CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Daniela
RIFERIMENTO INTERNET: http://messina.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/clica-qui-foto-reale-jt5n98342252
CITTA’ DELL'INCONTRO: Messina
NAZIONALITA': Portorico
ETA': 25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI: BJ o BBJ, Leccata di palle, Spagnola, Rai1 e Cob
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Leccata di palle, Spagnola e Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz’ora
DESCRIZIONE FISICA: È lei nelle foto, solo che è un po’ più in carne. Volto molto bello, con degli occhi stupendi, bellissimo sorriso
ATTITUDINE: Ottima
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Un piano di scale senza ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32883269xx
LA MIA RECENSIONE: Come uno stronzo mi tocca aspettare. Un cornuto fetente s’è inforcato nel portone proprio nel momento esatto in cui ho spento l’auto, lì davanti, e stavo per richiamarla. Che tu sia l’Usain Bolt delle venute! gli auguro. Il non-plus-ultra dell’eiaculazione precoce! pure. Mi metto comodo, quindi, passo un po’ il tempo, guardo la gente per strada. Nel mentre chiamo un’altra ragazza, nel caso qui venga sfanculato. Dopo la cinese coi capelli color topo ho proprio bisogno di rifarmi, in materia di orientali. L’annuncio è di una sedicente giapponese, dice si trova dalle parti di Piazza del Popolo e che vuole le canoniche cinquanta cucuzze. La voce è molto sensuale, bassa, arrapante. Son lì indeciso se andare subito o aspettare ancora quando alzo gli occhi e vedo il tizio risalire sul suo scooter. Venti minuti. Sono meglio della maledizione di Tutankhamon.
L’appartamento è arredato in stile bordello, con le vetrate alle porte e gli arredi sui muri e le luci rosse. Lei è bassina, più in carne di quanto non mostrino le foto. Si preoccupa del fatto che ora ha i capelli ricci mentre nelle foto no, e le persone che vengono dicono di non riconoscerla (il che dimostra che sono dei cerebrolesi totali, perché ha un bel po’ di tatuaggi addosso, che nemmeno fosse una della Mara Salvatrucha, e quindi è riconoscibilissima). La rassicuro che così è molto meglio, e in effetti è vero. Il volto è bellissimo: due occhi meravigliosi, un bel sorriso. Lei comincia a parlare. È molto simpatica, parla e parla senza essere in alcun modo fastidiosa, anzi, il contrario.
Ma lo spettacolo deve continuare, dice il modo di dire. Ci spogliamo. Ecco allora che mi prende la mano e mi porta verso il centro della stanza, davanti l’anta a vetri dell’armadio. Comincia a fare la lap-dance contro il mio uccello. Me ne sto lì, dritto in piedi, con lei che si struscia tutta, e rotea il culo tipo ciclone tropicale, e si schiaccia a me. Le prendo le tette, le bacio il collo. Si gira, si mette in ginocchio, mi fa una spagnola. «Santocristo!..» sussurro in estasi. Lei sorride. Ci buttiamo sul letto. Prima che possa dire qualsiasi cosa ha già il goldone tra le labbra, pronta ad incappucciarmi. Sto per protestare ma mi fissa con due occhioni da cerbiatta che mi viene di dirle nulla. Come potevo mai? Anche incappucciato è un pompino coi fiocchi, ben profondo, salivato, con leccata di palle annessa (senza che dicessi nulla). Lei è sdraiata di straverso, mi dice di toccarla dappertutto. Me lo faccio ripetere mica. Le titillo la fica, le stuzzico il buco del culo. Lei continua ancora e ancora. Il trombo è partecipe al massimo, in un’unica posizione, la missionaria, dove lei si spinge avanti per farselo entrare tutto dentro, e mi serra tra le gambe, e m’abbraccia, mi chiede di prenderla per i capelli, mi mordicchia il collo. Accanto al letto c’è un enorme ventilatore senza protezione e ad un certo punto, presi nella foga della scopata, me lo ritrovo proprio ad un palmo dalla testa, che per poco non mi faceva lo scalpo. Di comune accordo decidiamo di spostarci e continuare senza il pericolo che venga ghigliottinato... non è proprio il caso, le dico, va da se, e poi verrebbero a chiederti pure spiegazioni, un’altra buona ragione per evitare. Ci spostiamo giusto di un po’, male che vada le pale del ventilatore mi tranceranno solo l’orecchio sinistro. Ma comunque... Si continua con più foga ancora di prima, fino a quando vengo, abbracciandola, stremato.
Quando va in bagno a darsi una pulita mi chiama, mi dice se mi voglio lavare le mani. Vado. Mentre siamo lì, lei sul bidet e io al lavello, mi viene in mente quella volta, agli albori della mia carriera, quando una escort s’era messa lì in fissa di lavarmi l’uccello. «È da tempo immemore che mi lavo da solo, tranquilla...» a dirle io, ma niente. Comincia a insaponarmi tutto l’ambaradan. C’è a chi piace, a me decisamente no. Quando arriva allo spazio tra le palle e il buco del culo ecco che dice «Oh, oh... c’è una pallina qui!..»
ESCORT RUSSA DIAGNOSTICA CANCRO AI TESTICOLI A GIOVANE PUNTER, SALVANDOGLI LA VITA.
Già m’immaginavo i titoli dei giornali. Mi vedevo già nella chiesa metodista il martedì sera, a piangere sulle enormi tette sudate di Bob «Piangi, Cornelius, piangi!..»; in un secondo mi ritrovo a decidere a quale coglione avrei preferito dire addio, a quale amico fidato di tutta una vita. Una sorta di addio ai monti manzoniano, solo senza i monti o Renzo e Lucia o il matrimonio che non s’à da fare, ma in un cesso, con una escort sovietica e un paio di testicoli potenzialmente a rischio. Ma comunque... alla fine s’è scoperto si trattava solo di una pallina di lanugine dei boxer, niente di letale. Son sempre stato un pessimista cosmico, io, uno che s’immagina sempre il peggio del peggio... Ma come sempre mi dilungo...
Tecnicamente la storiella continua qui
NOME INSERZIONISTA: Daniela
RIFERIMENTO INTERNET: http://messina.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/clica-qui-foto-reale-jt5n98342252
CITTA’ DELL'INCONTRO: Messina
NAZIONALITA': Portorico
ETA': 25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI: BJ o BBJ, Leccata di palle, Spagnola, Rai1 e Cob
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Leccata di palle, Spagnola e Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz’ora
DESCRIZIONE FISICA: È lei nelle foto, solo che è un po’ più in carne. Volto molto bello, con degli occhi stupendi, bellissimo sorriso
ATTITUDINE: Ottima
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Un piano di scale senza ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32883269xx
LA MIA RECENSIONE: Come uno stronzo mi tocca aspettare. Un cornuto fetente s’è inforcato nel portone proprio nel momento esatto in cui ho spento l’auto, lì davanti, e stavo per richiamarla. Che tu sia l’Usain Bolt delle venute! gli auguro. Il non-plus-ultra dell’eiaculazione precoce! pure. Mi metto comodo, quindi, passo un po’ il tempo, guardo la gente per strada. Nel mentre chiamo un’altra ragazza, nel caso qui venga sfanculato. Dopo la cinese coi capelli color topo ho proprio bisogno di rifarmi, in materia di orientali. L’annuncio è di una sedicente giapponese, dice si trova dalle parti di Piazza del Popolo e che vuole le canoniche cinquanta cucuzze. La voce è molto sensuale, bassa, arrapante. Son lì indeciso se andare subito o aspettare ancora quando alzo gli occhi e vedo il tizio risalire sul suo scooter. Venti minuti. Sono meglio della maledizione di Tutankhamon.
L’appartamento è arredato in stile bordello, con le vetrate alle porte e gli arredi sui muri e le luci rosse. Lei è bassina, più in carne di quanto non mostrino le foto. Si preoccupa del fatto che ora ha i capelli ricci mentre nelle foto no, e le persone che vengono dicono di non riconoscerla (il che dimostra che sono dei cerebrolesi totali, perché ha un bel po’ di tatuaggi addosso, che nemmeno fosse una della Mara Salvatrucha, e quindi è riconoscibilissima). La rassicuro che così è molto meglio, e in effetti è vero. Il volto è bellissimo: due occhi meravigliosi, un bel sorriso. Lei comincia a parlare. È molto simpatica, parla e parla senza essere in alcun modo fastidiosa, anzi, il contrario.
Ma lo spettacolo deve continuare, dice il modo di dire. Ci spogliamo. Ecco allora che mi prende la mano e mi porta verso il centro della stanza, davanti l’anta a vetri dell’armadio. Comincia a fare la lap-dance contro il mio uccello. Me ne sto lì, dritto in piedi, con lei che si struscia tutta, e rotea il culo tipo ciclone tropicale, e si schiaccia a me. Le prendo le tette, le bacio il collo. Si gira, si mette in ginocchio, mi fa una spagnola. «Santocristo!..» sussurro in estasi. Lei sorride. Ci buttiamo sul letto. Prima che possa dire qualsiasi cosa ha già il goldone tra le labbra, pronta ad incappucciarmi. Sto per protestare ma mi fissa con due occhioni da cerbiatta che mi viene di dirle nulla. Come potevo mai? Anche incappucciato è un pompino coi fiocchi, ben profondo, salivato, con leccata di palle annessa (senza che dicessi nulla). Lei è sdraiata di straverso, mi dice di toccarla dappertutto. Me lo faccio ripetere mica. Le titillo la fica, le stuzzico il buco del culo. Lei continua ancora e ancora. Il trombo è partecipe al massimo, in un’unica posizione, la missionaria, dove lei si spinge avanti per farselo entrare tutto dentro, e mi serra tra le gambe, e m’abbraccia, mi chiede di prenderla per i capelli, mi mordicchia il collo. Accanto al letto c’è un enorme ventilatore senza protezione e ad un certo punto, presi nella foga della scopata, me lo ritrovo proprio ad un palmo dalla testa, che per poco non mi faceva lo scalpo. Di comune accordo decidiamo di spostarci e continuare senza il pericolo che venga ghigliottinato... non è proprio il caso, le dico, va da se, e poi verrebbero a chiederti pure spiegazioni, un’altra buona ragione per evitare. Ci spostiamo giusto di un po’, male che vada le pale del ventilatore mi tranceranno solo l’orecchio sinistro. Ma comunque... Si continua con più foga ancora di prima, fino a quando vengo, abbracciandola, stremato.
Quando va in bagno a darsi una pulita mi chiama, mi dice se mi voglio lavare le mani. Vado. Mentre siamo lì, lei sul bidet e io al lavello, mi viene in mente quella volta, agli albori della mia carriera, quando una escort s’era messa lì in fissa di lavarmi l’uccello. «È da tempo immemore che mi lavo da solo, tranquilla...» a dirle io, ma niente. Comincia a insaponarmi tutto l’ambaradan. C’è a chi piace, a me decisamente no. Quando arriva allo spazio tra le palle e il buco del culo ecco che dice «Oh, oh... c’è una pallina qui!..»
ESCORT RUSSA DIAGNOSTICA CANCRO AI TESTICOLI A GIOVANE PUNTER, SALVANDOGLI LA VITA.
Già m’immaginavo i titoli dei giornali. Mi vedevo già nella chiesa metodista il martedì sera, a piangere sulle enormi tette sudate di Bob «Piangi, Cornelius, piangi!..»; in un secondo mi ritrovo a decidere a quale coglione avrei preferito dire addio, a quale amico fidato di tutta una vita. Una sorta di addio ai monti manzoniano, solo senza i monti o Renzo e Lucia o il matrimonio che non s’à da fare, ma in un cesso, con una escort sovietica e un paio di testicoli potenzialmente a rischio. Ma comunque... alla fine s’è scoperto si trattava solo di una pallina di lanugine dei boxer, niente di letale. Son sempre stato un pessimista cosmico, io, uno che s’immagina sempre il peggio del peggio... Ma come sempre mi dilungo...
Tecnicamente la storiella continua qui
