DoctorJ
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[h=1]Buio in sala: sesso libero e scambi di coppia nel cinema a luci rosse[/h] Serate hard al ‘Modernissimo’ di San Giovanni: arrivano carabinieri, Ausl e ispettori del lavoro
di Alessandra Nanni
imini, 7 ottobre 2014 - Non sarà il ‘Nuovo cinema Paradiso’, ma il gestore del Modernissimo di San Giovanni in Marignano ce la sta mettendo tutta per salvare quello che in molti definirebbero un ‘pezzo di storia’. E alle pellicole hard, una volta al mese associa feste private a luci rosse aperte a uomini e donne in cerca di trasgressione, per le quali rilascia regolari ricevute. C’è chi giura che in quelle serate la sala fa il pieno come fosse Capodanno, e la voce è rimbalzata in Valconca come la buona novella. Raccolta però anche dai carabinieri della Compagnia di Riccione che venerdì sera hanno deciso di andare a vedere se era tutto vero o frutto della sfrenata fantasia dei paesani. Uno dei quali aveva deciso di presentare un esposto per gridare allo scandalo. Dopo la protesta messa nero su bianco dal morigerato residente (perchè nei paesi ce n’è sempre uno), i militari avevano deciso di indagare con tutte le cautele. Che il Modernissimo fosse uno degli ultimi cinema porno sopravvissuti in provincia era risaputo, ma il resto sembrava una leggenda metropolitana. Però il delatore era stato preciso, le serate ‘speciali’ erano regolarmente pubblicizzate su siti a luci rosse. Alle divise non restava altro che andare anche loro all’appuntamento, e quando qualche settimana fa si sono avvicinati al cinema, hanno scoperto in effetti che la sala era meta di un via vai decisamente anomalo. Una sbirciata ha fatto loro rizzare i capelli in testa, e a quel punto hanno deciso di preparare un irruzione. Pianificata per venerdì scorso, quando sono andati a bussare alle porte del Modernissimo, con al seguito operatori dell’Ausl e colleghi dell’Ispettorato del lavoro.
La scena che si è parata loro davanti era davvero cinematografica. Pareva una ripresa del film ‘Eyes wide shut’ di Sanley Kubrick, solo girata in campagna e con mezzi di fortuna. Nella platea, oltre a un buffet, erano stati ricavati due alcove alla buona con dei pezzi di compensato, dietro i quali c’erano alcune donne. Tutte ‘volontarie’ disposte a prestazioni sessuali con varie ‘opzioni’. Gli uomini, di parecchio più numerosi delle signore, facevano la fila per beneficiarne. In tutto un’ottantina di persone che se la godevano un mondo. Almeno fino al momento in cui non si sono trovati di fronte le divise. Non si capiva chi dei due schieramenti fosse più imbarazzato. Se i carabinieri che davano la buonasera cercando di rimanere impassibili, o i festaioli con i pantaloni calati. I quali hanno ammesso serenamente che erano lì per divertirsi e fare sesso, dopo avere pagato un biglietto d’ingresso di 50 euro. Tutti i protagonisti del ‘veglione’ erano clienti, sia uomini che donne, anche se dicono che queste ultime fossero davvero pochine, in confronto alla schiera dei maschi. Non mancavano naturalmente coppie alla ricerca di ‘fantasia’ e travestiti a caccia di novità. Carabinieri, Ausl e Ispettorato, hanno controllato documentazione, scontrini e ricevute. Accertando che in effetti si trattava di una sorta di festa privata ‘allargata’ che... non costituisce reato.
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/sesso-cinema-porno-modernissimo-1.280245
di Alessandra Nanni
imini, 7 ottobre 2014 - Non sarà il ‘Nuovo cinema Paradiso’, ma il gestore del Modernissimo di San Giovanni in Marignano ce la sta mettendo tutta per salvare quello che in molti definirebbero un ‘pezzo di storia’. E alle pellicole hard, una volta al mese associa feste private a luci rosse aperte a uomini e donne in cerca di trasgressione, per le quali rilascia regolari ricevute. C’è chi giura che in quelle serate la sala fa il pieno come fosse Capodanno, e la voce è rimbalzata in Valconca come la buona novella. Raccolta però anche dai carabinieri della Compagnia di Riccione che venerdì sera hanno deciso di andare a vedere se era tutto vero o frutto della sfrenata fantasia dei paesani. Uno dei quali aveva deciso di presentare un esposto per gridare allo scandalo. Dopo la protesta messa nero su bianco dal morigerato residente (perchè nei paesi ce n’è sempre uno), i militari avevano deciso di indagare con tutte le cautele. Che il Modernissimo fosse uno degli ultimi cinema porno sopravvissuti in provincia era risaputo, ma il resto sembrava una leggenda metropolitana. Però il delatore era stato preciso, le serate ‘speciali’ erano regolarmente pubblicizzate su siti a luci rosse. Alle divise non restava altro che andare anche loro all’appuntamento, e quando qualche settimana fa si sono avvicinati al cinema, hanno scoperto in effetti che la sala era meta di un via vai decisamente anomalo. Una sbirciata ha fatto loro rizzare i capelli in testa, e a quel punto hanno deciso di preparare un irruzione. Pianificata per venerdì scorso, quando sono andati a bussare alle porte del Modernissimo, con al seguito operatori dell’Ausl e colleghi dell’Ispettorato del lavoro.
La scena che si è parata loro davanti era davvero cinematografica. Pareva una ripresa del film ‘Eyes wide shut’ di Sanley Kubrick, solo girata in campagna e con mezzi di fortuna. Nella platea, oltre a un buffet, erano stati ricavati due alcove alla buona con dei pezzi di compensato, dietro i quali c’erano alcune donne. Tutte ‘volontarie’ disposte a prestazioni sessuali con varie ‘opzioni’. Gli uomini, di parecchio più numerosi delle signore, facevano la fila per beneficiarne. In tutto un’ottantina di persone che se la godevano un mondo. Almeno fino al momento in cui non si sono trovati di fronte le divise. Non si capiva chi dei due schieramenti fosse più imbarazzato. Se i carabinieri che davano la buonasera cercando di rimanere impassibili, o i festaioli con i pantaloni calati. I quali hanno ammesso serenamente che erano lì per divertirsi e fare sesso, dopo avere pagato un biglietto d’ingresso di 50 euro. Tutti i protagonisti del ‘veglione’ erano clienti, sia uomini che donne, anche se dicono che queste ultime fossero davvero pochine, in confronto alla schiera dei maschi. Non mancavano naturalmente coppie alla ricerca di ‘fantasia’ e travestiti a caccia di novità. Carabinieri, Ausl e Ispettorato, hanno controllato documentazione, scontrini e ricevute. Accertando che in effetti si trattava di una sorta di festa privata ‘allargata’ che... non costituisce reato.
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/sesso-cinema-porno-modernissimo-1.280245