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- 20 Settembre 2010
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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Melyssa
RIFERIMENTO INTERNET:http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Melyssa-49949?from=regular_list
CITTA DELL'INCONTRO: Verona
NAZIONALITA': Ungherese
ETA': 35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Forse...
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ, rai 1, daty, fingering
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, rai 1, daty, fingering
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 40 minuti
DESCRIZIONE FISICA: 170 cm, capelli lisci scuri, carnagione chiarissima
ATTITUDINE: scarsa
REPERIBILITA': difficile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì (rampe di scale ma con ascensore seppure piccolo)
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34933779xx
LA MIA RECENSIONE:
Melyssa, che dire, l’ho cercata più volte perché quelle foto mi intrigavano non poco (le parigine, la camicia, i capelli raccolti… quel capezzolo) finalmente la becco: voce molto carina, parla a bassa voce, le chiedo disponibilità entro trenta minuti e lei mi dice che quel giorno le poteva andare bene. Mi da le indicazioni e la raggiungo in un condominio con scale esterne (ma con ascensore) in zona al confine tra Borgo Roma e Verona Sud. Parcheggio facile, privacy discreta. Arrivo alla sua porta e come al solito lei si nasconde dietro la porta. Incontro il suo sguardo. Finalmente. Il suo viso non corrisponde per niente a quello che mi ero immaginato, non è una ragazzina, qualche rughetta nel contorno occhi lo testimonia. Labbra sottili, occhi lievemente a mandorla, pelle candida senza mostrare un gran trucco, capelli lisci neri. Si presenta con un completo intimo bianco in pizzo e su di un sandalo con tacco 12. Non il massimo della finezza. L’impatto non è positivo perché me l’aspettavo diversa… anche di fisico: è alta circa un metro e settanta, gambe discrete, fianco larghetto con qualche filo di cellulite, seno… forse una terza naturale. Lei capisce che sono un po’ deluso e mi dice che sono stato fortunato perché di solito lei chiede un preavviso di un’ora. La cosa non è che mi colpisca più di tanto se non per il fatto che lei continua a parlare a macchinetta… a voce bassa… e tu – ammesso che riesca a parlare – devi rispettare questo tono quasi sussurrato… sennò i vicini sentono! Allo scazzo ormai crescente se ne aggiunge un altro: l’appartamento è in ordine e pulito, non ci vive e lo usa come “studio”, è stato ristrutturato di recente ed ha un bagno che è lindissimo ma… non c’è il bidet! Lei mi offre una doccia ma io le faccio notare che: (i) il boiler è spento e (ii) non c’ un asciugamano e di avvolgermi tipo sardina fritta in un rotolone di carta per asciugarmi non è la mia aspirazione del momento. Mi sorride, mi tira fuori l’uccello dalle mutante e mi dice: “fai nel lavandino”. Faccio. Torno da lei che comincia a strusciarsi – senza mai smettere di parlare – mi invita a toglierle il reggiseno e debbo dire che le tette sebbene un po’ moscette rispetto alla foto (mi dice che è dimagrita e per questo il seno ne ha risentito) sono di quella consistenza che alla mano da piacere. Bei capezzoli, quello sì, molto reattivi e che lei si lascia volentieri far stuzzicare. Areola di livello assoluto. Nel frattempo le avevo lasciato l’obolo (100) sul tavolo con lei che ha fatto finta di nulla ma ha apprezzato. Cerca di farmelo indurire ma c’è poco da fare: la sua faccia ispira tutto meno che sesso (sembra la classica zietta dei telefilm anglosassoni) le sue parole sono dedicate a tutto meno che a fare ingrifare un uomo. Comincia a menarmelo velocemente, cosa che odio e che mi porta a risultati opposti rispetto a quelli desiderati. Mi chiede se sono nervoso, poi aggiunge che è lei che parla troppo. Io le sorrido e le faccio notare che se n’è accorta pure lei e che quindi sarebbe il caso di rimediare. Si siede sul bordo del divano letto e comincia un BBJ pessimo: lo mette in bocca, al massimo fino alla fine del glande, fa girare velocissimamente la lingua, non fa scorrere il prepuzio… insomma, un quasi strazio. Mi guarda e mi chiede perché non mi depilo. Non le rispondo per decenza. Lei aggiunge: “Scherzo! Ma così non posso metterlo in bocca tutto!”. Sorvolo ulteriormente sia perché io mi depilo con il rasoio elettrico ed ho al massimo un pelo di tre millimetri, sia perché le dimensioni del mio attrezzo, in ogni caso, le avrebbero impedito qualsivoglia tentativo di ingurgitarlo. La fermo perché così non va. Le dico: “vediamo allora se ti depili tu”. “io sì!” aggiunge stridula la madama. Si smutanda e c’ha il ciuffetto! Ma dico: “mi prendi per il culo?!?”. Vabbè… mi accingo al daty. E’ pulitissima, profumata, liscia (dove depilata). Un bel buchetto invitante. Quello almeno. Mi ci butto. Lecco avidamente, ficco dita, faccio di tutto. Lei gradisce. Molto. E io pure perché mentre la lecco, la vacca, si tocca i capezzoli e si spreme le tette alla ricerca del piacere. Si bagna molto. Vado avanti per una decina di minuti finchè le contrazioni della sua pancia mi indicano qualcosa di chiaro. Mi scansa con gentilezza, si rilassa un momento, prende un goldone (non red) e mi chiede di essere scopata, chiedendomi di fare piano perché la sua fichetta sarebbe stretta. In effetti… la impalo ma dolcemente perché è stretta nonostante la posizione. Non chiedo altre posizioni: classica missionario, lei si tiene le cosce e si allarga la fica… non capisco più una mazza e seppure quella faccia da zietta moscia mi faccia cadere i maroni… la pompo di brutto. Forte, lei diventa rossa, le tette ballano in modo spettacolare… esplodo. Mi tolgo, mi pulisco – tutto da solo – vado in bagno. Lei non smette di parlare. Mi rivesto. E lei avanti a parlare. Mi avrà detto mille volte che lei fa outcall che vuole mollare l’appartamento perché ha clientela fissa che raggiunge direttamente, che peraltro lì non c’è bidet. Ma a me? Bacio sulla guancia e addio. A mai più. In conclusione: le foto sono sue? Forse sì, forse no. Forse di dieci anni fa. Sesso da non più di 70 euro. Per la faccia da zia e il continuo parlare andrebbe però applicata una penalità pari ad euro 20.
NOME INSERZIONISTA: Melyssa
RIFERIMENTO INTERNET:http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Melyssa-49949?from=regular_list
CITTA DELL'INCONTRO: Verona
NAZIONALITA': Ungherese
ETA': 35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Forse...
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBJ, rai 1, daty, fingering
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, rai 1, daty, fingering
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 40 minuti
DESCRIZIONE FISICA: 170 cm, capelli lisci scuri, carnagione chiarissima
ATTITUDINE: scarsa
REPERIBILITA': difficile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì (rampe di scale ma con ascensore seppure piccolo)
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34933779xx
LA MIA RECENSIONE:
Melyssa, che dire, l’ho cercata più volte perché quelle foto mi intrigavano non poco (le parigine, la camicia, i capelli raccolti… quel capezzolo) finalmente la becco: voce molto carina, parla a bassa voce, le chiedo disponibilità entro trenta minuti e lei mi dice che quel giorno le poteva andare bene. Mi da le indicazioni e la raggiungo in un condominio con scale esterne (ma con ascensore) in zona al confine tra Borgo Roma e Verona Sud. Parcheggio facile, privacy discreta. Arrivo alla sua porta e come al solito lei si nasconde dietro la porta. Incontro il suo sguardo. Finalmente. Il suo viso non corrisponde per niente a quello che mi ero immaginato, non è una ragazzina, qualche rughetta nel contorno occhi lo testimonia. Labbra sottili, occhi lievemente a mandorla, pelle candida senza mostrare un gran trucco, capelli lisci neri. Si presenta con un completo intimo bianco in pizzo e su di un sandalo con tacco 12. Non il massimo della finezza. L’impatto non è positivo perché me l’aspettavo diversa… anche di fisico: è alta circa un metro e settanta, gambe discrete, fianco larghetto con qualche filo di cellulite, seno… forse una terza naturale. Lei capisce che sono un po’ deluso e mi dice che sono stato fortunato perché di solito lei chiede un preavviso di un’ora. La cosa non è che mi colpisca più di tanto se non per il fatto che lei continua a parlare a macchinetta… a voce bassa… e tu – ammesso che riesca a parlare – devi rispettare questo tono quasi sussurrato… sennò i vicini sentono! Allo scazzo ormai crescente se ne aggiunge un altro: l’appartamento è in ordine e pulito, non ci vive e lo usa come “studio”, è stato ristrutturato di recente ed ha un bagno che è lindissimo ma… non c’è il bidet! Lei mi offre una doccia ma io le faccio notare che: (i) il boiler è spento e (ii) non c’ un asciugamano e di avvolgermi tipo sardina fritta in un rotolone di carta per asciugarmi non è la mia aspirazione del momento. Mi sorride, mi tira fuori l’uccello dalle mutante e mi dice: “fai nel lavandino”. Faccio. Torno da lei che comincia a strusciarsi – senza mai smettere di parlare – mi invita a toglierle il reggiseno e debbo dire che le tette sebbene un po’ moscette rispetto alla foto (mi dice che è dimagrita e per questo il seno ne ha risentito) sono di quella consistenza che alla mano da piacere. Bei capezzoli, quello sì, molto reattivi e che lei si lascia volentieri far stuzzicare. Areola di livello assoluto. Nel frattempo le avevo lasciato l’obolo (100) sul tavolo con lei che ha fatto finta di nulla ma ha apprezzato. Cerca di farmelo indurire ma c’è poco da fare: la sua faccia ispira tutto meno che sesso (sembra la classica zietta dei telefilm anglosassoni) le sue parole sono dedicate a tutto meno che a fare ingrifare un uomo. Comincia a menarmelo velocemente, cosa che odio e che mi porta a risultati opposti rispetto a quelli desiderati. Mi chiede se sono nervoso, poi aggiunge che è lei che parla troppo. Io le sorrido e le faccio notare che se n’è accorta pure lei e che quindi sarebbe il caso di rimediare. Si siede sul bordo del divano letto e comincia un BBJ pessimo: lo mette in bocca, al massimo fino alla fine del glande, fa girare velocissimamente la lingua, non fa scorrere il prepuzio… insomma, un quasi strazio. Mi guarda e mi chiede perché non mi depilo. Non le rispondo per decenza. Lei aggiunge: “Scherzo! Ma così non posso metterlo in bocca tutto!”. Sorvolo ulteriormente sia perché io mi depilo con il rasoio elettrico ed ho al massimo un pelo di tre millimetri, sia perché le dimensioni del mio attrezzo, in ogni caso, le avrebbero impedito qualsivoglia tentativo di ingurgitarlo. La fermo perché così non va. Le dico: “vediamo allora se ti depili tu”. “io sì!” aggiunge stridula la madama. Si smutanda e c’ha il ciuffetto! Ma dico: “mi prendi per il culo?!?”. Vabbè… mi accingo al daty. E’ pulitissima, profumata, liscia (dove depilata). Un bel buchetto invitante. Quello almeno. Mi ci butto. Lecco avidamente, ficco dita, faccio di tutto. Lei gradisce. Molto. E io pure perché mentre la lecco, la vacca, si tocca i capezzoli e si spreme le tette alla ricerca del piacere. Si bagna molto. Vado avanti per una decina di minuti finchè le contrazioni della sua pancia mi indicano qualcosa di chiaro. Mi scansa con gentilezza, si rilassa un momento, prende un goldone (non red) e mi chiede di essere scopata, chiedendomi di fare piano perché la sua fichetta sarebbe stretta. In effetti… la impalo ma dolcemente perché è stretta nonostante la posizione. Non chiedo altre posizioni: classica missionario, lei si tiene le cosce e si allarga la fica… non capisco più una mazza e seppure quella faccia da zietta moscia mi faccia cadere i maroni… la pompo di brutto. Forte, lei diventa rossa, le tette ballano in modo spettacolare… esplodo. Mi tolgo, mi pulisco – tutto da solo – vado in bagno. Lei non smette di parlare. Mi rivesto. E lei avanti a parlare. Mi avrà detto mille volte che lei fa outcall che vuole mollare l’appartamento perché ha clientela fissa che raggiunge direttamente, che peraltro lì non c’è bidet. Ma a me? Bacio sulla guancia e addio. A mai più. In conclusione: le foto sono sue? Forse sì, forse no. Forse di dieci anni fa. Sesso da non più di 70 euro. Per la faccia da zia e il continuo parlare andrebbe però applicata una penalità pari ad euro 20.
