Quei gesti che ci fanno cadere le braccia

Non parlo del verbale, in questo caso mi piacerebbe condividere con voi qualcosa sul tema della gestualità. Quel non verbale che ci farebbe passare ogni desiderio ma, di solito, non possiamo permettercelo per non pregiudicare l'incontro e dobbiamo distogliere il pensiero da quel gesto per andare avanti.

Entro da una loft e cortesemente, da parte di entrambi, riparliamo dei desiderata e del compenso. Al mio "daccordo" lei non dice niente ma rimane impalata con l'atteggiamento tipico di chi aspetta. Apro il portafoglio e pacatamente le porgo il dovuto, appena lo vede, non riesce proprio a trattenersi e, con un gesto e rapace del braccio me li sfila dalle mani. Si volta di scatto e veloce si defila in un'altra stanza, immagino a mettere al sicuro il guiderdone. Mentre cammina con un tono ben diverso dal precedente "intanto spogliati e metti la roba sulla sedia", ... è cambiato anche il verbale!

Cosa immaginate possa essere il resto dell'incontro? Difficile recuperare e sostenere, ma dobbiamo esser forti.

Non farti cadere le braccia, non arrenderti né ora né mai!

Al quadro ottimamente tratteggiato aggiungo l'unico ulteriore elemento peggiorativo possibile: il controllo dell'autenticità della banconota.

- Quando sputano lo sperma nel cleenex dopo la pompa cabrio (non intendo che sia un gesto sbagliato, anzi, lo trovo piuttosto naturale, è solo l'immagine di quell'azione ad infastidire un pò...)

- Quando guardano l'orologio o buttano di tanto in tanto l'occhio allo smartphone o al PC durante l'incontro

Quando fingono di farti un bbj nascondendo il profilattico dentro la bocca... peggio di questo non riesco ad immaginare niente,mi è capitato una sola volta ma nel giro di un minuto ero vesito e con le chiavi dell auto in mano

Quando ti stai spogliano, rispondono al telefono e dicono "tesoro aspetta 15'"....

balashin ha scritto:

Quando ti stai spogliano, rispondono al telefono e dicono "tesoro aspetta 15'"....

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Si, forse è questa anche per me la cosa che più non sopporto. Mi sono trovato sia parte attiva (cioè quello che deve finire in 15 minuti) che parte passiva (quello che aspetta 15 minuti in macchina) e le odio entrambe.

balashin ha scritto:

Quando ti stai spogliano, rispondono al telefono e dicono "tesoro aspetta 15'"....

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PNorth ha scritto:

Si, forse è questa anche per me la cosa che più non sopporto. Mi sono trovato sia parte attiva (cioè quello che deve finire in 15 minuti) che parte passiva (quello che aspetta 15 minuti in macchina) e le odio entrambe.

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State citando esperienze che credo siano capitate a tantissimi.
Quella terribilmente irritante per me è soprattutto la prima, cioè l'udire la conversazione con un altro cliente mentre si è già nel loft, ed apprendere che la propria permanenza è già stata fissata, spesso a prescindere dal compenso.
Un giorno vorrei avere la prontezza di interrompere di colpo la mia svestizione, trasformarla immediatamente in ri-vestizione rapidissima, e dire contestualmente a tono alto ma calmo, in modo che anche il chiamante possa sentire: "Ma no, digli pure un minuto, io mica ci resto con una come te!"
Indi uscire salutando cortesemente: senza ovviamente scucire un euro.
Il problema è che nel 99% dei casi il denaro si è già consegnato, e che lo stare a braghe calate è un forte inibitore della prontezza di spirito.
Però ci si può lavorare, magari anche a costo di lasciar lì il denaro: una buona prova di carattere rafforza l'autostima e non ha prezzo.

Lafayette ha scritto:

Un giorno vorrei avere la prontezza di interrompere di colpo la mia svestizione, trasformarla immediatamente in ri-vestizione rapidissima, e dire contestualmente a tono alto ma calmo, in modo che anche il chiamante possa sentire: "Ma no, digli pure un minuto, io mica ci resto con una come te!"
Indi uscire salutando cortesemente: senza ovviamente scucire un euro.
Il problema è che nel 99% dei casi il denaro si è già consegnato, e che lo stare a braghe calate è un forte inibitore della prontezza di spirito.
Però ci si può lavorare, magari anche a costo di lasciar lì il denaro: una buona prova di carattere rafforza l'autostima e non ha prezzo.

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Giuro che prima o poi lo farò, così come l'hai scritto.
Frequento spesso le stesse (le famose fidelizzate..) e succede uguale, soprattutto di aspettare fuori nonostante l'appuntamento preso, "Ma dai, tu sei un amico, capisci sicuramente, avrei perso il cliente, questo è il mio lavoro, dopo magari resti un po' di più...".
Poi è tutto uguale alle altre volte. Ma io non ho abbastanza palle (o voglia, o convenienza) a litigare con la fidelizzata di turno.

Fidelizzata e risponde al telefono​ è un ossimoro.

Infizz ha scritto:

Fidelizzata e risponde al telefono​ è un ossimoro.

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Mi limito a segnalare che il termine fidelizzata è in effetti un participio passato rischioso.
Infatti il fidelizzato in certi casi è il cliente, che accetta ahimè le bizze della fidelizzatrice: con replica dello schema servi della gleba in una stanza, anestetizzati da una stronza (cit.), ditemi voi chi non ci è passato.
Poi ad un tratto egli rinsavisce, stabilendo che la fidelizzata è colei che non risponde al telefono per tutto il tempo in cui il fidelizzatore è in sua compagnia ( salvo chiamate di figli o mamma per emergenze, inondazioni, cavallette).
Ma questo è altro argomento, credo ampiamente dibattuto altrove .
Il numero di allontanarmi credo lo farò con una mai vista prima, con le fidelizzate finora non c'è stata occasione. Ma può capitare, certo.

La mano davanti alla figa.

1- Quando scopri che nel condominio a 100 metri da casa tua ci sono 4 appartamenti con altrettante operatrici centro/sud americane ma per farti una trombata come Cristo comanda ti devi fare 300 km tra andata e ritorno in autostrada

2- Quando salito in macchina fai la differenza in minuti tra l'orario attuale e quello della chiamata "sto sotto, mi apri?" E realizzi che non è nemmeno un quarto di quanto sganciato e realizzi che lei aveva un ovetto giapponese motorizzato in mezzo alle gambe

3- quando con una che lo fai davvero bene e lei accorgendosene ti chiede un aumento del 150% e capisci che quella sarà l'ultima volta

curioso74 ha scritto:

La mano davanti alla figa.

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Beh, direi che dipende. Se fatto con garbo ed esprime pudore può essere invece un gesto accattivante. Se invece è fatto come un gesto supponente che magari vuol nascondere un'aiola malcurata sono daccordo con te.
Mi sono capitati entrambi.

In genere più banalmente è un modo per accertarsi che il preservativo sia ancora lì.

...ed impedire affondi troppo esuberanti

Torni dal bagno e la trovi sul letto col goldone (magari i famigerati Serena rossi che alcuni Tir usano come gomme da neve) già scartato in mano...là capisci inequivocabilmente che Houston ha preso la linea per il countdown del missile terra-deretanodelpunter che scalda i motori in rampa di lancio.

1) (oltre la già citata attesa e/o richiesta dei soldi) la pay che ti dice di iniziare a spogliarti, lei esce e risponde a due / tre telefonate, si fa i cazzi suoi, e nel frattempo tu sei lì nudo che aspetti come un coglione, e magari fa anche freddo. Stile professor Terzilli
2) La ragazza che inizia imponendoti subito la prima posizione, perchè nel suo clichè precotto si deve necessariamente partire con sega Moulinex e incappucciamento
3) l'otr che entra in auto e inizia a rovistare dovunque
4) la pay che risponde al telefono mentre è a pecora
5) la pay che stringe le natiche per rendere impossibile rai2
6) la pay che serra le gambe per limitare la penetrazione in rai1
7) l'otr che vuole essere scopata alla missionaria senza togliere i pantaloni (e magari anche i collant)
8) l'otr che scatarra e sputa
9) la pay che sclera appena le sfiori i capelli (e sottolineo sfiori)
10) la pay che spreme il tubo di vaselina, tirando fuori la stessa esagerata quantità, come quando io metto il ketchup sulle patate fritte
11) la trans che sul marciapiede si accovaccia leggermente per sistemarsi l'uccello nelle mutande (se sapete a cosa mi riferisco, mi avete compreso al volo, altrimenti è difficile da spiegare)
12) l'otr che deve comunicare al pappa inizio e fine prestazione
13) la pay che risponde al telefono e si incazza come una biscia un attimo prima di iniziare a scoparti
14) la pay che simula l'orgasmo
15) la pay totalmente muta
16) la pay che parla incessantemente, passando da un argomento all'altro in modo del tutto sconnesso

Infizz ha scritto:

4) la pay che risponde al telefono mentre è a pecora

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Questo non mi è mai capitato e lo troverei alquanto insopportabile.
Ma una volta con una free polacca (non proprio free, lei lo chiamava sponsoring, ne scrissi tempo fa qui da qualche parte) mentre era a pecora appoggiata ad una poltrona in uno squallido alberghetto, rispose al suo ragazzo o qualcosa di molto simile. La cosa non fu affatto male per la mia eccitazione e la successiva (di li a pochissimo) venuta.
Deduco che questa cosa può essere valutata in modi diversi, dipende solo da chi c'è dall'altra parte del telefono!

Infizz ha scritto:

5) la pay che stringe le natiche per rendere impossibile rai2

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Infizz ha scritto:

Al quadro ottimamente tratteggiato aggiungo l'unico ulteriore elemento peggiorativo possibile: il controllo dell'autenticità della banconota.

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Come ha giustamente detto l'amico Infizz: lo stringiculo per evitare il rai2. È una cosa che m'ammazza la libido in un attimo. Quanto al verificare la veridicità delle banconote non ci trovo niente di male. Non m'offendo quando lo fa il tizio che mi ricarica la scheda telefonica, quindi nemmeno quando lo fa una ragazza (anche se m'è successo solo una volta in vita mia, ad Amsterdam. Una ragazza nel quartiere a luci rosse che controllò la banconota con una luce blu al neon). La banconota era vera, lei era gnocca, abbiamo trombato come ricci. Mi pare più che giusto cercare di evitare di essere fregati!

il ted ha scritto:

Come ha giustamente detto l'amico Infizz: lo stringiculo per evitare il rai2. È una cosa che m'ammazza la libido in un attimo. Quanto al verificare la veridicità delle banconote non ci trovo niente di male. Non m'offendo quando lo fa il tizio che mi ricarica la scheda telefonica, quindi nemmeno quando lo fa una ragazza (anche se m'è successo solo una volta in vita mia, ad Amsterdam. Una ragazza nel quartiere a luci rosse che controllò la banconota con una luce blu al neon). La banconota era vera, lei era gnocca, abbiamo trombato come ricci. Mi pare più che giusto cercare di evitare di essere fregati!

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Il controllo banconota non lo trovo così sconveniente: pare nell'ambiente girino più soldi falsi che altrove, per certi versi c'è da immaginarlo.
Trovai molto più sconveniente una tipa che si fissò - senza averla sottoposta ad alcuno strumento di controllo - sulla sicura falsità di una delle banconote da 20 che le avevo consegnato, e che avevo appena prelevato dal bancomat.
Ovviamente mirava a trattenere quella "falsa" per farsene consegnare un'altra, altrettanto vera.
Non lo feci, le dissi che quello era ciò che avevo: il rapporto fu di rara tristezza ed ovviamente non mi vide più, né in seguito si vide più lei sui siti.
Storie del passato, dalle quali si cerca sempre di imparare qualcosa. Come facciamo tutti.