La mia storia tra le dita...il mondo di AXL

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Culandia
E' vero, l'educazione è necessario sia indottrinata in giovanissima età, ma non studiando quella serie di convenzioni sociali scritte nel Galateo, deve essere insegnata, accompagnata dai buoni esempi, in famiglia, dai genitori.
Cosa che, da qualche anno a questa parte, non succede più.
 
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rimini
E' maleducato.Da come mastica,a come usa le posate,alla postura.
Sapete che ho un debole per un famoso sportivo....beh se lui mi portasse fuori a cena e si comportasse come fa mio fratello,giuro, mi alzerei e me ne andrei dopo 10minuti. Un'altra cose che mi fa cambiare subito il livello ormonale e ,di conseguenza,passare ogni pensiero erotico è quando esco a cena con un ipotetico cavaliere e questo si rivolge in maniera sgarbata al cameriere.Purtroppo mi è successo.Anche dare del tu mi da fastidio.

https://www.youtube.com/watch?v=QsuxMmSIQ1Y

(Perché questa canzone? Beh, prima di tutto perché è di un celeberrimo gruppo dance americano ma ha un meraviglioso esordio vocale in francese. Poi perché mia sorella, che mi insegnò ad apprezzare gli Chic, ne citava e ne cita il testo a modo suo, ignorando l'amarezza di fondo del brano e sostenendo che comunque, per una donna, è molto importante tenere presente un fatto: quoi qu'il arrive, il vaut mieux être une personne élégante.
Potrei tradurlo, ma lo farai tu senza problemi. E comunque constaterai che il suono delle parole in francese rende meglio l'idea :wink: ).
 
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Ovunque c'è profumo di donna
O forse non nello stesso periodo e nello stesso luogo...
Io me lo ricordo bene il maestro delle elementari che per punizione, magari perché non eravamo stati attenti, ci faceva stendere le mani e ci dava le bacchettate sulle dita. E quando la disobbedienza era più grave le mani le dovevi stendere con il palmo rivolto in basso e la bacchettata la prendevi sulle nocche.
Se non è un metodo fascista questo, che altro è?
(Siamo ancora all'inizio degli anni '60)
 
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Se vogliamo proprio essere pignoli, la materia si chiamava "Applicazioni Tecniche". Erano tre ore settimanali obbligatorie il primo anno e facoltative in seconda e terza media.
A noi maschietti insegnavano a intagliare il compensato con il traforo, e alle femminucce a fare il caffè con la moka, le più fortunate; alle altre insegnavano ricami all'uncinetto e quant'altro di più subordinato all'educazione della donna, vista come moglie-madre-casalinga, potesse esistere a quei tempi... :pardon:

verissimo..... sai che ci ho pensato proprio stanotte???' bravo
 
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comunque, scusate l' ot, non era solo il traforo, mi ricordo i primi disegni tecnici, i rudimenti di elettrotecnica, tecnologia..... il "convertitore Bessemer-Thomas" è ancora nei miei pensieri..... era comunque la materia più amata da noi ipodotati cerebralmente.... lì si poteva usare anche le mani....
 
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Dalle parti di Udine
O forse non nello stesso periodo e nello stesso luogo...
Io me lo ricordo bene il maestro delle elementari che per punizione, magari perché non eravamo stati attenti, ci faceva stendere le mani e ci dava le bacchettate sulle dita. E quando la disobbedienza era più grave le mani le dovevi stendere con il palmo rivolto in basso e la bacchettata la prendevi sulle nocche.
Se non è un metodo fascista questo, che altro è?
(Siamo ancora all'inizio degli anni '60)

No ,allora proprio no, nato nel'71...
 
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Preußen
O forse non nello stesso periodo e nello stesso luogo...
Io me lo ricordo bene il maestro delle elementari che per punizione, magari perché non eravamo stati attenti, ci faceva stendere le mani e ci dava le bacchettate sulle dita. E quando la disobbedienza era più grave le mani le dovevi stendere con il palmo rivolto in basso e la bacchettata la prendevi sulle nocche.
Se non è un metodo fascista questo, che altro è?
(Siamo ancora all'inizio degli anni '60)

Roby, io non auspico un ritorno all'educazione anni 60, na qualche bacchettata ai giovani d'oggi (porci come i loro genere che li spalleggiano sempre) ci vorrebbe proprio. Vedevo l'andazzo dell'educazione permissiva vent'anni fa e mi dicevo che i giovani così cresciuti non potevano fare che danni. Come sta infatti avvenendo, e non solo in Italia (in Inghilterra le cose non vanno meglio). In Germania ci si salva ancora. Per il momento...
PS: ho appena letto sul CorSera (scrivo sul cell e non posso linkare l'articolo) di un alunno che ha sferrato un pugno alla professoressa perche lei gli aveva chiesto di consegnare il cellulare. L'articolo riportava anche il fatto che gli studenti di oggi vedono come un loro diritto l'uso del cell in classe ("i professori stanno diventando troppo severi", hanno il coraggio di affermare i pargoletti). Correggo la mia affermazione sopra: voglio un'educazione stile anni 60. Odio i giovani d'oggi ed i loro genitori permissivi
 
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Ho parlato di questa cosa della permissività con un insegnante maschio molti anni fa, e lui mi disse una cosa saggia: il problema c'è, ma non è nel metodo, ma nell'insegnante. Un professore incute rispetto nell'allievo, anche adolescente problematico, senza bisogno di menare le mani, ma deve avere le palle.
Invece molte insegnanti (sono quasi tutte donne) psicologicamente e inconsapevolmente si sottomettono al maschietto, non hanno proprio la personalità per resistere ad un'altra personalità che tenta di prevalere poiché, sostanzialmente, la donna sente l'istinto della sottomissione. E questa cosa me la disse un insegnante che, evidentemente, aveva osservato il fenomeno.
Con lui rigavano tutti molto dritto.
Quindi il punto non è che le professoresse sono eccessivamente "mammocomprensive", il punto è che non hanno il carattere per imporsi, è un fatto di personalità, di carisma, di credibilità. Il risultato è che prendono i cazzotti in faccia (o le pacche al culo).

Ricordo alle mie scuole medie c'erano ragazzi un po' "schizzati", ma facevano casino solo con le professoresse smidollate. Coi professori erano sempre perfettamente agnellini. Un professore ti mette in riga da come ti guarda in faccia.
 
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nautilus 70

UOMO
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Dissento totalmente da chi auspica un ritorno al servizio di leva obbligatorio. Il problema di cui si discute riguarda ragazzi che frequentano le scuole superiori e che spesso manifestano comportamenti da teppistelli già durante la scuola media: è a quell'età che insegnanti e genitori, soprattutto questi ultimi, dovrebbero intervenire. Il servizio militare è unicamente un'inutile rottura di coglioni che colpisce i giovani quando il loro carattere è già formato.
 
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E questa cosa me la disse un insegnante che, evidentemente, ......

...ignorava che il problema sono i genitori, e non le insegnanti donne (che poi qualcuna sia debole, sarà vero nè più nè meno come che ce ne sia qualcuna che pensa di dover fare la kapò.

Credo che se il galateo non si studia in giovane età poi sia difficilissimo cambiare,.

Esatto, Axl. Le 'buone maniere' sono come l'andare in bicicletta o l'imparare a nuotare: se lo impari da piccolo, non lo dimentichi più. Se da piccolo non l'hai imparato, è difficile farlo da adulto.

Confermo che una volta esisteva l'educazione civica, ed era cosa distinta dalle applicazioni tecniche.
 
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rimini
Madame AXL, io capisco ci siano periodi di stanca, ma senza la sua presenza ci si annoia un po'.
Faccia sapere qualcosa, ci dia qualche segno di vita, ci racconti qualche aneddoto della sua movimentata esistenza.
Lei ha una responsabilità mica da poco, ricordi sempre che la considero pari a quella di una celebre ragazza dei fumetti.
Sicché si scuota, si vesta come si conviene e ci dia sue notizie!
Il forum lo chiede, enfin!

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"La scuola deve formare i giovani"
"E' la società sportiva che deve sapere come far rigar dritto i bambini"
"All'oratorio/centro aggregativo/biblioteca/etc. non sanno più come vanno gestiti i ragazzi"

Tanto inutili quanto ricorrenti frasi fatte.
Non ci sono cazzi, la famiglia è, e deve rimanere, il primo vero veicolo di educazione.
Parte tutto da lì.
Ragazzi che, al ristorante/pizzeria, girano per i tavoli a rompere i coglioni a tutti.
Oppure seduti ai tavoli con i loro smartphone/tablet (a sette/otto anni???) con il volume a palla perchè non riescono a sentire il filmato del minchione youtuber di turno causa il vociare degli avventori.
Bambinetti idioti che negli spogliatoi di qualsivoglia disciplina sportiva, possibilmente di squadra, si mettono a pisciare addosso ai compagni o che, in campo, bulleggiano contro lo sfigato di turno, anche pesantemente.

Vero, situazioni che anche noi abbiamo vissuto quando eravamo implumi (personalmente escludo gli episodi "da ristorante") ma che non appena arrivavano all'orecchio o alla vista del genitore davano inizio ad una serie di ripercussioni se non addirittura a (nemmeno troppo) benevoli "scapaccioni". Ecco, proprio questi sono ormai banditi dal manuale del perfetto genitore.

Aggiungiamo anche l'iper-protettività del genitore moderno e la frittata è fatta. Sempre colpa degli altri. Che siano i compagni, gli educatori, i passanti e persino i politici. Mai colpa nostra o dei nostri figli.

Insomma, quello che voglio sostenere è che dalla famiglia parte l'educazione.
Poi possiamo passare anche al concetto di famiglia ... Ma andrebbe per le lunghe.
 
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Black cit. "All'oratorio/centro aggregativo/biblioteca/etc. non sanno più come vanno gestiti i ragazzi" Guarda che negli oratorio di ragazzi da gestire non ci sono più,per quello che non sanno più come gestirli! Per il resto concordo
 
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Oratorio era da intendersi in senso generico. Che sia un oratorio (come dici tu ormai deserti anche se dalle mie parti ce ne sono di vivi e vegeti!) o che siano iniziative aggregative di altro tipo alle quali i genitori si affidano (ovviamente non intendo tra questi pub e discoteche ...) poco importa. Quel che conta è dar la colpa ad altri della maleducazione dei propri figli.
 
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Tralfamador
Sto rileggendo la "Comédie humaine" di Balzac. A un certo punto l'autore dice, "Tagliando la testa a Luigi XVI, hanno tagliato la testa a tutti i padri di famiglia". In effetti...ecco il risultato.
 
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