CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: boh... Tiziana credo
RIFERIMENTO INTERNET: http://cagliari.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/23-anni-sarda-caldissima-de6d123498851
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NAZIONALITA': Italiana
ETA': indefinibile, direi tra i 25 e i 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: zero!!!
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): tutto tranne fk
SERVIZI USUFRUITI: idem
COMPENSO RICHIESTO: 150
COMPENSO CONCORDATO: 150, trattabili
DURATA DELL'INCONTRO: una quarantina di minuti
DESCRIZIONE FISICA: altezza circa 1,55/60, minuta e magra, poche forme, capelli castani lunghi, viso normale
ATTITUDINE: passiva, quasi slave
REPERIBILITA': difficile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: non direi
INDEX RICERCHE: 33317702xx
LA MIA RECENSIONE:
In questi ultimi mesi ho fatto diverse simpatiche conoscenze. Una in particolare ho preso a frequentare in modo più assiduo, allietando le mie giornate e stimolando la mia curiosità con la sua presenza. Si tratta di una creatura strampalata con tutto il suo corredo di credenze new age, vegane, bio, namaste e amore universale. Anche il sesso era qualcosa di originale e mi ci sono proprio buttato dentro rinnegando o semplicemente mettendo in discussione la mia tendenza ad essere razionale. L'influenza di queste teorie ha infatti trovato terreno fertile nella mia personalità e naturalmente non poteva che propagarsi perfino nelle frequentazioni a pagamento.
Da quel momento ho privilegiato le troie a chilometro zero, non so nemmeno io perché ma ho cominciato a frequentare per un breve periodo solo prostitute locali. L'imperativo era che fossero sarde e che dessero il culo, quanto al resto ci si poteva pure passare sopra.
I vantaggi dei prodotti a chilometro zero sono notoriamente quelli di non essere trattati chimicamente, pertanto un frutto senza medicinali potrebbe mostrare oltre ad un'estetica non eccezionale la presenza di un piccolo insetto o di una parte bacata.
Per le troie a chilometro zero non c'è poi tanta differenza, molte bacate, poche esteticamente in ordine.
Così un giorno, trovatomi inaspettatamente solo, decisi di assecondare questa voglia e di iniziare una nuova avventura inoltrandomi tra le piante di quell'originale appezzamento vicino a casa, quello dove crescono i frutti dalle forme più strambe ma dal sapore verace. Mah… sarà…!
E quindi eccomi qua con la serata libera. Nessuna perdita di tempo è concessa, quindi do subito un veloce sguardo al frigo e poi al freezer. Desolazione.
Allora vai Oblo con una scorpacciata di seitan, tofu, quinoa, legumi, verdure a foglia larga, frutta di stagione e noci. Dopo appena venti minuti sono pronto a sborrare i miei germogli di soia nella bocca della tipa. La chiamo ed inizia l’odissea.
Il sorriso stampato in faccia è di quelli plastici, senza espressione, inquietante e poco contagioso. Ha uno sguardo spiritato, gli occhi sgranati e fissi che quando mi parla sembrano perdersi in un punto indefinito del mio viso trapassandomi. In effetti pare proprio non vedermi, come se non ci fossi, come se non esistessi, niente e nessuno sembra interessarle al di là delle sue necessità e del modo che ha scelto per soddisfarle. Io non esisto per lei, senza che questo comporti alcuna antipatia nei miei confronti.
Quando guardo il suo viso e la mancanza di emozioni che lo caratterizza, nella fissità della sua tetra espressione sorridente intravedo tutta la sofferenza, tutte le difficoltà di un'esistenza e di una personalità problematiche di cui lei non pare essere minimamente consapevole. Anzi, alle volte mostra in maniera del tutto ingiustificata una certa arroganza e superbia, lasciandomi il dubbio che siano solo mie supposizioni.
Ha un'età indecifrabile. Il corpo acerbo potrebbe ingannare ed attribuirle meno anni di quanti apparentemente parrebbe avere. Il viso, la voce, lo sguardo tradiscono infatti un'età ben più matura, oltre naturalmente il tam tam su Internet che rileva la sua presenza nel mondo della prostituzione già da qualche anno. Credo insomma che sia intorno ai trenta o poco meno.
La presentazione che fa di se stessa sembra essere sempre la stessa, in sostanza è da parecchio tempo che racconta la medesima filastrocca. Si definisce oltre che modella, studentessa universitaria e vuole sincerarsi dell'età del cliente onde evitare di trovarsi davanti un collega di studio. Ho motivo di dubitare di tutto ciò che mi racconta per una serie di circostanze ma soprattutto per l'italiano scritto molto lacunoso, sempre che sia lei a rispondere ai messaggi. In ogni caso questi studi universitari paiono infiniti e, incuranti della riforma universitaria, si stanno moltiplicando oltre ogni ragionevole percorso di studi, perciò se anche fosse una studentessa non sarebbe certo tra le più diligenti.
La prima volta che l'ho incontrata mi ha confessato di essere o di essere stata una modella. Non ho fatto una piega nonostante la ragazza sia alta forse un metro e mezzo e sfiori appena i cinquanta chili. Non sto scherzando, è veramente piccola ed esile ma nonostante tutto senza alcuna vergogna azzarda a definirsi modella. E sostiene con convinzione la sua tesi quando ti proibisce di toccarle in un certo modo il seno, suo gran vanto, per evitare di vederlo sfiorire prematuramente e causarle un problema professionale. Devo ammettere che ha un bel seno, una seconda scarsa, molto acerba e solida che giustifica le sue maniacali attenzioni. Il culo no, quello invece può essere maltrattato, ma non sarà certo lei ad invitarmi a farlo. La sua indole infatti è passiva, estremamente passiva e sembra piacerle questo ruolo. Lascia libertà ad ogni iniziativa e fantasia, soprattutto quando riguarda il suo culo e non si preoccupa nemmeno delle conseguenze che alcune volte hanno inquietato più me che lei. Il primo incontro in effetti è stato devastante sotto quel punto di vista, ha avuto una resistenza incredibile ed ha assecondato le posizioni più assurde. Solo una volta in quasi mezz'ora mi ha chiesto una pausa di pochi minuti, poi abbiamo ripreso come se nulla fosse, fatta eccezione per una piccola difficoltà di reinserimento. Alla fine non stava proprio bene ma mi ha detto che è normale e le capita spesso dopo un uso prolungato. A questo proposito devo precisare che la ragazza non è mai stata provvista di lubrificante durante i nostri incontri.
Se c'è una cosa che è mancata o meglio che non ho approfondito con lei è il mio amato rimming. Non è tanto dipeso da una mancanza di igiene, sebbene ogni tanto non abbia avuto sensazioni gradevolissime, quanto piuttosto dal suo aspetto gracile.
Per operare un buon rimming il fisico oggetto di tali attenzioni e soprattutto il culo, chi più di lui, devono ostentare salute, pienezza, turgore, solamente così il mio grugno è invogliato dal tuffarcisi dentro. Nel suo caso invece l'aspetto emaciato ed esile danno l’idea del malaticcio, cosa che non invoglia certo ad una robusta scorpacciata di buco di culo. Non che sia realmente poco sana, per carità, ma insomma sarebbe come accomodarsi a tavola con un discreto appetito e vedersi servire un pollo arrosto morto di stenti. A quel punto meglio grufolare in un untissimo panino alla mortadella.
Ciò non toglie che abbia rimmato occasionalmente e quando è accaduto l'ho fatto senza grande trasporto.
Lei è molto venale, estremamente attaccata ai soldi e chiede a mio parere uno sproposito per concedersi. Ma il suo attaccamento ai soldi è talmente radicato nella sua testolina che alcune volte, pur di non perdere un incontro, riduce drasticamente le richieste. Altre volte, forse per esigenze improvvise, è addirittura lei a presentarsi con l’offerta del giorno, un ribasso esagerato. In ogni caso le trattative sono sempre molto complesse, a patto che non si voglia accettare quelle che sono le sue richieste iniziali. Ogni singola prestazione deve essere pattuita prima e non si avrà diritto ad alcuna deroga o trattamento speciale: ciò che si è pattuito è esattamente ciò che si avrà. Potreste credere che nel bel mezzo di un appassionato amplesso la sua mancanza di lucidità possa consentirvi una piccola chance di avere qualcosa in più, scordatevelo, rovinereste tutto. Anche la durata della sessione deve essere anticipatamente concordata e poi bisogna affidarsi a Dio per organizzare l’incontro. Avviene tutto per messaggio visto che lei non comunica per voce.
Certe volte mi ha proposto di farlo in macchina perché a quanto pare non ha sempre una dimora disponibile per i suoi incontri, ma solitamente mi ha sempre ricevuto in una strana casa. L’ingresso confuso è quasi all'aperto, poi il piccolo soggiorno buio che sa di nonna con il plaid sulle ginocchia. Televisore enorme, tavolo in legno con due panche che girano intorno ed un divanetto in vimini che appare troppo esile per divenire l’alcova del nostro amplesso. Invece, in modo del tutto straordinario, sarà per alcuni minuti il teatro delle sue pecorine e delle mie arrampicarte libere.
Una cosa che mi piace è il suo orale. Non lo sa fare, parliamoci chiaro, ma l’eccitazione come al solito risiede tutta nella mia testa. Ha la bocca talmente piccola e i denti talmente grandi che il cazzo ci entra con grande fatica; o magari più di tanto non riesce ad aprirla, vallo a sapere. Sì lo so, a questo punto vi chiederete che cavolo mai ci vada a fare con una tipa simile, penserete che sono fuori di testa oppure disperatamente perverso. In realtà credo che entrambe le opzioni siano corrette, ma non è proprio il caso di psicanalizzarmi in questa sede.
Dicevo a proposito del pompino che proprio non lo sa fare. E’ molto asciutto e rigato, quasi doloroso, a causa dei limiti morfologici della sua piccola bocca. Il cazzo ci entra a fatica, però vista dall’alto la scena è suggestiva e le sproporzioni estremamente eccitanti. Vedere la capella apparentemente enorme che entra a fatica tra le sue fauci è una vendetta nei confronti di tutti quei compagni di calcetto che negli spogliatoi esibivano attributi extra large.
Per l’anale è praticamente la stessa cosa. Un buchino minuscolo che si può alesare con le dita, ma per quanto ci si sforzi ne entrerà a malapena uno.
Poi una volta a pecorina sarà lei a prepararsi lo sfintere con una strana e velocissima masturbazione. Dall’alto si assisterà nuovamente al miracolo. Il vostro cazzo apparirà mostruosamente grande al cospetto di quel microscopico sfintere, ma nonostante tutto sputando e spingendo entrerà dentro, sempre più in fondo, lentamente e fino alla radice.
Ed allora vi verranno in mente - a me è successo, ve lo giuro - quei video in cui un serpente riesce a fagocitare un intero agnello vivo.
Oppure, in modo molto poco politically correct, vi sembrerà di essere Gulliver che incula un lillipuziano o Golia che sodomizza Davide.
Non c'è niente di umano negli incontri con lei, voglio dire che da parte sua non si percepisce la minima curiosità verso chi ha di fronte, nemmeno un po' di calore in lei se non i silenziosi orgasmi che prova mentre la inculo. E tanto basta per eccitarmi e per spingermi a tornare sottoponendomi a tutto questo squallore.
Credo sia proprio lo squallore ad eccitarmi. L'assenza di un letto, il fatto di scoparla per terra come due cani, le difficoltà a trovare un angolo comodo in quell'angusto e tetro soggiorno, la necessità di prendermi il cazzo in bocca in ginocchio sul pavimento, il suo fisico gracile quasi emaciato, il culo piccolo e poco tonico, la follia del suo sguardo. Ecco, il vero aspetto eccitante è che tutto mi appare strambo, come ad esempio l’impossibilità di scopare in modo normale, cioè la concreta mancanza di alternative al fatto di dover fottere come due bestie e tutto ciò rende psicologicamente molte cose possibili, alcune fantasie potrebbero materializzarsi senza che nessuno provi il minimo imbarazzo nel richiederle o nel sentire le proprie voci pronunciare assurdità.
In realtà sono incontri molto silenziosi, parliamo poco, a parte quando decanta le proprie lodi o dice chissa quale altra balla. Perfino quando viene non emette un suono. Percepisco solamente la sua mano che sotto le mie palle si masturba con dei micromovimenti velocissimi. Poi, mi accorgo che già da qualche minuto si è bloccata ed avverto un suo fastidio. La penetrazione anale si fa più difficile, l’attrito aumenta ed allora tempo qualche secondo e mi chiede se preferisca venire in culo o in bocca. E’ il segnale. Estraggo, mi pulisco e ci posizioniamo come prima, lei in ginocchio che apre il becco come un uccellino pigolante in attesa di una madre soccorrevole che gli fornisca il cibo.
Pochi minuti del suo pompino asciutto e rigato ed in un misto di piacere e dolore le erutto nel modo che più mi aggrada tutto ciò di cui dispongo.
Sì, credo che sia proprio questa licenza di abbrutimento che mi eccita e che mi spinge a tornare in quella lugubre casa.
NOME INSERZIONISTA: boh... Tiziana credo
RIFERIMENTO INTERNET: http://cagliari.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/23-anni-sarda-caldissima-de6d123498851
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NAZIONALITA': Italiana
ETA': indefinibile, direi tra i 25 e i 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: zero!!!
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): tutto tranne fk
SERVIZI USUFRUITI: idem
COMPENSO RICHIESTO: 150
COMPENSO CONCORDATO: 150, trattabili
DURATA DELL'INCONTRO: una quarantina di minuti
DESCRIZIONE FISICA: altezza circa 1,55/60, minuta e magra, poche forme, capelli castani lunghi, viso normale
ATTITUDINE: passiva, quasi slave
REPERIBILITA': difficile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: non direi
INDEX RICERCHE: 33317702xx
LA MIA RECENSIONE:
In questi ultimi mesi ho fatto diverse simpatiche conoscenze. Una in particolare ho preso a frequentare in modo più assiduo, allietando le mie giornate e stimolando la mia curiosità con la sua presenza. Si tratta di una creatura strampalata con tutto il suo corredo di credenze new age, vegane, bio, namaste e amore universale. Anche il sesso era qualcosa di originale e mi ci sono proprio buttato dentro rinnegando o semplicemente mettendo in discussione la mia tendenza ad essere razionale. L'influenza di queste teorie ha infatti trovato terreno fertile nella mia personalità e naturalmente non poteva che propagarsi perfino nelle frequentazioni a pagamento.
Da quel momento ho privilegiato le troie a chilometro zero, non so nemmeno io perché ma ho cominciato a frequentare per un breve periodo solo prostitute locali. L'imperativo era che fossero sarde e che dessero il culo, quanto al resto ci si poteva pure passare sopra.
I vantaggi dei prodotti a chilometro zero sono notoriamente quelli di non essere trattati chimicamente, pertanto un frutto senza medicinali potrebbe mostrare oltre ad un'estetica non eccezionale la presenza di un piccolo insetto o di una parte bacata.
Per le troie a chilometro zero non c'è poi tanta differenza, molte bacate, poche esteticamente in ordine.
Così un giorno, trovatomi inaspettatamente solo, decisi di assecondare questa voglia e di iniziare una nuova avventura inoltrandomi tra le piante di quell'originale appezzamento vicino a casa, quello dove crescono i frutti dalle forme più strambe ma dal sapore verace. Mah… sarà…!
E quindi eccomi qua con la serata libera. Nessuna perdita di tempo è concessa, quindi do subito un veloce sguardo al frigo e poi al freezer. Desolazione.
Allora vai Oblo con una scorpacciata di seitan, tofu, quinoa, legumi, verdure a foglia larga, frutta di stagione e noci. Dopo appena venti minuti sono pronto a sborrare i miei germogli di soia nella bocca della tipa. La chiamo ed inizia l’odissea.
Il sorriso stampato in faccia è di quelli plastici, senza espressione, inquietante e poco contagioso. Ha uno sguardo spiritato, gli occhi sgranati e fissi che quando mi parla sembrano perdersi in un punto indefinito del mio viso trapassandomi. In effetti pare proprio non vedermi, come se non ci fossi, come se non esistessi, niente e nessuno sembra interessarle al di là delle sue necessità e del modo che ha scelto per soddisfarle. Io non esisto per lei, senza che questo comporti alcuna antipatia nei miei confronti.
Quando guardo il suo viso e la mancanza di emozioni che lo caratterizza, nella fissità della sua tetra espressione sorridente intravedo tutta la sofferenza, tutte le difficoltà di un'esistenza e di una personalità problematiche di cui lei non pare essere minimamente consapevole. Anzi, alle volte mostra in maniera del tutto ingiustificata una certa arroganza e superbia, lasciandomi il dubbio che siano solo mie supposizioni.
Ha un'età indecifrabile. Il corpo acerbo potrebbe ingannare ed attribuirle meno anni di quanti apparentemente parrebbe avere. Il viso, la voce, lo sguardo tradiscono infatti un'età ben più matura, oltre naturalmente il tam tam su Internet che rileva la sua presenza nel mondo della prostituzione già da qualche anno. Credo insomma che sia intorno ai trenta o poco meno.
La presentazione che fa di se stessa sembra essere sempre la stessa, in sostanza è da parecchio tempo che racconta la medesima filastrocca. Si definisce oltre che modella, studentessa universitaria e vuole sincerarsi dell'età del cliente onde evitare di trovarsi davanti un collega di studio. Ho motivo di dubitare di tutto ciò che mi racconta per una serie di circostanze ma soprattutto per l'italiano scritto molto lacunoso, sempre che sia lei a rispondere ai messaggi. In ogni caso questi studi universitari paiono infiniti e, incuranti della riforma universitaria, si stanno moltiplicando oltre ogni ragionevole percorso di studi, perciò se anche fosse una studentessa non sarebbe certo tra le più diligenti.
La prima volta che l'ho incontrata mi ha confessato di essere o di essere stata una modella. Non ho fatto una piega nonostante la ragazza sia alta forse un metro e mezzo e sfiori appena i cinquanta chili. Non sto scherzando, è veramente piccola ed esile ma nonostante tutto senza alcuna vergogna azzarda a definirsi modella. E sostiene con convinzione la sua tesi quando ti proibisce di toccarle in un certo modo il seno, suo gran vanto, per evitare di vederlo sfiorire prematuramente e causarle un problema professionale. Devo ammettere che ha un bel seno, una seconda scarsa, molto acerba e solida che giustifica le sue maniacali attenzioni. Il culo no, quello invece può essere maltrattato, ma non sarà certo lei ad invitarmi a farlo. La sua indole infatti è passiva, estremamente passiva e sembra piacerle questo ruolo. Lascia libertà ad ogni iniziativa e fantasia, soprattutto quando riguarda il suo culo e non si preoccupa nemmeno delle conseguenze che alcune volte hanno inquietato più me che lei. Il primo incontro in effetti è stato devastante sotto quel punto di vista, ha avuto una resistenza incredibile ed ha assecondato le posizioni più assurde. Solo una volta in quasi mezz'ora mi ha chiesto una pausa di pochi minuti, poi abbiamo ripreso come se nulla fosse, fatta eccezione per una piccola difficoltà di reinserimento. Alla fine non stava proprio bene ma mi ha detto che è normale e le capita spesso dopo un uso prolungato. A questo proposito devo precisare che la ragazza non è mai stata provvista di lubrificante durante i nostri incontri.
Se c'è una cosa che è mancata o meglio che non ho approfondito con lei è il mio amato rimming. Non è tanto dipeso da una mancanza di igiene, sebbene ogni tanto non abbia avuto sensazioni gradevolissime, quanto piuttosto dal suo aspetto gracile.
Per operare un buon rimming il fisico oggetto di tali attenzioni e soprattutto il culo, chi più di lui, devono ostentare salute, pienezza, turgore, solamente così il mio grugno è invogliato dal tuffarcisi dentro. Nel suo caso invece l'aspetto emaciato ed esile danno l’idea del malaticcio, cosa che non invoglia certo ad una robusta scorpacciata di buco di culo. Non che sia realmente poco sana, per carità, ma insomma sarebbe come accomodarsi a tavola con un discreto appetito e vedersi servire un pollo arrosto morto di stenti. A quel punto meglio grufolare in un untissimo panino alla mortadella.
Ciò non toglie che abbia rimmato occasionalmente e quando è accaduto l'ho fatto senza grande trasporto.
Lei è molto venale, estremamente attaccata ai soldi e chiede a mio parere uno sproposito per concedersi. Ma il suo attaccamento ai soldi è talmente radicato nella sua testolina che alcune volte, pur di non perdere un incontro, riduce drasticamente le richieste. Altre volte, forse per esigenze improvvise, è addirittura lei a presentarsi con l’offerta del giorno, un ribasso esagerato. In ogni caso le trattative sono sempre molto complesse, a patto che non si voglia accettare quelle che sono le sue richieste iniziali. Ogni singola prestazione deve essere pattuita prima e non si avrà diritto ad alcuna deroga o trattamento speciale: ciò che si è pattuito è esattamente ciò che si avrà. Potreste credere che nel bel mezzo di un appassionato amplesso la sua mancanza di lucidità possa consentirvi una piccola chance di avere qualcosa in più, scordatevelo, rovinereste tutto. Anche la durata della sessione deve essere anticipatamente concordata e poi bisogna affidarsi a Dio per organizzare l’incontro. Avviene tutto per messaggio visto che lei non comunica per voce.
Certe volte mi ha proposto di farlo in macchina perché a quanto pare non ha sempre una dimora disponibile per i suoi incontri, ma solitamente mi ha sempre ricevuto in una strana casa. L’ingresso confuso è quasi all'aperto, poi il piccolo soggiorno buio che sa di nonna con il plaid sulle ginocchia. Televisore enorme, tavolo in legno con due panche che girano intorno ed un divanetto in vimini che appare troppo esile per divenire l’alcova del nostro amplesso. Invece, in modo del tutto straordinario, sarà per alcuni minuti il teatro delle sue pecorine e delle mie arrampicarte libere.
Una cosa che mi piace è il suo orale. Non lo sa fare, parliamoci chiaro, ma l’eccitazione come al solito risiede tutta nella mia testa. Ha la bocca talmente piccola e i denti talmente grandi che il cazzo ci entra con grande fatica; o magari più di tanto non riesce ad aprirla, vallo a sapere. Sì lo so, a questo punto vi chiederete che cavolo mai ci vada a fare con una tipa simile, penserete che sono fuori di testa oppure disperatamente perverso. In realtà credo che entrambe le opzioni siano corrette, ma non è proprio il caso di psicanalizzarmi in questa sede.
Dicevo a proposito del pompino che proprio non lo sa fare. E’ molto asciutto e rigato, quasi doloroso, a causa dei limiti morfologici della sua piccola bocca. Il cazzo ci entra a fatica, però vista dall’alto la scena è suggestiva e le sproporzioni estremamente eccitanti. Vedere la capella apparentemente enorme che entra a fatica tra le sue fauci è una vendetta nei confronti di tutti quei compagni di calcetto che negli spogliatoi esibivano attributi extra large.
Per l’anale è praticamente la stessa cosa. Un buchino minuscolo che si può alesare con le dita, ma per quanto ci si sforzi ne entrerà a malapena uno.
Poi una volta a pecorina sarà lei a prepararsi lo sfintere con una strana e velocissima masturbazione. Dall’alto si assisterà nuovamente al miracolo. Il vostro cazzo apparirà mostruosamente grande al cospetto di quel microscopico sfintere, ma nonostante tutto sputando e spingendo entrerà dentro, sempre più in fondo, lentamente e fino alla radice.
Ed allora vi verranno in mente - a me è successo, ve lo giuro - quei video in cui un serpente riesce a fagocitare un intero agnello vivo.
Oppure, in modo molto poco politically correct, vi sembrerà di essere Gulliver che incula un lillipuziano o Golia che sodomizza Davide.
Non c'è niente di umano negli incontri con lei, voglio dire che da parte sua non si percepisce la minima curiosità verso chi ha di fronte, nemmeno un po' di calore in lei se non i silenziosi orgasmi che prova mentre la inculo. E tanto basta per eccitarmi e per spingermi a tornare sottoponendomi a tutto questo squallore.
Credo sia proprio lo squallore ad eccitarmi. L'assenza di un letto, il fatto di scoparla per terra come due cani, le difficoltà a trovare un angolo comodo in quell'angusto e tetro soggiorno, la necessità di prendermi il cazzo in bocca in ginocchio sul pavimento, il suo fisico gracile quasi emaciato, il culo piccolo e poco tonico, la follia del suo sguardo. Ecco, il vero aspetto eccitante è che tutto mi appare strambo, come ad esempio l’impossibilità di scopare in modo normale, cioè la concreta mancanza di alternative al fatto di dover fottere come due bestie e tutto ciò rende psicologicamente molte cose possibili, alcune fantasie potrebbero materializzarsi senza che nessuno provi il minimo imbarazzo nel richiederle o nel sentire le proprie voci pronunciare assurdità.
In realtà sono incontri molto silenziosi, parliamo poco, a parte quando decanta le proprie lodi o dice chissa quale altra balla. Perfino quando viene non emette un suono. Percepisco solamente la sua mano che sotto le mie palle si masturba con dei micromovimenti velocissimi. Poi, mi accorgo che già da qualche minuto si è bloccata ed avverto un suo fastidio. La penetrazione anale si fa più difficile, l’attrito aumenta ed allora tempo qualche secondo e mi chiede se preferisca venire in culo o in bocca. E’ il segnale. Estraggo, mi pulisco e ci posizioniamo come prima, lei in ginocchio che apre il becco come un uccellino pigolante in attesa di una madre soccorrevole che gli fornisca il cibo.
Pochi minuti del suo pompino asciutto e rigato ed in un misto di piacere e dolore le erutto nel modo che più mi aggrada tutto ciò di cui dispongo.
Sì, credo che sia proprio questa licenza di abbrutimento che mi eccita e che mi spinge a tornare in quella lugubre casa.
