Infatti l'aggravante specificante consiste nel fatto che ad uccidere è un parente/amico/amante/marito/compagna della donna offesa.
Ne abbiamo già parlato
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=92245
Si può sicuramente unire
Ciao Biglucky, forse mi sono espressa male..io dico che se parla troppo.
Per ogni omicidio di queste povere donne ci sono fiumi di parole, colpevoli mai trovati o condannati a pene ridicole, ore e ore di dirette televisive, vite scandagliate fin nelle cose
piu' intime, i dettagli degli efferati omicidi narrati nei minimi particolari.. è troppissimoo!!
E questo lo dico unicamente perchè tutto cio' provoca nella massa, come si puo' ben vedere, un effetto di emulazione.
Piu' o meno consciamente tutte queste informazioni violente entrano rapidamente ma fermamente nella mente, e vengono assimilate in automatico come una pratica "quasi normale".
Non dico di NON parlarne, ci mancherebbe..ma sicuramente di dosarne bene il modo e la quantita'.Che lo vogliamo ammettere o no questa nostra societa' è molto violenta,siamo subissati da violenza da ogni dove. c è bisogno di controbilanciare il tutto non di affondare la spada sempre di piu'.
Ps- cmq i Tg ne parlano da alcuni giorni di questa giornata di domani.
Certunque sia, vorrei ricordare che in un paese (in)civile come il nostro il reato del cosiddetto DELITTO D'ONORE è stato tollerato fino agli inizi degli anni '80, poi abrogato. In pratica lo Stato riconosceva attenuanti e condanne minori a colui che, ad esempio, ha ucciso la moglie perchè lo tradiva.
Rammento (mi tocca farlo a cadenze fisse) che uno degli elementi caratterizzanti il femminicidio è il fatto che (nella maggior parte dei casi) tra l'omicida e la deceduta vi fosse una preesistente relazione affettiva e/o di parentela. Il reato si caratterizza (sul piano morale, più che per quello legale) per il fatto che l'assassino è persona che avrebbe dovuto tutelare in modo specifico quella donna, e non ucciderla.
! Ma mi pare evidente che nella stragrande maggioranza dei "femminicidi" vi sia l'elemento del tradimento.