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Tanto per scherzare un pò, senza offesa per nessuno, come al solito!:pleasantry:

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Secondo me i clienti dovrebbero godere della compagnia della ragazza per tutto quello che questa riesce ad offrire e uscire da quella porta contenti, magari con la voglia di replicare ma senza farsi troppe domande. Io mi interrogo da sempre sull'animo umano e su ciò che mi circonda, forse fin troppo... ma ho capito che questo ambito lo si gode a fondo solo se si prende quello che viene senza provare a dargli un nome. I nomi confondono, le emozioni appagano.

Grazie per queste parole. Ho sempre bisogno di risentirmele dire, e qui hanno una forma perfetta. Grazie.
 
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ma ho capito che questo ambito lo si gode a fondo solo se si prende quello che viene senza provare a dargli un nome. I nomi confondono, le emozioni appagano. Ovviamente questo é solo il mio punto di vista.
Per una donna è diverso. Provare a dare un nome a ciò che accade significa mettervi di fronte alle vostre paure e alle vostre insicurezze, che sono tante, ataviche e sempre le stesse. E diventa una lotta intestina con la vostra infinita fragilità.

Un uomo, invece, spesso ha bisogno di capire e di conoscere, per schiarire la sua mente dai dubbi di fronte ai quali viene costantemente messo dalla donna.

Questo vale sia con le pay che con le free. Purtroppo devo rilevare che, per quanto mi sforzi a chiamare le cose con il loro nome, mi trovo perennemente a essere tirato scemo con teatrini e pantomime a non finire. E finisco sempre per rompermi le palle e andarmene a puttane senza pensare a niente. Nè di quello che accade prima, durante o dopo...
 
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Per una donna è diverso. Provare a dare un nome a ciò che accade significa mettervi di fronte alle vostre paure e alle vostre insicurezze, che sono tante, ataviche e sempre le stesse. E diventa una lotta intestina con la vostra infinita fragilità.

Un uomo, invece, spesso ha bisogno di capire e di conoscere, per schiarire la sua mente dai dubbi di fronte ai quali viene costantemente messo dalla donna.

Questo vale sia con le pay che con le free. Purtroppo devo rilevare che, per quanto mi sforzi a chiamare le cose con il loro nome, mi trovo perennemente a essere tirato scemo con teatrini e pantomime a non finire. E finisco sempre per rompermi le palle e andarmene a puttane senza pensare a niente. Nè di quello che accade prima, durante o dopo...

Quindi mi sembra che, alla fine, dai ragione a sempreintiro. Ma non trovo differenze tra uomini e donne, se non proprio generalizzando al massimo. Capisco solo che sta meglio chi non cerca di mettere l'etichetta ad ogni cosa.
 
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Per una donna è diverso. Provare a dare un nome a ciò che accade significa mettervi di fronte alle vostre paure e alle vostre insicurezze, che sono tante, ataviche e sempre le stesse. E diventa una lotta intestina con la vostra infinita fragilità.

Un uomo, invece, spesso ha bisogno di capire e di conoscere, per schiarire la sua mente dai dubbi di fronte ai quali viene costantemente messo dalla donna.

Questo vale sia con le pay che con le free. Purtroppo devo rilevare che, per quanto mi sforzi a chiamare le cose con il loro nome, mi trovo perennemente a essere tirato scemo con teatrini e pantomime a non finire. E finisco sempre per rompermi le palle e andarmene a puttane senza pensare a niente. Nè di quello che accade prima, durante o dopo...

Non hai letto bene o forse si ma hai interpretato a modo tuo. Dal pc potrò rispondere in modo più chiaro.
 
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.... Io mi interrogo da sempre sull'animo umano e su ciò che mi circonda, forse fin troppo... ma ho capito che questo ambito lo si gode a fondo solo se si prende quello che viene senza provare a dargli un nome. I nomi confondono, le emozioni appagano. Ovviamente questo é solo il mio punto di vista.

Trovo questo stupendo passaggio perfetto per cogliere l'inanità di qualunque tentativo di razionalizzare l'universo femminile
 
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Quindi mi sembra che, alla fine, dai ragione a sempreintiro.
Certo che le do ragione. Ciò che cambia, a mio modesto parere, è il percorso che porta a prendere tutto così come viene senza cercare di dargli una denominazione.

Non hai letto bene o forse si ma hai interpretato a modo tuo. Dal pc potrò rispondere in modo più chiaro.
Non è che ho interpretato a modo mio, ho solo cercato di analizzare ciò che sta dietro a quanto tu hai espresso:
"ho capito che questo ambito lo si gode a fondo solo se si prende quello che viene senza provare a dargli un nome"
E non riguarda solo questo ambito.
 
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Certo che le do ragione. Ciò che cambia, a mio modesto parere, è il percorso che porta a prendere tutto così come viene senza cercare di dargli una denominazione.


Non è che ho interpretato a modo mio, ho solo cercato di analizzare ciò che sta dietro a quanto tu hai espresso:
"ho capito che questo ambito lo si gode a fondo solo se si prende quello che viene senza provare a dargli un nome"
E non riguarda solo questo ambito.

La frase che citi per me vale in quell'ambito soltanto. Per il resto do' sempre un nome alle cose, senza paura. In questo ambito però è tutto diverso. Penso che noi donne siamo ingarbugliate ai vostri occhi perché voi spesso ragionate in modo piu lineare... infatti siete prevedibili sotto certi aspetti. E' questo che genera i dubbi di cui parli nei nostri confronti. Nel mondo pay ci sono talmente tante implicazioni che le paure non possono non esserci. Diciamo anche che standone fuori, io riesco ad essere obiettiva.. e a vederle tutte, durante era molto più difficile. Si è davvero più fragili.. alcune talmente tanto da ostentare eccessiva sicurezza fino ad apparire sprezzanti. A voi queste pay sembreranno solo stronze ma a volte si tratta di altro. Oramai le distinguo al volo le stronze vere da quelle solo scena. Infatti la stronza vera si promuove meglio e tiene per le palle chi si fa facilmente ammaliare. Le altre fanno le funambole tra qualche intemperanza e molta fragilità.
 
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Provo a spiegare un po' l'idea che mi sono fatto, sia grazie ai vostri interventi sia per qualche mia esperienza personale.
Come dicevo qualche post fa, il mettersi fisicamente a nudo ed avere un rapporto sessuale subito, permette di eliminare immediatamente una serie di timori e di imbarazzi che nel corteggiamento 'classico' vengono spesso rimandati, diventando talvolta pesanti e sgradevoli proprio nel momento in cui si passa al dunque.
Credo sia capitato a tanti di avere avuto flirt e relazioni che parevano iniziate benissimo tra chiacchiere ed ammiccamenti, ma che si sono arenate per la difficoltà - speso di entrambi i protagonisti, uomo e donna - di mostrarsi davvero senza barriere né vestiti addosso.
Invece, con una ragazza che fa la escort il tempo dell'imbarazzo ( reciproco, beninteso) per il mettersi a nudo ed esprimersi nel sesso viene molto spesso ridotto al minimo.
Ecco perché la fase dialogo avviene sovente dopo il rapporto sessuale: si è superato un momento difficile insieme, ci si è rivelati in una intimità fisica e sessuale di totale sincerità, viene naturale il parlare in maniera più profonda anche di se stessi.
Ovviamente questo non accade sempre: deve esserci una certezza reciproca di potersi confidare, e questo risulta facile se il rapporto sessuale è stato significativo per entrambi, perché ha mostrato la generosità sessuale dei due.
Mi spiego meglio.
Ho riscontrato che molte volte ad una maggiore disponibilità all'ascolto di una ragazza corrisponde una sua maggiore calma nel sesso: questo vale esattamente anche per i clienti.
Ecco perché tante volte non è solo il cliente a confidarsi, ma anche la ragazza, che talvolta dopo il sesso racconta di sé cose del tutto private: mi è capitato di sentirmi raccontare esperienze familiari difficili, delusioni amorose, fiducie tradite, fregature prese, violenze subite e cattiverie distribuite.
Alcune mi raccontarono - con grande quanto sorprendente imbarazzo - di essere bisessuali: a quel punto dovetti io stesso ammettere di trovarlo assai eccitante in una donna.
Dunque mi presi pure qualche improvviso schiaffone - per uno strano contrappasso automoralista che sembra cogliere improvvisamente alcune ragazze - quando dichiarai che non potevo certo criticare una donna , la quale apprezzava sessualmente le donne quanto me.
In cambio, ad alcune ragazze raccontai tanti fatti miei, compresi gli amori non corrisposti, le delusioni, i dolorosi rifiuti subiti, le beghe sul lavoro , quelle con gli amici e i familiari.
Insomma,considerai molte di queste esperienze simili ad una reciproca psicoterapia: come ho detto in altri interventi, non so definirla meglio.
Resta ovvio un punto: quanto ho descritto accade raramente.
Non è assolutamente immaginabile che possa accadere quando sia il cliente che la ragazza ( più spesso quest'ultima, come sappiamo) hanno il cronometro in mano; né quando esistono evidenti barriere linguistiche e relazionali.
Riguardo a ciò che ha descritto Sempreintiro, osservo che può essere senz'altro vero che molte ragazze fragili esibiscano una sicurezza sfrontata ed addirittura sprezzante: a prescindere da chi tra loro lo fa per sola scena, debbo però segnalare, sulla base della mia mera esperienza, che praticamente tutte coloro che si comportano in quel modo sono così fredde nel sesso da far pensare ad una vera inclinazione naturale per il gelo relazionale.
Dunque la scena non riesce a nascondere tutto, direi.
Ora mi aspetto commenti di ogni tipo: chiedo però cortesemente fin d'ora a chi vuol fare il Solone che ha capito tutto di moderare i termini, di accettare sia la riflessione che il dialogo senza insulti o commenti bruschi , e prego di astenersi chi non è in grado di farlo.
Penso ci siamo accorti tutti che, nonostante questo forum sia aperto a tutto comprese le sparate da bar, a volte il discorso si fa serio ed è dunque lecito chiedere a tutti un po' di serietà.
Grazie.

P.s.: noto con sorpresa che manca in questo thread l'intervento di un pregevole ed illustre signore che , avendo come avatar il padre della psicanalisi, probabilmente è il più titolato e preparato per parlare di queste cose.
 
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Si è davvero più fragili.. alcune talmente tanto da ostentare eccessiva sicurezza fino ad apparire sprezzanti. A voi queste pay sembreranno solo stronze ma a volte si tratta di altro. Oramai le distinguo al volo le stronze vere da quelle solo scena. Infatti la stronza vera si promuove meglio e tiene per le palle chi si fa facilmente ammaliare. Le altre fanno le funambole tra qualche intemperanza e molta fragilità.
Tranquilla che anche gli uomini lo distinguono, solo che la capacità di discernere le cose viene troppo spesso infangata dalla rabbia del momento e dalle pippe mentali conseguenti.
Ma dietro la stronzaggine di ogni persona vive quasi sempre una fragilità figlia di un malessere che, alla fine, si riduce sempre alla stessa cosa: non ottenere ciò che si desidera veramente.

Nel mondo pay ci sono talmente tante implicazioni che le paure non possono non esserci.
Ecco ti andrebbe di approfondire questo discorso delle implicazioni e delle paure conseguenziali, viste dal lato di una escort?


Riguardo a ciò che ha descritto Sempreintiro, osservo che può essere senz'altro vero che molte ragazze fragili esibiscano una sicurezza sfrontata ed addirittura sprezzante: a prescindere da chi tra loro lo fa per sola scena, debbo però segnalare, sulla base della mia mera esperienza, che praticamente tutte coloro che si comportano in quel modo sono così fredde nel sesso da far pensare ad una vera inclinazione naturale per il gelo relazionale.
Dunque la scena non riesce a nascondere tutto, direi.
Indubbiamente vero e riscontrato anche dalla mia esperienza. Il problema è alla radice, impossibile fare questo mestiere se non si ha una serenità d'animo sufficiente a domare le tante implicazioni che questo comporta. Secondo me il gelo relazionale di cui parli ha sempre un padre e una madre.
 
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Riguardo a ciò che ha descritto Sempreintiro, osservo che può essere senz'altro vero che molte ragazze fragili esibiscano una sicurezza sfrontata ed addirittura sprezzante: a prescindere da chi tra loro lo fa per sola scena, debbo però segnalare, sulla base della mia mera esperienza, che praticamente tutte coloro che si comportano in quel modo sono così fredde nel sesso da far pensare ad una vera inclinazione naturale per il gelo relazionale. Dunque la scena non riesce a nascondere tutto, direi.

Sicuramente non nasconde tutto. E comprendo quello che dici ma per onestà e corretta analisi, ora devo guardare la questione anche dal punto di vista della ragazza. Penso che ognuna scelga di cominciare questa professione per diverse ragioni. A prescindere dalle cause di inizio attività che si possono dichiarare o che ci vengono attribuite, c'é spesso dietro a questa scelta (non sempre!) una ragione scatenante che difficilmente viene rivelata. Da questa ragione scatenante può dipendere il tutto, può conseguire il modo di porsi, tanto che poi le varie analisi sulla freddezza sono inutili. Alcune sono fredde per rendere il lavoro accettabile per loro stesse, ad esempio. E a livello formale non c'é alcuna differenza tra una gelida che si protegge essendo gelida e una come me che cercava di umanizzare il più possibile il rapporto per dare. "Solo" dal punto di vista del punter cambia tutto.

Una cosa é certa, il garbo e la sensibilità con cui hai scritto questo post, mi spiega perché alcune ragazze sviluppino simpatia ed empatia con te.


Tranquilla che anche gli uomini lo distinguono, solo che la capacità di discernere le cose viene troppo spesso infangata dalla rabbia del momento e dalle pippe mentali conseguenti.
Ma dietro la stronzaggine di ogni persona vive quasi sempre una fragilità figlia di un malessere che, alla fine, si riduce sempre alla stessa cosa: non ottenere ciò che si desidera veramente.


Ecco ti andrebbe di approfondire questo discorso delle implicazioni e delle paure conseguenziali, viste dal lato di una escort?

Cagnaccio, sono sicura che siate capaci di discernimento e di fare le dovute distinzioni. Non tutti però. Assolutamente non tutti.
E lo dico per esperienza, senza voler sminuire nessuno.

Quanto ad approfondire il tema paure, al momento sono titubante. Secondo me farebbe scoppiare una mezza guerra e non ne ho voglia... ma soprattutto forse sarebbe indelicato. Insomma é una domanda spinosa.
 
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Il problema è alla radice, impossibile fare questo mestiere se non si ha una serenità d'animo sufficiente a domare le tante implicazioni che questo comporta. Secondo me il gelo relazionale di cui parli ha sempre un padre e una madre.

Questa serenità di cui parli non ce l'ha nessuna. Si comincia e si aggiusta il tiro, si impara a gestire le situazioni e si prosegue con maggior capacità di controllo del tutto. Quello che ipotizzi tu é poco realistico dal mio punto di vista. Poi che il gelo abbia un padre e una madre é sicuro ma non sempre sono quelli che credi tu. Penso che siano alcune che amano il sesso e che sono predisposte, come ho detto altre volte, che hanno un po' di vocazione. Se a questo aggiungi l'intelligenza di attirare nella rete il tipo di cliente più idoneo alla tua indole, le cose si fanno più semplici. Altre fanno questa scelta senza avere gli strumenti, altre ancora scelgono non possono fare a meno del gelo. Altre non possono fare a meno del "sono brava, bella, sono tutto io". Sono tutti scudi. Io alle novelle non ci credo.
 
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A prescindere dalle cause di inizio attività che si possono dichiarare o che ci vengono attribuite, c'é spesso dietro a questa scelta (non sempre!) una ragione scatenante che difficilmente viene rivelata. Da questa ragione scatenante può dipendere il tutto, può conseguire il modo di porsi, tanto che poi le varie analisi sulla freddezza sono inutili. Alcune sono fredde per rendere il lavoro accettabile per loro stesse, ad esempio.


Cagnaccio, sono sicura che siate capaci di discernimento e di fare le dovute distinzioni.

Quanto ad approfondire il tema paure, al momento sono titubante. Secondo me farebbe scoppiare una mezza guerra e non ne ho voglia... ma soprattutto forse sarebbe indelicato. Insomma é una domanda spinosa.

Dunque, cara Sempreintiro, in qualche modo penso che allora si possa proprio parlare di reciproca psicoterapia, che può portare ad aprirsi e a raccontare.
Credo tu stessa stia accennando ad alcune cose personali, e questo ti fa senz'altro onore perché non è mai facile: si può parlare di certi pensieri e di certe sensazioni solo quando ci si sente in grado di farlo, capisco tutte le tue riserve e le tue titubanze visto che questo luogo è ben poco privato.

Infine: mi fa strano parlare di intimità e in intimità, e sentire chiamare un interlocutore Cagnaccio.
Senti Cagnaccio, te lo chiedo senza alcuna altra motivazione che non sia il senso di straniamento che ho appena descritto: perché hai scelto un nickname del genere, quando in fondo mi sembri una buona persona per nulla "accia"?
Scusa, ma dovevo chiedertelo.
Abbi pazienza, non mi maledire e, se puoi, spiegamelo.
Grazie.
 
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Grazie per queste parole. Ho sempre bisogno di risentirmele dire, e qui hanno una forma perfetta. Grazie.

Benedetto figliolo, quando ti deciderai a credere finalmente in ciò che sei non solo starai meglio, ma capirai quanto tempo hai perso.
E ti staccherai pure da certe frequentazioni, che con te non c'entrano - per fortuna - proprio nulla ( non mi riferisco ovviamente a chi partecipa a questo thread).
Mi fermo qui, non c'è bisogno di farla lunga, sei una persona intelligente.
 
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Questa serenità di cui parli non ce l'ha nessuna. Si comincia e si aggiusta il tiro, si impara a gestire le situazioni e si prosegue con maggior capacità di controllo del tutto. Quello che ipotizzi tu é poco realistico dal mio punto di vista. Poi che il gelo abbia un padre e una madre é sicuro ma non sempre sono quelli che credi tu. Penso che siano alcune che amano il sesso e che sono predisposte, come ho detto altre volte, che hanno un po' di vocazione. Se a questo aggiungi l'intelligenza di attirare nella rete il tipo di cliente più idoneo alla tua indole, le cose si fanno più semplici. Altre fanno questa scelta senza avere gli strumenti, altre ancora scelgono non possono fare a meno del gelo. Altre non possono fare a meno del "sono brava, bella, sono tutto io". Sono tutti scudi. Io alle novelle non ci credo.
Occhio... io ho parlato di serenità d'animo sufficiente per... non ho scritto che hanno serenità d'animo.

Quella serenità d'animo sufficiente per... te la danno una serie di caratteristiche tra cui sicuramente quelle che hai citato, in particolar modo la vocazione per un tale mestiere. Poi è chiaro che in tanti casi se la vocazione non ce l'hai, te la fai venire.

Ho frequentato centinaia di prostitute, ci ho parlato, sono uscito anche con alcune di loro e a volte ho scavato negli scantinati della loro anima. Posso dire tranquillamente che dietro una tale scelta c'è spesso un mondo inesplorato. Dalla madre che deve mantenere i bambini e, anche se non nata per questo, s'inventa e si trasforma per un senso di protezione innato verso la prole. Alla disperata fottuta dalla droga che ha un bisogno estremo di procurarsi il denaro per vivere (o per morire). Alla sempre più frequente cogliona che si fa infinocchiare dal fidanzato dietro la promessa, mai mantenuta, di vivere una vita felice e piena di soldi. Alla altrettanto diffusa situazione della ragazzina che pensa di fare soldi facili e in breve tempo, senza valutare minimamente ciò che le riserva il rovescio della medaglia.

Ecco, in tutto questo, è molto facile individuare le situazioni di chi possa avere quella serenità d'animo sufficiente per affrontare il drago. Ma sappiamo benissimo che di serenità tout court non si tratta, si fa in un certo senso di necessità virtù.

La cosa certa è che molte di loro sono delle anime perse che hanno sofferto tanto e anche, a volte, nella loro apparente stronzaggine, meritano rispetto profondo.

Un pomeriggio nevoso e nebbioso di qualche anno fa, con un mio amico puttaniere, ci siamo fermati da due amichette nostre stradali e tra uno scherzo e l'altro abbiamo cominciato a prenderci a palle di neve. Gridavano come delle galline e i loro occhi scintillavano di gioia di vivere in quel momento. Lì ho capito, semmai ce ne fosse bisogno, che stavano rubando all'infanzia ciò che l'infanzia aveva rubato a loro.
 
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Infine: mi fa strano parlare di intimità e in intimità, e sentire chiamare un interlocutore Cagnaccio.
Senti Cagnaccio, te lo chiedo senza alcuna altra motivazione che non sia il senso di straniamento che ho appena descritto: perché hai scelto un nickname del genere, quando in fondo mi sembri una buona persona per nulla "accia"?
Mah... in realtà quando l'ho scelto ho fatto riferimento al mio modo di scopare. Mi piace il sesso roboante, dinamitardo :). Infatti nelle mie recensioni faccio spesso menzione di tutto questo.

Volendo allargare la cosa, ma ci ho pensato dopo averlo scelto, si può dire che sono un tipo molto diretto, anche nella vita reale. Non amo girare intorno alle cose e magari alcuni possono interpretare questo come un qualcosa che abbia a che fare con "accio" e quindi alla fine direi che mi si addice :)
 
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Un pomeriggio nevoso e nebbioso di qualche anno fa, con un mio amico puttaniere, ci siamo fermati da due amichette nostre stradali e tra uno scherzo e l'altro abbiamo cominciato a prenderci a palle di neve. Gridavano come delle galline e i loro occhi scintillavano di gioia di vivere in quel momento. Lì ho capito, semmai ce ne fosse bisogno, che stavano rubando all'infanzia ciò che l'infanzia aveva rubato a loro.

Hai appena scritto una splendida scena che attende solo i fratelli Dardenne per finire sullo schermo di Cannes.
Ribadisco: mi spieghi perché hai scelto il nickname Cagnaccio?
 
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Benedetto figliolo, quando ti deciderai a credere finalmente in ciò che sei non solo starai meglio, ma capirai quanto tempo hai perso.

Forse hai ragione, ma in questo mondo ne ho passate così tante, soprattutto delusioni, che cerco di rivestirmi di cinismo anche se non sono affatto così, lo so.
Proprio ieri mi è successa l'ultima. Avevo appuntamento con la fidelizzata-amica, arrivo da lei e telefono per farmi aprire, e mi dice: "Scusami, non ho dormito per paura del terremoto, sono uno straccio mi dispiace, ma sali lo stesso, ti offro da bere." Salgo e parliamo di altro, non del terremoto ma del suo lavoro, dell'approccio che ha con questo. E tra le altre cose, mi dice che "in tour non è che non ha funzionato, tanto tutti gli uomini del mondo vogliono solo scopare, si lavora dappertutto, ma io preferisco questa città" e poi: "ci sono solo i soldi, non c'è altro, mai provato nulla per nessuno." e via dicendo. Uno sfogo insomma, fatto a me che invece pensava di essere "qualcuno". Comunque lo sfogo le è servito, perché dopo tre quarti d'ora di parole sembrava essersi ripresa, ha tolto il tutone che aveva e con un body che metteva tette e culo in evidenza ha cominciato ad ammiccare facendo intendere che si poteva fare qualcosa...
Probabilmente ho sbagliato, ma ero arrabbiato, non amo sentirmi dire che valgo solo per l'importo che porto, sarò un tipo sensibile, ma non ce l'ho fatta, le ho detto che era ormai tardi, sono uscito, e sono passato da un'altra che non mi dice mai niente, sicuramente è ancora più falsa, ma mi lascia ancora l'illusione che non sia così.
Anzi, sicuramente ho sbagliato, invece di apprezzare un momento di sincerità della prima, mi sono attaccato ad una mera illusione nella seconda.
Sono incorreggibile, vedi? Rivestirmi di cinismo è una piccola ancora di salvezza.
 
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Forse hai ragione, ma in questo mondo ne ho passate così tante, soprattutto delusioni, che cerco di rivestirmi di cinismo anche se non sono affatto così, lo so.
Proprio ieri mi è successa l'ultima. Avevo appuntamento con la fidelizzata-amica, arrivo da lei e telefono per farmi aprire, e mi dice: "Scusami, non ho dormito per paura del terremoto, sono uno straccio mi dispiace, ma sali lo stesso, ti offro da bere." Salgo e parliamo di altro, non del terremoto ma del suo lavoro, dell'approccio che ha con questo. E tra le altre cose, mi dice che "in tour non è che non ha funzionato, tanto tutti gli uomini del mondo vogliono solo scopare, si lavora dappertutto, ma io preferisco questa città" e poi: "ci sono solo i soldi, non c'è altro, mai provato nulla per nessuno." e via dicendo. Uno sfogo insomma, fatto a me che invece pensava di essere "qualcuno". Comunque lo sfogo le è servito, perché dopo tre quarti d'ora di parole sembrava essersi ripresa, ha tolto il tutone che aveva e con un body che metteva tette e culo in evidenza ha cominciato ad ammiccare facendo intendere che si poteva fare qualcosa...
Probabilmente ho sbagliato, ma ero arrabbiato, non amo sentirmi dire che valgo solo per l'importo che porto, sarò un tipo sensibile, ma non ce l'ho fatta, le ho detto che era ormai tardi, sono uscito, e sono passato da un'altra che non mi dice mai niente, sicuramente è ancora più falsa, ma mi lascia ancora l'illusione che non sia così.
Anzi, sicuramente ho sbagliato, invece di apprezzare un momento di sincerità della prima, mi sono attaccato ad una mera illusione nella seconda.
Sono incorreggibile, vedi? Rivestirmi di cinismo è una piccola ancora di salvezza.

Se tu fossi davvero rivestito di cinismo, dopo tre minuti di sfogo della tua amica avresti simulato una telefonata di lavoro con relativa emergenza ed avresti abbandonato il loft.
Invece sei rimasto, in pratica facendole una sorta di breve psicoterapia che pare le sia pure servita: dimostri di avere una paziente predisposizione all'ascolto, che non va soffocata solo perché è indirizzata verso le persone sbagliate.
Il tuo non volere far sesso controvoglia è un buon passo avanti, verso una vera difesa di te stesso che ti impedisca di farti troppo coinvolgere da una ragazza.
Il passo successivo sarà quando, grazie al tuo atteggiamento fermo, imparerà anche lei a cogliere il tuo legittimo disagio e limiterà i suoi sfoghi accogliendo anche i tuoi: forse non succederà mai con quella ragazza, ma forse succederà con qualche altra, più attenta e ricettiva verso ciò che aleggia nell'aria.
Restano purtroppo certe tue altre frequentazioni.
Però non dispero, sei una persona intelligente: un giorno, spontaneamente, capirai che sono solo inutili zavorre e le interromperai.
 
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