Donare sangue o sperma?

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Scrivo con un po’ di rammarico, sconforto e… confusione

Da piu’ di 25 anni sono donatore avis: tra sangue, piastrine e plasma avrò riempito un autobotte.

La scorsa settimana vengo contattato per effettuare la, ormai, abituale plasmaferesi semestrale.
Per chi non fosse “avisino”, segnalo che, prima di qualsiasi donazione, occorre compilare e firmare un questionario in cui, crocettando in stile esame di guida, si certifica il proprio stato di buona salute e forma fisica.
Nella sezione, chiama mola così, “attività sessuale” occorre segnalare, nel questionario, se si hanno avuto rapporti occasionali o differenti che col proprio/a partner.
Come sempre, onestamente, dichiaro “si” specificando “protetto”.

Bene (o male), la cosa ha suscitato abbastanza clamore da essere stato “braccato” (mancavano giusto le teste di cuoio) e portato (almeno quello) a colloquio personale con medico responsabile.

Non voglio passar per misogino ma trattasi di classica dottoressa moralista, bigotta e, diciamocelo, rompi-caz…

Mi ha dato parecchio fastidio come la cosa l’abbia messa sul personale rimproverandomi e giudicandomi come fossi un appestato od un poco di buono.

Morale che, da gennaio, chi negli ultimi 4 mesi ha avuto rapporti occasionali con piu’ persone non puo’ donare.
La “santa” dottoressa mi ha “invitato” ad entrare in convento, darmi alla vita monastica, alle pippe o…. basta donare.
Passo oltre, non mi dilungo, non giustifico e non voglio “salvarmi”, non elenco le mie risposte (inutili…non ho poteri né facoltà di cambiare le regole) ma mi chiedo: fino a gennaio potevo andare a puttane e scoparmi chi volevo (amiche, amanti, ex...non necessariamente pay), donare sangue ed oggi no?
Non c’è una misura?
Possibile essere ad un bivio e decidere se “rimanere dentro” od “uscire”?
Quindi...chi andava a cortigiane prima di gennaio ed ha donato?

Poi…chi dice che il partner fisso non mi” impesti” maggiormente, a mia insaputa (magari trombandosi il vicino ed il collega d’ufficio), rispetto ad una prostituta od amante?
Ragazzi, va bene le scelte, ma non ci sono obblighi: io di seghe non mi ammazzo.

Per una questione di serietà, senso civico, rispetto ed intelligenza su di una autocertificazione, come quella dell’Avis, non andrò ad indicare del falso per continuare la mia opera di volontariato.
Nonostante tutto il mio buon cuore ed amore per il prossimo, credo mi tirerò fuori dalle donazioni.
Salute è importante…ma anche non fare sesso fa male (ho centinaia di esempi ogni giorno).

Io voglio scopare e stare bene.

Perdonate lo sfogo.
 
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Solidarietà collega, purtroppo la sanità italiana è ancora fortemente presieduta da questi componenti politiche/religiose, ciellini in testa, e tante poltrone sono assegnate in base alla tessera che si ha in tasca invece che in base alle proprie COMPETENZE.
Che dire... per me queste persone dovrebbero stare per legge almeno a 100 KM da qualsiasi impiego pubblico... per non dire di peggio... obiettori di coscienza in primis.
 
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tra il Tevere e i loft.
Unica cosa che mi pare strano in tutto questo, e' che la cosa sia emersa ora. Visto che suppongo non hai cominciato qualche mese fa ad andare a pay.:scratch_one-s_head:

È' risaputo che i donatori NON possono avere condotte di promiscuità sessuale, anche con rapporti protetti.

Quanto poi tutto questo sia giusto o clinicamente valido e' altro discorso.
 
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Be' destò clamore la discriminazione nei confronti di un donatore omosessuale.
Ma a parer mio la cosa più clamorosa è il fatto che tutto dipenda da dove viene posizionata la crocetta sul questionario.
 
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..
Ma a parer mio la cosa più clamorosa è il fatto che tutto dipenda da dove viene posizionata la crocetta sul questionario.
Effettivamente si: questo mi puo' far pensare (non lo dichiaro!) che le "sacche" di sangue vengano riempite facendo controlli random e vengano depositate, direttamente, nella "banca del sangue".
Se qualcuno ne avrà bisogno,poi, gliela attaccheranno: se è sangue buono o cattivo, farà fede, nel caso non fosse stato fatto test sul campione, in caso di problemi, la tua "x" nel questionario?
 
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Intendi per eventuali conseguenze legali? Dubito fortemente.
Ma scusa, quando doni il sangue non ti danno il check up completo?
Te lo chiedo da ignorante visto che purtroppo sono allergico ad ogni forma di puntura e prelievo.
 
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Intendi per eventuali conseguenze legali? Dubito fortemente.
Ma scusa, quando doni il sangue non ti danno il check up completo?
Te lo chiedo da ignorante visto che purtroppo sono allergico ad ogni forma di puntura e prelievo.
No.
Il check-up completo ti viene fatto una volta all'anno, non ogni volta che vai a donare.
Mi spiego: quando tu vai al centro, ti estraggono, mettendoli nelle apposite "provette", 3 campioni del tuo sangue che vengono mandati in laboratorio per le analisi.
Da li a 7 giorni, poi, richiedendo e pagando (una stupidaggine, 2 euro), ti viene data stampa del referto con i principali valori dei comuni esami ematici.
Qualora ci fosse qualcosa che non va (ti assicuro che sbagliano) ti contattano celermente per avvisarti.
Ai tempi d'oro, mi chiamavano 3 volte l'anno a dare 400/450 ml di sangue, quindi su 1 prelievo mi facevano i test (vedi procedura sopra) mentre sugli altri no.
 
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Ah ok. Ricordavo questa cosa del check up perché l'avis anni fa si metteva fuori dall'università a caccia di donatori.
Però non sapevo che giustamente lo fanno solo una volta all'anno.
 
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Effettivamente si: questo mi puo' far pensare (non lo dichiaro!) che le "sacche" di sangue vengano riempite facendo controlli random e vengano depositate, direttamente, nella "banca del sangue".
Se qualcuno ne avrà bisogno,poi, gliela attaccheranno: se è sangue buono o cattivo, farà fede, nel caso non fosse stato fatto test sul campione, in caso di problemi, la tua "x" nel questionario?

Ogni qualvolta che si dona il sangue prima di attaccarti alla sacca dei 450ml ti prelevano le fiale da esaminare, che appunto si rifanno alla sacca che ti stanno prelevando...
Quindi se ci sono dei problemi con il sangue durante gli esami ti avvisano subito...è ovvio che il sangue prima di essere usato debba essere controllato dalla a alla z...
Gli esiti della donazione te li danno una volta l'anno...
Secondo me la domanda "Hai avuto rapporti a rischio" è piuttosto strana...e mi spiego...
Se io ho la tipa fissa che mi cornifica e si clava altre due persone oltre a me come la mettiamo???
E se io vado a pay e mi faccio fare solo ed esclusivamente pompe coperte e non lecco né prugna né bucio di culo come la mettiamo???



 
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smith

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Io purtroppo devo invece condividere ed essere d'accordo con Sodocaustico.

Non ho mai donato sangue ma c'è stato un periodo che mi stavo approcciando alla cosa.

Poichè prima mi ero informato delle procedure e poichè stavo già praticando il mio "vizio", dalle procedure stesse, risultava appunto che una risposta come la tua che, giustamente hai dato per onestà, era praticamente motivo di esclusione dalla donazione.

Come ti ha detto Sodo il "razionale" di questa procedura è discutibile ma, come mi avevano spiegato, è comunque prassi nota.

Poi, di nuovo, si può discutere nuovamente delle modalità del pistolotto che ti ha mosso la dottoressa (per la verità anche io penso si sia comportata in modo deontologicamente scorretto per un medico: un medico non deve esprimere giudizi morali ma sopratutto informare e preoccuparsi della salute di chi ha davanti. Peraltro questo è un comportamento che io farei risalire, più che alle femministe atee, bensì a quei medici di estrazione cattolica, peraltro sempre in aumento visto anche l'intensificarsi di sempre più casi d'obiezione di coscienza di ginecologi e affini. Dal resto, a costo di andare al limite della policy del forum, l'AVIS è pur sempre un associazione la cui estrazione e cultura viene da quel mondo).

Secondo me non ti devi crucciare oltremodo.

Ahimè il nostro hobby impone anche di farsi delle serie riflessioni e operare delle scelte mature.
Tu hai deciso che non vuoi rinunciare al tuo hobby, e ci sta, non giudico su questo. Giudico solo che hai fatto una scelta giusta e coerente a questo punto smettere di donare il sangue.

Che poi se anche uno è strettamente monogamo nei confronti del proprio partner, vuol dire poco perchè se poi questo ce ne fa tante che a nostra insaputa non passiamo più dalle porte per il paio di corna che ci ritroviamo, posso essere d'accordo.
Ma capisci anche che l'infedeltà, se pure ormai a livelli parossistici, comunque non è la norma.
Quindi il "gentlemen agreement" che ti chiede l'AVIS, a pensarci un po', comunque non è del tutto campato in aria.
Il questionario è un primo filtro. Evita teoricamente di cacciare via una valanga di soldi in analisi se, a donare, potesse andar chiunque in forma anonima.
 
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La letteratura medica dice che la sifilide è una malattia che si può trasmettere anche per semplice contatto cutaneo. Quindi la protezione offerta dal preservativo è efficace ma non assoluta.
Probabilmente è questa la ragione per la quale l'AVIS preferisce non avere dei punters abituali tra i propri donatori.
Tra l'altro le lesioni della sifilide favoriscono la diffusione dell'AIDS.

Io stesso se potessi scegliermi un donatore preferirei che non andasse a puttane.
 
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Anche se fanno le analisi, c'è da considerare la "finestra" temporale in cui il virus è latente, cioè c'è, ma non risulta (per l'Hiv va da un mese a 6 mesi). Però che la dottoressa ti abbia fatto il pistolotto fa girare i cosiddetti: se lei si facesse un paio di forchettate di cazzi suoi?
 
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Animaltrainer, capisco la tua delusione e trovo che tu ti sia comportato correttamente nell'operare questa scelta. La dottoressa, stando a quanto hai riportato tu, avrebbe potuto essere effettivamente un pochino più neutrale e risparmiarsi il giudizio morale, però concordo anch'io sul fatto che per donare il sangue ci debbano essere dei requisiti particolari, per quello che uno può sapere (le corna in genere non sono note), che escludano per quanto possibile eventuali contagi.
Non prenderla sul personale, ma andare a puttane, anche protetti, è un comportamento che ha un margine di rischio ed è, anche secondo il mio giudizio, incompatibile con la donazione di sangue. Se vuoi e puoi fare del bene alla società in altre maniere, credo che le possibilità non manchino.
 
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Ho letto le vostre riflessioni e condivido il modo scrupoloso che lo stato sta adottando per garantire sangue sicuro. Posso accettare di essere escluso dalla lista dei donatori. Se aveste fatto tanti concorsi come me vi assicuro che troverete criteri di esclusione ben più ridicoli di questo. Tutto sacrosanto! Rimane da stabilire cosa dire a quelle persone che negli anni 90 si sono infettate delle peggiori malattie da sacche prelevate senza controllo alcuno né medico né burocratico. Fortunatamente alcune di loro sono ancora vive. Hanno trascorso quasi 30 anni nella sofferenza, nelle battaglie legali x il riconoscimento di un danno subito ed i tribunali hanno dato loro ragione. Peccato che non hanno ancora avuto un euro di riconoscimento da questo stato paladino di moralità e sanità, ma questa è un'altra storia italiana....
 
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tra il Tevere e i loft.
Voi non vorreste nelle vostre vene sangue di un confratello puttaniere?

Io ci ho pensato a lungo.. Nella penuria di sangue che c'è oggi, in caso di sinistro grave e in situazioni di estrema emergenza , mi andrebbe bene snche quello di un puttaniere, purché bene inteso con le dovute analisi.

Il rischio che negli ultimi due mesi dalla donazione e abbia potuto contrarre qualcosa di serio, è matematicamente di molto inferiore al rischio di lasciarci le penne in terapia intensiva attaccato alle macchine.

Tanto più che sono malattie, nella scarsa e malaugurata ipotesi, che esco fuori dopo molti anni (7...10??)

Quando rischi che non ti diano manco un mese, per la situazione in cui versi?

Mhhhh :scratch_one-s_head: non mi pare un buon affare ne una scelta razionale.
 
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smith

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Voi non vorreste nelle vostre vene sangue di un confratello puttaniere?

Io ci ho pensato a lungo.. Nella penuria di sangue che c'è oggi, in caso di sinistro grave e in situazioni di estrema emergenza , mi andrebbe bene snche quello di un puttaniere, purché bene inteso con le dovute analisi.

Il rischio che negli ultimi due mesi dalla donazione e abbia potuto contrarre qualcosa di serio, è matematicamente di molto inferiore al rischio di lasciarci le penne in terapia intensiva attaccato alle macchine.

Tanto più che sono malattie, nella scarsa e malaugurata ipotesi, che esco fuori dopo molti anni (7...10??)

Quando rischi che non ti diano manco un mese, per la situazione in cui versi?

Mhhhh :scratch_one-s_head: non mi pare un buon affare ne una scelta razionale.

Pensa, potresti trovarti quello di un o di un(a) omosessuale se per caso ha scelto l'astinenza.
Però buona domanda, ma se un o un(a) omosessuale sono strettamente monogami possono donare sangue?
 
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Anch'io anni fa volevo diventare donatore AVIS per dare il mio piccolo contributo nel sociale, poi mi sono accorto del marcio che c'è dietro e ho lasciato perdere. Di bigotti l'Italia è piena e la cara dottoressa avrebbe fatto bene a farsi i cazzi suoi tanto più che sei grande grosso e vaccinato e le tue scelte le fai da te...trovo comunque strano che facendo una vita sessuale intensa con partner differenti ti abbiano lasciato donare il sangue, a me dissero che non si poteva fare (e all'epoca il vizietto ancora non ce l'avevo).
Se accetti un consiglio lascia perdere l'AVIS e contribuisci magari con qualche donazione ad associazioni che si occupano di ricerca oppure, come ho fatto io, adotta un bambino a distanza.
 
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