Agency RITA EOI

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lazio
Nome: Rita
Agenzia: Escort of Italy
Index Ricerche: +357 97677767
Città: Roma - Hotel nei pressi della Stazione Termini
Nazionalità: Russa
Età: dichiara 19 anni, ma a mio parere ne ha cinque o sei in più
Conformità dell’annuncio: sostanzialmente conforme, con qualche ritocco che la rende in generale più filiforme
Servizi standard: GFE, Sex in different positions, 69 Position, Oral without condom, Erotic massage, Masturbation, Striptease, Kissing, Kissing with tongue, Cum on body, Full Body Sensual Massage, Sexy shower together, Ball licking and sucking, Toys (if client brings)
Servizi Extra: Cum in face, Cum in mouth, Strap on, Golden shower (giving), Deep throat
Servizi usufruiti: BBJ, Baci, che pur essendo anche “with tongue” non si possono definire FK (v. recensione), RAI1
Compenso richiesto: 200
Compenso concordato: 200
Durata: 1 ora
Descrizione fisica: v. recensione
Attitudine: ottima
Reperibilità: facile
Barriere architettoniche: nessuna

Se le foto di Rita, al momento del raffronto con la persona in carne e ossa, peccano un po’ per difetto (in quale senso sarà chiaro tra poco), non altrettanto si può dire dei principali dati somatici rilevabili dalla sua scheda: altezza, peso e misura del seno mi sono sembrati veritieri; in particolare, i 57 chilogrammi di peso la rendono, rispetto alle immagini, più tornita di cosce e dotata di un posteriore più carnoso. Per completarne la descrizione fisica, posso aggiungere che il ritocco fotografico ha mirato a ingentilire un tantino il viso di Rita, le cui fattezze mi sono comunque apparse, nei dettagli e nel complesso, esteticamente apprezzabili e sessualmente stimolanti.
Il suo approccio con il cliente è improntato a riguardo. Dopo avermi dato il benvenuto con un sorriso, mi invita a entrare, si siede sul letto e, mentre ancora mi guardo intorno per capire dove riporre i miei indumenti, mi dice: “Nice to meet you”. Poiché non le rispondo subito e mi reco nuovamente verso l’ingresso, per appendere il cappotto a una delle grucce che ho visto poco prima, mi chiede: “Do you speak English?”, cercando di dare un senso plausibile all’apparente indifferenza con cui le passo davanti. La rassicuro replicando che, prima di toccarla, voglio riscaldarmi le mani, ancora intirizzite per l’insolito freddo polare. Allora mi porge un asciugamano e mi autorizza a usufruire della doccia qualora lo desideri. Se utilizza il cellulare (per comunicare con l’agenzia, ad esempio), lo fa mentre sono in bagno, avendo poi cura di tenerlo su un comodino per tutta la durata dell’incontro.
Quando torno da lei, la trovo seduta sul letto ad aspettarmi. Protendo le braccia offrendole i palmi delle mani come appoggi, lei si alza e viene ad abbracciarmi, consentendomi di palpeggiare con visibile gradimento i suoi glutei.
La sua bocca non accoglie la mia come vorrei: non rifiuta il contatto e i giochi tra le nostre labbra, ma tiene le sue socchiuse, in modo da impedirmi di accedere con la lingua al suo cavo orale. Non insisto: “Aspetto che si sciolga”, penso tra me. Mentre mi denudo, si distende sul letto e mi squadra con espressione neutra. Lì sul talamo registro qualche lieve miglioramento nel kissing, che tuttavia non si può dire “french” perché l’incontro con la sua lingua avviene soltanto fuori dalla bocca. Cerco di aprirmi un accesso insinuandomi tra le sue labbra, ma le contromisure difensive rendono vano ogni mio sforzo. Ripromettendomi di provarci ancora durante il coito, abbandono per il momento la contesa e mi dedico al seno. Al contatto con la bocca e con la mano, lo sento morbido. Le tette, in ragione delle loro dimensioni, si appiattiscono leggermente sulla cassa toracica, ma in maniera abbastanza uniforme. La sua mano, nel frattempo, trastulla la mia appendice copulatoria.
Quando mi metto supino, continua per un po’ l’azione con l’altra mano – la testa appoggiata sul mio petto – poi va giù, a slinguazzare prima lo scroto e poi l’asta. Non ha esitazioni, non fa domande. Se mi avesse posto di fronte all’alternativa tra BJ e BBJ, avrei molto probabilmente scelto, in questo momento della mia vita, il primo. Ma lei agisce. Sembra voler affermare che sa cosa fare e come. Ed è così. Mentre muove la lingua e le labbra sulle mie parti intime, cedo al desiderio di entrare senza protezione in quella bocca, dove mi accompagna di lì a poco la sua mano (che in seguito sarà utilizzata, all’occorrenza, unicamente con funzione di sostegno). I movimenti discendenti, lenti e anche abbastanza profondi, sono accompagnati da rotazioni e gemiti che li rendono più eccitanti; quelli ascendenti si concludono, talvolta, con sonori risucchi.
Al momento di passare al rapporto, ha qualche difficoltà a srotolare il profilattico, che sembra non voler scendere più giù della corona del glande, e chiede il mio intervento (per non rischiare di compromettere l’integrità del contraccettivo con le unghie). Superato l’inconveniente, mi viene sopra e, aiutandosi con la mano, mi spinge dentro di sé, lentamente, ma cercando la profondità. Appena può imprime un ritmo più elevato e studia le mie reazioni. Poiché sono perfettamente compos mei, capisce che c’è ancora tanto lavoro da fare e… si rimbocca le maniche. Si cala su di me completamente e lascia che io detti il ritmo dell’azione: lento, molto lento, ma anche molto profondo, facendo pressione sui suoi glutei. Dopo un po’ comincia ad ansimare, si solleva e si strofina sul mio pube, poi si stimola il clitoride con la mano. Viene di nuovo giù, a contatto con il mio petto, mi bacia tirando fuori la lingua, ma prima che io possa prolungare la durata di tale pratica, avviata da lei quasi a sorpresa, la sua bocca scivola via verso il mio collo. Ritorna su, per stimolarsi sul mio pube e poi di nuovo con le dita, fino a quando, battendo il palmo della mano sul materasso, le faccio capire che la voglio accanto a me.
Si adagia sul fianco offrendomi la schiena – proprio così la volevo – e proseguiamo il coito nella posizione a cucchiaio: con le sue gambe unite, con una gamba sollevata, con la mia gamba sinistra in mezzo alle sue, mentre Rita continua a stimolarsi con la mano. Abbandono la posizione e mi appoggio sulle ginocchia davanti a lei, che intanto si è messa supina, con le gambe aperte e leggermente flesse. Rimango per qualche secondo a masturbarmi guardando le sue forme, che in quella posizione mi appaiono più eccitanti.
Quando la penetro, serra le gambe dietro la mia schiena. Io mi appoggio su un braccio, che faccio passare dietro la sua testa, e stringendo una sua natica con l’altra mano comincio la mia azione in missionaria con l’intenzione di concludere le operazioni in breve tempo (essendone già trascorso molto). Rita si eccita tanto: geme, ansima e, quando rallento un po’ il ritmo, mi fa capire, muovendo le gambe dietro la mia schiena, che lo vuole più sostenuto. Sto quasi per venire, ma sono costretto a sollevare leggermente il petto e l’addome perché il suo braccio destro chiede spazio tra i nostri corpi. Si stimola di nuovo con la mano, consapevole che quella è l’ultima occasione per godere. Tento di ritardare il mio orgasmo per aspettarla, perché ho la sensazione che anche lei sia vicina alla meta. Per un po’ ci riesco, ma perdo il controllo quando la sento (e la vedo) contrarsi tutta e trattenere il respiro. Mentre comincio a eiaculare, tira via la mano e mi stringe forte a sé, emettendo una serie di gemiti soffocati. Allenta quindi la morsa della mano sui deltoidi del mio braccio destro e mi sorride, aprendo per un attimo gli occhi, poi reclinando la testa su un lato e rimanendo con gli occhi chiusi. La bacio lentamente e ripetutamente sulla guancia e sul collo indugiando dentro di lei, mentre le sue mani mi accarezzano la schiena. Restiamo così tutto il tempo che voglio, senza che Rita dica qualcosa o compia un movimento per indurmi a uscire dalla sua vagina. Lo faccio io, soltanto quando mi rendo conto che sta venendo meno l’erezione.
Vado a darmi una rinfrescata, mi rivesto, la abbraccio un’ultima volta e mi dirigo verso la porta. Rita mi accompagna (l’hanno fatto soltanto due delle sette EOI che ho incontrato) e, quando mi volgo verso di lei per salutarla, mi lancia un bacio con la mano.
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
 

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Rita EOI 1002 , EF 55989

Caro gen2014,
Grazie per la dettagliatissima RECE … mi e’ sembrato di essere li’ con te a fare il terzo incomodo.
Ho notato che hai allegato il link di Enews ma ti faccio notare che qui non siamo sul Forum Nero e sei liberissimo di postare il link di EB.
Il numero di profilo EB ci dara’ una maniera rapida per ritrovare il tuo bel racconto.
Purtroppo l’index dell’agenzia non e’ un dato pratico per ritrovare INFO su una pupa di EOI mentre il numero di profilo EF si’.

Nome: Rita EOI 1002
Index EF: 55989
Link EF: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Rita-55989
Link EOI: http://www.escortofitaly.com/Details.aspx?pid=1002
Archivio EOI: https://web.archive.org/web/20160130112216/http://www.escortofitaly.com/Details.aspx?pid=1002
Archivio EF: https://web.archive.org/web/20160130111712/http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Rita-55989
Archivio EB: https://web.archive.org/web/20160130111958/http://rita78.escortbook.com

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Grazie, WikiPunter, anche per le utili integrazioni al mio racconto. Terrò conto dei tuoi suggerimenti.
 
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