto d'ora da scazzata ;)

Anche a me è successa una cosa simile, ma con la stessa girl: Anca-30euro mi aveva praticamente detto di sì ma poi la sua alter ego Lavinia-100euro si è ricordata che da lì a 5 min poteva passare qualcuno più danaroso e mi ha rimbalzato :D
 
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Grazie per il consiglio Oscar, sono un verginello ingenuo io, mai mi era capitato di approcciare una girl in compagnia ma sempre sola... è chiaro da parte mia che noi spendiamo e che quindi abbiamo il diritto di scegliere come "investire " i nostri soldi, poi vabbè, se ce ne sono quattro ad esempio bisogna sceglierne una senza ripensamenti come dici tu... non so come la vedi ma alla fine certe sono proprio puttane nel senso letterale della parolaccia quindi alla fine non devo prendermela per queste dinamiche di mignotteria... quella sera mi è spiaciuto il rimbalzo ma da Ghisalba mi sono poi ripiegato sulla biondona Michela ad Osio Sotto, la fruttarola davanti al Benaglia frutta ed anche stavolta è stata una garanzia. Bellezza,cortesia, bontà e lealtà anche se una lavora su strada...
Buona giornata!!
 
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ho letto solo ora la tua recensione su Maria complimenti davvero divertente e molto dettagliata...chissà magari se passo tra qualche mese da Maria magari mi accetta no? ;-)
 
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ciao xyz79, dato che la caliente Maria sembra avere un discreto successo commerciale e quindi vedrà passarle davanti decine se non centinaia di volti e di macchine, non penso che avrà impiegato più di una manciata di giorni per dimenticarti. Quindi, credo proprio che tu possa tornare alla carica ben prima che sia passato un mese ;)

E' anche possibile che la mia prima diagnosi sia stata sbagliata e che invece ti abbia rimbalzato per rispetto della collega più anziana in servizio, di cui avevi "osato" respingere l'offerta, perché troppo onerosa (e, in effetti, una sparata di 100 netti lo è). E' palese che il motel sia la loro prima opzione e accettare la macchina mentre la collega sta ascoltando è un po' come fare dumping, drogando il mercato con pacchetti meno remunerativi (il che è ancor più grave per una ragazza che è appena arrivata e deve ancora muoversi in punta di piedi, in questo avamposto di Iasi). "Hai visto? Questo pensava di giocare al ribasso con noi e l'ho sistemato a dovere!", avrà persino detto a Giovanna (in rumeno, ovviamente :)), per raccogliere la sua approvazione. Pronta però a tradire l'accordo di cartello se ti fossi ripresentato lì 5 minuti dopo, con Giovanna già al caldo del motel ;)

Ps Con Mihaela Benaglior di Osio (come la chiama un mio collega che mastica un po' di rumeno :)), sfondi una porta aperta! Sinché c'è stata Anna a Bg, la bionda di Costanza è stata la mia vice-prediletta. Ora che il lato Lallio dell'Utb è rimasto sguarnito (anzi, è stato preso in consegna da Luana Punteasa), Michela dovrebbe essere salita sul primo gradino del podio. Però, un po' perché la noia mi ha portato a trascurare il BdA e un po' perché la bionda del Benaglia è un po' esosa col rate (quelle volte che le ho strappato 80, mi è sembrato proprio che accettasse a malincuore), non sono ancora ripassato a trovarla da che è rientrata dalle sue vacanze estive.
 
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