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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Marina
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
ZONA: via Laurentina presso lo svincolo di Trigoria
NAZIONALITA': rumena
ETA': attorno ai 20 anni
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: bassetta e caruccetta, ragazza mora dal largo sorriso
ATTITUDINE: per essere gentile è gentile... forse anche simpatica, ma non abbiamo una sola lingua in comune per capirci
LA MIA RECENSIONE:
Cercando una vecchia conoscenza mi imbatto in Marina, nuova nuova sulle nostre strade.
Le titolari della piazzola sono in ferie, se prolungate o meno rimane un'incognita.
Anche Marina è un'incognita benché pare che una postazione OTR abbia la capacità d'infondere in tutte le sue occupanti un medesimo approccio al lavoro... pare... ma non sempre vi riesce o vi riesce appieno.
Marina ha un sorriso smagliante che la illumina e illumina attorno. I suoi occhi neri brillano quando mi accosto.
Dei suoi vent'anni di vita, gli ultimi li ha trascorsi in un laufhaus berlinese.
Conosce il tedesco perché quella era la lingua ufficiale del suo impiego.
Conosce l'albanese e un po' di turco perché quelle erano le lingue ufficiali del quartiere dove abitava.
L'italiano non lo conosce e quel che non può tradurle la sua collega più anziana se lo fa spiegare a gesti.
Piccola, mora, magra e scura: Marina è una bomboniera infiocchettata in un vestitino rosso a pois molto retrò ma, se non fosse per il sorriso, sarebbe anonima quanto una villetta a schiera.
Convinto più dai pregressi del luogo che dalla ragazza individualmente intesa, decido di caricare il fardellino.
Cinguettando in alamanno, mi indica il percorso verso un postribolo all'aria aperta che – molto probabilmente – conosco meglio di lei.
Un vento leggero lascia frusciare le foglie puntute degli eucalipti sopra e attorno a noi.
Adoro l'odore degli eucalipti e mentre io mi ci riempo i polmoni, Marina si pulisce con cura le parti intime.
Nel ciuccio s'impegna e le riesce bene. Quel che le riesce ancora meglio è assumere atteggiamenti e pose da ragazzina provocante, sdraiandomisi in grembo a culo pizzo per farselo massaggiare.
La discrezione del posto permette di scendere dall'auto per completare la prestazione.
Ha un bel sederino, leggermente rientrante al di sotto dell'osso sacro, ad un'altezza che mi si confà perfettamente. Mi rimane proprio comoda da montare.
Non male e non benissimo. Onesta.
Deve tuttavia lavorare molto sul contorno. Esempio?
Eccoci lì, con la portiera della macchina aperta, lei poggiata con le braccia al sedile e io dietro di lei. Ho appena riempito il condom.
Si gira e mi sfila lei la protezione, curandosi di non farmi sgocciolare nulla addosso. Bene.
Raccoglie tutto in un fazzoletto (lì non si getta a terra nulla) e mi passa le salviettine umide. Bene.
Mentre sto dando un'ultima rifinitura come per gessare la stecca da biliardo – e ancora non mi sono mosso di mezzo passo – si accovaccia e piscia allargandosi ben bene la fica con indice e medio. Male. Molto male.
Eccheccazzodibisognoc'èdipisciareadiecicentimetridameedallemiescarpeedallamiamacchinaedaimieiocchi?
Questo mi sa tanto che al laufhaus non glielo facevano fare... o forse sì, conoscendo quanto bizzarri siano i tedeschi in fatto di sesso.
Su certe cose io sono pudico. Assieme a una donna cui magari ho appena riempito la bocca di sperma, per fare pipì chiudo la porta.
NOME: Marina
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
ZONA: via Laurentina presso lo svincolo di Trigoria
NAZIONALITA': rumena
ETA': attorno ai 20 anni
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: bassetta e caruccetta, ragazza mora dal largo sorriso
ATTITUDINE: per essere gentile è gentile... forse anche simpatica, ma non abbiamo una sola lingua in comune per capirci
LA MIA RECENSIONE:
Cercando una vecchia conoscenza mi imbatto in Marina, nuova nuova sulle nostre strade.
Le titolari della piazzola sono in ferie, se prolungate o meno rimane un'incognita.
Anche Marina è un'incognita benché pare che una postazione OTR abbia la capacità d'infondere in tutte le sue occupanti un medesimo approccio al lavoro... pare... ma non sempre vi riesce o vi riesce appieno.
Marina ha un sorriso smagliante che la illumina e illumina attorno. I suoi occhi neri brillano quando mi accosto.
Dei suoi vent'anni di vita, gli ultimi li ha trascorsi in un laufhaus berlinese.
Conosce il tedesco perché quella era la lingua ufficiale del suo impiego.
Conosce l'albanese e un po' di turco perché quelle erano le lingue ufficiali del quartiere dove abitava.
L'italiano non lo conosce e quel che non può tradurle la sua collega più anziana se lo fa spiegare a gesti.
Piccola, mora, magra e scura: Marina è una bomboniera infiocchettata in un vestitino rosso a pois molto retrò ma, se non fosse per il sorriso, sarebbe anonima quanto una villetta a schiera.
Convinto più dai pregressi del luogo che dalla ragazza individualmente intesa, decido di caricare il fardellino.
Cinguettando in alamanno, mi indica il percorso verso un postribolo all'aria aperta che – molto probabilmente – conosco meglio di lei.
Un vento leggero lascia frusciare le foglie puntute degli eucalipti sopra e attorno a noi.
Adoro l'odore degli eucalipti e mentre io mi ci riempo i polmoni, Marina si pulisce con cura le parti intime.
Nel ciuccio s'impegna e le riesce bene. Quel che le riesce ancora meglio è assumere atteggiamenti e pose da ragazzina provocante, sdraiandomisi in grembo a culo pizzo per farselo massaggiare.
La discrezione del posto permette di scendere dall'auto per completare la prestazione.
Ha un bel sederino, leggermente rientrante al di sotto dell'osso sacro, ad un'altezza che mi si confà perfettamente. Mi rimane proprio comoda da montare.
Non male e non benissimo. Onesta.
Deve tuttavia lavorare molto sul contorno. Esempio?
Eccoci lì, con la portiera della macchina aperta, lei poggiata con le braccia al sedile e io dietro di lei. Ho appena riempito il condom.
Si gira e mi sfila lei la protezione, curandosi di non farmi sgocciolare nulla addosso. Bene.
Raccoglie tutto in un fazzoletto (lì non si getta a terra nulla) e mi passa le salviettine umide. Bene.
Mentre sto dando un'ultima rifinitura come per gessare la stecca da biliardo – e ancora non mi sono mosso di mezzo passo – si accovaccia e piscia allargandosi ben bene la fica con indice e medio. Male. Molto male.
Eccheccazzodibisognoc'èdipisciareadiecicentimetridameedallemiescarpeedallamiamacchinaedaimieiocchi?
Questo mi sa tanto che al laufhaus non glielo facevano fare... o forse sì, conoscendo quanto bizzarri siano i tedeschi in fatto di sesso.
Su certe cose io sono pudico. Assieme a una donna cui magari ho appena riempito la bocca di sperma, per fare pipì chiudo la porta.