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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Mikaela
CITTA DELL'INCONTRO: Trigoria fraz. di Roma
ZONA: via di Trigoria presso questo spiazzo
NAZIONALITA': rumena
ETA': >25 <30
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: piccola, snella, sise sproporzionatamente grandi e naturali
ATTITUDINE: ottima sia nell'interloquire che nell'eseguire
LA MIA RECENSIONE:
Capita di rado di incontrare una pay balcanica che sia allegra, loquace, disponibile e pure bravina.
Capita raramente, ma ogni tanto capita.
Mi è capitato con Mikaela.
Passo un giorno per Trigoria troppo veloce per vedere qualcosa oltre una macchiolina gialla e rosa piegata in avanti nel gesto di smutandarsi o magari sistemarsi detto cavallo. Non ho potuto vedere bene, non ho potuto tornare indietro per sincerarmi meglio, ma quella macchiolina mi è rimasta impressa nel cervello e, a distanza di qualche giorno, sono dovuto tornarci.
Mikaela è una ragazzetta bionda non più giovanissima (sicuramente sopra i 25 anni e, a occhio e croce, poco sotto i 30) tutta di rosa vestita: toppino rosa, gonnellino rosa leggerissimo e svolazzante che lascia vedere l'intimo altrettanto rosa. Il toppino contiene a malapena un seno decisamente cospicuo per i miei standart (una quarta? una terza abbondante? comunque un ben po' di roba) mentre il gonnellino sta largo ad un sederino piccino con le chiappette che s'incavano laddove incrociano le grandi labbra.
Ha occhi chiarissimi, una pelle anch'essa chiara e un naso proporzionalmente importante dalla doppia angolatura... ma non è tanto questo, il suo corpicino o la gradevolezza del suo viso... quanto piuttosto il largo e bel sorriso che mi fa, le spiritosaggini con cui accoglie le mie domande, il fare allegrotto con cui si muove da un lato all'altro della strada per venirmi a sentire a piacermi... e proprio non me la sento di negarle una prova su strada.
Mi rassicura che l'imbosco è tranquillo... ma mai starle a sentire le pay quanto ci rassicurano sugli infratti. Mi guida fra una ciarla e una risata fino – ed io lo sospettavo – ad un posto che già conoscevo e conoscevo bene per la totale mancanza di riservatezza poiché è dove mi portava la cara Roxana quando ancora batteva a Trigoria.
Il suo posticino tranquillo è una strada sterrata e senza uscita pressappoco complanare alla principale da cui soltanto un roveto la separa nascondendone a tratti la vista. Da un lato, villette residenziali; in fondo alla strada, attività commerciali; dietro, quanti passano vedono tutto dal parabrezza posteriore dato che io posso vedere loro.
Data la privacy risibile, mi decido in favore del solo orale. Mikaela sembra rammaricarsene, cercando di rasserenarmi in ogni modo sulla base della sua esperienza di OTR, ma non fa in tempo a finire il sermone che dalle attività anzidette si riversano sul viottolo un paio di macchine che, alzato un gran polverone, faticano a passare a passo d'uomo affianco alla mia mentre io me ne sto coi pantaloni abbassati e Mikaela col condom in mano per infilarmelo.
Chiaramente, vada per il solo bocchino. Esecuzione armoniosa e senza sbavature, con massaggio testicolare annesso. Un po' il caldo per via del sole battente sulle lamiere, un po' la tensione per via del rapporto quasi esibizionistico, dopo una decina di minuti ancora stento a concludere nonostante mi sia messo d'impegno a smucinarle fra le chiappette con tutte e dieci le dita.
Allora Mikaela butta in tavola il carico pesante: mi chiede di abbassare ancora un po' l'altezza del mio sedile, mi sale sopra in piedi dandomi la schiena, si piega in avanti a 180° per sbocchinarmi mettendomi fica e culo ad un centimetro dalla faccia... una grande prestazione ginnica, non c'è che dire.
Va da sé... l'eccitazione subisce un'impennata... sticazzi quello che vedono dalla strada e, se qualcosa vedono, quantomeno merita di essere visto perché è un bel culo con una testa appiccicata... quasi appiccicata... perché nell'OTR ho timori sanitari maggiori che altrove, magari senza motivo, magari per pregiudizio, ma mi trattengo (a stento, lo ammetto) dal ficcare la lingua in quella fichetta rosea, glabra e profumosa di buono limitandomi a guardarla come guarderei da vicino il dipinto di un maestro, per coglierne ogni pennellata, ogni gioco di luce... e la allargo, e le solletico la clitoride, la vedo bagnarsi, vi immergo qualche dito... e vengo guardandole il collo gonfiarsi e sgonfiarsi a seconda dei suoi movimenti.
La riporto alla sua postazione di OTR automunita (e l'indipendenza di una OTR è di per sé un segnale positivo) facendo attenzione a rallentare nelle curve, per le quali nutre una autentica fobia e pare siano le sole cose a farla rabbuiare.
Nota di demerito per come mantiene lunghe (e curatissime, per cui volutamente) le unghie degli alluci... un senso dell'estetica che cozza col mio... particolare di poco conto, cui nessuno farà caso tranne me. Ma io ci ho fatto caso e non lo apprezzo.
Nota per me stesso: da provare l'infratto appiedato fra la vegetazione spontanea che, offertomi, sul momento ho stupidamente declinato in favore dell'auto.
NOME: Mikaela
CITTA DELL'INCONTRO: Trigoria fraz. di Roma
ZONA: via di Trigoria presso questo spiazzo
NAZIONALITA': rumena
ETA': >25 <30
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: piccola, snella, sise sproporzionatamente grandi e naturali
ATTITUDINE: ottima sia nell'interloquire che nell'eseguire
LA MIA RECENSIONE:
Capita di rado di incontrare una pay balcanica che sia allegra, loquace, disponibile e pure bravina.
Capita raramente, ma ogni tanto capita.
Mi è capitato con Mikaela.
Passo un giorno per Trigoria troppo veloce per vedere qualcosa oltre una macchiolina gialla e rosa piegata in avanti nel gesto di smutandarsi o magari sistemarsi detto cavallo. Non ho potuto vedere bene, non ho potuto tornare indietro per sincerarmi meglio, ma quella macchiolina mi è rimasta impressa nel cervello e, a distanza di qualche giorno, sono dovuto tornarci.
Mikaela è una ragazzetta bionda non più giovanissima (sicuramente sopra i 25 anni e, a occhio e croce, poco sotto i 30) tutta di rosa vestita: toppino rosa, gonnellino rosa leggerissimo e svolazzante che lascia vedere l'intimo altrettanto rosa. Il toppino contiene a malapena un seno decisamente cospicuo per i miei standart (una quarta? una terza abbondante? comunque un ben po' di roba) mentre il gonnellino sta largo ad un sederino piccino con le chiappette che s'incavano laddove incrociano le grandi labbra.
Ha occhi chiarissimi, una pelle anch'essa chiara e un naso proporzionalmente importante dalla doppia angolatura... ma non è tanto questo, il suo corpicino o la gradevolezza del suo viso... quanto piuttosto il largo e bel sorriso che mi fa, le spiritosaggini con cui accoglie le mie domande, il fare allegrotto con cui si muove da un lato all'altro della strada per venirmi a sentire a piacermi... e proprio non me la sento di negarle una prova su strada.
Mi rassicura che l'imbosco è tranquillo... ma mai starle a sentire le pay quanto ci rassicurano sugli infratti. Mi guida fra una ciarla e una risata fino – ed io lo sospettavo – ad un posto che già conoscevo e conoscevo bene per la totale mancanza di riservatezza poiché è dove mi portava la cara Roxana quando ancora batteva a Trigoria.
Il suo posticino tranquillo è una strada sterrata e senza uscita pressappoco complanare alla principale da cui soltanto un roveto la separa nascondendone a tratti la vista. Da un lato, villette residenziali; in fondo alla strada, attività commerciali; dietro, quanti passano vedono tutto dal parabrezza posteriore dato che io posso vedere loro.
Data la privacy risibile, mi decido in favore del solo orale. Mikaela sembra rammaricarsene, cercando di rasserenarmi in ogni modo sulla base della sua esperienza di OTR, ma non fa in tempo a finire il sermone che dalle attività anzidette si riversano sul viottolo un paio di macchine che, alzato un gran polverone, faticano a passare a passo d'uomo affianco alla mia mentre io me ne sto coi pantaloni abbassati e Mikaela col condom in mano per infilarmelo.
Chiaramente, vada per il solo bocchino. Esecuzione armoniosa e senza sbavature, con massaggio testicolare annesso. Un po' il caldo per via del sole battente sulle lamiere, un po' la tensione per via del rapporto quasi esibizionistico, dopo una decina di minuti ancora stento a concludere nonostante mi sia messo d'impegno a smucinarle fra le chiappette con tutte e dieci le dita.
Allora Mikaela butta in tavola il carico pesante: mi chiede di abbassare ancora un po' l'altezza del mio sedile, mi sale sopra in piedi dandomi la schiena, si piega in avanti a 180° per sbocchinarmi mettendomi fica e culo ad un centimetro dalla faccia... una grande prestazione ginnica, non c'è che dire.
Va da sé... l'eccitazione subisce un'impennata... sticazzi quello che vedono dalla strada e, se qualcosa vedono, quantomeno merita di essere visto perché è un bel culo con una testa appiccicata... quasi appiccicata... perché nell'OTR ho timori sanitari maggiori che altrove, magari senza motivo, magari per pregiudizio, ma mi trattengo (a stento, lo ammetto) dal ficcare la lingua in quella fichetta rosea, glabra e profumosa di buono limitandomi a guardarla come guarderei da vicino il dipinto di un maestro, per coglierne ogni pennellata, ogni gioco di luce... e la allargo, e le solletico la clitoride, la vedo bagnarsi, vi immergo qualche dito... e vengo guardandole il collo gonfiarsi e sgonfiarsi a seconda dei suoi movimenti.
La riporto alla sua postazione di OTR automunita (e l'indipendenza di una OTR è di per sé un segnale positivo) facendo attenzione a rallentare nelle curve, per le quali nutre una autentica fobia e pare siano le sole cose a farla rabbuiare.
Nota di demerito per come mantiene lunghe (e curatissime, per cui volutamente) le unghie degli alluci... un senso dell'estetica che cozza col mio... particolare di poco conto, cui nessuno farà caso tranne me. Ma io ci ho fatto caso e non lo apprezzo.
Nota per me stesso: da provare l'infratto appiedato fra la vegetazione spontanea che, offertomi, sul momento ho stupidamente declinato in favore dell'auto.