è con questa parola che apro il thread.
non so se ce ne sono altri.
ma che importa. qualcuno provvederà a unire se necessario.
adesso non è l'integrità del forum che mi preme. mi preme la salute di una persona a me cara.
ho sempre avuto un certo qual grado di scetticismo di fronte a questo fenomeno che credevo presunto.
no. adesso no. ho capito che è un problema. un problema vero. un problema di salute. fisica. si perche la nostra mente è fatta di neuroni che sono fisici. non sono cose astratte.
e che c'è di male? la materialità del nostro essere non toglie poesia alle nostre esistenze. se la nostra mente è fatta di materia, e lo è, ebbene, allora i nostri pensieri sono frutto di esperienze acquisite ed elaborate da quell'organismo cerebrale e biologico che è il nostro cervello, la nostra mente.
e allora? siamo poeti lo stesso. cosa c'è di così terribile nella materia? nulla, perchè essa non ci impedisce di essere poeti, artisti, pensatori, nullafacenti, oziosi, viziosi, lussuriosi, puttanieri, santi.
un amico, un fratello, non riconosco più. non è più lui. si cura, va dallo psichiatra. ma io non lo riconosco. non per questo mi esautoro dall'aiutarlo.
ma è difficile. è faticoso avere a che fare con una persona che è come un fratello siamese che di colpo diventa una sorta di estraneo. uno che sembra avere timore a parlare con te. come se fosse uno appena conosciuto.
è questa una, o forse una delle tante sfumature di questa terribile malattia. perchè si, ora ho caipto, è una malattia. c'è forse una predisposione soggettiva, genetica. ma poca importanza ha. ora devo recuperare un fratello.
datemi una mano, o amici miei, sconosciuti digitatori di sequenze di stringhe proibite, chiavi di ricerca di nomi di prostitute.
chi di voi ha gia affrontato la bestia, direttamente o indirettamete, mi dia qualche parola di conforto: non riconosco piu un fratello.
non so se ce ne sono altri.
ma che importa. qualcuno provvederà a unire se necessario.
adesso non è l'integrità del forum che mi preme. mi preme la salute di una persona a me cara.
ho sempre avuto un certo qual grado di scetticismo di fronte a questo fenomeno che credevo presunto.
no. adesso no. ho capito che è un problema. un problema vero. un problema di salute. fisica. si perche la nostra mente è fatta di neuroni che sono fisici. non sono cose astratte.
e che c'è di male? la materialità del nostro essere non toglie poesia alle nostre esistenze. se la nostra mente è fatta di materia, e lo è, ebbene, allora i nostri pensieri sono frutto di esperienze acquisite ed elaborate da quell'organismo cerebrale e biologico che è il nostro cervello, la nostra mente.
e allora? siamo poeti lo stesso. cosa c'è di così terribile nella materia? nulla, perchè essa non ci impedisce di essere poeti, artisti, pensatori, nullafacenti, oziosi, viziosi, lussuriosi, puttanieri, santi.
un amico, un fratello, non riconosco più. non è più lui. si cura, va dallo psichiatra. ma io non lo riconosco. non per questo mi esautoro dall'aiutarlo.
ma è difficile. è faticoso avere a che fare con una persona che è come un fratello siamese che di colpo diventa una sorta di estraneo. uno che sembra avere timore a parlare con te. come se fosse uno appena conosciuto.
è questa una, o forse una delle tante sfumature di questa terribile malattia. perchè si, ora ho caipto, è una malattia. c'è forse una predisposione soggettiva, genetica. ma poca importanza ha. ora devo recuperare un fratello.
datemi una mano, o amici miei, sconosciuti digitatori di sequenze di stringhe proibite, chiavi di ricerca di nomi di prostitute.
chi di voi ha gia affrontato la bestia, direttamente o indirettamete, mi dia qualche parola di conforto: non riconosco piu un fratello.