LITTLE ITALY! Il ritrovo dei punter all'estero

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Preußen
In questi giorni, dando un'occhiata al vari ritrovi regionali dei punter, ho riflettuto sul fatto che mancasse un ritrovo per gli expats come me. Insomma, non sarò certamente l'unico forumista di PF che vive all'estero. O si? Mi piacerebbe scoprirlo, e per questo ho pensato di creare, ovviamente se gli amministratori saranno d'accordo, questo spazio per noi punters che viviamo al di fuori dal Belpaese.
Little Italy sarà anche un nome banale, ma non riesco a trovarne uno che rappresenti meglio noi expats, anche se, nel mio caso, sarebbe stato più indicato "Die kleine Italien"

Quando ero a Londra avevo scoperto un gruppo che organizzava circa una volta al mese aperitivi per noi "londinesi", tutti ovviamente in bar o ristoranti italiani; purtroppo a Berlino, dove mi trovo ora, questa cosa manca. Per questo vi offro un aperitivo virtuale di benvenuto a base di pizza e vino, le mie passioni gastronomiche:
prosecco.jpg vino-rosso.jpg pizza.jpg

Coraggio, voi che vivete all'estero o che magari siete semplicemente in trasferta, fatevi sotto!
 

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In questi giorni, dando un'occhiata al vari ritrovi regionali dei punter, ho riflettuto sul fatto che mancasse un ritrovo per gli expats come me. Insomma, non sarò certamente l'unico forumista di PF che vive all'estero. O si? Mi piacerebbe scoprirlo, e per questo ho pensato di creare, ovviamente se gli amministratori saranno d'accordo, questo spazio per noi punters che viviamo al di fuori dal Belpaese.
Little Italy sarà anche un nome banale, ma non riesco a trovarne uno che rappresenti meglio noi expats, anche se, nel mio caso, sarebbe stato più indicato "Die kleine Italien"

Quando ero a Londra avevo scoperto un gruppo che organizzava circa una volta al mese aperitivi per noi "londinesi", tutti ovviamente in bar o ristoranti italiani; purtroppo a Berlino, dove mi trovo ora, questa cosa manca. Per questo vi offro un aperitivo virtuale di benvenuto a base di pizza e vino, le mie passioni gastronomiche:
Vedi l'allegato 185725 Vedi l'allegato 185726 Vedi l'allegato 185727

Coraggio, voi che vivete all'estero o che magari siete semplicemente in trasferta, fatevi sotto!

Sono già OT alla prima risposta, ma sono curioso come le scimmie: a parte un po' di invidia già esternata in altri post per il fatto che lavori per tua fortuna al di fuori di questa italietta (non me ne vogliano i patriottisti) di m..., vedo che sei stato anche a Londra, ma per tua scelta per non rimanere qui o perché il tuo datore di lavoro ti ci ha mandato?
 
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Sono già OT alla prima risposta, ma sono curioso come le scimmie: a parte un po' di invidia già esternata in altri post per il fatto che lavori per tua fortuna al di fuori di questa italietta (non me ne vogliano i patriottisti) di m..., vedo che sei stato anche a Londra, ma per tua scelta per non rimanere qui o perché il tuo datore di lavoro ti ci ha mandato?

Non credo che tu sia andato OT, anche negli altri "bar" si trattano diversi temi, non strettamente legati al punteraggio. Riguardo a Londra posso dire di essersi andato principalmente per migliorare il mio inglese, a quel tempo mediocre, ed anche perchè, dopo la laurea, avevo il sentore che la situazione in Italia stesse peggiorando, anche se non immaginavo saremmo arrivato a questi livelli. Ma Londra era sempre stata il mio sogno nel cassetto, la mia passione, e tuttora mi mancano, anche se lasciarmi è stata la scelta giusta (troppa criminalità e affitti insostenibili).Sarebbe troppo lungo spiegare qui come sono finito a Berlino.
Sono da invidiare? Dal punto di vista professionale e lavorativo direi proprio di no; magari lo sono da un punto di vista di esperienze fatte e di un arricchimento culturale ed umano. Il bello è che sono ancora un "patriottista" ed attaccato alle mie radici, e questo non è inconciliabile con l'essere aperto ad altre culture (ho una moglie sudamericana, una figlia con tre passaporti e già trilingue a 6 anni; in più sono tifoso del Chelsea, pensa tu che casino!).
Va be, ho già detto troppo di me, se un mio amico fosse iscritto a PF mi sgamerebbe subito!
 
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Vorrei esprimere un sentito grazie al nostro Capitano per aver messo in rilievo questo spazio, che ho voluto creare per noi emigrati pizzettari ( come ci ha una volta simpaticamente definito Vittorio Zucconi)
 
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Grazie della risposta

Ti invidio nella misura in cui sei fortunato a non ingrassare quei mangiapane a tradimento dei politicanti italiani... immagino non pagherai tasse in Italia, almeno lo spero, perché parlano e straparlano di contenere i costi, che qui che li, ma di tagliare le spese del governo non ne parlano, come nemmeno di eliminare le loro pensioni d'oro e vitalizi, come anche tutti gli emolumenti che si fregano alla faccia nostra... e poi perché probabilmente come recitava una vecchia canzone sono nato per errore fuori dai confini tuoi, USA...

Vabbè basta altrimenti mi avveleno la serata e scadrei nella politica più bieca...

[edit] trovata! https://youtu.be/BbMOyn99SoE
 
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Cazzo, ma sono l'unico espatriato presente qui a PF? La cosa mi da un certo orgoglio, non lo nego, ma che tristezza questo "bar" vuoto! Ma in fondo è così anche nella vita reale, con tanti amici lasciati indietro. La cosa peggiore di emigrare non è la lontananza dalla "patria", che al giorno d'oggi è dietro l'angolo, e genitori ed amici li si può vedere e sentire ogni giorno con Skype o Whazapp. E' invece il fatto di sentirsi divisi in due, non appartenendo mai completamente al nuovo paese (e non parlo di ostilità o discriminazione, mai sofferte), ma allo stesso tempo non appartenendo più nemmeno al vecchio. Dopo la lunga esperienza londinese sono ritornato per breve tempo in Italia, sentendomi un pesce fuor d'acqua; in tanti anni all'estero ci si abitua ad una serie di cose, senza contare che il proprio paese dopo tanti anni lo si trova cambiato (e purtroppo, nel caso dell'Italia, non in meglio). Nel mio caso poi si dovrebbe parlare di sentirsi divisi in tre, perchè sicuramente una parte di me l'ho lasciata anche a Londra.
Ma bando alle nostalgie; girare tanto ti arricchisce e ti fa conoscere persone che altrimenti non incontreresti mai. E quando torni in patria (solo per vacanza!) sei un po' il protagonista, sei quello che conosce le lingue ed i paesi, e li conosci non per quello che leggi sui giornali o che vedi alla tv, ma perchè li vivi.
Comunque, anche se siamo nella "Little Italy", trovandomi a Berlino vi voglio offrire oggi una specialità locale, il Currywurst, nato proprio a Berlino currywurst.jpg . Certo non può competere con il nostro cibo, ma fa la sua porca figura. Per innaffiarlo un bel prosecco tedesco, il Rotkäppchen (cappuccetto rosso) Rotkäppchen.jpg
Guten Appetit und Proost!:drinks:
 
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Ciao Fred, ti farei compagnia volentieri....mi capita di venire in Deutschland...ma a Berlino andai una volta sola...per lavoro arrivo decisamente più a sud, in Baden-wuttemberg, ma detto sinceramente, senza offesa, i tedeschi non li sopporto! Nel mio ambito lavorativo la competizione tra Italia e Germania è altissima, ma loro si credono sempre i essere migliori, superiori, e ho la sensazione che abbiano sempre dei pregiudizi nei nostri confronti. Sarà che l'italia è sempre ricordata con i soliti stereotipi, mafia, spaghetti, pizza e Berlusconi...ma basta! Loro così perfetti, credono di comandare l'europa e poi il primo paese da cui importano e l' Italia. Una volta volevo andare in un FKK a sud di Stoccarda (non ricordo il nome) poi non ci andai perchè non sapendo una parola di tedesco temevo di non riuscire a comunicare, visto che non sono mai stato in un FKK, e non avevo ben chiaro quanto mi sarebbe costato fare una guzzata con una delle miss presenti. Poi, a parte che dal sito non ci capivo nulla, le foto delle ragazze erano decisamente di alto livello, sembravano tutte modelle, e ho avuto l'impressione che fossero dei fake.
Buon proseguimento!

prosit.jpg
 
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Ciao Fred, ti farei compagnia volentieri....mi capita di venire in Deutschland...ma a Berlino andai una volta sola...per lavoro arrivo decisamente più a sud, in Baden-wuttemberg, ma detto sinceramente, senza offesa, i tedeschi non li sopporto! Nel mio ambito lavorativo la competizione tra Italia e Germania è altissima, ma loro si credono sempre i essere migliori, superiori, e ho la sensazione che abbiano sempre dei pregiudizi nei nostri confronti. Sarà che l'italia è sempre ricordata con i soliti stereotipi, mafia, spaghetti, pizza e Berlusconi...ma basta! Loro così perfetti, credono di comandare l'europa e poi il primo paese da cui importano e l' Italia. Una volta volevo andare in un FKK a sud di Stoccarda (non ricordo il nome) poi non ci andai perchè non sapendo una parola di tedesco temevo di non riuscire a comunicare, visto che non sono mai stato in un FKK, e non avevo ben chiaro quanto mi sarebbe costato fare una guzzata con una delle miss presenti. Poi, a parte che dal sito non ci capivo nulla, le foto delle ragazze erano decisamente di alto livello, sembravano tutte modelle, e ho avuto l'impressione che fossero dei fake.
Buon proseguimento!

Vedi l'allegato 186017

Caro Carmignac, nonostante la mia passione per la storia e la cultura tedesca, che dura da anni, anch'io ho nutrito per lungo tempo pregiudizi verso i "crucchi". Mi basavo soprattutto sui titoli dei loro giornali verso di noi e certe polemiche che certa loro stampa a volte monta, ad esempio in ambito calcistico.
Però sono qui da quasi tre anni (e i primi sei mesi ho vissuto proprio nel Baden-Wuttenberg) e devo dire che la mia esperienza con i tedeschi è assolutamente positiva. Sono molto più cortesi ed amichevoli di quanto li si dipinga all'estero, e negli uffici pubblici ed alle visite mediche si nota una cortesia che purtroppo da noi è sempre più rara. Se devo fare un paragone, la società tedesca è molto migliore di quella inglese, dove ho vissuto per otto anni. I tedeschi di oggi sono, rispetto al passato, più amichevoli ed aperti al mondo; tanto per farti un esempio, sono rimasto stupito nell'incontrarne tanti che parlano lo spagnolo. Purtroppo scontano il pregiudizio dovuto a ciò che è accaduto nella seconda guerra mondiale, e questo li porta semmai ad essere troppo tolleranti con certi stranieri che vengono qui e mostrano una totale mancanza di rispetto per il paese che li ha accolti e li ospita (e che mai oserebbero comportarsi così nelle vicine Polonia e Rep Ceca, molto meno inclini a certi buonismi).
Berlino è comunque diversa dalla Germania tradizionale; sembra un paradosso (ma non lo è, conoscendo la storia), ma proprio nella capitale tedesca gli standard di efficenza e senso civico che caratterizzano la Germania sbiadiscono un po'. Comunque rimane sempre un bel posto per vivere!
 
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Il pregiudizio nei nostri confronti ci sta tutto..., ce lo siamo guadagnato... purtroppo... ma stai pur certo che se ti dimostri una persona a modo, con la testa sulle spalle e mastichi un buon tedesco sarai valutato per la persona che sei e trattato come difficilmente lo si è in Italia. A me piace lavorare con i tedeschi proprio per la loro concretezza, precisione, puntualità e l'approccio che hanno nel condurre le trattative. La loro cucina, ad esclusione delle carni lascia molto a desiderare, la birra non si discute, le tedesche NEIN, servizi sociali al top. Adoro Berlino che praticamente si sta trasformando nella Londra del continente, io ci vivrei, lo skyline è in continua evoluzione mixando i palazzi storici con quelli moderni. Gli alberghi di Berlino sono il top nel rapporto qualità/prezzo, i 4 stelle sono realmente dei 4 stelle a prezzi più che ragionevoli. Ci sono anche aspetti negativi ovviamente, vedasi i due aeroporti, Tegel e Schonefeld, non degni della capitale e in attesa da anni del nuovo aeroporto che è si finito da ben 4 anni ormai, ma causa problemi vari tecnici/burocratici rimane fermo e inutilizzato, con costi peraltro triplicati rispetto al budget iniziale. In centro stanno ricostruendo il Palazzo della città.... opera monumentale a firma di un architetto italiano, Franco Stella...
P.S. io vado matto per il Bratwurst :prankster2:
 
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Il pregiudizio nei nostri confronti ci sta tutto..., ce lo siamo guadagnato... purtroppo... ma stai pur certo che se ti dimostri una persona a modo, con la testa sulle spalle e mastichi un buon tedesco sarai valutato per la persona che sei e trattato come difficilmente lo si è in Italia. A me piace lavorare con i tedeschi proprio per la loro concretezza, precisione, puntualitÃ* e l'approccio che hanno nel condurre le trattative. La loro cucina, ad esclusione delle carni lascia molto a desiderare, la birra non si discute, le tedesche NEIN, servizi sociali al top. Adoro Berlino che praticamente si sta trasformando nella Londra del continente, io ci vivrei, lo skyline è in continua evoluzione mixando i palazzi storici con quelli moderni. Gli alberghi di Berlino sono il top nel rapporto qualitÃ*/prezzo, i 4 stelle sono realmente dei 4 stelle a prezzi più che ragionevoli. Ci sono anche aspetti negativi ovviamente, vedasi i due aeroporti, Tegel e Schonefeld, non degni della capitale e in attesa da anni del nuovo aeroporto che è si finito da ben 4 anni ormai, ma causa problemi vari tecnici/burocratici rimane fermo e inutilizzato, con costi peraltro triplicati rispetto al budget iniziale. In centro stanno ricostruendo il Palazzo della cittÃ*.... opera monumentale a firma di un architetto italiano, Franco Stella...
P.S. io vado matto per il Bratwurst :prankster2:

La disamina che hai fatto dei tedeschi e di Berlino, Ettore, è molto accurata. Alle tue parole aggiungerei un paio di punti.
I pregiudizi teutonici verso di noi si esternano solo nella loro stampa, e riguardano l'ambito politico (e qui ce li meritiamo) o calcistico (e qui invece c'è parecchia invidia, dato che gli abbiamo inferto certe batoste...)
Come detto, in tre anni ho visto solo grande simpatia verso di noi; addirittura una mia ex collega, che di cognome si chiama, pensa un po', Merkel (peró nessuna parentela...) una volta mi chiese perchè volevo trasferirmi in Germania, dato che l'Italia, diceva lei, è molto più bella.
A proposito dell'attitudine dei tedeschi vorrei raccontare un'episodio rivelatore. Mia moglie, sudamericana, arrivata in Italia (ci siamo conosciuti ed abbiamo vissuto per anni a Londra), ha notato spesso un'atteggiamento di chiusura nei suoi confronti. Nonostante parli bene l'italiano, fosse sposata con un italiano e sia cittadina italiana, nelle feste dei compagni d'asilo di mia figlia veniva trattata con indifferenza (quando io non ero presente). Nulla di questo è mai successo qui in Germania, e dire che parla ancora male il tedesco (deve comunicare in inglese); gli altri genitori sono sempre gentili e cortesi.
Quanto a Berlino, la amo per molti motivi, ma in quanto a bellezza non puó competere con le altre capitali europee od anche con altre città tedesche come Monaco; purtroppo le distruzioni della guerra e la divisione in 2 durata 40 anni hanno lasciato il segno. Per fortuna dalla caduta del muro molto è stato ricostruito, e molto è ancora in fase di ricostruzione, come lo Stadtschloss, da te giustamente citato, criminalmente distrutto dai bombardamenti e dal regime comunista. Inutile dire quanto sia importante, per un "prussiano" come me, la ricostruzione di un castello che, come giustamente è stato detto, non si trovava a Berlino, ma era Berlino, la quale, senza in suo castello era una Roma senza il Colosseo o una Londra senza Buckingham Palace. Tanto è importante per me che l'ho voluto scrivere nel mio profilo: Der berliner Stadtschloss kommt zurück! (Il castello cittadino di Berlino sta ritornando). Mi inorgoglisce che l'architetto incaricato della ricostruzione sia italiano; mi fa meno piacere la scelta che una delle 4 facciate sia ricostruita in stile moderno. Le altre tre verranno rifatte esattamente com'erano prima della guerra, con tutti i fregi e gli ornamenti ed una dovizia di particolari stupefacente; avrebbe dovuto essere cosí anche per la quarta facciata, che da' direttamente sul fiume Spree. Dentro sarà un misto di antico e moderno; sarebbe stato splendido riavere il palazzo esattamente com'era fino al 1943, con tutte le stanze, ma ovviamente i costi, già ora astronomici, sarebbero stati proibitivi. Ma quello che conta è che Berlino tra due anni riavrà il suo castello, e quel giorno io saró lí con mia figlia, a festeggiare il ritorno del palazzo degli Hohenzollern!
 
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...
A proposito dell'attitudine dei tedeschi vorrei raccontare un'episodio rivelatore. Mia moglie, sudamericana, arrivata in Italia (ci siamo conosciuti ed abbiamo vissuto per anni a Londra), ha notato spesso un'atteggiamento di chiusura nei suoi confronti. Nonostante parli bene l'italiano, fosse sposata con un italiano e sia cittadina italiana, nelle feste dei compagni d'asilo di mia figlia veniva trattata con indifferenza (quando io non ero presente). Nulla di questo è mai successo qui in Germania, e dire che parla ancora male il tedesco (deve comunicare in inglese); gli altri genitori sono sempre gentili e cortesi.
...

l'italiano medio, purtroppo, è molto più conformista, borghesuccio e poco cosmopolita di quanto si creda.
Non ho mai sopportato la retorica tutta italiana che si auto-glorifica quale paese più bello del mondo.
Il nostro è si un paese bellissimo, per molti aspetti meraviglioso, ma la presunzione tutta nostra di avere o essere di questo e di quello sempre il meglio di tutti, no, proprio non l'ho mai digerita.

Ho avuto in passato esperienze dirette e frequenti, causa lavoro, con vari paesi: germania, francia, spagna, giappone, messico, brasile...
Confermo anche io il giudizio positivo sulla germania e sui tedeschi. Con loro mi sono sempre trovato benissimo, lavorativamente e anche e soprattutto umanamente.
i beceri pregiudzi nei loro confronti sono, semplicemente, come quasi tutti i pregiudizi, immondizia.
 
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Oh, che bello, finalmente un topic per i punter all'estero! Anche io sono un Expat... Da ben 10 anni!
 
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Oh, che bello, finalmente un topic per i punter all'estero! Anche io sono un Expat... Da ben 10 anni!

Benvenuto tra noi, Christian! Cominciavo a sentirmi un po' solo in questo "bar". E, sempre se puoi rivelarlo, dove ti trovi ora? Raccontaci qualche aneddoto delle tue esperienze fuori dal Belpaese☺
 
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Io sono stato in Germania, Sud America ed ora da un po' sono in Spagna. :) Nello specifico, nella bella Barcellona! :preved:

Aneddoti, beh insomma si sa che la vita "dell'emigrante" (e non sono pizzettaro, come ha detto quel simpaticone di Zucconi:lol:) è piena di aneddoti, soprattutto all'inizio, quando si è spaesati. Ho letto che stai a Berlino, di quella città ricordo il "KEIN ENGLISCH!" dei tedeschi medi... :lol:
 
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Io sono stato in Germania, Sud America ed ora da un po' sono in Spagna. :) Nello specifico, nella bella Barcellona! :preved:

Aneddoti, beh insomma si sa che la vita "dell'emigrante" (e non sono pizzettaro, come ha detto quel simpaticone di Zucconi:lol:) � piena di aneddoti, soprattutto all'inizio, quando si � spaesati. Ho letto che stai a Berlino, di quella citt� ricordo il "KEIN ENGLISCH!" dei tedeschi medi... :lol:

Ehhhhh no caro ChristianJackal, qui non ti quoto... premesso che io parlo benissimo il tedesco, ma ho colleghi che invece non lo masticano per niente (praticamente tutti) e questi ovviamente ricorrono all'inglese che in Germania, a parte i vecchieti lo parlano ,chi più chi meno, quasi tutti. Linguisticamente non è l'italia dove ti senti dire "conosco l'inglese a livello scolastico" .... che equivale a "non so un ca..o!!!:ok:
Di certo non sono l'Olanda o la Danimarca/Norvegia/Svezia dove l'inglese è praticamente la seconda lingua per tutti.... ma comunque sono una spanna al di sopra di noi... Si parla tanto di riforma scolastica negli ultimi anni in Italia, ma sinceramente, (e qui non vorrei aprire una polemica) ritengo che la maggior parte dei docenti che insegnano lingue (ma non solo) non sono all'altezza del loro compito.
Avrei molto da dire a proposito... ma non voglio avviare discussioni noiose. Resta il fatto che in tal senso c'è molto da lavorare in Italia...
:unknw:
 
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Io sono stato in Germania, Sud America ed ora da un po' sono in Spagna. :) Nello specifico, nella bella Barcellona! :preved:

Aneddoti, beh insomma si sa che la vita "dell'emigrante" (e non sono pizzettaro, come ha detto quel simpaticone di Zucconi:lol:) è piena di aneddoti, soprattutto all'inizio, quando si è spaesati. Ho letto che stai a Berlino, di quella città ricordo il "KEIN ENGLISCH!" dei tedeschi medi... :lol:

È vero, a Berlino, per ovvie ragioni storiche, è pieno di gente che non sa l'inglese (ovviamente si parla delle vecchie generazioni). Questo fattore è stato per me molto positivo, costringendomi a sforzarmi col tedesco, quando sarebbe stato più comodo ricorrere all'inglese. Ho dei colleghi tra i 50 ed i 60 anni, cresciuti a Berlino Est o nel Brandenburgo, e devo dire che faccio parecchia fatica a capirli. La divisione in due di Berlino ha influito anche sui dialetti, ed infatti i berlinesi dell'est parlano un dialetto più stretto di quelli rimasti all'ovest; questo fenomeno non riguarda ovviamente le nuove generazioni.
Abbiamo comunque alcune similitudini; oltre a Berlino ci accomuna il Sudamerica, dove non ho vissuto, ma dove mi sono recato spesso, dato che mia moglie viene da li. Ma ora mi sorge spontanea una domanda: a Barcellona parli principalmente spagnolo, oppure hai imparato il catalano? Ho conosciuto molti catalani, che guai a chiamarli spagnoli...
 
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Ettore, condivido in pieno il giudizio sull' inadeguatezza del nostro sistema scolastico sull' insegnamento delle lingue straniere (l'inglese che si insegna nelle nostre scuole è penoso), ma dò ragione a Christian su Berlino, dove tra gli ultraquarantenni sono in molti a non conoscere la lingua di Schackspeare, per i motivi che ho spiegato nel post sopra. Come detto, per fortuna i giovani non hanno questo problema, ma per il momento Berlino non è ancora ai livelli della Germania Ovest, dove quasi tutti parlano l'inglese.
Comunque, vivi anche tu in Germania? E se si, dove?
 
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È vero, a Berlino, per ovvie ragioni storiche, è pieno di gente che non sa l'inglese (ovviamente si parla delle vecchie generazioni). Questo fattore è stato per me molto positivo, costringendomi a sforzarmi col tedesco, quando sarebbe stato più comodo ricorrere all'inglese. Ho dei colleghi tra i 50 ed i 60 anni, cresciuti a Berlino Est o nel Brandenburgo, e devo dire che faccio parecchia fatica a capirli. La divisione in due di Berlino ha influito anche sui dialetti, ed infatti i berlinesi dell'est parlano un dialetto più stretto di quelli rimasti all'ovest; questo fenomeno non riguarda ovviamente le nuove generazioni.
Abbiamo comunque alcune similitudini; oltre a Berlino ci accomuna il Sudamerica, dove non ho vissuto, ma dove mi sono recato spesso, dato che mia moglie viene da li. Ma ora mi sorge spontanea una domanda: a Barcellona parli principalmente spagnolo, oppure hai imparato il catalano? Ho conosciuto molti catalani, che guai a chiamarli spagnoli...

Guarda, ti dirò, per un italiano capire e parlare il catalano è una vera passeggiata, sempre e comunque se si ha di base una minima curiosità linguistico-culturale verso il posto in cui si sta. A Barcellona, nello specifico, lo spagnolo continua a regnare in alcuni quartieri, mentre in altri sentirai solamente catalano. Come tutti i contesti in cui c'è il bilinguismo, e per rispondere un po' al tuo dubbio... Spagnolo o catalano? Beh, dipende secondo me da:

1. Dove vivi.
2. Dove lavori (In molte multinazionali a Barcellona si parla direttamente l'inglese. Se poi uno lavora nell'azienda piccola, è molto probabile che si parli solo spagnolo e/o catalano)
3. Con chi stai (Se vivi in una cosiddetta "burbuja de guiris", cioè vivi circondato da australiani sbronzi e gringos, allora parlerai inglese e/o spagnolo).

Nel mio caso, ti dirò, spagnolo alla perfezione, e il catalano lo capisco alla perfezione, ho anche fatto il corso gratuito di catalano che ti offre il Municipio di Barcellona, ma il contesto in cui vivo quotidianamente è nettamente spagnolo-parlante. Comunque sia negli ultimi anni, il catalano e molti altri aspetti autoctoni di Barcellona ed in generale della Catalogna si sono convertiti in un marchio per poter vendersi anche all'estero. Fanno un'enorme "promozione", però pensa che lo spagnolo è mooooolto radicato (la classe medio-bassa, la classe operaia, gli immigranti, gli expats di classe media, la periferia, che costituiscono una percentuale molto alta nell'area metropolitana di Barcellona, parlano spagnolo. È un dato di fatto!). Io consiglio a chiunque venga a Barcellona e/o in Catalogna di imparare entrambe le lingue, al margine di ogni dibattito politico, che come italiani non ci costa niente.
 
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Ettore, condivido in pieno il giudizio sull' inadeguatezza del nostro sistema scolastico sull' insegnamento delle lingue straniere (l'inglese che si insegna nelle nostre scuole � penoso), ma d� ragione a Christian su Berlino, dove tra gli ultraquarantenni sono in molti a non conoscere la lingua di Schackspeare, per i motivi che ho spiegato nel post sopra. Come detto, per fortuna i giovani non hanno questo problema, ma per il momento Berlino non � ancora ai livelli della Germania Ovest, dove quasi tutti parlano l'inglese.
Comunque, vivi anche tu in Germania? E se si, dove?

Io parlo per esperienza personale, e ripeto, non ho necessità di parlare l'inglese in Germania parlando io benissimo il tedesco. Però i miei colleghi devono tutti ricorrere all'inglese e per quello che vedo nella maggior parte dei casi hanno sempre trovato persone con un ottimo inglese. Ovviamente non mi riferisco a persone di età avanzata, la fascia a cui mi riferisco è comunque al di sotto dei 50. Questo generalizzando, ma se nello specifico parliamo di Berlino, beh come ho avuto modo di dire, è una città multietnica con contaminazioni da tutto il mondo e va da se che l'inglese parlato (come seconda lingua) giocoforza deve essere la regola...
Riporto un anedoto. Poco più di un anno fa, ho conosciuto una ragazza finlandese a Berlino, lei si era trasferita da due anni per motivi di lavoro, comunicavamo in inglese, alla mia richiesta se avesse imparato un filino di tedesco lei mi rispose " no, niente, ma tanto qui l'inglese lo parlano tutti"...
Io non vivo in Germania, ma la giro per lavoro...:ok:
 
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