Miscellanea - riflessioni, pensieri e promemoria, seduti in poltrona nel mio studio

Capperi, avrei giurato di averlo postato: la demenza senile mi colpisce......
Rimedierò.

Ed io qua, ad aspettare da 17 giorni un approfondimento da parte del Prof. Infizz...

Hai ragione, sono senza scuse.
Interverrò.

Faccio prima un salto ad incontrare una c.d. no prof.

@Infizz:

la mia speranza in un suo intervento è dunque ad oggi inutile?

Lafayette ha scritto:

@Infizz:

Caro Professore,
...: attendo anche un Suo approfondimento sulla misoginia in genere, quando avrà tempo.

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E' un argomento già spinoso di suo, ma qui dentro ancor di più.
Mi riferisco al fatto che la categoria del puttaniere oscilla dall'esteta per il corpo femminile e/o determinate pratiche, che quindi cerca la donna quale necessario oggetto e mezzo per una profonda soddisfazione, a colui il quale per mille e mille motivi detesta il genere femminile: per concetto inculcato, come risultato per cocenti delusioni nel rapporto con l'altro sesso, come prodotto di madri oppressive che hanno generato dei piccoli ostri o dei totali incapaci nel rapportarsi con l'altra metà del cielo.

In fondo, a ben pensarci, la misoginia altro non è che una forma di pregiudizio (perchè si dovrebbe odiare un'intera categoria, assunto che sicuramente non ne conosciamo tutti i rappresentanti?), e quindi è un bias cognitivo come e peggio di altri. E' di per sè evidente che la natura (o Dio, per i credenti) ha prodotto una dualità incancellabile, ed inevitabile per la sopravvivenza dell'uomo.
Prometto di completare il mio pensiero, cosa che non mi è possibile in questo omento, e che dovrò comunque far precedere da alcune recensioni (almeno prima che le relative pay divengano nonne).

ma si gira e rigira l'obbiettivo primario del maschio, puttaniere o meno, naturalmente è fottere, poco a parole ma molto di fatto!

Ci sono vari argomenti che mi preme affrontare, tra questi la mia difficoltà nel recensire (ultimamente), ma di questo parlerò in seguito.
Per adesso vorrei esprimere il mio sconcerto per la prematura scomparsa di Oksana Shachko : mi ha colpito il suo presunto ultimo messaggio. Ero suo amico (virtuale), era tempo che volevo scriverle. Non l'ho fatto , ed ora non potrò più farlo.

il suo ultimo messaggio parla di ipocrisia degli uomini nell'odioerna societa'...
beh...un concetto abbastanza tipico per una femminista

infizz la verità e questa, garibaldi ando a marsala con mille uomini e unì l'italia,noi quest'oggi se andremmo a marsala svuoteremmo bottiglie di marsala,e il ricambiamento generazionale

No. Sembra che il testo sia: "siete tutti falsi".
Leggy, anche il Passito di Pantelleria andrebbe benissimo.

Pare non fosse il primo tentativo di suicidio. Letto anche il messaggio e senza conoscere alcunchè della ragazza potrebbe benissimo essere un classico episodio di suicidio a seguito di depressione. Chi crede tanto nella propria causa e non la vede trionfare come pensa meriti, spesso risulta frustrato e depresso.

Leggy, anche il Passito di Pantelleria andrebbe benissimo.

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Sì, ma se andremmo a Marsala andrebbe benissimo anche un bel corso di italiano.

Credo abbia trovato all'interno di quell'organizzazione qualcosa di molto diverso dai suoi ideali. Credo che all'interno di qualunque gruppo (movimento politico, religioso, umanitario, club, gruppi terroristici) ci sia qualcuno che insegue un ideale, e altri che ritengono di aver trovato un'occasione per agevolare i cazzi propri.
Leggy gode di una speciale licenza poetica.

Se c'è un'organizzazione farlocca, sono proprio le Femen.

In che senso? A me appare ondivaga negli obiettivi e sostanzialmente inconcludente.
Ma farlocco è un concetto diverso...

[FONT=&quot] Dalle dichiarazioni ufficiali e dalle azioni intraprese, risulta evidente la omogeneità del movimento Femen con i principi e i metodi operativi esposti da Gene Sharp, fondatore della Albert Einstein Institution([/FONT][FONT=&quot][FONT=&quot]http://www.aeinstein.org/[/FONT][/FONT][FONT=&quot]) il maggior teorico e organizzatore della lotta non violenta volta a destabilizzare Stati, regimi politici, governi. Gli studi di Sharp informano l’azione delle ONG che, in collaborazione diretta o indiretta con le diplomazie e i servizi segreti delle potenze interessate, hanno innescato le «rivoluzioni colorate» in tutto il mondo, Ucraina compresa. [/FONT][FONT=&quot]Nel 2014 Éloïse Bouton, una delle prime militanti Femen in Francia, pubblica un libro nel quale si afferma che le militanti sono sottoposte a forti pressioni e manipolazioni psicologiche, perché diventino «pronte a tutto senza sapere davvero perché». [/FONT][FONT=&quot]Kathy Green, cineasta australiana, gira un documentario sulle Femen intitolato L’Ucraina non è in vendita ([/FONT][FONT=&quot][FONT=&quot]http://www.ukraineisnotabrothel.com/[/FONT][/FONT][FONT=&quot]) e presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale di Venezia del 2013), e rivela che Sviatsky è il fondatore del gruppo, qualcosa di simile al guru di una setta. Nel documentario Sviatsky dichiara di aver creato le Femen «per farsi delle ragazze» e che «gli piacevano sessualmente». Aggiunge poi che «queste ragazze sono deboli. Non hanno nessuna forza di carattere, non hanno neanche il desiderio di essere forti. Sono sottomesse». Le militanti che sono intervenute all’anteprima del documentario, a Venezia, non hanno negato il ruolo di Sviatsky nel movimento. Nel 2014 una ex militante del gruppo, che si presenta con lo pseudonimo Alice, annuncia che pubblicherà un libro di denuncia «dell’organizzazione dittatoriale delle Femen, che esigono una disponibilità e una sottomissione totali, proibiscono ogni libertà di espressione, adottano metodi di manipolazione psicologica per annientare lo spirito critico» ([/FONT][FONT=&quot][FONT=&quot]http://www.liberation.fr/societe/2014/02/13/les-femen-mises-en-cause-par-une-ancienne-membre_979964[/FONT][/FONT][FONT=&quot]). Inna Shevchenko non smentisce, e ribatte che «Femen non è una compagnia di amiche, è un gruppo militante dove l’atmosfera è marziale e gerarchica, cosa necessaria per condurre a buon fine operazioni complesse” (http://www.huffingtonpost.fr/inna-schevchenko).
Insomma, le Femen sono un gruppo organizzato a fini di destabilizzazione (operazione di influenza) e gestito come una setta, un culto. Non è un bell'ambiente in cui vivere.
[/FONT]

Infizz ha scritto:

No. Sembra che il testo sia: "siete tutti falsi".
Leggy, anche il Passito di Pantelleria andrebbe benissimo.

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mah gli uomini sono tutti falsi, le donne sono tutte troie
ok, c'e in fondo di verita', ma rimane un luogo comune, un po' banale.
Io ritengo che ogni inividuo, maschio o femmina abbia delle sue peculiarita' che non puoi catalogare a priori.

Grazie ciccinabuona, intervento molto interessante. Peraltro mi è stato utile per scoprire un paio di articoli, uno è questo http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/03/news/femen_viktor_svyatskiy-65779920/ , dove curiosamente l'autrice chiude dichiarando che il movimento di certo non si suiciderà a Parigi: singolare, alla luce di ciò che accadrà 5 anni dopo.
L'altro articolo è questo http://www.eastjournal.net/archives/38621/38621 che ho trovato illuminante sia per una miglior comprensione del movimento Femen che di altri movimenti anche politici nati dall'idea di un esperto di marketing che recluta qualcuno che attiri le masse.

Il che mi fa ricordare quanto osservò Rocco Siffredi durante l'intervento di alcune esponenti Femen nello studio ove si stava svolgendo una puntata di un programma condotto da Piero Chiambretti, e del quale egli era ospite: " ragazze, sentite, siete tutte troppo fighe, uno guarda voi che siete fighe e basta, non gliene frega niente della vostra protesta."

Infizz ha scritto:

Grazie ciccinabuona, intervento molto interessante. Peraltro mi è stato utile per scoprire un paio di articoli, uno è questo http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/03/news/femen_viktor_svyatskiy-65779920/ , dove curiosamente l'autrice chiude dichiarando che il movimento di certo non si suiciderà a Parigi: singolare, alla luce di ciò che accadrà 5 anni dopo.
L'altro articolo è questo http://www.eastjournal.net/archives/38621/38621 che ho trovato illuminante sia per una miglior comprensione del movimento Femen che di altri movimenti anche politici nati dall'idea di un esperto di marketing che recluta qualcuno che attiri le masse.

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Grazie a te per le segnalazioni. Il fenomeno a cui alludi, la creazione di movimenti politici con tecniche di marketing, è molto importante nel quadro delle "guerre ibride" contemporanee. Si tratta di azioni di influenza (che è un tipo di disinformazione) che possono tramutarsi in vere e proprie opere di destabilizzazione, chiarissimo il caso ucraino, dove la CIA ha speso 5 MLD $ per destabilizzare il governo ucraino con le tecniche illustrate nei manuali della Albert Einstein Instistution (con la nota aggiunta, che nei manuali non c'è, dei cecchini che sparano imparzialmente sulla folla dei manifestanti e sulla polizia, per far precipitare il caos). E' un metodo di gestione politica che si chiama "controllare il caos". Per controllare il caos bisogna entrarci e provocarlo, indirizzandolo dove si desidera. Esempio minimo: manifestazioni di massa, poliziotti infiltrati tra gli estremisti provocano violenze, distruzioni, etc.

Caro Professore, mi permetta di postare qui una domanda che mi è venuta spontanea, visto che il 3d di @AXL è momentaneamente chiuso...
Lei ha capito perché quel 3d è stato chiuso?