E se mentre vado da una escort incontro un cretino?

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Non ho letto tutti gli interventi del thread perchè mi faceva fatica e forse è già stato scritto.
A me non preoccupa tanto trovare il rompiballe mentre sto andando da una escort in un appartamento, mi è capitato proprio di recente di essere stato non fermato ma visto ed una scusa l'ho trovata (ne ho già di preparate e l'importante è non farsi prendere dal panico nella risposta).
Il peggio è se vengo beccato quando sto facendo salire in macchina una OTR (magari trans) o vengo visto in sua compagnia mentre mi appresto ad un rapporto outdoor.
Lì le scuse stanno a zero.
 
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Questo thread mi è stato ispirato da quello in corso ed intitolato " e se la incontro per strada?", che tanto successo sta giustamente avendo.
Ebbene: mi è capitato più volte, mentre mi recavo da una escort, di incontrare qualche conoscente per strada.
Come ho scritto più volte, sono divorziato e single, dunque non mi ritrovo grandi problemi di privacy: mi è anzi capitato varie volte di uscire con le escort, anche in compagnia con amici, e di presentarle come amiche ( su loro richiesta, assai timorose che precisassi il loro vero lavoro) a chi incontravo.
Però incontrare un conoscente non mentre sono in compagnia di una escort, ma mentre mi sto recando da lei per copularci insieme, mi crea qualche problema in più: ad esempio, alla domanda " dova vai a quest'ora e in questo posto ? " sono sempre sul punto di dire direttamente " a scopare con una bella donna!", il che potrebbe comportare qualche problema, che vado velocemente e riassumere:

1) il tizio resta basito e cessa la conversazione, chiudendosi in un silenzio offeso;
2) il tizio pensa io stia scherzando e comincia a chiedere cento volte,stile disco rotto: "seriamente, dove stai andando?"
3) il tizio resta colpito e vuol venire con me.

Siccome sono tre ipotesi parimenti sgradevoli, in genere a quella domanda rispondo con una scusa: " vado qui vicino per lavoro..." o cose evasive similari.
A volte anzi mi viene imposto di prendere un caffè con il conoscente, il che mi ritarda l'appuntamento e mi rende nervoso.
Sono ora dunque a chiedervi:
a)conosco solo io tanti coglioni invadenti, oppure essi sono equamente distribuiti sul territorio nazionale ed ognuno di voi ne ha incontrata la propria razione?
b) vi è mai capitato di rispondere " vado a scopare qui vicino!" ? E se sì, ottenendo quali reazioni?

Vi ringrazio per le risposte che darete, e che mi aiuteranno nel mio procedimento di congiunzione della mia vita fuori e dentro il letto di una escort.
Un saluto.
Lafayette

Lasciati pungolare, caro il mio James Armistead... Le alternative sono due:
  • Opzione 1: prendi la cosa alla leggera, ti preoccupi troppo;
  • Opzione 2 (ormai mi conosci): ogni volta che vai nel posto X, ti organizzi una scusa per dimostrare o che sei di strada per andare altrove o ti prepari una frasetta per neutralizzarli;

Comunque, concordo che in Italia (o in Triveneto, boh) la gente tende ad appendersi alla minima scusa. Se ti dico: "Scusa, sono di fretta", nessuno dovrebbe insistere "no, ma dai, andiamo a bere un caffè". Eppure, qui capita.
 
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Lasciati pungolare, caro il mio James Armistead...

James Armistead Lafayette era un altro Lafayette: gran persona preziosa, che "mi" onorò assumendo il "mio" cognome dopo avere servito in modo eccellente come spia infiltrata nell'esercito inglese, su "mia" ispirazione e consiglio. Mi ritengo onorato, infatti, di portare l'avatar di un nobile militare francese che per primo ignorò schiavismo e razzismo in america, arruolando e motivando il primo agente segreto di colore della storia degli Usa.

lepaoncolor.jpg



Comunque, concordo che in Italia (o in Triveneto, boh) la gente tende ad appendersi alla minima scusa. Se ti dico: "Scusa, sono di fretta", nessuno dovrebbe insistere "no, ma dai, andiamo a bere un caffè". Eppure, qui capita.

Perché, non ho forse scritto che qua in Romagna è una specie di regola?
 
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Io mi son "preparato" questa frase "devo andare da un amico un idiota...poi ti racconto" detto con fare sbrigativo/rassegnato

1) scarichi tutto su un altro
2) se la zona é losca alla peggio pensano sia lui ad aver problemi/giri strani
3) hai fretta
4) non possono raggiungerti/stare con te
 
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Se sei abbastanza disinvolto puoi accelerare il passo e scappare via alla svelta sussurando "sto andando a puttane!!" Paradossalmente non ti crederanno mai. Un mio collega lo ha fatto e l'altro ci ha riso sopra.

In alternativa potresti mantenere le distanze dicendo: scusa, che devo rendere conto a te? Ma questo inevitabilmente ti attirerebbe dei sospetti.
 
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Se sei abbastanza disinvolto puoi accelerare il passo e scappare via alla svelta sussurando "sto andando a puttane!!" Paradossalmente non ti crederanno mai. Un mio collega lo ha fatto e l'altro ci ha riso sopra.

In alternativa potresti mantenere le distanze dicendo: scusa, che devo rendere conto a te? Ma questo inevitabilmente ti attirerebbe dei sospetti.
Beh in certe zone se dici che vai a puttane ci credono davvero :D
 
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Se sei abbastanza disinvolto puoi accelerare il passo e scappare via alla svelta sussurando "sto andando a puttane!!" Paradossalmente non ti crederanno mai. Un mio collega lo ha fatto e l'altro ci ha riso sopra.

In alternativa potresti mantenere le distanze dicendo: scusa, che devo rendere conto a te? Ma questo inevitabilmente ti attirerebbe dei sospetti.

Beh in certe zone se dici che vai a puttane ci credono davvero :D

Vi ringrazio per gli interventi, in effetti - come saprete se avete letto tutto il thread - mi trovo in una fase della mia vita nella quale sono sul punto di dire espressamente al cretino di turno ciò che sto andando a fare, ma il rischio e che mi si attacchi dietro lo stesso; anzi, qualcuno pure con maggiore foga.
Ecco perché chiedevo se qualcuno aveva frasi a prova di cretino: alcune frasi in effetti mi sono state suggerite, ma se ne avete altre suggeritele pure, sono ben contento di impararle.
 
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Mi fai tornare in mente una frase che ho letto diversi anni fa: e' assolutamente impossibile fare qualcosa a prova di cretino, perche' i cretini sono troppo ingegnosi.
Purtroppo e' così :mda:
 
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Sono ora dunque a chiedervi:
a)conosco solo io tanti coglioni invadenti, oppure essi sono equamente distribuiti sul territorio nazionale ed ognuno di voi ne ha incontrata la propria razione?
b) vi è mai capitato di rispondere " vado a scopare qui vicino!" ? E se sì, ottenendo quali reazioni?

Vi ringrazio per le risposte che darete, e che mi aiuteranno nel mio procedimento di congiunzione della mia vita fuori e dentro il letto di una escort.
Un saluto.
Lafayette

Ho seguito il thread con molto interesse, ma fino ad ora non ero intervenuto, non essendomi mai trovato in questa situazione. E per fortuna! Devo già programmare meticolosamente ogni incontro, incluse balle da raccontare a mia moglie (non ne faccio un vanto, ma non ho altra scelta), ci mancherebbe solo la sfortuna di incontrare conoscenti cretini. Per loro, ma anche per qualsiasi amico vero o conoscente non cretino, ho pronta la stessa scusa: "Ho un appuntamento con un amico e sono già in ritardo, se vuoi ci vediamo un altro giorno". Non brilla forse per originalità, ma come scusa mi sembra plausibile. Credo sarebbe efficace, ma non mi sono mai trovato nella situazione di dovervi ricorrere.
Quanto alle tue domande:
a) avendo traslocato non solo in città, ma anche in nazioni diverse, ho lasciato indietro tanti amici, ma anche tanti coglioni invadenti
b) quando vado "in missione" lo preannuncio a due-tre amici e ad una amica, gli unici che conoscono la mia situazione, e nessuno di loro vive in Germania. Ai miei amici e conoscenti "berlinesi" non potrei certo dirlo.
 
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...quindi anche i freddi teutonici, incontrando un conoscente, non si farebbero i cazzi loro?
Tutto il mondo è paese.....
 
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rimini
...quindi anche i freddi teutonici, incontrando un conoscente, non si farebbero i cazzi loro?
Tutto il mondo è paese.....

Sarei d'accordo con lei, ma a quanto leggo o la zona dove vivo è particolarmente ricca di impiccioni ( ipotesi che ho già rimarcato) oppure sono io a conoscere tutti quelli che vivono dalle mie parti ( cosa che comunque non ho escluso).
Sarebbe a questo punto interessante capire se il carattere delle persone cambia molto secondo le zone ove esse vivono, e confesso che questo fatto non l'ho ancora ben chiaro: esiste anche qualche thread sul carattere delle escort, che dipenderebbe dalla loro nazionalità, ed in effetti si è ravvisato qualche punto di contatto tra la zona di provenienza ed il carattere di una ragazza.
Non so, direi che è un argomento tutto da sviluppare.
Io però sono ancora in credito di sua risposta su un altro aspetto della discussione, professore...( si vedano i messaggi #60 e #61).
Attendo, grazie.
:whistle3:
 
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Preußen
...quindi anche i freddi teutonici, incontrando un conoscente, non si farebbero i cazzi loro?
Tutto il mondo è paese.....
In realtà non è proprio così, i tedeschi sono davvero gente discreta. Io mi riferivo al fatto che chi mi conosce qui, mi vede come un uomo dedito alla famiglia, lavoratore e che va quasi tutte le domeniche in chiesa. Tutte cose che rappresentano la verità, ma non tutta la verità; quest'ultima la posso raccontare a poche persone, non tutti capirebbero
 
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Non saprei dirlo, qui l'esperto è lei.
Come le dicevo mi sono capitate ragazze escort con le quali ho avuto una conoscenza un po' più profonda, e che mi chiedevano cose che non mi andava di fare, perché non le sentivo né le sento affatto come cose che fanno parte del mio carattere.
Oltre a quanto descritto sopra, mi capitarono altri casi: una voleva che le urinassi addosso estemporaneamente , una voleva che la picchiassi, le sputassi in faccia e la insultassi il più possibile.
Fatti che sono molto lontani dal mio modo di concepire sia il sesso che una relazione umana, e vedo di spiegarmi meglio.
Da essere umano probabilmente assai banale, mi capita di constatare che spesso il comportamento a letto di una donna corrisponde al suo carattere fuori dal letto: se è generosa nel sesso lo è anche nella vita di tutti i giorni, se è tranquilla e vive serenamente il sesso è anche una persona con la quale si parla bene praticamente di tutto, se prende l'iniziativa di far l'amore o la accoglie con dolcezza è una persona pacata e non ha ( né impone) reazioni esagerate.
Una donna che invece ha bisogno di farsi urinare addosso, o di essere insultata e maltrattata, mi mette a disagio, perché manifesta una concezione di se stessa ed un'attitudine al rapporto con un uomo che io non ho voglia, o modo, né di investigare né di assecondare.
Ribadisco: lo psicanalista è lei, Professore.
.
Secondo me ci sono tre aspetti diversi nel tuo intervento.

1) I desideri masochisti (più o meno lievi) della ragazza di turno. Mi sono capitati in molte occasioni, devo dire che in genere la lei di turno non ha avuto neanche la necessità di chiedermelo, in quanto, avendo immaginato che gradissero, sono stato io a promuoverli. Devo dire che li trovo gratificanti se, e solo se, ho ragionevole contezza del fatto che la lei di turno li vive con piacere e soddisfazione. Non sono portato naturalmente a praticare un rapporto sadico (in particolare se questo eroga una certa dose di violenza fisica e reale), ma per me ciò che conta (per stare io bene) è sapere che la lei di turno sta godendo di quell'incontro: perciò, se per questo obiettivo è bene praticare qualcosa di forte, non mi tiro indietro, vista anche la mia indole naturalmente dominante.

2) Concepire il sesso e le relazioni umane. Sono due cose che non necessariamente conduciamo con lo stesso atteggiamento. Personalmente sono estremamente gentile e rispettoso verso il prossimo, ritengo che mi conosce magari non immagini una mia personalità tendenzialmente dominante nel rapporto sessuale. Ma in ogni caso, non estenderei sic et simpliciter le modalità di attuazione delle condotte sessuali al modo di fare nella vita di tutti i giorni. Anzi, direi che spesso la sessualità è il canale nel quale si tende a riequilibrare qualcosa rispetto alla vita comune. Sono molteplici i casi di escort di livello che raccontano che (pur facendo la tara alle bufale giornalistiche) hanno clienti manager terribili nella vita comune, e che si fanno sottomettere ed umiliare oltre ogni limite nel rapporto sessuale.

3) Pratiche sessuali 'spinte' come sintomi di scarsa fiducia in se stessi. Si, ci può stare che talora una pratica sessuale sia una naturale prosecuzione del modo di vivere la vita di tutti i giorni, ma non sempre. Personalmente, ad esempio, mi sono capitati due soli casi in cui io mi sia fatto urinare addosso. Nel primo, si trattava di una non pay, un'amante con dieci anni meno di me, una ragazza veramente bella (che faceva girare tutti gli uomini per la strada) e con la quale avevo un rapporto molto profondo (intendeva sposarmi a tutti i costi...). Il suo desiderio di farlo era per rendere il rapporto ancora più intimo, per abbattere ogni barriera e divisione tra di noi: non accadeva mai ' a secco ' , era un qualcosa praticato solo sotto la doccia oppure a mare. Il secondo è relativo ad uan pay divenuta amica (con cui continuano i rapporti sessuali) e con la quale la sessualità è diventata qualcosa di estremamente intimo e reciproco. Con lei ho superato davvero ogni barriera, e nel sesso siamo un incastro perfetto. Con il tempo ho scoperto la sua predisposizione allo squirting, e quindi non sempre, ma solo quando l'eccitazione è tanta, pratichiamo copiosamente questa attività, il cui risultato è che. volente o nolente, mi fa la doccia con le sue secrezioni. In nessuno dei due casi sono persone con scarsa fiducia in se stesse. Sicuramente hanno entrambe le loro situazioni problematiche di fondo, ma nella vita di tutti i giorni ti garantisco che il 99,9 % delle persone non coglierebbe nel loro agire alcuna debolezza (che, in fondo in fondo, c'è, ma per arrivare a constatarne l'esistenza non basta neanche conoscerle a fondo: occorre proprio arrivare al profondo).
 
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Secondo me ci sono tre aspetti diversi nel tuo intervento.

1) I desideri masochisti (più o meno lievi) della ragazza di turno. Mi sono capitati in molte occasioni, devo dire che in genere la lei di turno non ha avuto neanche la necessità di chiedermelo, in quanto, avendo immaginato che gradissero, sono stato io a promuoverli. Devo dire che li trovo gratificanti se, e solo se, ho ragionevole contezza del fatto che la lei di turno li vive con piacere e soddisfazione. Non sono portato naturalmente a praticare un rapporto sadico (in particolare se questo eroga una certa dose di violenza fisica e reale), ma per me ciò che conta (per stare io bene) è sapere che la lei di turno sta godendo di quell'incontro: perciò, se per questo obiettivo è bene praticare qualcosa di forte, non mi tiro indietro, vista anche la mia indole naturalmente dominante.

2) Concepire il sesso e le relazioni umane. Sono due cose che non necessariamente conduciamo con lo stesso atteggiamento. Personalmente sono estremamente gentile e rispettoso verso il prossimo, ritengo che mi conosce magari non immagini una mia personalità tendenzialmente dominante nel rapporto sessuale. Ma in ogni caso, non estenderei sic et simpliciter le modalità di attuazione delle condotte sessuali al modo di fare nella vita di tutti i giorni. Anzi, direi che spesso la sessualità è il canale nel quale si tende a riequilibrare qualcosa rispetto alla vita comune. Sono molteplici i casi di escort di livello che raccontano che (pur facendo la tara alle bufale giornalistiche) hanno clienti manager terribili nella vita comune, e che si fanno sottomettere ed umiliare oltre ogni limite nel rapporto sessuale.

3) Pratiche sessuali 'spinte' come sintomi di scarsa fiducia in se stessi. Si, ci può stare che talora una pratica sessuale sia una naturale prosecuzione del modo di vivere la vita di tutti i giorni, ma non sempre. Personalmente, ad esempio, mi sono capitati due soli casi in cui io mi sia fatto urinare addosso. Nel primo, si trattava di una non pay, un'amante con dieci anni meno di me, una ragazza veramente bella (che faceva girare tutti gli uomini per la strada) e con la quale avevo un rapporto molto profondo (intendeva sposarmi a tutti i costi...). Il suo desiderio di farlo era per rendere il rapporto ancora più intimo, per abbattere ogni barriera e divisione tra di noi: non accadeva mai ' a secco ' , era un qualcosa praticato solo sotto la doccia oppure a mare. Il secondo è relativo ad uan pay divenuta amica (con cui continuano i rapporti sessuali) e con la quale la sessualità è diventata qualcosa di estremamente intimo e reciproco. Con lei ho superato davvero ogni barriera, e nel sesso siamo un incastro perfetto. Con il tempo ho scoperto la sua predisposizione allo squirting, e quindi non sempre, ma solo quando l'eccitazione è tanta, pratichiamo copiosamente questa attività, il cui risultato è che. volente o nolente, mi fa la doccia con le sue secrezioni. In nessuno dei due casi sono persone con scarsa fiducia in se stesse. Sicuramente hanno entrambe le loro situazioni problematiche di fondo, ma nella vita di tutti i giorni ti garantisco che il 99,9 % delle persone non coglierebbe nel loro agire alcuna debolezza (che, in fondo in fondo, c'è, ma per arrivare a constatarne l'esistenza non basta neanche conoscerle a fondo: occorre proprio arrivare al profondo).

La ringrazio, Professore, è stato senz'altro esauriente.
Ha detto molto di sé con grande sincerità, tra l'altro.
:hi:
 
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