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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Claudia
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/claudia-21-anni-italiana-855k106530040
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia (AN)
NAZIONALITA': Italiana
ETA': professa 21, secondo me 23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI: Bbj/Fdp
SERVIZI USUFRUITI: 69/Bbj/COB (il mio!!) - si legga rece
COMPENSO RICHIESTO: 50 con bj, 100 con bbj
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 45 minuti
DESCRIZIONE FISICA: vedi foto
ATTITUDINE: GFE
REPERIBILITA': Molto buona. Risponde subito.
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: No, condomino con ascensore. Forse qualche scaletta epr arrivare al portone ma mi sembra ci siano rampe per disabili.
INDEX RICERCHE: 33131305XX
LA MIA RECENSIONE:
“Well, my heart went "boom",
When I crossed that room
And I held her hand in mine”
Sono queste le prime parole che mi vengono in mente ripensando all’esperienza vissuta ieri sera, e ringrazio il buon Paul McCartney per aver anticipato una 50ina di anni i miei sentimenti in un pomeriggio di inizio febbraio.
Ma andiamo con ordine.
Adoro il mare in inverno.
Adoro il mare in inverno, quando la nebbia ne impedisce la vista e rende tutto blue.
Adoro il mare in inverno e con la nebbia ancor più quando finisco i miei impegni in anticipo, e ho del tempo da dedicarmi; è una cosa che accade sempre più di rado e in verità ne ho sempre più bisogno.
Mi piace spulciare i siti di incontri e rimango frustrato quando non posso andar per zoccole per mancanza di tempo, più che di voglia o di danaro.
In questa giornata da occhio a mezz’asta, durante il viaggio in auto ne approfitto per ascoltarmi l’ultimo Bowie, che si adatta perfettamente al clima e al colore del cielo: grigio, cupo, senza un minimo spiraglio di miglioramento, così come mi immagino David durante le registrazioni, già martoriato dalla malattia e con la consapevolezza che sarebbe stata l’ultima volta, anche se in cuor suo stava già preparando la successiva.
Ho citato Bowie e prima McCartney, due universi assolutamente conciliabili e che fanno parte del mio essere, ma soprattutto del mio agire, da una parte l’apatia, la tristezza e financo la disperazione e dall’altra la spensieratezza, la gioia dell’essere vivi e il voler affrontare la vita con i coglioni e sempre a mille.
E’ con questo solito dualismo che mi appresto ad una missione esplorativa a Senigallia, zona che in passato mi ha dato tante soddisfazioni ma ultimamente non è foriera di grandi professioniste, tutt’altro.
E a non dire che di merce ce ne sarebbe tanta, la maggior parte da scartare a prima vista, non già per le dubbie qualità fisiche, di cui non sono mai stato un buongustaio, quando per l’atteggiamento superficiale, di chi il cuore non ce lo mette neanche un pò.
Le prime telefonate sono dunque una delusione ma, sentendomi più Paul che David, non demordo.
Claudia l’avevo adocchiata la mattina, visto che non avevo mai visto l’annuncio, quelle foto sapevano molto di “amatoriale” e i 21 anni dichiarati mi avevano spinto almeno ad un’indagine preventiva; al telefono molto simpatica, cordiale, forse non proprio marchigiana come si professa ma sicuramente del centro italia, mi aveva incoraggiato ad andarla a trovare con una voce “innocente” (un aggettivo che oggi pomeriggio risuonerà diverse volte nella mia testa), seppur il menù non fosse esattamente da trattoria, quanto quasi da ristorantino di media caratura che tenta di darsi un tono: ci sta il 50ino per il classico BJ+Fk ma il raddoppio per il Bbj mi era parso un tantino eccessivo.
La parte David si stava impossessando di me, facendomi girare l’auto verso altri lidi quando Paul mi viene a ricordare che “Money can’y buy me love”, ma almeno una mezz’oretta di relax si, se tutto va bene o, meglio, se proviamo a farlo andar bene.
Nessun dubbio dunque sull’andare a trovarla e in 2 minuti mi trovo sotto al grande palazzone in riva al mare, giusto giusto vicino a degli esercizi commerciali dove tutti sembrano farsi i cazzi loro.
Dal suono del campanello all’apertura della porta è stato questo preciso susseguirsi di eventi:
Suono.
Apre.
Salgo.
Cerco la porta.
Si apre.
La guarda.
BOOM.
“Well, my heart went BOOM.......”.
Non fosse stato per quel cazzo di vestitino pseudo-sexy con relativi stivaloni da Pretty Woman, entrambi palesemente cinesi, alla ragazza che mi ha aperto la porta avrei risposto:
“Ehm, mi scusi, devo aver sbagliato portone....e comunque piacere, sono Witch, le andrebbe un the insieme?? Vorrebbe diventare la donna della mia vita e darmi una scarica di figli??”
Invece rimango li come un fesso, con gli occhi sgranati e la lingua che fatico a tener dentro.
Non per la bellezza di Claudia, non per la sua avvenenza o per il suo sex-appeal, così a prima vista, ma per la sua “innocenza”.
E, aggiungerei, per il suo viso, che io reputo bellissimo.
Adesso, prima che la maggior parte dei lettori di PFI si fiondino dalla povera sventurata che dovrà sopportarsi tutti i Km di cazzi del forum, devo specificare una cosa: ho personalmente dei gusti molto particolari e spesso voto 6 quelle che per l’utente medio sono fighe stratosferiche, non già perché anche io non le reputi per l'appunto stratosferiche, quanto per l’atteggiamento o magari per un piccolo particolare che mi colpisce negativamente.
Raramente il mio cuore ha fatto “Boom” a prima vista e stavolta, senza dubbio, è una di quelle.
Claudia è una ragazza chiaramente acqua e sapone, che potrebbe tranquillamente essere la nostra segretaria, nostra zia, nostra nipote oppure la vicina di casa che porta da mangiare ai gatti la sera; niente ha della zoccola, ne la faccia, ne il corpo, ne l’atteggiamento e quel vestito è una nota stonata su una struttura così, esagero, precisa.
Anche la voce mi fa ribollire il sangue e sono già in un altro pianeta, perso nei suoi occhi scuri e nei suoi capelli lunghi, biondi e che assolutamente necessitano di un taglio accurato ma sopratuttto di una lavata approfondita (altra caratteristica che mi manda completamente fuori di testa).
Ecco, è questo che mi ha fatto perdere la ragione: il non aver nessun punto in comune con le zoccole che settimanalmente vado a trovare, se non il piccolo appartamento dove riceve e, mi ripeto, quel maledetto vestito.
Per un attimo sento David che si sta di nuovo impossessando di me, quando lei mi dice che in cucina c’è un suo amico e se la cosa mi da fastidio; annuso del marcio nella cosa, ma sono talmente perso che me ne fotte un cazzo, mandami al bagno e distruggimi come ti pare, che al tuo amico ci penseremo se succederà qualcosa.
Io da parte mia potrei anche morire, basta che mi zompi sopra e mi fai sentire tutto il peso che hai sulle costole e sulla spina dorsale.
Entriamo in camera e cominciamo a chiacchierare; faccio un pò fatica a rompere i ghiaccio perché lei tentenna, è dubbiosa, quasi timida; mi confida di aver cominciato il giorno prima a fare questo mestiere perché vive da sola e ha bisogno di soldi ed il suo amico sta li con lei perché ha paura che qualcuno le possa fare del male.
Addirittura si scusa se non sarà brava, quasi chiedendomi consigli su come gestire questo mestiere che per lei è una novità.
Per lei, che ha un buon rapporto con il sesso e ha, ancora, assolutamente bisogno di soldi.
Io mi sto spogliando ma non ho voglia di cominciare le danze senza conoscerci un pò e visto che lei non ha fretta la sto ad ascoltare senza interromperla più di tanto, cercando di trovare l’esitazione sulla sua voce che mi faccia capire che mi sta raccontando un cumulo di cazzate.
(Per inciso, di quell’esitazione non ne ho trovata nemmeno una briciola in tutta la serata).
Intanto anche lei si è spogliata e fisicamente è proprio come me l’aspettavo: ABBONDANTE.
Abbondante ma DURA, Cristo si, DURA come solo le 20enni sanno essere.
DURA, cazzo, che il seno che sarà si e no una 3a non accenna nemmeno ad abbassare gli occhi per un istante.
Non mi stancherò mai di dirlo: forse per gli amanti delle alicette non sarà l’ideale, ma per il sottoscritto è fisicamente PERFETTA, un viso che adoro e tanta (ma tanta!) carne da masticare.
Questo il mood con il quale si sono svolti i 45 minuti di incontro, nei quali ci siamo baciati, ci siamo toccati, ci siamo morsicchiati ed accarezzati, ci siamo leccati, ci siamo leccati, ci siamo leccati….ci siamo leccati tanto, per un tempo che a me è sembrato infinito e che ancora avrei voluto non finisse mai.
Di sopra, di sotto, di fianco, a 69, in tutti i modi ci siamo leccati, e dopo ogni posizione le prendevo la testa e gli mettevo la lingua in bocca per saggiarne il gusto, ricambiato.
Sarebbe stato bello chiudere ansimando insieme, ma i dannati preservativi in dotazione sono di una misura XS o so il cazzo cosa e non c’è verso di infilarmeli e a non dire che non sono esattamente un Trentalance.
Scuse di rito e giù ancora di 69, fino alla fine, fino a quando non mi tengo più e mi lascio andare, in maggior quantità sulla mio addome.
(non mi soffermo sul rapporto fisico in se, che per me è stato totalmente secondario, tanto ero preso psicologicamente dall’incontro).
Già, praticamente non ho scopato, e sticazzi.
Rimaniamo li a chiacchierare ancora per un pò, che oggi il tempo sembra non essere un elemente indispensabile per noi e quando sono lì lì per andarmente non resisto alla tentazione e la abbraccio forte dandole un bacino sui capelli unti, come se fosse un’amica che non vedo da tempo e che, ne sono sicuro, rivedrò tra non molto.
Torno a casa e mi chiedo se per caso non mi stia abbandonando alla demenza senile o prenda questo tipo di incontri troppo sul piano psicologico e poco su quello fisico, come dovrebbe essere.
Come a dire, troppo David e poco Paul.
Non so darmi risposta, so solo che personalmente seguo molto le emozioni, mi comporto di conseguenza e stavolta mi hanno portato ad un incontro in cui la parte fisica (e men che meno l’orgasmo) aveva una valenza del tutto ridicola, dato il forte impatto emotivo che Claudia mi ha dato sin dall’inizio, sin dall’apertura della porta.
Per la scopata, per la pecorina, per la missionaria e tutti gli altri orrori soliti degli incontri zoccolistici ci sarà tempo e sicuramente a breve, oggi è stato solo uno scambio di emozioni.
Ho usato la parola “scambio” e senza vergogna, perché credo che quello che ho dato, in larga parte ho anche ricevuto, segno che da entrambe le parti c’è stato qualcosa di bello.
“…and in the end, the love you take, is equal to the love you make”.
P.S.: ....e spero solo che il suo atteggiamento non cambi con il passare del tempo e l’aumento dei cazzi, che una rosa fa presto a sfiorire ma l’erba infestante ci mette un secondo a crescere.
NOME INSERZIONISTA: Claudia
RIFERIMENTO INTERNET: http://ancona.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/claudia-21-anni-italiana-855k106530040
CITTA DELL'INCONTRO: Senigallia (AN)
NAZIONALITA': Italiana
ETA': professa 21, secondo me 23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI: Bbj/Fdp
SERVIZI USUFRUITI: 69/Bbj/COB (il mio!!) - si legga rece
COMPENSO RICHIESTO: 50 con bj, 100 con bbj
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 45 minuti
DESCRIZIONE FISICA: vedi foto
ATTITUDINE: GFE
REPERIBILITA': Molto buona. Risponde subito.
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: No, condomino con ascensore. Forse qualche scaletta epr arrivare al portone ma mi sembra ci siano rampe per disabili.
INDEX RICERCHE: 33131305XX
LA MIA RECENSIONE:
“Well, my heart went "boom",
When I crossed that room
And I held her hand in mine”
Sono queste le prime parole che mi vengono in mente ripensando all’esperienza vissuta ieri sera, e ringrazio il buon Paul McCartney per aver anticipato una 50ina di anni i miei sentimenti in un pomeriggio di inizio febbraio.
Ma andiamo con ordine.
Adoro il mare in inverno.
Adoro il mare in inverno, quando la nebbia ne impedisce la vista e rende tutto blue.
Adoro il mare in inverno e con la nebbia ancor più quando finisco i miei impegni in anticipo, e ho del tempo da dedicarmi; è una cosa che accade sempre più di rado e in verità ne ho sempre più bisogno.
Mi piace spulciare i siti di incontri e rimango frustrato quando non posso andar per zoccole per mancanza di tempo, più che di voglia o di danaro.
In questa giornata da occhio a mezz’asta, durante il viaggio in auto ne approfitto per ascoltarmi l’ultimo Bowie, che si adatta perfettamente al clima e al colore del cielo: grigio, cupo, senza un minimo spiraglio di miglioramento, così come mi immagino David durante le registrazioni, già martoriato dalla malattia e con la consapevolezza che sarebbe stata l’ultima volta, anche se in cuor suo stava già preparando la successiva.
Ho citato Bowie e prima McCartney, due universi assolutamente conciliabili e che fanno parte del mio essere, ma soprattutto del mio agire, da una parte l’apatia, la tristezza e financo la disperazione e dall’altra la spensieratezza, la gioia dell’essere vivi e il voler affrontare la vita con i coglioni e sempre a mille.
E’ con questo solito dualismo che mi appresto ad una missione esplorativa a Senigallia, zona che in passato mi ha dato tante soddisfazioni ma ultimamente non è foriera di grandi professioniste, tutt’altro.
E a non dire che di merce ce ne sarebbe tanta, la maggior parte da scartare a prima vista, non già per le dubbie qualità fisiche, di cui non sono mai stato un buongustaio, quando per l’atteggiamento superficiale, di chi il cuore non ce lo mette neanche un pò.
Le prime telefonate sono dunque una delusione ma, sentendomi più Paul che David, non demordo.
Claudia l’avevo adocchiata la mattina, visto che non avevo mai visto l’annuncio, quelle foto sapevano molto di “amatoriale” e i 21 anni dichiarati mi avevano spinto almeno ad un’indagine preventiva; al telefono molto simpatica, cordiale, forse non proprio marchigiana come si professa ma sicuramente del centro italia, mi aveva incoraggiato ad andarla a trovare con una voce “innocente” (un aggettivo che oggi pomeriggio risuonerà diverse volte nella mia testa), seppur il menù non fosse esattamente da trattoria, quanto quasi da ristorantino di media caratura che tenta di darsi un tono: ci sta il 50ino per il classico BJ+Fk ma il raddoppio per il Bbj mi era parso un tantino eccessivo.
La parte David si stava impossessando di me, facendomi girare l’auto verso altri lidi quando Paul mi viene a ricordare che “Money can’y buy me love”, ma almeno una mezz’oretta di relax si, se tutto va bene o, meglio, se proviamo a farlo andar bene.
Nessun dubbio dunque sull’andare a trovarla e in 2 minuti mi trovo sotto al grande palazzone in riva al mare, giusto giusto vicino a degli esercizi commerciali dove tutti sembrano farsi i cazzi loro.
Dal suono del campanello all’apertura della porta è stato questo preciso susseguirsi di eventi:
Suono.
Apre.
Salgo.
Cerco la porta.
Si apre.
La guarda.
BOOM.
“Well, my heart went BOOM.......”.
Non fosse stato per quel cazzo di vestitino pseudo-sexy con relativi stivaloni da Pretty Woman, entrambi palesemente cinesi, alla ragazza che mi ha aperto la porta avrei risposto:
“Ehm, mi scusi, devo aver sbagliato portone....e comunque piacere, sono Witch, le andrebbe un the insieme?? Vorrebbe diventare la donna della mia vita e darmi una scarica di figli??”
Invece rimango li come un fesso, con gli occhi sgranati e la lingua che fatico a tener dentro.
Non per la bellezza di Claudia, non per la sua avvenenza o per il suo sex-appeal, così a prima vista, ma per la sua “innocenza”.
E, aggiungerei, per il suo viso, che io reputo bellissimo.
Adesso, prima che la maggior parte dei lettori di PFI si fiondino dalla povera sventurata che dovrà sopportarsi tutti i Km di cazzi del forum, devo specificare una cosa: ho personalmente dei gusti molto particolari e spesso voto 6 quelle che per l’utente medio sono fighe stratosferiche, non già perché anche io non le reputi per l'appunto stratosferiche, quanto per l’atteggiamento o magari per un piccolo particolare che mi colpisce negativamente.
Raramente il mio cuore ha fatto “Boom” a prima vista e stavolta, senza dubbio, è una di quelle.
Claudia è una ragazza chiaramente acqua e sapone, che potrebbe tranquillamente essere la nostra segretaria, nostra zia, nostra nipote oppure la vicina di casa che porta da mangiare ai gatti la sera; niente ha della zoccola, ne la faccia, ne il corpo, ne l’atteggiamento e quel vestito è una nota stonata su una struttura così, esagero, precisa.
Anche la voce mi fa ribollire il sangue e sono già in un altro pianeta, perso nei suoi occhi scuri e nei suoi capelli lunghi, biondi e che assolutamente necessitano di un taglio accurato ma sopratuttto di una lavata approfondita (altra caratteristica che mi manda completamente fuori di testa).
Ecco, è questo che mi ha fatto perdere la ragione: il non aver nessun punto in comune con le zoccole che settimanalmente vado a trovare, se non il piccolo appartamento dove riceve e, mi ripeto, quel maledetto vestito.
Per un attimo sento David che si sta di nuovo impossessando di me, quando lei mi dice che in cucina c’è un suo amico e se la cosa mi da fastidio; annuso del marcio nella cosa, ma sono talmente perso che me ne fotte un cazzo, mandami al bagno e distruggimi come ti pare, che al tuo amico ci penseremo se succederà qualcosa.
Io da parte mia potrei anche morire, basta che mi zompi sopra e mi fai sentire tutto il peso che hai sulle costole e sulla spina dorsale.
Entriamo in camera e cominciamo a chiacchierare; faccio un pò fatica a rompere i ghiaccio perché lei tentenna, è dubbiosa, quasi timida; mi confida di aver cominciato il giorno prima a fare questo mestiere perché vive da sola e ha bisogno di soldi ed il suo amico sta li con lei perché ha paura che qualcuno le possa fare del male.
Addirittura si scusa se non sarà brava, quasi chiedendomi consigli su come gestire questo mestiere che per lei è una novità.
Per lei, che ha un buon rapporto con il sesso e ha, ancora, assolutamente bisogno di soldi.
Io mi sto spogliando ma non ho voglia di cominciare le danze senza conoscerci un pò e visto che lei non ha fretta la sto ad ascoltare senza interromperla più di tanto, cercando di trovare l’esitazione sulla sua voce che mi faccia capire che mi sta raccontando un cumulo di cazzate.
(Per inciso, di quell’esitazione non ne ho trovata nemmeno una briciola in tutta la serata).
Intanto anche lei si è spogliata e fisicamente è proprio come me l’aspettavo: ABBONDANTE.
Abbondante ma DURA, Cristo si, DURA come solo le 20enni sanno essere.
DURA, cazzo, che il seno che sarà si e no una 3a non accenna nemmeno ad abbassare gli occhi per un istante.
Non mi stancherò mai di dirlo: forse per gli amanti delle alicette non sarà l’ideale, ma per il sottoscritto è fisicamente PERFETTA, un viso che adoro e tanta (ma tanta!) carne da masticare.
Questo il mood con il quale si sono svolti i 45 minuti di incontro, nei quali ci siamo baciati, ci siamo toccati, ci siamo morsicchiati ed accarezzati, ci siamo leccati, ci siamo leccati, ci siamo leccati….ci siamo leccati tanto, per un tempo che a me è sembrato infinito e che ancora avrei voluto non finisse mai.
Di sopra, di sotto, di fianco, a 69, in tutti i modi ci siamo leccati, e dopo ogni posizione le prendevo la testa e gli mettevo la lingua in bocca per saggiarne il gusto, ricambiato.
Sarebbe stato bello chiudere ansimando insieme, ma i dannati preservativi in dotazione sono di una misura XS o so il cazzo cosa e non c’è verso di infilarmeli e a non dire che non sono esattamente un Trentalance.
Scuse di rito e giù ancora di 69, fino alla fine, fino a quando non mi tengo più e mi lascio andare, in maggior quantità sulla mio addome.
(non mi soffermo sul rapporto fisico in se, che per me è stato totalmente secondario, tanto ero preso psicologicamente dall’incontro).
Già, praticamente non ho scopato, e sticazzi.
Rimaniamo li a chiacchierare ancora per un pò, che oggi il tempo sembra non essere un elemente indispensabile per noi e quando sono lì lì per andarmente non resisto alla tentazione e la abbraccio forte dandole un bacino sui capelli unti, come se fosse un’amica che non vedo da tempo e che, ne sono sicuro, rivedrò tra non molto.
Torno a casa e mi chiedo se per caso non mi stia abbandonando alla demenza senile o prenda questo tipo di incontri troppo sul piano psicologico e poco su quello fisico, come dovrebbe essere.
Come a dire, troppo David e poco Paul.
Non so darmi risposta, so solo che personalmente seguo molto le emozioni, mi comporto di conseguenza e stavolta mi hanno portato ad un incontro in cui la parte fisica (e men che meno l’orgasmo) aveva una valenza del tutto ridicola, dato il forte impatto emotivo che Claudia mi ha dato sin dall’inizio, sin dall’apertura della porta.
Per la scopata, per la pecorina, per la missionaria e tutti gli altri orrori soliti degli incontri zoccolistici ci sarà tempo e sicuramente a breve, oggi è stato solo uno scambio di emozioni.
Ho usato la parola “scambio” e senza vergogna, perché credo che quello che ho dato, in larga parte ho anche ricevuto, segno che da entrambe le parti c’è stato qualcosa di bello.
“…and in the end, the love you take, is equal to the love you make”.
P.S.: ....e spero solo che il suo atteggiamento non cambi con il passare del tempo e l’aumento dei cazzi, che una rosa fa presto a sfiorire ma l’erba infestante ci mette un secondo a crescere.