Aryana

il ted

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Sicilia
NOME INSERZIONISTA: Aryana
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Aryana-62805?from=regular_list
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Rumena
ETA': Sulla ventina, o poco più
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK, BJ o BBJ, Daty, Rai1
SERVIZI USUFRUITI: FK, BBJ, Daty, Rai1
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Sul metro e settanta, fisico magro e slanciato, seno e fondoschiena perfetti, in viso un po' di acne
ATTITUDINE: Decisamente buona
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Qualche gradino (nell'androne delle scale), poi terzo piano con ascensore
TELEFONO: 3454039937 (34540399xx)
DATA DELL'INCONTRO: Primi di Marzo

NOTE DEL PUNTER: Come detto nella scheda, l’incontro è avvento agli inizi di Marzo. La ragazza stava in una traversa di via Etnea, dalle parti del tondo Gioieni, due o trecento metri, quindi ogni riferimento a location e coinquiline è riferito a venti giorni fa circa.

LA MIA RECENSIONE: Trovare un posto lì vicino è sempre un’impresa. Un venerdì come un altro, saranno le quattro del pomeriggio. Ci sono auto parcheggiate alla cazzo di cane, un tizio che sbraita contro la padrona di un bar (per via di dei motorini lasciati di proposito ad occupare tre posti auto), due stronze che mi tagliano la strada, io sto quasi per metterle sotto, loro mi danno del cornuto. Testuali parole! La confusione regna e trionfa.
Non trovando un posto lascio la tedmobile un po’ distante, voltato l’angolo, saranno un cento metri in fondo la strada. Mentre son lì che cammino la richiamo, mi apre il portone nel preciso istante che arrivo. Quando entro in casa un cagnolino mi viene subito incontro. È piccolo, un ammasso di pelo marroncino, color caffellatte, un havanais mi pare, mi pare si chiami così, un bichon. Si alza su due zampe per farsi accarezzare, tutto che scodinzola, che gioca, mi fa la festa, ci segue contento quando andiamo verso la camera da letto, vuol venire pure lui, ci viene dietro saltellando, in silenzio, non un lamento. Aryana lo manda via, allora, verso l’altra stanza, la sola altra illuminata, dove ci sta la coinquilina (che ho scoperto poi essere Lora. Il cane è il suo).

Una volta spoglio mi siedo sul bordo del letto. Lei si china su di me, mi bacia, mi passa una mano tra i capelli, poi scende giù, mi sgranocchia una clavicola, andiamo avanti così per un po’, si toglie gli slip. Il corpo è pallido e snello, il seno perfetto, come il fondoschiena, morbido, nella linea dei fianchi. Comincia a succhiarlo, in ginocchio tra le mie gambe. Un pompino lento, senza mani, non profondissimo né eccessivamente salivoso, ma appassionato. Ogni tanto smette, risale su per mordicchiarmi qua o là, respirarmi addosso. Ridiscende, ricomincia.
Finito il lungo pompino m’incappuccia, mi sdraio sul letto, mi sale di sopra. Continua a baciarmi per tutto il tempo, prima con lei sopra, poi seduti uno sopra l’altro (o meglio, lei seduta sopra di me, che me ne sto seduto sul letto, come in ‘Ultimo tango a Parigi’, per intenderci), poi lei sotto, alla missionaria, per finire, alla fine, a pecora, dove concludo, baciandole la nuca e la schiena, per poi scendere verso il culo, bellissimo in quella posizione.

Cerchiamo di parlare un po’ mentre mi rivesto. Parla poco l’italiano ma il tutto è ugualmente piacevole, il prima come il dopo. Lei sempre sorridente. Mi dice che sarebbe restata fino a giorno undici (anche se poi andrà via prima, due o tre giorni dopo il nostro incontro); che la coinquilina è appunto Lora (la incontrerò subito dopo, facendole venire pure un bel cagotto, se proprio devo dirla tutta), e altre cose. Quando usciamo Lora non ci ha sentiti. Se ne sta tranquilla nella sua stanza, nella visuale perfetta della porta aperta. Io la posso vedere benissimo, di fianco, china in avanti sullo specchio, ma lei non me, che cammino per il corridoio in penombra. Quando si volta e mi vede fa un salto all’indietro che nemmeno avesse visto Voldemort: io allargo le braccia alla ‘Sono disarmato, tranquilla!’, il cagnolino fa capolino dalla porta. Alla fine saluto tutti e tre e vado via.

L’ascensore è fermo da qualche parte quando esco, quindi mi faccio a piedi i tre piani di scale, approfittandone per ripensare all’incontro appena terminato. Mi sento come Edmund Hillary che scende dall’Everest dopo aver piantato la sua bella bandiera, mi penso io. Anche lui andato lì dove ci sono i leoni. Della ragazza non avevo trovato nulla, sul forum come altrove, quindi, stando alle probabilità, c’era un bel 50% che potevo prenderlo tutto più dentro ancora del culo (metaforicamente parlando), e invece eccomi qua! Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità! continuo a pensarmi io, contento, per continuare il discorso sulle bandiere...


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