La mia prima volta a trans

taumama

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Ciao a tutti, ho provato a cercare se esistesse già un post sull'argomento ma non ho trovato nulla.
Come da titolo, volevo confrontarmi con voi sull'argomento: per me è andata così...
Già verso i 15-16 anni volevo provare le pay e di lì non ho più smesso, così una sera, abitavo a Loano ai tempi (1992/94 circa, già maggiorenne) e frequentavo il rettilineo di Ceriale. Vedo questa figa e mi fermo, andiamoa imboscarci e le chiedo se lo fa dietro, pensando fosse una donna, e lei: si si!
trombatina e cerco di toccarle le figa ma... cazzo, ha il cazzo!!!! vabbè... ho scopato bene! e mi chiede se volevo andarla a trovare a casa nei giorni successivi, che le piacevo: ancora sconvolto dalla sorpresa le dico di no, che cercavo altro e mi mangio le mani ora!
Da quella prima volta son passati alcuni anni prima di tornare a cercare trans, che ho iniziato a frequentare a sanremo, otr, prendendoci sempre più gusto e ora, a pagamento, basta donne, solo trans...

E voi?
 

taumama

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Azz, nessuno ha iniziato la prima volta... tutti la seconda! :prankster2:
simpaticamente...
 
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taumama

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si si, se hai letto non lo sapevo nemmeno io!
 
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Città murata.
Sono andato otr a vicenza.
Ad un certo punto vedo una splendida tettona e la carico in macchina.
Per vari motivi avevo pochi soldi e quindi ho optato per un pompino. Poichè il pompino è stato ottimo la settimana dopo sono tornato deciso a portarla in camera. (a vicenza le agazze otr danno anche la possibilità di salire a casa loro).
Arriviamo in casa e lei mi porta in camera. Io inizio a spogliarmi e lei va in bagno.
Poco dopo torna nuda e col cazzo in bella mostra. Io sono rimasto di merda, perchè non lo sapevo, la voce era da donna. Dato che c'ero l'ho inculata.

La prima volta che l'ho preso nel culo io però non me la ricordo.
 
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zioclaudio

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iolo sapevo per tre anni ero andato solo con donne e le prime volte f solo per una pompa
 
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.....a me i trans non piacciono, ma moltissimi anni fa, una sera eravamo di ritorno dalla octoberfest, era notte fonda io dormivo nella macchina che guidava un mio amico, verso Viale filopanti, il mio amico che si era fermato mi sveglia e mi dice: dai che ho organizzato una pompa per tutti, e fa accomodare a fianco a me una "tipa" che mi sbottona la patta, mi prende in mano la fava e comincia a "surnarmela".......mezzo ricoglionito però provavo a metterle una mano nelle mutande, ma "lei " stringeva le chiappe e cercava di svicolare.....dopo non molto, mercè la mia giovane età, le ho inondato il gargarozzo, ed approfittando della sua "ricomposizione" post surno, le ho cacciato una cipollata super.....trovando ahimè la "sorpresa".......e questo è tutto.......
 
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I trans non piacciono a nessuno e i maschi italiani, che sono tutti eterosessuali, li confondono spesso con le donne...
 
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harryhaller

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Avevo un po' di pregiudizi verso i trans. Una sera durante un puttan tour in solitaria di femmine ce ne stavano poche. Molto arrapato e preso dalla disperazione mi avvio verso la via traversagna che tra Pisa e Viareggio pullula di trans. Saranno passati una quindicina di anni almeno. Sembrava di stare a una specie di carnevale di Rio. Sulla strada tantissimi trans seminudi/e, alcuni/e fatti/e benissimo, offrivano la mercanzia.
Ne carico una/o che mi sembrava molto femminile e opto per un pompino. Una cosa spettacolare, non avevo mai provato una pompa fatta così bene e con così tanta passione. Alla fine ero talmente arrapato che me la/lo sono pure inculata/o mentre gli tastavo il cazzo bello duro. Una bellissima esperienza che ho ripetuto più volte pur preferendo le femmine e che, nella media, è sempre stata soddisfacente a differenza di ciò che accade con le troie di sesso femminile che spesso sono delle fregature.
Il giorno prima di sposarmi, dopo cena e night con gli amici, ho concluso il mio al celibato a casa di un trans di Torre del Lago.
Non l'ho mai preso in culo o in bocca ma qualche volta ho fatto venire il/la trans di mano.
 
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Avevo un po' di pregiudizi verso i trans. Una sera durante un puttan tour in solitaria di femmine ce ne stavano poche. Molto arrapato e preso dalla disperazione mi avvio verso la via traversagna che tra Pisa e Viareggio pullula di trans. Saranno passati una quindicina di anni almeno. Sembrava di stare a una specie di carnevale di Rio. Sulla strada tantissimi trans seminudi/e, alcuni/e fatti/e benissimo, offrivano la mercanzia.
Ne carico una/o che mi sembrava molto femminile e opto per un pompino. Una cosa spettacolare, non avevo mai provato una pompa fatta così bene e con così tanta passione. Alla fine ero talmente arrapato che me la/lo sono pure inculata/o mentre gli tastavo il cazzo bello duro. Una bellissima esperienza che ho ripetuto più volte pur preferendo le femmine e che, nella media, è sempre stata soddisfacente a differenza di ciò che accade con le troie di sesso femminile che spesso sono delle fregature.
Il giorno prima di sposarmi, dopo cena e night con gli amici, ho concluso il mio al celibato a casa di un trans di Torre del Lago.
Non l'ho mai preso in culo o in bocca ma qualche volta ho fatto venire il/la trans di mano.

Anche con le trans si prendono delle belle fregature ma per quanto riguarda il pompino, dopo più di vent'anni di esperienza, ti do ragione e posso affermare senza timore di smentita che la donna più brava a farmi un pompino non arriverebbe tuttavia nelle prime venti in un'ipotetica gara con tutte le trans che mi hanno spompinato sinora.
 
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il mio primo approccio con il mondo trans risale ormai a 12/13 anni fa.
ricordo che all'inizio ero "impaurito" al pensiero di andare con una trans, e per cui ho iniziato con gli otr.
il primo orale ricevuto è stato in via novara a milano da una trans mulatta bellissima che vestiva solo di una pelliccia e sotto era nuda. quando arrivai al parcheggio si aprì la pelliccia e mi mostrò il suo cazzo che era enorme. ed ero attratto da morire. e ovviamente la caricai subito. un pompino da 10 in pagella.
nessuna donna farà mai pompini come una trans, è inutile.
cmq dopo qualche otr (in cui ho sempre ricevuto solo orale) , sono andato per la prima volta in appartamento da una trans storica di milano.
spiegandole che ero alla prima esperienza (ero giovanissimo) lei è stata carinissima ed è stato un rapporto stupendo.

ora è parecchio che non vado a trans e sinceramente mi manca, ho una voglia matta di andarci.
dopo un tot di scopate di figa, sento proprio il bisogno di andare a trans. non so perché.
hanno quel fascino , quella porcaggine che una donna non avrà mai. anche se continuo a preferire la figa.

anche se preferisco nettamente le donne.
 
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Non so anch' io perchè mi piacciono le trans
in palestra neanche guardo i pendagli degli uomini
boh
aiutatemi a capirmi
 
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Non so anch' io perchè mi piacciono le trans
in palestra neanche guardo i pendagli degli uomini
boh
aiutatemi a capirmi
Up, non c'è niente da capire: non ti piacciono gli uomini (altrimenti in palestra ti si rizzerebbe) ma ti piacciono le trans (perché davanti a loro ti si rizza). Adesso che hai capito tutto, godi!
 
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The my first time.

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Ero poco più che ventenne, gli ormoni turbinavano nel sangue come un uragano. Non potendo però sempre calmare i miei bollenti spiriti con la femminea carne, dovevo anche darci di pugno. Come spesso accade in gioventù. Cosa allora di meglio di un film porno? Le sale cinematografiche che davano porno ancora c’erano, ma non risultava agevole “darci di mano”. All’orizzonte, però, si appalesava la sagoma di una magnifica diavoleria: il VHS. Iniziarono quindi ad aprire le prime videoteche, dove, accanto ai titoli per tutti, cominciarono a comparire le prime cassette a luci rosse. Comodo vedere i film porno a casa! Inoltre nella più completa libertà e riservatezza. La privacy di oggi.
Se al cinema, dovevi studiare mille espedienti per darci di pugno e sperare di non essere riconosciuto, tanto che si emigrava lontano dal luogo di residenza, a casa eri libero di guardare i film anche in completa nudità.
Questo fu l’inizio di una nuova era, ma anche la fine delle sale cinematografiche a luci rosse, dopo qualche anno, anche le video cassette furono ripagate con la stessa moneta, ma questa è un’altra storia.
Essendo di indole curiosa, un caldo giorno di un pomeriggio di estate, mentre avidamente consultavo il catalogo, mi cadde lo sguardo su di un titolo, SHE MALE e qualcos’altro. L’immagine della copertina, però, non era così esplicita. Digiuno di lingua inglese, (avevo studiato il francese) mi appuntai sul solito foglietto il codice della videocassetta, per poi noleggiarla al bancone.
In quell’epoca, seppur vivendo con i genitori, avevo delle ampie finestre temporali nella giornata, nelle quali i miei erano fuori di casa per lavoro. Sicché era puro godimento. Infilata nell’avida bocca del VHS quella cassetta con quel curioso titolo, non avrei mai immaginato che da lì a qualche minuto mi sarebbe cambiata la vita. Si sentiva parlare, e debbo dire con disprezzo, di travestiti e robe simili, ma non ne avevo mai visti da vicino. Rimasi prima quasi inebetito alla vista di una “donna con il cazzo”, ma poi, quel senso di smarrimento si tramutò repentinamente in una grande passione.
Le seghe con il VHS, però, non mi bastavano più, dovevo provare sulla mia carne, con la mia carne. Siamo verso la fine degli anni “80. Il mercato in quell’epoca non offriva molto, e ancor meno in provincia. Non conoscendo nessuna di queste “leggiadre donzelle con il cazzo”, mi diedi quindi da fare per cercarle. Seguii dei passa parola, ma non volevo espormi più di tanto, il paese è piccolo e come si sa la gente mormora. In quei tempi ancora non c’era internet e gli annunci erano su carta stampata. Veniva editato un giornale di annunci, tutt’ora esistente, dove nella rubrica “annunci personali” mi saltò all’occhio l’annuncio che cercavo.
In quell’epoca i cellulari non esistevano ancora, si telefonava da casa o dalle cabine telefoniche che erano per strada. Preso dalla curiosità, ma anche con un briciolo di paura, telefonai al numero dell’annuncio da una cabina telefonica vicino casa. Mi rispose una voce calda, ma capivo comunque avere una base androgina. Era un’italiana, meglio una napoletana, una certa “Emy”.
Sin dall’inizio della conversazione, tenne a precisare bene ciò che Lei fosse. Mi decantò le sue virtù e subito dopo gli dissi: “Dammi un valido motivo per venire da te”. Lei mi rispose: “Godere all’ennesima potenza”. Udita questa frase, presi l’appuntamento per il giorno dopo.
Anche quello era un caldo e sornione pomeriggio di luglio. Trovai facilmente l’indirizzo, era un mini appartamento al piano terra con ingresso autonomo e discreto. Quando mi aprì la porta, apparve a me una meravigliosa creatura, avrà avuto sulla trentina d’anni, bellissima, alta quanto una ragazza alta, snella, due belle tette. Era avvolta in un accappatoio, aveva appena fatto la doccia. Non concordammo nemmeno il costo della prestazione, con gentilezza mi accompagnò al bagno. Nel frattempo che io mi rinfrescavo, anche se ero uscito da casa già lindo e pulito come un angioletto, Lei si rivestì, compresa di biancheria intima. Per primo, senza chiedere nulla, cercai la sua bocca e lei acconsentii. Baciava con tale passione che già mi iniziavano a girare nel mio cervello le parole che mi aveva detto per telefono la sera prima.
Poi segui una reciproca serie di baci e carezze sul corpo. Mi ricordo la sua pelle odorosa e vellutata. Il suo era un seno naturale, una buona terza. Tette morbide e capezzoli veri. Poi arrivò il momento di provare l’emozione più grande, scoprire il suo cazzo. Aveva un paio di slip di raso nero, il suo cazzo era tenuto nascosto in basso. Ma già iniziava a reagire. Gli tolsi i slip e iniziai a baciarlo come baciassi la cosa più preziosa di questo modo. Mi ricordo il suo profumo, non era grande ma bello, anche se un po’ sgraziato, la base era larga e il glande piccolo, ma in quel momento era la cosa più bella e buona del mondo. Iniziai a usare la lingua, prima sulle palle, forse mai scese del tutto, pareva non le avesse per nulla, ma si sentiva che comunque c’erano alla base. Mille e mille brividi mi pervasero il corpo. Nemmeno mi aveva toccato il mio cazzo che quasi ero lì per lì a venire. Tirai un respiro profondo per calmare i miei fremiti che presagivano un’eiaculazione. Cominciai un pompino scoperto così intenso e profondo che Lei, ad un certo punto, si ritrasse per non venire. Mi disse che voleva ancora divertirsi. Vide che il suo cazzo era il mio unico interesse e mi lasciò ancora fare. Dopo qualche altro minuto che la spompinavo, iniziai a sentire le sue prime contrazioni che precedono l’eiaculazione, mi pregò quindi di non smettere. Allora mi aiutai anche con la mano oltre che con la bocca. Un misto di sega e pompino, sempre più intenso, fino a che la mia bocca prima e il mio viso poi, furono inondati da quel caldo e candito nettare. Lei ansimò di piacere ed io continuai a smanettarla e a spompinarla fino a che non ce la fece più e si ritrasse sfinita. Non capivo più nulla ero piacevolmente nel pallone, ingoiai fino all’ultima goccia il suo nettare. Poi lei mi baciò sulla bocca e sul viso e raccolse il residuo dei suoi schizzi sul mio viso. Ero al settimo cielo, continuavo a non capire più nulla. Lei dicendomi che aveva goduto come una pazza, e la posso credere, mi afferrò il mio cazzo con la bocca, e mi ricambiò di quanto io feci a lei prima. Mi spompinò scoperto da matta, dopo nemmeno un minuto, venni come non ero mai venuto prima. Una nota stonata, lei sputò il mio sperma in fazzolettino, ma fui comunque contento lo stesso. Poi ci baciammo ancora e rimanemmo sul letto, ancora per qualche minuto ad accarezzarci ancora. Avevo veramente goduto all’ennesima potenza.
A quell’età il “colpo in canna” si ricarica quasi subito. Dopo due minuti ero di nuovo in tiro. Gli dissi allora che volevo continuare. Lei disse di essere distrutta, ma che gli era piaciuto, e acconsentì alla mia richiesta. Debbo dire che il suo cazzo, in principio, non ne voleva proprio sapere. Ho dovuto lavoraci molto ma dopo qualche minuto tornò tra noi. Allora gli chiesi il cappottino che volevo scoparla. Vestito il cappottino, provai a prenderla alla pecorina, si fece aiutare da un po’ di pomata, credo di vasellina, tante cose in commercio a quell’epoca non esistevano. Iniziai piano a penetrarla sempre più con foga tanto che ad un certo punto mi chiese pietà, allora rallentai il ritmo. Vidi che il suo cazzo, che nel frattempo si smanettava con le mani, iniziava a gocciolare, non avevo mai visto un “precum” come dicono gli americani, o un più “volgare” orgasmo prostatico. Incuriosito da quella novità, gli chiesi in maniera ingenua che cosa fosse. Lei mi rispose che iniziava a godere con il culo. La frase lì per lì mi spiantò un attimo, solo in seguito ne capii il significato, ma anche questa è un’altra storia. Dopo alcuni minuti di quello stantuffare e di quel gocciolare, fui ripreso da una vampata di calore e iniziai a non capire più nulla come qualche minuto prima. Lei mi chiese allora se volevo essere scopato io, ma le dissi che non ero ancora pronto, non me lo chiese una seconda volta. Allora cambiammo posizione, lei distesa su un fianco ed io ancora a prenderla dietro. Visto che il letto era uno di quelli di una volta, molto alto, che per salirci quasi ci voleva la scala, gli chiesi di cambiare posizione. Si stese sulla schiena e gli aprii le gambe ed io quasi in piedi, la presi sul bordo del letto. Ero quasi arrivato e il suo cazzo era risorto alla grande. Dopo qualche minuto che la scopavo in questa posizione, gli dissi che stavo per venire, tolsi il cazzo dalle sue calde viscere, mi scappucciai e mi segai su di lei. Gli schizzai sul cazzo e sulla pancia. Era come se fossi in un’estasi mistica. Lei intanto si cominciò a segare come un’ossessa, voleva venire anche lei. Mi ricordo che ci volle qualche minuto, ma alla fine mi disse che stava per venire e allora gli presi il cazzo in bocca mentre lei si segava con veemenza. Venne così nella mia bocca, meno copiosamente di prima, ma assaporai ancora il suo caldo e bianco nettare.
Ero letteralmente fuso di testa. Mi disse che raramente riusciva a venire due volte di seguito. La cura ormonale che comunque seguiva la limitava. Ed era soddisfatta di esserci riuscita. Poi mi disse che solo con il suo ragazzo godeva così intensamente, dato che si avvicinava il conteggio della prestazione, forse me lo disse solo per piaggeria, chissà!
Dal momento nel quale varcai la soglia di casa sua, e con essa la soglia del paradiso, erano passate quasi due ore. Quando passai alla “cassa” per il conto, questo non mi parve così salato, mi pare settantamila Lire, insomma meno di cento, non è che erano pochi, ma spesi benissimo, fino all’ultimo cent.
Avevo ventidue anni, molti ormoni, e molti soldi. La mia famiglia era discretamente ricca, io studiavo ed ero foraggiato di soldi. Iniziai a frequentare la tipa sempre più assiduamente, i soldi non mi mancavano. Poi si cominciò a sentire in giro, sempre più di frequente, di una malattia: l’AIDS. Allora iniziai ad avere paura, tanto che dopo circa un anno di frequentazione con la Emy, e sesso non troppo sicuro, decisi di sospendere l’attività. Presi il coraggio a quattro mani e con una scusa, andai all’ospedale del capoluogo di provincia a fare il test, mi pare che avesse un nome tipo Elisa o qualche cosa del genere. Negativo, ma mi dissero che doveva essere ripetuto più volte. Dopo sei mesi, negativo. Dopo un anno negativo. Da allora iniziai a usare comunque più cautele, mi scordai di quelle belle schizzate di caldo nettare sulla mia bocca, e iniziai a usare quindi più accortezze. Non smisi però di frequentare le trans, o meglio le ragazze con il pisello. Dopo sette anni ripetei il test e per fortuna sempre Negativo. Nel frattempo il mondo era cambiato, erano arrivati i telefonini, i miei soldi, a causa di certe traversie finirono, e si iniziava a udire una parola nuova: internet.
Ma anche questa è un’altra storia.
 
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Ero nel mio periodo collezionista ( kazaca: CELO, afroamericana: CELO...) e mi era venuta l' idea di provare almeno una volta con un trans: mi iscrissi quindi al forum di Tony e come prima cosa appresi che si dice UNA trans, poi la scelta si concentrò tra Ale Nogueira e Gioia, organizzai alla fine con quest' ultima.
Arrivato in un bell' appartamento in Maciacchini mi apparve questa splendida donna di 174 cm con un sorriso coinvolgente e mi tranquillizzai molto: niente camionista con la parrucca, anzi...unica fatica convincerla che fosse realmente la mia prima volta: "dicono tutti così"
La maggiore emozione la provai quando rimase in mutandine e le infilai la mano da dietro trovandomelo in mano, era così bella, pelle liscia e profumata, che tutto fu molto naturale; l' esperienza come attivo andò molto liscia, decisi allora di perdere la mia verginità anale anche constatando le relative dimensioni del membro, peraltro molto reattivo.
Esperienza molto più che positiva e fu ovviamente solo la prima di una serie sia a trans che con Gioia.
PS Gioia poi fece il grande passo ( se ne parlò nella rubrica "uccelli al gatto" o qualcosa di simile ) ed è ancora presente nella categoria donne, alcune foto sono ancora di quando aveva il pisello...
 
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