La ragazza appollaiata da mattina a sera sul
guard rail in foto sta effettivamente appollaiata lì dalla mattina alla sera, tuttora e sempre, anche nei giorni scorsi e – immagino – nei giorni a venire.
E' stazionaria da moltissimo tempo: lunghi capelli ricci, di aspetto grazioso, particolarmente skinny, longilinea come un ombrello e con un look fra i più eccentrici che abbia mai visto indosso ad una OTR in generale e ad una black in particolare... predilige le parigine colorate a grosse righe orizzontali, calza solitamente scarpe basse o bassissime e non disdegna accessori curiosi tipo maxi occhialoni da sole anni '60 e berretti d'ispirazione (anch'essi) parigina.
A mio giudizio, queste le note positive e questo per rispondere alla tua richiesta info circa la sua reperibilità in loco... è sempre lì.
Se scrivo "sempre lì" significa letteralmente "sempre lì": non rammento una sola volta che, passando su quel tratto di strada, abbia notato una macchina in sosta nella sua piazzola e lei assente per lavoro. A farci caso, è fra le pay meno caricate (caricate per modo di dire, visto che l'imbosco s'effettua a piedi) che io ricordi. Chiaramente, non è una mera casualità ma una logica conseguenza causa-effetto.
Segue mia recensione datata qualche mese addietro...
CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: ignoto
CITTA DELL'INCONTRO: Santa Palomba (RM)
ZONA: via di Valle Caia
NAZIONALITA': una qualsiasi fra quelle subsahariane
ETA': fra i 20 e i 25, stima difficile a farsi
SERVIZI OFFERTI (vedi
DIZIONARIO): bj+rai1 fraudolentemente; in realtà, né uno né l'altro
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 10
DURATA DELL'INCONTRO: 5' minuti di calvario
DESCRIZIONE FISICA: skinny, graziosa in viso, poco seno e sedere pietrificato
ATTITUDINE: truffaldina
LA MIA RECENSIONE:
Valgano le premesse già redatte: bel fisico, bel viso, bel look... e consapevolezza di trovarla costantemente libera, il che non costituisce che raramente un buon biglietto da visita.
Pattuizione bordo-strada: 20 euro bocca-fica chiede la ragazza, 10 euro bocca-fica ribatto io e – previa sua accettazione – l'accordo è stipulato, quindi sortisco veloce dall'auto per seguirla passo passo.
Per quanto non si direbbe, il percorso da compiere a piedi è lungo: una strada dismessa che, in inverno e in concomitanza coi tagli stagionali della vegetazione, rimane sotto gli occhi di tutte le autovetture in transito per oltre duecento metri.
Dall'asfalto screpolato spuntano le erbacce. La natura si prende la sua rivalsa sull'uomo.
Anche la pay si prende la sua rivalsa sull'uomo: arrivati di gran lena in prossimità di un antico sottovia la ragazza reclama il compenso, l'arrotola in un lampo nel reggiseno puramente figurativo e – a brutto muso – mi fa subito: "o boca o fica"... ? ? ? ... "prego?"... ? ? ? … "o boca o fica"... eppur non s'era detto questo, il padreterno m'è testimone.
Già incazzato, fra la prima e la seconda opzione propendo per la seconda, tanto per godermi l'aderenza al mio ventre di un sederino che sta in un palmo di mano. Non c'è un divano, una poltrona (per quanto sdrucita), una sediola o un materassaccio cui appoggiarsi. Talvolta ne trovo, ma quando non ne trovo la pay s'ingegna a trattenersi a qualche tronco d'albero per mantenere l'equilibro a 90°. Questa pay no, niente affatto, e benché non manchino alberelli spontanei cui aggrapparsi si pone comunque dando ad essi le spalle e rimanendo impettita nel vuoto. Questo - vien da sé - impedisce che l'atto sessuale si realizzi.
Nonostante le mie rimostranze, non c'è modo di farla reggere ad alcunché. A tutto oppone un netto rifiuto, scuotendo la testa e sbuffando scocciata. Provo a penetrarla in piedi, ma non c'è modo. Provo a farla flettere un minimo, ma non c'è verso. L'imitazione dello stoccafisso le riesce a meraviglia.
Al terzo/quarto tentativo d'inserirmi, sento che forse sono vicino a riuscire nell'impresa. Allungo una mano libera sotto il suo pube e svelo l'antico trucchetto che già le neanderthaliane utilizzavano per avere una fetta di mammut: anziché farsi penetrare, fa scivolare l'uccello fra le dita serrando un pochettino.
Le levo la mano e sbraita. Rimetto la mia e sbraita di nuovo. La mando diplomaticamente affanculo mentre mi tiro su le braghe andandomene. Questa è la mia esperienza con la suddetta non in veste di tassista ma di mero cliente pagante... spilorcio sì, ma comunque pagante ed aperto alla trattativa.
Fra tante black-girls spizzicate negli anni, senza dubbio – considerazione personalissima – una delle ultimissime da tutti i punti di vista eccettuata l'estetica.