SCHEDA TECNICA
NOME: Ana con una N sola, nota in letteratura erotica anche come Ana Belculo
CITTA DELL'INCONTRO: Lomazzo (CO)
ZONA: 45.692636, 9.033387 (nel parcheggio della famosa casetta gialla - ho messo il segnaposto proprio sulla sua Audina)
NAZIONALITA': sedicente albanese di Tirana
ETA': 28-29 stimati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (mission) e HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30+10, per una time extensione
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20 minuti scarsi al retrobottega
DESCRIZIONE FISICA: castano scura/mora con lunghi capelli lisci, alta circa 1,65, fisico né velinico né grosso (ma forse sta allargandosi un po' di cosce), viso ovale con occhi castani (che mi ha ricordato un po' quello della bellucci), seni a pera di una 3° taglia stimata ma non sodissimi, pelle abbronzata dalle lampade
ATTITUDINE: BJ ordinario e decisamente passiva e silenziosa durante la copulazione , ma a conti fatti non troppo pressante sui tempi ; all'inizio poco ciarliera, decisamente più chiacchierona al ritorno (padroneggia ottimamente l'italiano, essendo qui da 7 anni)
IL RIASSUNTO:
Dato che lo stimato collega tito ha segnalato sotto un'eccessiva lunghezza del racconto, per i più pigri riporto qui un riassunto delle operazioni, ripreso tale e quale dal mio post di ieri nel thread generale, che purtroppo stamattina ho visto finire nel
cestino, perché classificato come feedback:
"Ana Belculo (immagino sia lei e poi ne avrò conferma) è già in postazione e, dopo avere fatto una vasca fino alla rotonda per la via di Mezzo (dove intravedo la Letterata, che sparisce subito con un collega), la morettona è ancora lì, intenta a passeggiare con dei pantacollant neri aderentissimi, che luccicano al sole e lasciano ben poco spazio all'immaginazione.
Il retro della casetta gialla è un ampio slargo e non è neppure così difficile fare inversione e accostare di fianco alla moretta, per l'intervista di rito. Quando mai mi ricapita una occasione simile? E allora invito la Bellucci di Lomazzo (le somiglia un sacco ) a farmi compagnia a bordo.
All'inizio molto abbottonata e poco ciarliera, al ritorno un po' più chiacchierona. Seguirà rece, se di interesse (trattandosi di celebrità stranota a tutti), ma non mi ha entusiasmato: sicuramente professionale, Ok nel Bj, ma molto passiva e silenziosa davanti alla Tv. Incredibilmente, ha dato il meglio di sè durante l'Hj finale, con un po' di moine, linguette e incitamenti. Forse si sbottona di più (in senso figurato, perchè ha comunque scoperto i seni e la zona calda) dal 2o incontro. Non ha più loft, come mi risultava da info riportate in passato, per cui l'unica opzione fra le 4 mura costerebbe 100/60'+45. Per inciso, dovrebbe entrare a brevissimo nella fase più fastidiosa del ciclo e quindi immagino che si eclisserà per qualche gg."
LA MIA RECENSIONE:
Come riportavo nel thread generale, in un bel pomeriggio soleggiato e mite di dicembre mi trovo a transitare dalle parti di Lomazzo, diretto nella bassa comasca per disbrigare alcune commissioni natalizie. Per i più è l'ora di pranzo e quindi non c'è molto traffico in giro. Quando passo dalla prima delle due rotonde gemelle, butto un'occhio a sinistra e vedo una sagoma completamente nera, appena oltre la casetta gialla dell'Anas.
Non ho i minuti contati e quindi svolto a sinistra, per dare un'occhiata. C'è una Audina bianconera (ottima scelta cromatica

) parcheggiata nell'ampio slargo dopo la casetta gialla e una signorina sta passeggiando senza troppa convinzione vicino al ciglio della strada. Porta un lungo crine castano scuro/nero e ha lineamenti che ricordano un po' quelli di Monica Bellucci. Facendo due più due, non ci vuole molto a immaginare che sia la celeberrima Ana Belculo, di cui qui si è parlato tutto sommato poco, ma alla quale - nel forum concorrente - è stato dedicato un tomo più spesso dell'Iliade e dell'Odissea messe assieme!
Per trovare la prima rotonda dove fare inversione, devo guidare per almeno 1 km, sin quasi a incrociare la Pedemontana. Faccio in tempo a vedere una ragazza non proprio giovanissima seduta su una sbarra sulla destra e a intravedere la famosa "letterata", che sta salendo in quel preciso istante sulla vettura di un collega. Scopro la sua passione per la letteratura appena fatta inversione, perché ha abbandonato sullo sgabello un libro rosso, che immagino faticherà a finire in tempi brevi, se è più al retrobottega che alla mattonella
Quando sono ancora a 200 m dalla casetta gialla, non posso non notare la silhouette di Ana Belculo. E' appunto vestita tutta di nero, ma le gambe sono fasciate da un paio di pantacollant aderentissimi, che lasciano ben poco spazio all'immaginazione, e che luccicano sotto il sole alto (si fa per dire, visto che è più o meno il solstizio) dell'ora di pranzo. Inguainata così, la ragazza non sembra proprio slanciatissima (anche se indossa delle high heels borchiate di colore rosso, che dovrebbero snellirne un po' la silhouette), per cui immagino che al suo debutto di 5-6 anni fa avesse le gambe un po' più magre.
La celeberrima signorina fa comunque la sua porca figura e il fatto di averla ritrovata ancora inoperosa dopo 5 minuti dal primo passaggio è decisamente un segno del destino. Faccio allora inversione alla rotonda che di notte è il regno incontrastato di Ana Maria, svolto nel parcheggio dietro la casetta gialla e lì giro comodamente il muso della macchina. Mi avvicino a bassa velocità alla morettona e, quando le sono di fianco, abbasso il finestrino per l'intervista di rito. Ricordavo di avere letto che lei e la "cugina" Ina avessero in dotazione un loft nei paraggi di Lomazzo e quindi le domando se eserciti solo in macchina o anche in appartamento. L'alternativa è purtroppo il motel (che mi varrebbe un ulteriore salasso di 45) e quindi la invito a fare un giretto sulla mia vettura. Poiché non si era ancora parlato di questioni monetarie, la ragazzona venuta dall'Albania mi snocciola il rate ("Sono 30, va bene?") e, solo dopo avere ricevuto il mio consenso, si accomoda a bordo.
UNA RAGAZZA SILENZIOSA
La ragazza ha lineamenti senz'altro carini, con un bel viso ovale, quasi rotondo, impreziosito da occhi castani e su cui si è cosparsa una quantità semi-industriale di fondotinta. Poi mi dimenticherò di chiederle l'età, ma a occhio potrebbe essere molto vicina alla trentina (magari 28-29 anni). Anche per i capelli scuri, lunghi e lisci, acconciati con la riga in mezzo, mi ricorda un po' Monica Bellucci, quando anche lei era attorno alla trentina.
Durante il viaggio di andata verso il retrobottega, la fanciulla è tutt'altro che ciarliera. Devo sottoporla a un interrogatorio degno dell'ispettore Derrick, per riuscire a cavarle almeno le 3-4 informazioni necessarie a compilare la scheda tecnica. Se mai ve ne fossero dubbi, ci tiene a sottolineare di chiamarsi "
Ana con una N". E' ovviamente albanese, all'apparenza di Tirana, e dice di essere in Italia da circa 7 anni, come si poteva immaginare dalla sua ottima padronanza della nostra lingua. Non si risveglia dalla sua apatia neppure quando le domando delle recenti scosse di terremoto che avrebbero nuovamente colpito Durazzo e pure la capitale, per cui inizio a raccontarle qualche disavventura vissuta sulle strade lomazzesi, giusto per evitare di compiere il tragitto nel silenzio più totale. Almeno su questo argomento un po' interagisce (ma avrà sicuramente pensato: "Ma che rompipalle questo qua ... non può starsene zitto un minuto?"

) e mi tiene compagnia sino al suo retrobottega, ove non mi aveva mai condotto alcuna delle sue colleghe notturne, probabilmente perché l'oscurità e lo scarso movimento della notte non richiedono di allontanarsi così tanto dal vialone principale. Essendo un giorno di week-end, non passerà anima viva, ma immagino che in settimana ci sia un po' più di fermento ...
LA RECE VERA E PROPRIA
Le domando se abbia il resto di due foglietti azzurri e, nonostante io abbia tutta la faccia di essere il primo cliente della sua giornata, Ana non ha alcun problema a passarmi il foglietto rosso. E' curiosa la discrezione con cui lo appoggia nel portaoggetti sotto il freno a mano, nascondendolo col palmo della mano, neanche stesse perfezionandosi una transazione fra narcotrafficanti colombiani!
Regolate le questioni burocratiche, Ana si srotola i pantacollant neri sino all'altezza delle ginocchia e fa lo stesso con le mutandine, che pure sono in tinta. Rigira verso l'alto il maglioncino, anch'esso nero, e solleva un po' il reggipetto, per scoprire almeno parzialmente alla vista i suoi seni. Hanno la caratteristica forma a pera e con areole abbastanza grosse che ogni tanto capita di vedere con altre ragazze, sono un po' arrossati e potrebbero forse essere di una 3° taglia. Di primo acchito, mi paiono però leggermente svuotati, forse perché premuti da sopra dall'elastico del reggipetto. Faccio in tempo a dare un'occhiata anche alle sue high heels a tronchetto, che avranno un tacco acuminato di almeno una dozzina di cm e che sono decorate con una pericolosa borchiatura metallica. Il colore rosso dei calzari è l'unico a fare contrasto con la tonalità "all black" della sua mise, perché pure le unghie, prive di decorazioni particolari, sono tinte di nero!
Quando è tutto pronto per dare inizio alle danze, Ana si dispone gattoni sul sedile del passeggero, infila un condom trasparente sul mio fratellino e inizia a trastullarlo, con un'azione che definirei ordinaria, ma che si rivela efficace. La ragazza non è molto coreografica (non mi pare di ricordare mugolii o ansimi, tipici delle albanesi), ma compie le sue percussioni con buona frequenza e con altrettanta dedizione. Le fasi di immersione verranno interrotte un paio di volte, per sputare in un fazzoletto umidificato, che aveva già preparato alla bisogna, il lubrificante esterno del condom ("Non voglio deglutirlo", mi spiega la morettona di Tirana).
La cosa più spettacolare durante il BJ è però ammirare e massaggiare la sua silhouette. Essendosi disposta gattoni, posso contemplare la perfetta forma a clessidra della sua schiena, con una vita abbastanza stretta e i fianchi più ampi. Pure il tono muscolare è buono (nonostante poi mi dirà di non frequentare alcuna palestra), per cui è un vero piacere muovere voluttuosamente il palmo della mia mano sulla sua pelle brunita dalle lampade (a meno che qualche collega ci confermi di una sua momentanea dipartita per le Maldive, nei mesi scorsi

). Per inciso, ha una piccola cicatrice longitudinale all'altezza delle vertebre lombari, che poi mi dirà essere il ricordino di una operazione chirurgica, per sistemare un'ernia del disco. Dopo averle carezzato anche le chiappe, l'interno delle cosce e strofinato delicatamente la fessura della vulva, passo a saggiare i suoi seni. La consistenza è discreta, ma non riesco a insistere troppo a lungo nel titillamento di uno dei capezzoli, perché Ana ne risulta un po' infastidita, dicendo di avere i seni molto sensibili, per le mestruazioni imminenti. A suo dire, le sarebbero dovute arrivare il giorno stesso (sulla base del calendario e dei fastidi che iniziava a sentire), ma magari racconta la stessa storiella per tutti i 28 giorni del ciclo, per evitare che i clienti premano troppo sui suoi seni ...
SOTTOTITOLI ALLA PAGINA 777 DEL TELEVIDEO
Dopo più o meno 5 minuti di BJ, il compare è cotto a puntino e quindi siamo pronti per accendere il televisore su RAI1. Le domando in quale posizione ci saremmo accomodati sul divano e Ana mi fa cenno di venire dalla sua parte. Dopo avere reclinato per 2/3 il sedile, solleva le gambe a candela e mi libera lo spazio nel pozzetto davanti al sedile del passeggero. "Wow, sembri una ginnasta, da quanto sei agile!", mi complimento per le sue doti contorsionistiche. "Anche tu non scherzi!", mi prende un po' in giro Ana, ma in effetti anni di esperienza mi hanno fatto imparare quasi a memoria le mosse per passare dall'altra parte del freno a mano ... Quando sono genuflesso dalla sua parte, Ana abbassa le gambe accovacciate, si procede all'infilamento e si può dare inizio alla copulazione. La zona della vulva è depilata, ma probabilmente l'ultima rasatura dell'aiuola dev'essere avvenuta almeno un paio di giorni fa, perché si inizia a rivedere un po' di ricrescita. Ma anche la mia barba dev'essere di almeno 3 gg e quindi la morettona di Tirana è del tutto perdonata

Per inciso, ho notato dei puntini bianchi nella zona pubica (a qualche cm di distanza dalla fessura), li ho osservati anche con una certa attenzione (non vorrei di certo portarmi a casa una candida ...) e alla fine mi sono sembrati solo piccoli frammenti di carta di un fazzoletto, che probabilmente si sono impigliati nell'accenno di peluria durante una precedente pulizia della zona intima.
Per non soffocarla, mi appoggio con gli avambracci messi a cuneo attorno alla sua testa e inizio la mia ginnastica pelvica, che è senz'altro molto piacevole, perché il compare era già bello arzillo dopo il riscaldamento orale e perché la posizione a gambe rovesciate della fanciulla - per quanto un po' scomoda per il suo improvvisato amante - tiene più serrate le pareti della vulva. Incredibilmente per i miei standard, dopo 2-3 minuti di percussioni sarei anche abbastanza vicino alla copulazione, ma purtroppo i muscoli delle cosce e dei polpacci riescono a riempirsi di acido lattico prima che il gommino faccia lo stesso col mio seme. Devo quindi fermarmi per qualche secondo e, nel frattempo, mi struscio contro il pube di Ana. Devo purtroppo riportare che il piacere è stato tutto (e solo) mio, perché la signorina non ha mostrato alcun segno di vita, né durante le mie percussioni, né durante lo strusciamento. La morettona se ne sta lì a occhi chiusi, assorta nei suoi pensieri, e con le mani regge le proprie cosce verso l'alto, per cui non mi ha neppure stretto le chiappe o carezzato la schiena.
Ritento un paio di sessioni di ginnastica pelvica allo stesso modo, ma nessuna delle due supera il minuto, perché la posizione coi piedi puntellati alla bell'e meglio nel pozzetto del passeggero mi fa indolenzire rapidamente tutta la muscolatura del retro delle gambe. Chiedo allora ad Ana se sia OK reclinare completamente il sedile. Per lei non c'è alcun problema (l'unica sua rimostranza è un "Cavolo, ma sei lungo!") e allora lavoro per qualche secondo di rotella e poi mi corico di nuovo sulla fanciulla. Ora sono quasi del tutto orizzontale, riesco a puntare meglio i piedi contro la parte frontale e inclinata del pozzetto e, pur rimanendo un po' staccato col busto da quello di Ana, riesco a muovermi con meno fatica.
Sento la linea del traguardo avvicinarsi e allontanarsi e, per varcarla definitivamente, dovrei darci dentro con una dozzina di percussioni più energiche, ma sto già iniziando a sudare come un cammello (tanto è vero che poi troverò i vetri parzialmente appannati!), le pulsazioni saranno almeno a 140 e non vorrei andare fuori soglia durante il rush finale! Ad andar bene, poi mi toccherebbe andare a casa a fare una doccia; ad andare male, la povera Ana dovrebbe poi chiamare il 118

"Uff! Sto per esplodere dal caldo! - mi rivolgo alla morettona - Ti va magari di finire ancora con la bocca o con la mano?". Ana non sprizza esattamente entusiasmo da tutti i pori, ma è disposta a concedermi ancora un po' di sollazzo, ovviamente in cambio di un'integrazione del rate: "Però mi dai qualcosa in più, perché siamo qui già da un bel po' ...". "Un attimo che passo di là ...", prendo un attimo di tempo, mentre mi riporto sul sedile del conducente. "10 in più vanno bene?", le domando. La Bellucci della casetta gialla accetta, si regolano le ulteriori formalità burocratiche e si riparte con un po' di smanacciamento, con lei disposta ginocchioni sul sedile, a busto eretto.
FALEGNAMERIA ALBANESE
Paradossalmente, questa è la fase in cui Ana si mostra più scenografica (ma non credo che sia uscita molto dal suo seminato, rileggendo gli innumerevoli racconti sul forum concorrente). All'inizio è silenziosa e inerte come durante la copulazione, ma non appena inizio a carezzarle l'interno delle cosce e poi il collo e la nuca (mi sono astenuto dai seni, visto il fastidio che aveva segnalato prima), dapprima mi sorride e poi inizia a recitare la parte dell'albanese in calore. Si avvicina col volto al mio, apre la sua boccuccia a cuoricino e inizia ad ansimare e a fare saettare la lingua. Il suo infoiamento è ovviamente recitatissimo, so già che non concede minimamente il FK, ma trovo la cosa sempre eccitante e quindi il fratellino diventa sempre più arzillo fra le sue mani. "Cavoli, ma è proprio grosso!", esclama Ana a un certo punto. Il commento potrebbe sembrare anche sincero, se non fosse immediatamente seguito da un paio di "Aaaaah ... Aaaaah" che suonano poco credibili, dato che le sto solo carezzando la nuca
Le parole che escono poco dopo dalla sua bocca sono di certo più oneste, perché Ana inizia a lagnarsi del troppo tempo trascorso, sottolineando che con altri clienti bastano 2-3 colpi di pialla, per condurli oltre il traguardo, se già non hanno capitolato prima. Mentendo quanto lei aveva fatto con il suo finto ansimare, mi fingo assolutamente novellino dell'OTR: "Ma perché, sono così lungo? Sai, è forse la 3a volta che vado con una ragazza di strada e non me l'hanno mai detto ...". "Sì, sì, sei davvero lunghissimo!", esclama la fanciulla. "Ma sei stanca? Ti fa male la mano?", cerco di allontanare il discorso dalla richiesta di una ulteriore integrazione del rate. "Ero già stanca da un bel pezzo!", mi fa capire di essere ormai esausta. "Non voglio sfinirti! Se vuoi concludo io ...", le faccio la mia ultima proposta, che viene accettata.
FEDERICA IN ACTION
Chiamo il numero di Federica, che prontamente arriva in mio soccorso e lascio che sia lei a condurre il mio compare oltre la linea del traguardo. Nel frattempo, Ana si mette più o meno gattoni sul sedile del passeggero, ma rivolta verso il retro della vettura. La posizione è decisamente curiosa (l'ho visto fare recentemente alla Mariarosa di Cermenate, sempre durante il mio HJ finale) e non ne ho ben compreso il motivo: non credo che alle due fanciulle piaccia particolarmente essere carezzate sui glutei e sulla schiena, né che si siano così appassionate al Libro Cuore da volere recitare il ruolo della piccola vedetta lombarda, per cui suppongo che sia un escamotage per non farsi toccare la vulva o i seni e/o per non dovere supportare il mio lavoro di falegnameria con un po' di accarezzamento ai gioielli.
Ne approfitto comunque per massaggiare di nuovo il bel fondoschiena di Ana e, anzi, rallento un po' le operazioni, per cercare di godermi ancora di più il momento. Cerco ovviamente di blandire la fanciulla, dicendole di avvisarmi quando il tempo fosse scaduto. "Stai tranquillo ... non è un problema di tempo!", è la sorprendente risposta della Bellucci della casetta gialla, che ora sembra rilassatissima e non avere più alcuna fretta di tornare alla mattonella. Misteri della fede ...
Non mi sembra comunque il caso di obbligarla a festeggiare il Capodanno 2020 nella mia macchina e allora chiedo a Federica di accelerare le operazioni di piallatura e, dopo una decina di smanacciate più energiche, vedo i fuochi di artificio con una decina di giorni di anticipo. Fortunatamente contenuti all'interno del condom, altrimenti avrei fatto un mezzo disastro sul maglione e sulle sellerie della vettura! "Incredibile! Non pensavo che saresti più venuto!", quasi non si capacita Ana. In effetti, saranno passati quasi 20 minuti, da quando siamo arrivati al retrobottega. Poi mi sgrida di non averla avvisata prima di impiegare così tanto tempo, ma riesco a portare a casa un verdetto di assoluzione con la condizionale, appellandomi di nuovo alla mia assoluta inesperienza OTR
QUATTRO CHIACCHIERE FINALI
Con mia somma sorpresa, ora la signorina è molto più ciarliera di quanto fosse stata nel tragitto di andata e durante tutte le fasi precedenti dell'incontro. Non credo che avrò grandi occasioni di ripassare dalla casetta gialla in modalità diurna, ma mi faccio comunque dare il suo numero di telefono, più che altro nella speranza che anche lei posti qualche stato sexy su WA, come spesso fanno le sue colleghe. L'importante è non installare e non giocare a Photo Roulette col parentado, durante le fest di Natale!
Tanto per dare un'idea della numerosità della sua clientela, nonostante Oscar non sia un nome comunissimo, ne ha già almeno altri 3-4 registrati nella sua rubrica (ce n'è pure uno che fa di cognome "Camion"!), per cui mi deve battezzare con la marca della mia vettura. "Però di secondo cognome faccio anche Porsche ... questa è solo la macchina del maggiordomo :P", mi sento in dovere di puntualizzare. "Però scommetto che neppure tu ti chiami Ana Lo Mazzo ...", le strappo un sorriso, ma non riesco ovviamente a carpire la sua vera identità.
Durante le fasi di rivestizione e nel tragitto di ritorno, riesce a propinarmi un trattato universitario di ginecologia applicata, in cui mi vengono spiegati per filo e per segno i principali sintomi delle mestruazioni imminenti e quali possano essere i fattori di stress in grado di causarne il ritardo di qualche giorno. E' per me più interessante scoprire che lei non rientra fra le schipetare di religione musulmana (a differenza, ad esempio, della Natasha/Natalia di Cermenate o della squadra Alba/Arba + Angela di Mariano/Lurago d'Erba) e che dunque si prenderà una pausa lavorativa per festeggiare il Natale. Indipendentemente dalle questioni legate al ciclo, la domenica appena trascorsa dovrebbe essere stato il suo ultimo giorno lavorativo prima delle vacanze. Credo che lo sappiano già tutti, ma la signorina mi dice di lavorare 7/7, salvo pause obbligate dalla fisiologia, e più o meno dalle 11 alle 19.
FOLGORATO DA KITA
Dopo qualche minuto di viaggio, siamo di nuovo alla casetta gialla. Proprio nel momento in cui riconsegno Ana alla sua Audina bianconera, vedo la sua nuova collega bionda scendere dalla propria Smartina scura e ne resto folgorato all'istante. Probabilmente non supera l'1,60-1,65 di altezza, ma ha una silhouette da modella e un viso che trovo davvero bello (per chi l'ha conosciuta, mi ricorda un po' la "inglesina"
Brianna che aveva esercitato sulla 525 qualche anno fa e che ora dovrebbe essere loftina sempre in quel di BG, perché il suo WA è tuttora attivo).
Sarebbe davvero poco elegante caricarla subito sotto il naso di Ana (anche perché l'artiglieria andrebbe prima ricaricata), per cui me la annoto nel taccuino e proseguo alla volta delle mie commissioni natalizie. Avendola poi incontrata sulla via del ritorno, quando ormai era calata l'oscurità, ho già riportato qualche breve cenno su di lei nel thread generale (il nome è Kita, ossia Nikita), ma ho visto che il post è stato nel frattempo rimosso dagli amministratori. Salvo che appaiano nuove rece nella sezione comasca, per il momento non mi sembra però il caso di condividere ulteriori informazioni sulla bella biondina ...