Occhio ai Serena

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Non so se scrivere qui o nella sezione "cartella clinica", bho, saranno i moderatori che poi eventualmente sposteranno il thread.

Ho scritto occhio "ai" serena, e non "a" Serena...
I colleghi più navigati avranno già capito di cosa sto parlando, cioè dei famosi ed economici profilattici tanto in voga fra le nostre signorine.
Ebbene io li uso da anni anche per fini non punteristici, attratto dal prezzo irrisorio e dalla comodità di poterli ordinare on line e riceverli a casa in formato scorta. Ovviamente non scelgo quelli rossi, ma quelli "nature", e devo dire che fin'ora sono rimasto soddisfatto, non hanno mai fallito, mai una rottura; sicuramente sul mercato c'è di meglio, ma hanno fatto sempre il loro dovere.
Nella scelta mi influenzò anche la considerazione che se molte professioniste li usano con continuità, tanto male non dovevano essere, e poi alla fine erano prodotti da un'azienda italiana.
E qui viene il bello.
Recentemente ho ordinato una nuova scatola di serena. All'arrivo la sorpresa, stampigliata su ogni profilattico ora campeggia la scritta "prodotto importato da fuori UE"... e mi sono cadute le braccia, all'idea di scopare con un profilattico prodotto in Cina o in Vietnam magari, dove la conformità agli standard ed ai processi produttivi occidentali sono giusto un'optional. E non fatemi ridere per favore con il marchio CE, che sappiamo tutti quanto sia facile contraffarli...
Ma poi mi sono detto calma, magari sono stati prodotti in America, ed io mi sto facendo dei film mentali fuorvianti... allora perchè non scrivere al produttore/importatore per chiedere lumi?
Così ho fatto, ho cercato il sito della casa produttrice/importatrice, e reperita la loro email ho scritto chiedendo informazioni.
Da allora sono passati più di dieci giorni, e non ho avuto nessuna risposta.
Per onor del vero, devo dire che nonostante tutto ho provato il prodotto in attività non punteristiche, e lo trovo perfino migliorato rispetto al passato, ovvero mi sembra più sottile di quelli vecchi (i serena sono/erano famosi per essere relativamente spessi).

In conclusione, a quali rischi ci staremo esponendo??

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Salve, vorrei prima fare una premessa OT riguardante l'argomento delle discussioni non rivolta a te personalmente: Sempre più spesso noto che si è presa la cattiva (secondo me) abitudine di postare dove capita e poi inserire la fatidica frase "poi i moderatori sposteranno la discussione nella sezione giusta" ecco non è così semplice, perchè i moderatori seppur attentissimi non possono vagliare continuamente tutte le varie problematiche che questo forum gli pone, e solo grazie alla segnalazione di altri utenti che poi possono intervenire e sistemare le cose. In definitiva volevo dire che se cerchiamo di postare in modo giusto, non in questo caso, teniamo il forum ordinato ed evitiamo interventi dalla moderazione salvo casi di errori; non fare quello che ci pare, tanto ci sarà qualcuno che poi metterà a posto.

Esaurita la cappellata ritorno in tema.
Mi pare che ti sia già risposto da solo affermando che ti sei sempre trovato bene e poi alla fine hai ribadito, non vedo proprio dove stia il problema tranne che non è fabbricato in CE, anzi anche se ne dubito, può darsi che dove li fabbricano abbiano standard più alti rispetto alla comunità.
 
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  • Creatore Discussione
  • #3
può darsi che dove li fabbricano abbiano standard più alti rispetto alla comunità.

Si, può darsi. Oppure può darsi che siano profilattici di merda che si rompono, oppure - peggio - pur non rompendosi non diano adeguate certezze di protezione da batteri e virus.

Prima invece potevano appellarci ad una - pur minima - garanzia di rispetto dei criteri di fabbricazione europei.
Ma soprattutto quello che non mi è piaciuto, per niente, è la mancanza di risposte da parte della casa madre...
 
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Non vorrei dire ma faccio solo un esempio un profilattico noto che sò durex o hatu siamo certi che la fabvbrica sia in europa e/o america o magari hanno impianti sparsi in giro per il mondo oppure ancora una parte dei prodotti li fanno fare a terzisti?

Ad esempio ho smontato l'anello vibrante...per sostituire le batterie interne e dentro era made in china per carità non è certo uguale ad un profilattico ma le plastiche utilizzate...da dove derivano? se la scheda ed il resto era di provenienza china...solo per disquisire...non per denigrare
 
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tra il Tevere e i loft.
Il profilattico deve gran parte della sua azione protettiva alla integrità della membrana (per lo più assicurata se non si rompe). Come tutte le membrane in tensione, le micro lesioni sono fare. O tiene o si squarcia del tutto fino all'anello.

Gran parte dei preservativi tengono, alcuni anche di buona marca si squarciano, questo che siano fabbricati in America, Asia, o Ciociaria.

E' un evento così sporadico che la marca secondo me c'entra poco.
 
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"se tu pagare come vuoi tu, io lavorare come voglio io, Se tu pagare come voglio io, io lavorare come vuoi tu"

Niente di male sul fatto che la roba sia fatta in Cina (o a Taiwan o in Malesia o in Corea)). Se non fosse che i "prenditori" (e non certo "imprenditori") nostrani vogliono guadagnarci ben oltre il lecito.

Per cui alla fine la qualita'....e' una qualita' ISO 9000 (o Vision 2000). Non certo una qualita' reale.
 
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ahm...certificazione di quelità non significa automaticamente qualità reale purtoppo...per il resto uso i miei durex con i quali mi trovo bene perchè i serena che ho rovato in giro e dalle pay son talmetnmete stretti che mi fanno uscire il cervello dalle orecchie :D
 
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Padova ma più che altro in giro per il mondo
da quel poco che so e date le taglie più sul mignon, tipiche degli asiatici, dovrebbero essere vietnamiti, non per prova concreta ma per sentito dire.
Teniamao conto che questi "importatori" cambiano spesso fornitori
Basta andare su "AliBaBa" e si vedono offerte di tutti i tipi (non preservativi mi sembra), con possibilità otenere la confezione personalizzata ad hoc
Dico una cosa con orgoglio, le nostre leggi in fatto di cibo/salute sono le più rigorose e ferree
se posso compero "made in Italy", ma purtroppo sempre più prodotti riportano la generica dicitura "prodotto UE", e specialmente Spagna e Grecia lasciano molto a desiderare
 
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Dico una cosa con orgoglio, le nostre leggi in fatto di cibo/salute sono le più rigorose e ferree

Su questo devo solo darti ragione e a volte mi chiedo se per restare in UE noi dobbiamo andare indietro quando siamo avanti e avanzare quando siamo indietro...ma che gli altri avanzino quando noi siamo avanti. Scusate l'OT ma stavo pensando ai formaggi che l'ue vuole imporci di fare con latte in polvere...per fortuna conosco alcuni malgari deve chiamano le mucche (a 4 zampe) e si fanno i selfie con la mucca che gli lecca il viso...
 
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come no...marchiato UE su ogni singolo granellinno:rofl::sarcastic_hand::bad:
 
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nel sobborgo londinese di Walworth
Il profilattico deve gran parte della sua azione protettiva alla integrità della membrana (per lo più assicurata se non si rompe). Come tutte le membrane in tensione, le micro lesioni sono fare. O tiene o si squarcia del tutto fino all'anello.

Gran parte dei preservativi tengono, alcuni anche di buona marca si squarciano, questo che siano fabbricati in America, Asia, o Ciociaria.
Il fabricante che usa il marchio CE contrafatto farà realmente il test del profilatico ?
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  • 1. Controllo elettronico: permette di individuare eventuali microlesioni non visibili ad occhio nudo. Alcuni campioni per ogni lotto vengono collegati ad un elettrodo, riempiti con acqua e immersi in una soluzione salina, con proprietà elettrolitiche. Con questa procedura viene immediatamente individuato ogni minimo foro. La corrente viene diretta nella soluzione salina e dà un segnale di avvertimento in caso il preservativo non sia impeccabile, scartando immediatamente il pezzo difettoso.

  • 2. Controllo ad aria: alcuni campioni per ogni lotto sono sottoposti alla prova di gonfiaggio e devono arrivare a contenere 40 litri d’aria prima di scoppiare.

  • 3. Controllo con acqua: alcuni campioni per ogni lotto sono esaminati contro la perdita di liquido; ogni profilattico deve contenere 300 ml d’acqua senza perdere.

  • 4. Resistenza alla trazione: alcuni campioni per ogni lotto sono tesi oltre il 700% della propria lunghezza per saggiarne la robustezza e l'estensibilità.

  • 5. Stabilità del colore: alcuni campioni per ogni lotto sono esposti per 16 ore in ambiente saturo di umidità e non devono alterare la colorazione.

  • 6. Prova di inalterabilità: alcuni campioni per ogni lotto sono tenuti 48 ore in una stufa termostatica a 70 gradi.
 
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—>
Comunque i preservativi sono "un presidio medico chirurgico" quindi rispondono tutti alla stessa normativa, se mai devi stare attento non al produttore, ma al distributore, cioè quello che materialmente li vende. Un distributore non italiano potrebbe ordinare e vendere prodotti non conformi, anche se non necessariamente peggiori.
Il paese di provenienza mi pare sia indicato nelcodice a barre, ma non so decriptarlo.
Sul fatto che lo usino le pay è una nota di demerito, non di merito. Quelle vogliono solo spendere il minimo, anzi, più o meno son tutte fullcabrio, quindi non si fanno delle paranoie
per il preservativo.
 
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Quelle vogliono solo spendere il minimo, anzi, più o meno son tutte fullcabrio, quindi non si fanno delle paranoie
per il preservativo.
Francamente non mi sento di generalizzare, alcune saranno come dici (io non ne ho ancora trovate) altre e ne ho incontrate utilizzano anche i noti marchi hatu, durex, akuel...
 
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Io intanto faccio presente che i giorni passano ed il distributore non risponde. Perchè?
Questo aspetto mi inquieta ben più della dicitura sui preservativi.
 
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Mah guarda, la settimana scorsa con la morosa si è letteralmente disintegrato un D**** e sono convinto di averlo messo senza graffiarlo. Insomma, non mi farei troppe pippe sulla provenienza, tanto falliscono (fortunatamente con probabilità basse) anche quelli "buoni e costosi"
 
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sciolina

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Io da tempo uso i Serena gusto banana con il mio giro di no pay ..(sia milf e non) e mi trovo bene.Magari non comodissimi da mettere (più semplici ALTRI) ma intanto vado avanti con questi. Finora mai rotture!
 
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