Escort ALISS - TORINO - TORINOEROTICA

RECENSIONE: Fissato facilmente un appuntamento al telefono, raggiungo senza problemi la location in via Braccini. Varcata la soglia e trovatami di fronte questa gentildonna (nonostante sia effettivamente quella delle foto), devo fare veramente un grosso sforzo per riuscire a riconoscerla in quelle foto: trucco zero, capelli raccolti dietro alla bell'e meglio, vistose occhiaie, l'aria di una che si è appena svegliata e alzata dal letto. L'abbigliamento con cui mi accoglie: vestaglia nera, calze autoreggenti e... ciabatte(!!!). Alla mia richiesta di indossare un più appropriato tacco alto, mi arriva come risposta un "NO" stizzito. Ecco, cominciamo bene. Ma questo è solo il primo di una lunga serie di dinieghi dal tono nervoso e sgarbato che si riproporranno in modo puntuale e inesorabile ad ogni mia cortese richiesta.
Bacio sulla bocca? "Non se ne parla". Posso allora baciarti sulle tette? "No meglio di no, ho i capezzoli sensibili e mi darebbe fastidio!". Posso almeno leccarti la patata? "No non puoi, ho già messo l'olio laggiù; scusa, ma non l'hai visto?!?". Oh sì, eccome se l'ho visto che questa gentildonna, ancor prima di iniziare, con mossa lesta si è spalmata un qualche lubrificante tra le gambe (per gli ovvi motivi legati alla penetrazione, ma probabilmente anche per dissuadere colui che volesse, a colpi di lingua, strapazzarle troppo la patata), ma non sono certo il tipo che desiste per un po' di gel...
Come non detto, decido allora di farmi fare quello per cui ho pagato un extra: il Bj scoperto. E qui assisto al capolavoro della fanciulla che, tirati fuori dalle labbra due millimetri due di lingua, inizia a muoverla pigramente sul mio glande, come se avesse intenzione di lucidarlo (boh, valla a capire...); quando le faccio cortesemente notare che non è quello per cui ho pagato, ecco che puntuale arriva l'ennesima risposta sgarbatissima, che preferisco non riportare qui.
Ok può bastare così, ormai mi ha fatto innervosire troppo per poterci fare ancora qualcosa, mi alzo di scatto e comincio a rivestirmi. Mentre mi rimetto in ordine, lei non smette un secondo di blaterare di tutto e di più. Io faccio finta di non sentire, girato dall'altra parte. Saluto e giro velocemente i tacchi.
L'impressione finale: quella di essermi scontrato con un iceberg. La prossima volta, meglio rivolgersi altrove.​