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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Gyulia
RIFERIMENTO INTERNET: http://roma.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/gyulia-come-un-caldo-hw8u116738611
CITTA DELL'INCONTRO: Sacrofano (RM)
NAZIONALITA': rumena
ETA': 25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto vere al 100% e testo conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bbj, rai
SERVIZI USUFRUITI: fk, bbj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 40
COMPENSO CONCORDATO: 40
DURATA DELL'INCONTRO: 25'
DESCRIZIONE FISICA: alta, mora, snellissima e soda
ATTITUDINE: brava, brava tanto... se non GFE, un finto GFE ma credibilissimo
REPERIBILITA': semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32484755xx
LA MIA RECENSIONE:
RECE AL POPOLO!
recensioni potabili, purificate, distillate, decalcificate
rece leggere per menti leggere
pochi verbi e niente aggettivi
frasi costruite come una baracca: due pali e un po' di spago
prezzi da OTR, servizi da loftina di pregio
suca con ardore e bacia con passione
perché a forza d'annà pe' cicoria...
...un tartufo ogni tanto lo si trova
da Verona a Sacrofano, prezzi dimezzati e servizi aumentati
"e tte credo... stamo a parlà de' Sacrofano..."
a Sacrofano non ci passi per sbaglio: o ci abiti oppure ci vai apposta... per fare che, che non c'è niente?
è la seconda volta in vita mia che ci metto piede: la prima per andare da una mignotta, la seconda pure
la prima è andata bene, la seconda anche pure
le foto sono le sue, l'appartamento manco per un cazzo
monolocale comunque caruccio - - - pied-à-terre è troppo complicato? sì, troppo complicato
tende rosse letto cucina e cesso - - - che altro serve? la mignotta che ci sta dentro
alta, mora, rumenissima - - - più rumena dei mici ! però... so' bbòni i mici
pure questa è bbòna
e fa la micia
così dicono in giro - - - sì, ma poi vatte a fidà
fa le fusa, miagola, ti si struscia addosso... è una gatta? No, è 'na fregna
fregna coi suoi difetti
bocca balcanica - - - da contratto, un dente deve mancare sempre
tetta inesistente - - - il reggipetto manco se lo toglie
già madre al 99,99%
fregna coi suoi pregi
magra affusolata tonica e tosta
occhio nero sguardo profondo
simpatica, ciarliera, bugiarda come tutte
due metri di lingua in bocca fanno sempre piacere...
eccolallà... me so' già stufato... de scrive a sto' modo - - - e chi te ce obbliga? nessuno
Gyulia è stata una piacevole scoperta... scoperta per modo di dire perché prima di decidermi a chiamarla ho consultato, visto, letto e riletto i commenti in rete che la riguardavano: tutti positivi, alcuni persino entusiastici.
Quello che non mi tornava chiaro era questo: perché mai una una loft graziosa che ha saputo farsi apprezzare e ben volere in una città ricca come Verona è andata a sbattere a Sacrofano? Qualcos'altro non mi tornava di Gyulia. Prescindendo dalla voce profonda e scontrosa con cui risponde al telefono, la sua richiesta attuale è sensibilmente differente dalle precedenti: non più 70 euro ma 40... ed è comunque un prezzario anomalo; riguardo le sigle, non più soltanto BJ ma BBJ.
Sospetto che la scheda telefonica sia passata di mano in mano... ma tant'è: l'offerta è allettante, la tentazione è forte e la curiosità è tanta. Presto fede alla mia convinzione che in provincia si scopi meglio che nella Capitale... meno gente, meno file, meno pretese sul dindarolo... e ancora: più rilassatezza (mia e della pay), maggiore riservatezza, ecc. ecc.... e m'involo alla volta di Sacrofano.
Sacrofano è davvero una destinazione disagiata e raggiungerla, da Roma, equivale a mettersi in viaggio: da un lato o dall'altro, dalla Cassia o dalla Flaminia, sono sempre dieci-quindici chilometri di strada serpeggiante che s'inerpica a fatica sui colli veietani... e che fatica!
Fra i ciclisti (ma la ggente nun lavorano?) e i trattori, arrivarci è uno spasimo. Ci sono certi periodi dell'anno – per la vendemmia, per il dissodamento, per il taglio del fieno – in cui uscire dal Raccordo significa ritrovarsi immancabilmente dietro a qualche gigantesco mezzo che viaggia sì e no a 20 km/h. Non ci si fa caso, ma Roma è pur sempre il più grande comune agricolo d'Europa.
Incrostazioni da automibilista incallito a parte, Gyulia mi viene a prendere direttamente in strada: jeans, canottierina, ballerine ai piedi... normalmente caruccia come impone il luogo pubblico... e mi conduce al suo appartamento infossato nel cantuccio più riservato di un paesino già sonnolento di suo.
Due parole, due commenti, lavaggi alternati in bagno e la ritrovo nuda e bellissima impalata nel centro della stanza con le braccia che, alzandosi e abbassandosi un poco, sembrano voler significare ti vado bene? Ha indosso soltanto il reggiseno che non toglierà e che neanche le chiederò di togliere (immagino nasconda due tettine dapprincipio inesistenti e ad oggi inconsistenti). La luce che trapela dalle tende alle sue spalle disegna in negativo la linea affusolata del suo corpo... ed è come la Sindone di una fregna.
Mi avvicino e mi si stringe addosso... e inizia a fare le cosiddette fusa: mi carezza, mi strofina il naso addosso, mi odora, mi annusa, mi bacia. Sigla utilizzata dai colleghi più addentrati di me: DFK... a me non piace, è un inglese che parla del francese ma suona tedesco e freddo... tradotto: lingua in bocca a ravanare con percepibile passione. Mi fa cadere di peso sul letto e mi ciuccia il ciucciabile, palle escluse, occhi negli occhi... occhi neri che leggono le mie voglie sul mio volto e vi si adeguano, le seguono, le accompagnano... e di nuovo bocca nella bocca mentre mi veste di lattice.
Mi cavalca senza un filo di gel per iniziare.
Adotta una molteplicità di sfaccettature:
con movimento pelvico ondulatorio, a sfregare la clitoride... lento, lingua a lingua... veloce, occhi negli occhi...
con movimento pelvico sussultorio, per una penetrazione profonda... mani sul mio viso, mani a reggersi alla mia nuca, occhi neri al cielo intonacato...
prima di esplodere devo godermela a pecora... assolutamente DEVO... bocca a bocca, lingua a lingua e rapida girata di schiena.
Sedere piccolo e sodo con una evidente sporgenza coccigea che gli sfregamenti arrossano come una susina.
Ognuno ha le sue stranezze, i suoi feticismi... cosa mi piace di più? cosa mi eccita di più?
le pieghe della pelle... le pieghe che si formano su una schiena di donna esile per la contrazione dei sottostanti fasci muscolari... e le cui linee, oblique e parallele, si riproducono sul collo all'atto di volgere indietro la testa per guardarmi fissamente... occhi negli occhi...
la sdraio pancia in giù e continuo a penetrarla da dietro mentre di nuovo mi si attacca alla bocca e respira dal mio respiro... e vengo... e vado via... ben contento e più che contento.
Roma mia, ti vedo di lontano: fra non molto io ti riavrò e tu mi riavrai.
Saluti
Matrice:
NOME INSERZIONISTA: Gyulia
RIFERIMENTO INTERNET: http://roma.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/gyulia-come-un-caldo-hw8u116738611
CITTA DELL'INCONTRO: Sacrofano (RM)
NAZIONALITA': rumena
ETA': 25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto vere al 100% e testo conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bbj, rai
SERVIZI USUFRUITI: fk, bbj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 40
COMPENSO CONCORDATO: 40
DURATA DELL'INCONTRO: 25'
DESCRIZIONE FISICA: alta, mora, snellissima e soda
ATTITUDINE: brava, brava tanto... se non GFE, un finto GFE ma credibilissimo
REPERIBILITA': semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32484755xx
LA MIA RECENSIONE:
RECE AL POPOLO!
Venghino signori, venghino!...
oggi gran varietà puttanistico
oggi gran varietà puttanistico
recensioni potabili, purificate, distillate, decalcificate
rece leggere per menti leggere
pochi verbi e niente aggettivi
frasi costruite come una baracca: due pali e un po' di spago
Venghino signori, venghino!...
pochi spiccioli per l'ingresso
pochi spiccioli per l'ingresso
prezzi da OTR, servizi da loftina di pregio
suca con ardore e bacia con passione
perché a forza d'annà pe' cicoria...
...un tartufo ogni tanto lo si trova
da Verona a Sacrofano, prezzi dimezzati e servizi aumentati
"e tte credo... stamo a parlà de' Sacrofano..."
a Sacrofano non ci passi per sbaglio: o ci abiti oppure ci vai apposta... per fare che, che non c'è niente?
è la seconda volta in vita mia che ci metto piede: la prima per andare da una mignotta, la seconda pure
la prima è andata bene, la seconda anche pure
le foto sono le sue, l'appartamento manco per un cazzo
monolocale comunque caruccio - - - pied-à-terre è troppo complicato? sì, troppo complicato
tende rosse letto cucina e cesso - - - che altro serve? la mignotta che ci sta dentro
alta, mora, rumenissima - - - più rumena dei mici ! però... so' bbòni i mici
pure questa è bbòna
e fa la micia
così dicono in giro - - - sì, ma poi vatte a fidà
fa le fusa, miagola, ti si struscia addosso... è una gatta? No, è 'na fregna
fregna coi suoi difetti
bocca balcanica - - - da contratto, un dente deve mancare sempre
tetta inesistente - - - il reggipetto manco se lo toglie
già madre al 99,99%
fregna coi suoi pregi
magra affusolata tonica e tosta
occhio nero sguardo profondo
simpatica, ciarliera, bugiarda come tutte
due metri di lingua in bocca fanno sempre piacere...
eccolallà... me so' già stufato... de scrive a sto' modo - - - e chi te ce obbliga? nessuno
Gyulia è stata una piacevole scoperta... scoperta per modo di dire perché prima di decidermi a chiamarla ho consultato, visto, letto e riletto i commenti in rete che la riguardavano: tutti positivi, alcuni persino entusiastici.
Quello che non mi tornava chiaro era questo: perché mai una una loft graziosa che ha saputo farsi apprezzare e ben volere in una città ricca come Verona è andata a sbattere a Sacrofano? Qualcos'altro non mi tornava di Gyulia. Prescindendo dalla voce profonda e scontrosa con cui risponde al telefono, la sua richiesta attuale è sensibilmente differente dalle precedenti: non più 70 euro ma 40... ed è comunque un prezzario anomalo; riguardo le sigle, non più soltanto BJ ma BBJ.
Sospetto che la scheda telefonica sia passata di mano in mano... ma tant'è: l'offerta è allettante, la tentazione è forte e la curiosità è tanta. Presto fede alla mia convinzione che in provincia si scopi meglio che nella Capitale... meno gente, meno file, meno pretese sul dindarolo... e ancora: più rilassatezza (mia e della pay), maggiore riservatezza, ecc. ecc.... e m'involo alla volta di Sacrofano.
Sacrofano è davvero una destinazione disagiata e raggiungerla, da Roma, equivale a mettersi in viaggio: da un lato o dall'altro, dalla Cassia o dalla Flaminia, sono sempre dieci-quindici chilometri di strada serpeggiante che s'inerpica a fatica sui colli veietani... e che fatica!
Fra i ciclisti (ma la ggente nun lavorano?) e i trattori, arrivarci è uno spasimo. Ci sono certi periodi dell'anno – per la vendemmia, per il dissodamento, per il taglio del fieno – in cui uscire dal Raccordo significa ritrovarsi immancabilmente dietro a qualche gigantesco mezzo che viaggia sì e no a 20 km/h. Non ci si fa caso, ma Roma è pur sempre il più grande comune agricolo d'Europa.
Incrostazioni da automibilista incallito a parte, Gyulia mi viene a prendere direttamente in strada: jeans, canottierina, ballerine ai piedi... normalmente caruccia come impone il luogo pubblico... e mi conduce al suo appartamento infossato nel cantuccio più riservato di un paesino già sonnolento di suo.
Due parole, due commenti, lavaggi alternati in bagno e la ritrovo nuda e bellissima impalata nel centro della stanza con le braccia che, alzandosi e abbassandosi un poco, sembrano voler significare ti vado bene? Ha indosso soltanto il reggiseno che non toglierà e che neanche le chiederò di togliere (immagino nasconda due tettine dapprincipio inesistenti e ad oggi inconsistenti). La luce che trapela dalle tende alle sue spalle disegna in negativo la linea affusolata del suo corpo... ed è come la Sindone di una fregna.
Mi avvicino e mi si stringe addosso... e inizia a fare le cosiddette fusa: mi carezza, mi strofina il naso addosso, mi odora, mi annusa, mi bacia. Sigla utilizzata dai colleghi più addentrati di me: DFK... a me non piace, è un inglese che parla del francese ma suona tedesco e freddo... tradotto: lingua in bocca a ravanare con percepibile passione. Mi fa cadere di peso sul letto e mi ciuccia il ciucciabile, palle escluse, occhi negli occhi... occhi neri che leggono le mie voglie sul mio volto e vi si adeguano, le seguono, le accompagnano... e di nuovo bocca nella bocca mentre mi veste di lattice.
Mi cavalca senza un filo di gel per iniziare.
Adotta una molteplicità di sfaccettature:
con movimento pelvico ondulatorio, a sfregare la clitoride... lento, lingua a lingua... veloce, occhi negli occhi...
con movimento pelvico sussultorio, per una penetrazione profonda... mani sul mio viso, mani a reggersi alla mia nuca, occhi neri al cielo intonacato...
prima di esplodere devo godermela a pecora... assolutamente DEVO... bocca a bocca, lingua a lingua e rapida girata di schiena.
Sedere piccolo e sodo con una evidente sporgenza coccigea che gli sfregamenti arrossano come una susina.
Ognuno ha le sue stranezze, i suoi feticismi... cosa mi piace di più? cosa mi eccita di più?
le pieghe della pelle... le pieghe che si formano su una schiena di donna esile per la contrazione dei sottostanti fasci muscolari... e le cui linee, oblique e parallele, si riproducono sul collo all'atto di volgere indietro la testa per guardarmi fissamente... occhi negli occhi...
la sdraio pancia in giù e continuo a penetrarla da dietro mentre di nuovo mi si attacca alla bocca e respira dal mio respiro... e vengo... e vado via... ben contento e più che contento.
Roma mia, ti vedo di lontano: fra non molto io ti riavrò e tu mi riavrai.
Saluti
Matrice: