- Creatore Discussione
- #21
Basta leggere quello che ho scritto in precedenza che ripropongo di seguito:Franco, ma che elementi hai per affermare che non è così diffusa?
Inoltre dovresti sapere meglio di me che chi le sfrutta dispone di ben altri mezzi per tenerle legate, non teme di certo lo smartphone, come non teme eventuali clienti che potrebbero aiutare le prostitute in questione.
La prostituzione forzata assume varie forme. Spesso poi i protettori o trafficanti provengono dalla stessa città delle donne, sanno dove vivono le loro famiglie e non si fanno certo problemi a ricattarle, oltre al fatto che non di rado sono le stesse famiglie a spingere queste ragazze a prostituirsi.
Persino in Germania, dove la prostituzione è regolamentata, molte ragazze sono schiavizzate, figuriamoci...
Insomma, il telefonino non significa nulla a mio avviso.
A prescindere dai riti woodoo, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.
Inoltre, esistono anche i rischi delle intercettazioni telefoniche.
Ovviamente, bisogna dividere la schiavitù dallo sfruttamento per collaborazione.