Fidelizzato che fa lo stronzo

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LOMBARDIA
Diciamo che è una PAY part-time.
Il termine no-prof, sebbene molto usato, mi sembra poco adatto a descrivere una che da' via figa e culo in cambio di corrispettivo economico.
Premesso che ho chiaramente specificato anch'io che la considero in sostanza una "pay",ritengo purtuttavia che la definizione "no-prof" non sia "stonata" per i seguenti motivi :
a)Non pubblica annunci sui media ne ' fa alcuna azione di "promotion" di se' stessa.
b)I suoi "uomini"(intendo quelli oltre il marito)li ha "ingaggiati in situazioni del tutto comuni,come potrebbe capitare a qualsiasi "free":e parlo del proprietario dell'azienda dove lavora,forse il capufficio,e di altri non sono a conoscenza,pur non potendo escludere altre "presenze".
Anch'io l'ho conosciuta per caso viaggiando in treno.
c)Essendo eclettica,raccoglie il meglio cola' dove lo trova:dal proprietario dell'azienda riceve la sicurezza del posto di lavoro,dal capufficio probabilmente viene facilitata nelle mansioni,nei turni etc....,e da me ,che ero un semplice compagno di viaggio,ha accettato volentieri qualche regalino.
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Mi sembra quindi che ci sia una sensibile differenza tra lei e una loft.....o no ?
 
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Premesso che ho chiaramente specificato anch'io che la considero in sostanza una "pay",ritengo purtuttavia che la definizione "no-prof" non sia "stonata" per i seguenti motivi :
a)Non pubblica annunci sui media ne ' fa alcuna azione di "promotion" di se' stessa.
b)I suoi "uomini"(intendo quelli oltre il marito)li ha "ingaggiati in situazioni del tutto comuni,come potrebbe capitare a qualsiasi "free":e parlo del proprietario dell'azienda dove lavora,forse il capufficio,e di altri non sono a conoscenza,pur non potendo escludere altre "presenze".
Anch'io l'ho conosciuta per caso viaggiando in treno.
c)Essendo eclettica,raccoglie il meglio cola' dove lo trova:dal proprietario dell'azienda riceve la sicurezza del posto di lavoro,dal capufficio probabilmente viene facilitata nelle mansioni,nei turni etc....,e da me ,che ero un semplice compagno di viaggio,ha accettato volentieri qualche regalino.
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Mi sembra quindi che ci sia una sensibile differenza tra lei e una loft.....o no ?

il punto non è lessicale (anche se il termine "no-prof" rimane comunque a mio parere una cazzata mondiale, perchè "prof" non vuol dire professionALE, ma professIONISTA, ossia una che lo fa in cambio di denaro). Il punto è l'approccio che gli uomini hanno con delle donne che sono fondamentalmente delle pay. Tattiche, strategie, i vari "ce la farò?" adolescenziali. Andiamo, tutto va avanti se ci sono i verdoni. Tutto finisce a portafogli chiuso. Il resto sono pioggia di seghe mentali.
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Io sono un convertito:
per anni ed anni ho considerato il termine no-prof una ipocrisia o una contraddizione in termini
ma ora la penso diversamente
e benché una parola sia solo una parola e una valga l'altra
credo che non si possa comprendere quanto passa sotto l'etichetta "no-prof" finché non se ne trova una
diversa da tutto quanto si è sperimentato fino a quel momento ed impossibile da incasellare altrove.
Che poi il termine sia abusato, questo è altro discorso.
 
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Premesso che ho chiaramente specificato anch'io che la considero in sostanza una "pay",ritengo purtuttavia che la definizione "no-prof" non sia "stonata" per i seguenti motivi :
a)Non pubblica annunci sui media ne ' fa alcuna azione di "promotion" di se' stessa.
b)I suoi "uomini"(intendo quelli oltre il marito)li ha "ingaggiati in situazioni del tutto comuni,come potrebbe capitare a qualsiasi "free":e parlo del proprietario dell'azienda dove lavora,forse il capufficio,e di altri non sono a conoscenza,pur non potendo escludere altre "presenze".
Anch'io l'ho conosciuta per caso viaggiando in treno.
c)Essendo eclettica,raccoglie il meglio cola' dove lo trova:dal proprietario dell'azienda riceve la sicurezza del posto di lavoro,dal capufficio probabilmente viene facilitata nelle mansioni,nei turni etc....,e da me ,che ero un semplice compagno di viaggio,ha accettato volentieri qualche regalino.
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Mi sembra quindi che ci sia una sensibile differenza tra lei e una loft.....o no ?
A me questa pare una buona, seppur parziale, descrizione del termine "no prof", termine sul quale tempo fa cercai di ragionare un pochino. Punto fondamentale credo che sia il fatto che non si pubblicizzi, cosa che rende occasionale la sua attività e quindi, a mio parere, fa della ragazza una non professionista.
In termini scrupolosamente letterali invece è corretto dire che chi viene pagato per un servizio è - stricto sensu - un professionista.
Quindi se domani andassi a casa di Tizio e dietro compenso aggiustassi una presa elettrica, diventerei automaticamente un elettricista di professione?
Mi sembra evidente che guardando le cose con gli occhiali del burocrate si veda una realtà deformata.
Invece nell’uso comune, professionista è il contrario di dilettante ovvero si intende, lato sensu, colui o colei che svolge con carattere di continuità (in modo non occasionale per capirci) un’attività nella quale manifesta abilità e competenza. Così come quando si dice ad esempio: “ Mario è un muratore professionista”, si rimarca il fatto che la competenza e l’abilità acquisite nel tempo siano maggiori rispetto ad un muratore improvvisato, nonostante entrambi siano remunerati.
Oppure: “Saverio è un gran professionista” è chiaro che non ci si riferisca all’eventualità che si faccia pagare tanto, ma al fatto che abbia maturato l’esperienza necessaria per svolgere il suo lavoro egregiamente.
Vista la particolare natura del servizio di cui stiamo trattando, le parole "non professionista" sottintendono uno sporadico esercizio della prostituzione tale che non si manifesti la tipica assuefazione dovuta alla pratica quotidiana e che non si perda quella spontaneità che preferibilmente dovrebbe accompagnare, in modo non professionale, il servizio stesso.
Più che altro una speranza.
 
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Basterebbe cambiare il termine.
Credo che definire quella che adesso si identifica come "no-prof" col termine di amatoriale, renderebbe la posizione della signora intuibile a tutti. Infatti il giusto contrapposto di puttana professionista è puttana amatoriale.
Fine OT
 
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In una partita amichevole di calcio femminile Troie Vs Puttane dove collochereste, adottando i criteri sopra citati, le pay di vostra conoscenza? Purtroppamente il termine troia ha acquisito una accezione esageratamente negativa per essere utilizzata serenamente. Peccato, sarebbe stato tutto così semplice.
 
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In una partita amichevole di calcio femminile Troie Vs Puttane dove collochereste, adottando i criteri sopra citati, le pay di vostra conoscenza? Purtroppamente il termine troia ha acquisito una accezione esageratamente negativa per essere utilizzata serenamente. Peccato, sarebbe stato tutto così semplice.

Specie per l'arbitro, viene da osservare.
:pleasantry:
 
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In una partita amichevole di calcio femminile Troie Vs Puttane dove collochereste, adottando i criteri sopra citati, le pay di vostra conoscenza?

Nella formazione delle Puttane collocherei tutte quelle che pago per farmela dare mentre in quella delle Troie tutte quelle che potrebbero darmela ma non facendolo mi costringono ad andare con le prime
 
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il punto non è lessicale (anche se il termine "no-prof" rimane comunque a mio parere una cazzata mondiale, perchè "prof" non vuol dire professionALE, ma professIONISTA, ossia una che lo fa in cambio di denaro). Il punto è l'approccio che gli uomini hanno con delle donne che sono fondamentalmente delle pay. Tattiche, strategie, i vari "ce la farò?" adolescenziali. Andiamo, tutto va avanti se ci sono i verdoni. Tutto finisce a portafogli chiuso. Il resto sono pioggia di seghe mentali.
Che il termine "no-prof" sia mai stato usato in questo thread nell'accezione di "non-professionale" anziche' di "non-professionista" (come e' in effetti) e' un dubbio che deve essere venuto solo a te,ed e' effettivamente(come tu stesso dici)una cazzata mondiale.
Altra cazzata e' che professionista e' una che lo fa SALTUARIAMENTE in cambio di denaro,perche' in realta' professionista e' una che lo fa ABITUDINARIAMENTE in cambio di denaro,come gia' chiarito da Oblomov nel Post n°.24.
 
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Che il termine "no-prof" sia mai stato usato in questo thread nell'accezione di "non-professionale" anziche' di "non-professionista" (come e' in effetti) e' un dubbio che deve essere venuto solo a te,ed e' effettivamente(come tu stesso dici)una cazzata mondiale.
Altra cazzata e' che professionista e' una che lo fa SALTUARIAMENTE in cambio di denaro,perche' in realta' professionista e' una che lo fa ABITUDINARIAMENTE in cambio di denaro,come gia' chiarito da Oblomov nel Post n°.24.
la questione legata al termine, come ho già scritto, è il problema minore. Alla fine della fiera parliamo sempre di persone che si innamorano di pay o che si comportano con strategie di corteggiamento come se avessero davanti una free. Mi fa tenerezza e credo sia un po' triste. Tutto qua, senza offesa per nessuno. Peraltro la risposta di megabizzo mi ha fatto riflettere, può succedere a tutti di rimanere fregati, è umano e qui fino a prova contraria lo siamo tutti :D . Saluti e niente rancori :preved:
 
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Io sono un convertito:
per anni ed anni ho considerato il termine no-prof una ipocrisia o una contraddizione in termini
ma ora la penso diversamente
e benché una parola sia solo una parola e una valga l'altra
credo che non si possa comprendere quanto passa sotto l'etichetta "no-prof" finché non se ne trova una
diversa da tutto quanto si è sperimentato fino a quel momento ed impossibile da incasellare altrove.
Che poi il termine sia abusato, questo è altro discorso.

La tua riflessione è interessante, sebbene mi appaia un po' oscura.
Puoi fare un esempio che mi renda più comprensibile il caso che intendi, rimanendo anche sul generico ?
Ti ringrazio in anticipo.
 
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Che il termine "no-prof" sia mai stato usato in questo thread nell'accezione di "non-professionale" anziche' di "non-professionista" (come e' in effetti) e' un dubbio che deve essere venuto solo a te,ed e' effettivamente(come tu stesso dici)una cazzata mondiale......

E io che credevo che stesse per no-profit!
 
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In una partita amichevole di calcio femminile Troie Vs Puttane dove collochereste, adottando i criteri sopra citati, le pay di vostra conoscenza? Purtroppamente il termine troia ha acquisito una accezione esageratamente negativa per essere utilizzata serenamente. Peccato, sarebbe stato tutto così semplice.

"Troia" è un modo di essere, "Puttana" un'attività. Essere troia significa rinunciare a un pudore che si ha (poi, certo, se si rinuncia molto spesso lo si può anche perdere definitivamente).
Le due cose possono coincidere, ma anche no. Può essere troia (anche solo saltuariamente, in momenti determinati) una donna che mai farebbe la puttana; e ci sono puttane che, ahimè, sono tutto tranne che troie...
 
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Ciao a tutti, mi permetto di entrare nella discussione in quanto il discorso che ruota intorno alla fidelizzazione con una pay in una certa misura mi riguarda e mi fa comunque riflettere sul senso che la fidelizzazione stessa può (o non può) avere. Ho letto tutta la discussione e sono sostanzialmente d'accordo con l'evidenza che il rapporto con una pay dipende solo ed esclusivamente dall'obolo che si decide di versare. Certo può capitare di trovare in una ragazza quel qualcosa in più che te la fa apprezzare al di là del suo corpo che offre. Questo qualcosa in più di solito lo definiamo gfe, nel gergo da forum, e tutti sappiamo che questo non è altro che uno dei servizi che una pay può offrire, e come tale viene concesso dietro pagamento di una somma. Quindi perché succede che alcuni perdano il senso della realtà? Beh io mi trovo d'accordo con quanto detto da Tommy

...... può succedere a tutti di rimanere fregati, è umano e qui fino a prova contraria lo siamo tutti :D :preved:
.

Io penso che in tutti gli ambiti della vita può capitare di rimanere fregati, non solo in quello di punter. Spesso si resta fregati per ingenuità, per scelte sbagliate, a volte per fato, ecc ecc. A volte inoltre le scelte sbagliate vengono fatte apposta, perché quelle giuste in fin dei conti non ci danno quel briciolo di felicità che cerchiamo.
Un saluto a tutti.
Barret
 
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È meglio che non diventino troppo frequenti queste puntate, suggerisce giustamente Tillo, perché porterebbe soltanto alle rogne di una relazione.
C’è chi le rogne se le va a cercare e poi viene a gettare qui su PF tutte le angosce del suo cuore perché ha problemi con la fidanzata. Per le angosce del mio di cuore dovremo riparlarne a febbraio, dopo che è tornata.

la questione legata al termine, come ho già scritto, è il problema minore. Alla fine della fiera parliamo sempre di persone che si innamorano di pay o che si comportano con strategie di corteggiamento come se avessero davanti una free. Mi fa tenerezza e credo sia un po' triste. Tutto qua, senza offesa per nessuno. Peraltro la risposta di megabizzo mi ha fatto riflettere, può succedere a tutti di rimanere fregati, è umano e qui fino a prova contraria lo siamo tutti :D . Saluti e niente rancori :preved:

Già, ho avuto modo di riflettere il mio significato di fidelizzare e il significato di pay (prof o no prof) e in questo periodo mi è chiaro che non ho frequentato quelle che definisco fidelizzate per il solo scopo legato al sesso. Ho cercato in loro un qualcosa, un rapporto, effimero e virtuale volendo, ma con l'obiettivo di renderlo meno professionale, freddo e distaccato, come la stessa sensazione che mi da un incontro con il mio dentista. Il motivo è legato alla curiosità, di vedere quello che c'è dietro, un parvenza di umanità, di sentimento, di diversità. Questo aspetto che le professioniste non lasciano intravedere imponendo una sottile barriera tra loro e il cliente, anche se possono sembrare amiche, genera in noi un effetto falsato, una realtà distorta. Non in loro però. Che hanno ben chiaro tale concetto. A volte quando la confidenza e le affinità abbattono quella barriera si finisce in un limbo, dove non ci è ben chiaro quale sia il nostro ruolo, nè come ne usciremo. Da lì in poi cambierà tutto. La vedremo con occhi diversi, lei è reale. Fino a che la barriera sta al suo posto, tutti sono al sicuro.
 
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Esiste del buon sesso e del sesso meno buono, il mio criterio di fidelizzazione non prescinde dal buon sesso, anzi. Il perché ciò mi venga offerto/venduto da una determinata prostituta è un enigma che può dipendere dalla chimica, dalla professionalità, dall'attrazione, dall'opportunismo o da chissà cosa.
Il rapporto che si genera da una simile esperienza sessuale è solo un'appendice che con il tempo può trasformarsi in qualcosa di più complesso.
 
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