[RECE] Milf polacca - OTR diurna - Pomezia (RM)

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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
CARATTERISTICHE GENERALI

NOME: chissà?... diciamo: milf polacca
CITTA DELL'INCONTRO: Pomezia (Roma)
ZONA: via Laurentina presso la rotonda di via della Solfarata
NAZIONALITA': polacca
ETA': >35
SERVIZI USUFRUITI (vedi DIZIONARIO): bbj
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: donnona alta e fisicamente ben messa
ATTITUDINE: gentile ma, alla fin fine, ammorbante

LA MIA RECENSIONE:

Una sera, poco prima del tramonto, mentre scorro in via Laurentina incrocio lo sguardo di una milf seduta – gambe accavallate – su un muretto di cemento ( https://www.google.it/maps/@41.6945...4!1sl8kGPlg_9yS18wHs4o_6SA!2e0!7i13312!8i6656 ).
Inverto la marcia e la abbordo...
“quant'è?”
“trentaboccafiga”
“e solo bocca?”
“venti”
“e bocca senza?”
“mhmmm... venti”
“ma il posto è tranquillo?”
“venti”
...e mi rivolge un sorrisone inebetito.
Magari non sarà un granché – ho pensato fra me e me – ma ho trovato irresistibile il richiamo esercitato dalla sua apparenza trasandata e dal suo fare stolido: un donnone sui 35 anni (ad esser generosi nei suoi confronti) alto e dalle spalle larghe, coi capelli arruffati non proprio freschi di shampoo...
“sali” le faccio ammiccante
...e subito me la ritrovo affianco, vestita di una tunichetta monopezzo parecchio consunta e sbiadita dalla cui scollatura slabbrata fa capolino un seno discretamente grosso tendente al pendulo; ai piedi, sandali gommati da turista che sembrano aver fatto intero intero il cammino di Santiago.
Mi guarda ed io la guardo... mi sorride ed io le sorrido... ma ha un non so che di vacuo negli occhi...
sniff sniff... ahaaaa... ecco cos'era...
...e avverto come la sua fiatella (e ormai tutta l'aria nell'abitacolo) sia intrisa di alcool.
Con qualche indecisione mi indirizza in una strada senza uscita bordata di fabbriche (fortuna che a quell'ora hanno già chiuso). Sconocchio la macchina su uno dei pietroni messi a bella posta in fila, poco distanziati, per impedire l'accesso a fini di ludibrio e mi scompongo per farmi trastullare.
La ragazza s'immerge dopo un minimo di pulizia e lavora delicatamente. Per mia fortuna si avvertono le labbra e niente affatto i denti... è così che preferisco. Tiene un ritmo slowly e perfettamente costante, quasi un cronometro a pendolo, tant'è che – a posteriori – mi si è avanzato il dubbio che tendesse ad appennicarsi in corso d'opera. Un po' per la morbidezza del tocco labiale, un po' per l'effetto anestetizzante dell'alcool, il lavoro prosegue monocorde senza esiti concreti. A cadenze precise si rianima un poco, si tira su e ci da un po' di mano, giusto il tempo di riprender fiato e far riposare i muscoli del collo altrimenti in tensione... ed è in questi frangenti che guardo con una certa apprensione le sue manone sporche che mi stringono le pudenda, le sue unghie bordate di nero, il suo polso pesante... e il suo alito ancor più pesante.
“Bevuto, eh?” le dico acompagnando la domanda col gesto internazionale del mignolo alzato e del pollice in bocca: non l'avessi mai fatto...
...e mi racconta di come abbia festeggiato poco prima il compleanno (fatalità contemporaneo) suo e di sua figlia brindando sola alla salute di entrambe
...e di come sia stata rapinata poche ore prima dei suoi scarsi guadagni di strada
...e di come abbia nostalgia della Polonia, sua terra natale
...ecc. ecc.
mannaggia a me che non mi faccio i ca**i miei e trovo quasi necessario scambiare sempre due parole, anche soltanto di circostanza... fra la sua trascuratezza, i fumi dell'alcool e il velo di cupa tristezza che le è sceso sul viso non riesco a tirar oltre la faccenda. "Il cazzo non vuol pensieri" recita il vecchio adagio... e chi son io per contraddirlo? Mi tiro su i calzoni e rimetto in moto. Anziché essere riportata al suo spiazzo desolato, la mia compagna temporanea preferisce farsi scaricare di fronte ad un baretto ancor più desolato della piazzola stessa... per un altro cicchetto, s'intende...
...e mi rimane l'immagine di lei nel retrovisore che s'avvia barcollante per la sua strada mentre tiro giù tutti i finestrini per tornare a respirare.
 
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Triste!
Tempo fa c'era una notturna in zona aurelia che arrivava sul posto con 3 bottiglie di rosso. Verso le 11 ancora ci si parlava ma poi... Io l'ho incontrata 3- 4 volte e la cosa agghiacciante è che era costantemente piena di lividi e tagli. Diceva che da ubriachi si cade con facilità. A me viene da pensare che il detto "non immagini che cosa devo mandare giu per campare" se lo sia inventato una di queste ragazze. Ma forse in questi frangenti non pensare resta la soluzione migliore per quanto vile.
Ossequi.
 
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Trasandatezza, sporcizia e malinconia. Certo che a volte imponete al vostro testosterone prove più che proibitive e più che inibenti!
 
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  • #4
Trasandatezza, sporcizia e malinconia. Certo che a volte imponete al vostro testosterone prove più che proibitive e più che inibenti!

Diciamo pure che certe cose si manifestano pian piano, in corso d'opera, una dopo l'altra e non tutte insieme nella loro interezza... tant'è che il testosterone spesso non è un pungolo sufficiente a trattenersi oltre in compagnia e si preferisce porre fine al tutto senza addivenire ad una "conclusione".
 
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Eppure, per dirla con Proust, a S.Palomba si può stare "all'ombra delle fanciulle in fiore". Io ho sempre cercato Albertine, Andrée e Rosemonde...

:w00tmesalia:
 
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  • #6
Eppure, per dirla con Proust, a S.Palomba si può stare "all'ombra delle fanciulle in fiore". Io ho sempre cercato Albertine, Andrée e Rosemonde...

:w00tmesalia:

E' vero, Santa Palomba è piena di proustitute di innegabile bellezza ma purtroppo sono anni (dalla chiusura del ponticello sulla ferrovia) che non offre più una location riservata e, in fatto di OTR, una location appartata è tutto: dà tranquillità alla ragazza (che può così dispiegare le sue capacità al meglio) e soprattutto al punter.
Ahimè, con "le fanciulle in fiore" ormai ci si unisce immancabilmente sotto gli occhi degli impiegati e degli operai delle ditte locali, dei pendolari, dei numerosissimi automobilisti di passaggio e soprattutto delle F.d.O. pometine.
E' per questo che, dopo aver lasciato negli anni varie mensilità alle esercenti di zona e aver sperimentato il tracollo verticale dei loro servizi, mi limito ad ammirare il paesaggio :)
 
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