- Registrato
- 16 Aprile 2015
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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Erica
RIFERIMENTO INTERNET: *This Profile is not Available.*
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': russa
ETA': 23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: assolutamente nessuna
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Shower service
Masturbate
Lingerie
Extraball
Dirtytalk
Intimate massage
Erotic massage
Sex in Different Positions
Kissing
Girlfriend Experience (GFE)
French Kissing
69 Position
Incollati così come proposti e riepilogabili come "servizio base"
SERVIZI USUFRUITI: fk daty rai1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200 salvo successiva restituzione di 50
DURATA DELL'INCONTRO: 30 - 35 min
DESCRIZIONE FISICA: viso poco interessante, bel corpo da next-door girl
ATTITUDINE: non sembra una navigata professionista
REPERIBILITA': pochi sms ma attesa di 20 minuti sotto al portone
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì 4 piani senza ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): +380 9900613xx che riporto anche senza spazio +3809900613xx
LA MIA RECENSIONE:
Mi hanno confessato che...
Annuncio assolutamente fake. La ragazza che ho incontrato non c'entra nulla con quella dell'inserzione. Peraltro il luogo di incontro non è l'albergo a 4 stelle pubblicizzato ma un anonimo bilocale, in un anonimo condominio, in un'anonima via dalle parti della stazione Termini. Vi risparmio la descrizione dell'appartamento ma non posso esimermi dal riferire che il bagno è senza finestra e misura circa la metà dell'abitacolo di una utilitaria.
Con queste premesse avrei dovuto postare nella apposita sezione ma non mi andava proprio di etichettare lei con l'attributo di fasullo.
Eh già, lei… perché in fondo dietro ogni annuncio c'è sempre e comunque chi lo scrive e chi vive l’incontro. Spesso si tratta della stessa persona ma in questo caso non ritengo sia così. Al di là del fatto che la ragazza stessa abbia parlato di un agente, Erica, così la chiameremo perché così figura in rete, non mi è sembrata assolutamente in grado di poter gestire la situazione da sola. Potrebbe essere davvero, come dichiara, alla sua prima esperienza nel settore: i suoi atteggiamenti, il suo inglese e non ultimo le reazioni del suo corpo lasciano trasparire con commovente evidenza l'ingenuità e l'impreparazione di questa giovane donna apparentemente catapultata in un mondo che non le appartiene.
Il suo viso lo definirei tutt'altro che grazioso. I lineamenti potrebbero essere vagamente mongoli e formano una insolita accoppiata con l’indefinibile colore degli occhi che ne risalta con prorompente evidenza. Il suo metro e 70 era in buona parte contenuto in un attillato vestitino bianco tutto bucherellato che lasciava notare l'assenza del reggiseno e faceva risaltava quella degli slip dello stesso colore. Il suo corpo non è scolpito né modellato da un'intensa attività fisica: è il corpo di una qualsiasi teenager della porta accanto.
Appena entrati in camera ho notato sulla coperta il preservativo usato del cliente che mi aveva preceduto e per cui avevo aspettato 20 minuti in strada. Il suo imbarazzo, quando gliel'ho fatto notare, è stato giustamente massimo. Tra mille scuse, rossa come un peperone, ha tirato via la coperta e ha accettato di buon grado di usare il mio colluttorio.
L'incontro si è svolto secondo il consolidato cliché di cui tante volte ho raccontato. Durante il DATY sono emerse quelle sue particolari reazioni di cui accennavo e che ho successivamente notato anche durante la missionaria e la pecorina. Non so descrivere adeguatamente di cosa si trattasse ma tutto sembrava concorrere a farla apparire una ragazzetta indifesa ed inesperta.
Questo insieme di sensazioni unitamente alla sua remissività mi hanno fatto capitolare nel giro di mezz'ora. Dopo la doccia e due chiacchiere Erica ha saputo colpirmi di nuovo rendendomi 50 dei 200 euro che le avevo versato. Mentre mi rivestivo lei se ne stava in ginocchio sul letto e, mentre disegnava con le dita sulle lenzuola, biascicava in un incomprensibile inglese dell’aggressivita degli uomini italiani e del fatto che “... like men like women… sometimes a woman likes a man…” che non sono riuscito ad afferrare o che, più probabilmente, non ho voluto recepire.
Me ne sono andato con uno strano senso di amarezza contrastato da uno di euforia di pari intensità. Non so più cosa pensare o cosa non pensare in queste circostanze. Forse la mia carriera sta volgendo al termine?
Ossequi.
NOME INSERZIONISTA: Erica
RIFERIMENTO INTERNET: *This Profile is not Available.*
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': russa
ETA': 23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: assolutamente nessuna
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Shower service
Masturbate
Lingerie
Extraball
Dirtytalk
Intimate massage
Erotic massage
Sex in Different Positions
Kissing
Girlfriend Experience (GFE)
French Kissing
69 Position
Incollati così come proposti e riepilogabili come "servizio base"
SERVIZI USUFRUITI: fk daty rai1
COMPENSO RICHIESTO: 200
COMPENSO CONCORDATO: 200 salvo successiva restituzione di 50
DURATA DELL'INCONTRO: 30 - 35 min
DESCRIZIONE FISICA: viso poco interessante, bel corpo da next-door girl
ATTITUDINE: non sembra una navigata professionista
REPERIBILITA': pochi sms ma attesa di 20 minuti sotto al portone
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì 4 piani senza ascensore
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): +380 9900613xx che riporto anche senza spazio +3809900613xx
LA MIA RECENSIONE:
Mi hanno confessato che...
Annuncio assolutamente fake. La ragazza che ho incontrato non c'entra nulla con quella dell'inserzione. Peraltro il luogo di incontro non è l'albergo a 4 stelle pubblicizzato ma un anonimo bilocale, in un anonimo condominio, in un'anonima via dalle parti della stazione Termini. Vi risparmio la descrizione dell'appartamento ma non posso esimermi dal riferire che il bagno è senza finestra e misura circa la metà dell'abitacolo di una utilitaria.
Con queste premesse avrei dovuto postare nella apposita sezione ma non mi andava proprio di etichettare lei con l'attributo di fasullo.
Eh già, lei… perché in fondo dietro ogni annuncio c'è sempre e comunque chi lo scrive e chi vive l’incontro. Spesso si tratta della stessa persona ma in questo caso non ritengo sia così. Al di là del fatto che la ragazza stessa abbia parlato di un agente, Erica, così la chiameremo perché così figura in rete, non mi è sembrata assolutamente in grado di poter gestire la situazione da sola. Potrebbe essere davvero, come dichiara, alla sua prima esperienza nel settore: i suoi atteggiamenti, il suo inglese e non ultimo le reazioni del suo corpo lasciano trasparire con commovente evidenza l'ingenuità e l'impreparazione di questa giovane donna apparentemente catapultata in un mondo che non le appartiene.
Il suo viso lo definirei tutt'altro che grazioso. I lineamenti potrebbero essere vagamente mongoli e formano una insolita accoppiata con l’indefinibile colore degli occhi che ne risalta con prorompente evidenza. Il suo metro e 70 era in buona parte contenuto in un attillato vestitino bianco tutto bucherellato che lasciava notare l'assenza del reggiseno e faceva risaltava quella degli slip dello stesso colore. Il suo corpo non è scolpito né modellato da un'intensa attività fisica: è il corpo di una qualsiasi teenager della porta accanto.
Appena entrati in camera ho notato sulla coperta il preservativo usato del cliente che mi aveva preceduto e per cui avevo aspettato 20 minuti in strada. Il suo imbarazzo, quando gliel'ho fatto notare, è stato giustamente massimo. Tra mille scuse, rossa come un peperone, ha tirato via la coperta e ha accettato di buon grado di usare il mio colluttorio.
L'incontro si è svolto secondo il consolidato cliché di cui tante volte ho raccontato. Durante il DATY sono emerse quelle sue particolari reazioni di cui accennavo e che ho successivamente notato anche durante la missionaria e la pecorina. Non so descrivere adeguatamente di cosa si trattasse ma tutto sembrava concorrere a farla apparire una ragazzetta indifesa ed inesperta.
Questo insieme di sensazioni unitamente alla sua remissività mi hanno fatto capitolare nel giro di mezz'ora. Dopo la doccia e due chiacchiere Erica ha saputo colpirmi di nuovo rendendomi 50 dei 200 euro che le avevo versato. Mentre mi rivestivo lei se ne stava in ginocchio sul letto e, mentre disegnava con le dita sulle lenzuola, biascicava in un incomprensibile inglese dell’aggressivita degli uomini italiani e del fatto che “... like men like women… sometimes a woman likes a man…” che non sono riuscito ad afferrare o che, più probabilmente, non ho voluto recepire.
Me ne sono andato con uno strano senso di amarezza contrastato da uno di euforia di pari intensità. Non so più cosa pensare o cosa non pensare in queste circostanze. Forse la mia carriera sta volgendo al termine?
Ossequi.