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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Georgiana
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
ZONA: Malagrotta
NAZIONALITA': rumena
ETA': 27
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: biondina esile
ATTITUDINE: si applica
LA MIA RECENSIONE:
Mi hanno confessato che...
... quella biondina magra magra che sta nello slargo su via di Malagrotta, tra la discarica e l'incrocio con la Pisana... Hai presente? Quella che lavora con l'altra bionda mezza milfona ma tanto gentile e socievole... hai capito di chi sto parlando?
Esatto! Proprio lei. Si chiama Georgiana. Ti avevo raccontato che ero passato e l'avevo intervistata ma andavo di corsa... Beh, l'altro giorno, alla fine, ci sono andato. Mi aveva fatto una buona impressione. Sembrava allegra e socievole e mi aveva colpito qualcosa di lei che trascendeva il mero aspetto fisico... lì per lì non avevo capito bene perché ma mi aveva colpito. Insomma per farla breve, sono arrivato e le ho trovate a chiacchierare in piedi bordo strada. La milf non mi ricordo ma lei indossava una gonnellina plissettata nera corta corta che da sopra lasciava che il perizoma facesse bella mostra di sé e il solito top con bretelline e un tacco vertiginoso. Il nero del suo abbigliamento sparava ancora più evidente nel contrasto con la sua pelle chiara e i capelli biondi che contornavano il visino scarno. Appena l'ho guardata, tutta sorridente, mi ha proposto la solita solfa... te l'ho raccontato decine di volte... "Andiamo?" "Boca figa 30 euro" "è tranquillo..." le solite puttanate... oops scusa... m'è scappato... ma aveva qualcosa nello sguardo... qualcosa che non avevo mai notato in nessun'altra. Mi è sembrata... mi è sembrata triste. Tu mi dirai che comincio a farmi troppe pippe mentali... beh può essere... ma credo che la questione sia piuttosto che comincio a vedere invece di limitarmi a guardare come ho fatto fino a ieri. Era come se un velo opaco si frapponesse tra il mio sguardo ed il suo. Un non so che di drammatico mi sembrava emergere a tratti da una dimensione parallela ma infinitamente più profonda della sua apparentemente ilare espressione. In quel momento, lo ammetto, ho relegato queste sensazioni ad un livello secondario e ho dato la precedenza agli istinti. Ci siamo infrattati nel canneto... sì bravo, quello tra la strada e il fosso, a fianco allo stabilimento. Le ho dato i suoi 30 euro e mi sono fatto incappucciare. Ha iniziato a succhiare, per la cronaca un lavoretto senza infamia e senza lode, una cosetta ben fatta ma sempre da in piedi... insomma da otr... dicevo... ha iniziato a succhiare e mentre succhiava mi lanciava qualche occhiata birichina. Eh sì nel suo sguardo c'era effettivamente un che di triste e i grumi del rimmel sulle ciglia mi sembravano tante piccole lacrime nere. Ma ancora una volta ho ricacciato indietro le nefaste sensazioni perché è arrivata la richiesta: "Allora famo la pecorina? ". Eh che te dico? Famo 'sta pecorina! D'altra parte stavo lì per quello! Lei ha lasciato cadere lo slip, si è girata di spalle, si è chinata pure oltre i 90 gradi e si è mantenuta in equilibrio aggrappandosi a due canne. Mentre la possedevo cercavo di concentrarmi sulla sua esile figura. La parte destra della sua schiena ampiamente decorata da un tatuaggio, i suoi fianchi ben modellati su cui la gonna si era arrampicata lasciandoli alla completa mercé del mio sguardo libidinoso, il suo giro vita più stretto della mia coscia... tutti elementi straordinariamente affascinanti... ma poi si è contorta per guardarmi negli occhi e ho avuto ancora quella sensazione... boh io non lo so... sarò io... Le ho agguantato il seno e lei si è tirata giù tutto per offrirmelo meglio ma l'ho trovato svuotato e calante... D'altra parte la maternità non passa per tutte senza lasciare conseguenze... ma ben vengano!
Fatto sta che ho finito in quella posizione e, devo dire, mi è piaciuto.
Certo i 27 anni anagrafici dichiarati, sul suo viso, sembrano essere qualcuno in più e il suo corpo porta i segni di tante battaglie ma è una di quelle ragazze che mi hanno dato qualcosa in più di quanto io abbia dato loro non tanto a livello di prestazione, sebbene il trentello che chiede lo meriti in pieno, ma dal punto di vista dell'esperienza. Come puoi immaginare, non capita spesso che queste fanciulle mi trasmettano una qualche emozione e lei ci è riuscita. Certo, se la mia non è stata tutta una mera mendace sensazione, quello che mi ha comunicato è stato un sentimento di adeguamento e accettazione degli eventi: la necessità di lavorare per qualcosa di importante al punto di arrivare alla strada. Che ti dico? Forse lei non è una di quelle che non si accontentano di uno stipendiuccio derivante da un lavoretto umile... magari il lavoretto umile non lo ha trovato o lo ha perso e si è trovata con una bimba e alle soglie dell'indigenza... chissà.
Come dici? Mah, forse c'hai ragione: era solo una trombata.
Ossequi.
NOME: Georgiana
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
ZONA: Malagrotta
NAZIONALITA': rumena
ETA': 27
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: biondina esile
ATTITUDINE: si applica
LA MIA RECENSIONE:
Mi hanno confessato che...
... quella biondina magra magra che sta nello slargo su via di Malagrotta, tra la discarica e l'incrocio con la Pisana... Hai presente? Quella che lavora con l'altra bionda mezza milfona ma tanto gentile e socievole... hai capito di chi sto parlando?
Esatto! Proprio lei. Si chiama Georgiana. Ti avevo raccontato che ero passato e l'avevo intervistata ma andavo di corsa... Beh, l'altro giorno, alla fine, ci sono andato. Mi aveva fatto una buona impressione. Sembrava allegra e socievole e mi aveva colpito qualcosa di lei che trascendeva il mero aspetto fisico... lì per lì non avevo capito bene perché ma mi aveva colpito. Insomma per farla breve, sono arrivato e le ho trovate a chiacchierare in piedi bordo strada. La milf non mi ricordo ma lei indossava una gonnellina plissettata nera corta corta che da sopra lasciava che il perizoma facesse bella mostra di sé e il solito top con bretelline e un tacco vertiginoso. Il nero del suo abbigliamento sparava ancora più evidente nel contrasto con la sua pelle chiara e i capelli biondi che contornavano il visino scarno. Appena l'ho guardata, tutta sorridente, mi ha proposto la solita solfa... te l'ho raccontato decine di volte... "Andiamo?" "Boca figa 30 euro" "è tranquillo..." le solite puttanate... oops scusa... m'è scappato... ma aveva qualcosa nello sguardo... qualcosa che non avevo mai notato in nessun'altra. Mi è sembrata... mi è sembrata triste. Tu mi dirai che comincio a farmi troppe pippe mentali... beh può essere... ma credo che la questione sia piuttosto che comincio a vedere invece di limitarmi a guardare come ho fatto fino a ieri. Era come se un velo opaco si frapponesse tra il mio sguardo ed il suo. Un non so che di drammatico mi sembrava emergere a tratti da una dimensione parallela ma infinitamente più profonda della sua apparentemente ilare espressione. In quel momento, lo ammetto, ho relegato queste sensazioni ad un livello secondario e ho dato la precedenza agli istinti. Ci siamo infrattati nel canneto... sì bravo, quello tra la strada e il fosso, a fianco allo stabilimento. Le ho dato i suoi 30 euro e mi sono fatto incappucciare. Ha iniziato a succhiare, per la cronaca un lavoretto senza infamia e senza lode, una cosetta ben fatta ma sempre da in piedi... insomma da otr... dicevo... ha iniziato a succhiare e mentre succhiava mi lanciava qualche occhiata birichina. Eh sì nel suo sguardo c'era effettivamente un che di triste e i grumi del rimmel sulle ciglia mi sembravano tante piccole lacrime nere. Ma ancora una volta ho ricacciato indietro le nefaste sensazioni perché è arrivata la richiesta: "Allora famo la pecorina? ". Eh che te dico? Famo 'sta pecorina! D'altra parte stavo lì per quello! Lei ha lasciato cadere lo slip, si è girata di spalle, si è chinata pure oltre i 90 gradi e si è mantenuta in equilibrio aggrappandosi a due canne. Mentre la possedevo cercavo di concentrarmi sulla sua esile figura. La parte destra della sua schiena ampiamente decorata da un tatuaggio, i suoi fianchi ben modellati su cui la gonna si era arrampicata lasciandoli alla completa mercé del mio sguardo libidinoso, il suo giro vita più stretto della mia coscia... tutti elementi straordinariamente affascinanti... ma poi si è contorta per guardarmi negli occhi e ho avuto ancora quella sensazione... boh io non lo so... sarò io... Le ho agguantato il seno e lei si è tirata giù tutto per offrirmelo meglio ma l'ho trovato svuotato e calante... D'altra parte la maternità non passa per tutte senza lasciare conseguenze... ma ben vengano!
Fatto sta che ho finito in quella posizione e, devo dire, mi è piaciuto.
Certo i 27 anni anagrafici dichiarati, sul suo viso, sembrano essere qualcuno in più e il suo corpo porta i segni di tante battaglie ma è una di quelle ragazze che mi hanno dato qualcosa in più di quanto io abbia dato loro non tanto a livello di prestazione, sebbene il trentello che chiede lo meriti in pieno, ma dal punto di vista dell'esperienza. Come puoi immaginare, non capita spesso che queste fanciulle mi trasmettano una qualche emozione e lei ci è riuscita. Certo, se la mia non è stata tutta una mera mendace sensazione, quello che mi ha comunicato è stato un sentimento di adeguamento e accettazione degli eventi: la necessità di lavorare per qualcosa di importante al punto di arrivare alla strada. Che ti dico? Forse lei non è una di quelle che non si accontentano di uno stipendiuccio derivante da un lavoretto umile... magari il lavoretto umile non lo ha trovato o lo ha perso e si è trovata con una bimba e alle soglie dell'indigenza... chissà.
Come dici? Mah, forse c'hai ragione: era solo una trombata.
Ossequi.