PROLOGO
Come si fa a percorrere 150 km in una notte senza neanche accorgersene? Semplice, facendo un puttan tour. Solo che quando si macina troppa strada vuol dire che non si è trovato nulla d'interessante ed in questo caso è meglio tornare a casa senza insistere. Ci sarebbe tanto da guadagnare. Purtroppo chi fa la voce grossa è il cazzo che finisce per farci fare cose sbagliate. Insomma una serata col gozzo del coccodrillo.
Spazio fra Calenzano, Firenze Sud e non c'è niente che sia degno d'attenzione. Certe tipe le ho cancellate dall'agenda, altre non le trovo al loro posto (l'amico failli ha portato via la mia preferita!?), quello che c'è sa di missile e non titilla la papilla. Trovo una cinese in via Novoli, caruccia, ma non sono i miei tipi, parto comunque con la mia intervista in linguaggio tosco-mandarino e chiedo: "Ciuccilcinci?". Lei: "Cincinsù?" o qualcosa del genere. Me ne vado disgustato, deciso ad andare a casa, ma strada facendo finisco sui vialoni a Prato e rimembro tale Irina (già recensita)... ci sarà? Passo nella via in oggetto ed ecco che invece c'è la bionda magra, l'amica di Irina.
RECE
Sono poco convinto ma parto con l'intervista, si chiama Anna, bionda alta magra, sicuramente ucraina in quanto durante il social time scopro che è la cugina della citata Irina. Irina non c'era, forse aveva le sue cose. Mi dice che ora al distributore lavorano in tre: irina, lei e un altra bionda. Ok, velocità cantieristica e via per Bj + rai1. Mi porta dietro al distributore e siccome il clima lo consentiva decidiamo di andare all'aperto, dietro un casottino. Il posto appariva sicurissimo perchè eravamo nascosti e invisibili a tutti... a meno che qualcuno non fosse andato lì di proposito a scassare la minchia.
Io in piedi e lei parte con un pompino incappucciato, senza mai staccarsi dall'amico, ma nulla di che. A un certo punto sento qualcuno che parla e che si avvicina a noi... era un marocchino. Ci vede e se ne torna indietro a sedere sul suo scooter a circa 50 metri da noi. A quel punto la poesia era ZERO. Mentre lei riprende a pompare io sbircio per vedere se si avvicinava qualcun altro.
Che situazione...
Decido di fregarmene, la faccio girare le abbasso le mutandine e le maneggio il culo (OPS ha i ciccioli! Emorroidi?)
e la passerina da sotto, mentre con l'altra mano mi masturbo con furia (non era il caso di fare rai1). Dopo essere venuto lei mi saluta e va via dalla sua amica che aveva prenotato un passaggio da un collega punter per tornare a casa.
Come si fa a percorrere 150 km in una notte senza neanche accorgersene? Semplice, facendo un puttan tour. Solo che quando si macina troppa strada vuol dire che non si è trovato nulla d'interessante ed in questo caso è meglio tornare a casa senza insistere. Ci sarebbe tanto da guadagnare. Purtroppo chi fa la voce grossa è il cazzo che finisce per farci fare cose sbagliate. Insomma una serata col gozzo del coccodrillo.
Spazio fra Calenzano, Firenze Sud e non c'è niente che sia degno d'attenzione. Certe tipe le ho cancellate dall'agenda, altre non le trovo al loro posto (l'amico failli ha portato via la mia preferita!?), quello che c'è sa di missile e non titilla la papilla. Trovo una cinese in via Novoli, caruccia, ma non sono i miei tipi, parto comunque con la mia intervista in linguaggio tosco-mandarino e chiedo: "Ciuccilcinci?". Lei: "Cincinsù?" o qualcosa del genere. Me ne vado disgustato, deciso ad andare a casa, ma strada facendo finisco sui vialoni a Prato e rimembro tale Irina (già recensita)... ci sarà? Passo nella via in oggetto ed ecco che invece c'è la bionda magra, l'amica di Irina.
RECE
Sono poco convinto ma parto con l'intervista, si chiama Anna, bionda alta magra, sicuramente ucraina in quanto durante il social time scopro che è la cugina della citata Irina. Irina non c'era, forse aveva le sue cose. Mi dice che ora al distributore lavorano in tre: irina, lei e un altra bionda. Ok, velocità cantieristica e via per Bj + rai1. Mi porta dietro al distributore e siccome il clima lo consentiva decidiamo di andare all'aperto, dietro un casottino. Il posto appariva sicurissimo perchè eravamo nascosti e invisibili a tutti... a meno che qualcuno non fosse andato lì di proposito a scassare la minchia.
Io in piedi e lei parte con un pompino incappucciato, senza mai staccarsi dall'amico, ma nulla di che. A un certo punto sento qualcuno che parla e che si avvicina a noi... era un marocchino. Ci vede e se ne torna indietro a sedere sul suo scooter a circa 50 metri da noi. A quel punto la poesia era ZERO. Mentre lei riprende a pompare io sbircio per vedere se si avvicinava qualcun altro.
Che situazione...Decido di fregarmene, la faccio girare le abbasso le mutandine e le maneggio il culo (OPS ha i ciccioli! Emorroidi?)
e la passerina da sotto, mentre con l'altra mano mi masturbo con furia (non era il caso di fare rai1). Dopo essere venuto lei mi saluta e va via dalla sua amica che aveva prenotato un passaggio da un collega punter per tornare a casa.
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