Le cose più assurde raccontateci dalle pay - Il lato oscuro dei punter

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Capita che con alcun ragazze si crei un clima più confidenziale e così ci scappa che si lascino andare a qualche raccontino divertente.
Tra i più frequenti c'è quello del tipo che vuole fare tutto scoperto adducendo le scuse più ridicole o offrendo somme indecenti.
Ad esempio una ragazza mi confessò che un tipo la rassicurò chiarendo in modo disarmante che lui scopava solamente con la moglie e quindi poteva andare tranquilla. Un altro, astuto come una volpe, le offrì telefonicamente duemila euro per andare in quell'istante a casa sua e fare tutto senza protezione.
Poi ci sono quelli, altrettanto numerosi, che a quanto pare vorrebbero pagare le prestazioni con altre sostanze che proprio liquide non sono.
Per non parlare di perversioni, durate medie dei rapporti, inconcludenza, imbranataggine, innamorati, stalker, psicopatici, cocainomani ecc...ecc...
 
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Tralfamador
Il racconto più raggelante che mi ha fatto una ragazza pay è quello della "spada di ghiaccio". Più di un cliente gradiva.Cos'è la "spada di ghiaccio"? Un profilattico riempito d'acqua, congelato in freezer, estratto al momento giusto e infilato nel deretano del cliente (consenziente).
Fa venire, in tutti i sensi, i brividi...
 
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Una pay con cui sono amico,in una sera " a chiusura bottega" ci siamo messi a ridere delle cose più strane e delle richieste più assurde.
Mi ricordo in particolare di un tipo che le chiese,pagandola laudamente,se poteva scoparla vestito da donna,truccato da donna e con una carota infilata nel culo.
È vero che spesso con una pay, specialmente uno sposato cerca di realizzare le fantasie proibite nell'ambito coniugale,ma qui ce ne vuole tanta di fantasia!!!!
 
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PUNTLANDER

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Piu' di una pay nigeriana mi ha raccontato che a Lagos molti uomini esigono da loro il " dry sex",che consiste,da quanto ho capito,nell'introdurre nella vagina della donna una miscela di sale e ghiaccio tritato,procedendo successivamente alla penetrazione.
Sempre da prostitute nigeriane mi e' stato riferito che qui in Italia alcune delle maman,o prostitute anziane che fungono da "organizzatrici",sono pure lesbiche,e si dilettano di approfittare delle newcomer giovani e sprovvedute sottoponendole a una specie di stupro effettuato da un gruppo di "anziane".
 
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carinoeabele

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Il racconto più raggelante che mi ha fatto una ragazza pay è quello della "spada di ghiaccio". Più di un cliente gradiva.Cos'è la "spada di ghiaccio"? Un profilattico riempito d'acqua, congelato in freezer, estratto al momento giusto e infilato nel deretano del cliente (consenziente).
Fa venire, in tutti i sensi, i brividi...
Acqua gasata o naturale .....?!
 
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Be', poi ci sarebbe l'adorazione dei piedi, che a quanto mi hanno riferito le professioniste ha un vasto mercato. In pratica la ragazza mette i piedi in faccia al malcapitato, che li lecca, li bacia, etc., mentre viene insultato e trattato da merdina. Personalmente trovo assai difficile comprendere che piacere ne ricavi il cliente, ma prendo atto.
Del resto, il povero Camillo di Cavour godeva nel seguente modo: tavolo col piano di cristallo trasparente, Camillo sotto, la troia sopra il tavolo si accoscia e caca. Il povero Marcel Proust, invece, così (terribile): nascosto in un ripostiglio, sbircia da spioncino due tipi. Il tipo dietro incula il tipo davanti, il quale invece trafigge con uno spillone un topo vivo. Intanto Marcel si fa una pippa. Una solitudine tremenda, mamma mia che tristezza, poveretto...
 
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tra il Tevere e i loft.
2 anni fa, una russa qui da me recensita, constatando quanto avessi sensibili gli zebedei , durante i suoi vigorosi smanacciamenti e slinguazzamenti dei miei delicati sottappesi, mi disse , con mio grande raccapriccio, che uno veniva appositamente da lei per farsi spegnere le cicche di sigarette sulle palle.

Capirete bene che è una cosa che mi rimase impressa, e che non scorderò fino a che campo.
 
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Credo non ci sia una sola pay che non abbia avuto più di un cliente che le chiede di essere penetrato con vibratori o falli di gomma.

Sinceramente non mi meraviglia nessuna richiesta particolarmente perversa, l'aneddoto che intendo raccontare è più divertente che strano.

La protagonista è una pay, amica di una mia trombamica. A cena racconta a me ed alla sua amica l'esperienza della sera precedente.
Un cliente le fissa un appuntamento, la preleva e la porta in una villetta del litorale laziale.
Si dichiara innamorato di lei a non finire. Le offre da bere del vino (senza mangiare).
Poi passano al whisky.
Lui si fa un paio di strisciate e ne offre a lei, che è alla sua prima esperienza.
Dopo una fase transitoria e brevissima di euforia, lei inizia a sentirsi male. Accusa un incontenibile voltastomaco, per cui chiede del bagno per andare a vomitare.
E' talmente abbattuta che non riesce a vomitare stando in piedi, è costretta a stare in ginocchio davanti al gabinetto mentre i conati di vomito le tirano giù l'anima.

Ad un certo punto lui si affaccia in bagno, e con un impreciso balbettio la chiama e la fa girare, indicandole la sua zona posteriore....
Durante le scariche di vomito, altre scariche (ma questa volta di diarrea) le avevano riempito le gambe.

Pulitasi alla men peggio, chiede a lui di prepararle qualcosa di caldo. Lui la fa accomodare nella vasca munita di idromassaggio.
Quando lui torna con la bevanda calda, lei è semi incosciente nella vasca, con l'acqua che è diventata marrone...

Per la cronaca, lei resta con lui tutta la notte, fanno sesso insieme, al mattino lui le riconferma il suo amore ed il suo desiderio di volerla vedere sempre nei giorni a venire per approfondire la loro storia.

Non si è mai più fatto vivo.
 
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Credo non ci sia una sola pay che non abbia avuto più di un cliente che le chiede di essere penetrato con vibratori o falli di gomma.

Sinceramente non mi meraviglia nessuna richiesta particolarmente perversa, l'aneddoto che intendo raccontare è più divertente che strano.

La protagonista è una pay, amica di una mia trombamica. A cena racconta a me ed alla sua amica l'esperienza della sera precedente.
Un cliente le fissa un appuntamento, la preleva e la porta in una villetta del litorale laziale.
Si dichiara innamorato di lei a non finire. Le offre da bere del vino (senza mangiare).
Poi passano al whisky.
Lui si fa un paio di strisciate e ne offre a lei, che è alla sua prima esperienza.
Dopo una fase transitoria e brevissima di euforia, lei inizia a sentirsi male. Accusa un incontenibile voltastomaco, per cui chiede del bagno per andare a vomitare.
E' talmente abbattuta che non riesce a vomitare stando in piedi, è costretta a stare in ginocchio davanti al gabinetto mentre i conati di vomito le tirano giù l'anima.

Ad un certo punto lui si affaccia in bagno, e con un impreciso balbettio la chiama e la fa girare, indicandole la sua zona posteriore....
Durante le scariche di vomito, altre scariche (ma questa volta di diarrea) le avevano riempito le gambe.

Pulitasi alla men peggio, chiede a lui di prepararle qualcosa di caldo. Lui la fa accomodare nella vasca munita di idromassaggio.
Quando lui torna con la bevanda calda, lei è semi incosciente nella vasca, con l'acqua che è diventata marrone...

Per la cronaca, lei resta con lui tutta la notte, fanno sesso insieme, al mattino lui le riconferma il suo amore ed il suo desiderio di volerla vedere sempre nei giorni a venire per approfondire la loro storia.

Non si è mai più fatto vivo.

Elegante circonlocuzione, un artista dell'understatement...
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Ai tempi in cui lavorava in appartamento a Bucarest prima di approdare sulle strade laziali, una pay che conoscevo era solita tenere da parte i preservativi usati dai suoi clienti. Quasi quotidianamente, un fine degustatore si affacciava alla sua finestra per chiederle cosa avesse di buono da bere... e glieli pagava... poco ma glieli pagava.
 
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Ai tempi in cui lavorava in appartamento a Bucarest prima di approdare sulle strade laziali, una pay che conoscevo era solita tenere da parte i preservativi usati dai suoi clienti. Quasi quotidianamente, un fine degustatore si affacciava alla sua finestra per chiederle cosa avesse di buono da bere... e glieli pagava... poco ma glieli pagava.

:mega_shok:
 
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Ai tempi in cui lavorava in appartamento a Bucarest prima di approdare sulle strade laziali, una pay che conoscevo era solita tenere da parte i preservativi usati dai suoi clienti. Quasi quotidianamente, un fine degustatore si affacciava alla sua finestra per chiederle cosa avesse di buono da bere... e glieli pagava... poco ma glieli pagava.

Fabxpiace aveva raccontato una cosa simile riguardo ad una trans.
 
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Be', poi ci sarebbe l'adorazione dei piedi, che a quanto mi hanno riferito le professioniste ha un vasto mercato. In pratica la ragazza mette i piedi in faccia al malcapitato, che li lecca, li bacia, etc., mentre viene insultato e trattato da merdina. Personalmente trovo assai difficile comprendere che piacere ne ricavi il cliente, ma prendo atto.
Del resto, il povero Camillo di Cavour godeva nel seguente modo: tavolo col piano di cristallo trasparente, Camillo sotto, la troia sopra il tavolo si accoscia e caca. Il povero Marcel Proust, invece, così (terribile): nascosto in un ripostiglio, sbircia da spioncino due tipi. Il tipo dietro incula il tipo davanti, il quale invece trafigge con uno spillone un topo vivo. Intanto Marcel si fa una pippa. Una solitudine tremenda, mamma mia che tristezza, poveretto...

Io adoro annusare i piedini collantosi delle pay. Ma poi le trombo normalmente.
 
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