Escort GENEVA RUSSA

DESCRIZIONE FISICA: Bionda tinta (colore naturale: castano), altezza 1.72 ca, bel viso, splendido fisico da modella (tonico, snello, non un filo di pancia né di cellulite), lato B molto bello, seno piccolo (una prima) con bei capezzoli appuntiti e reattivi. Patata depilata. Due piercing (su ombelico e naso), tattoo "japanese" sulla schiena.​

Alle leggi della biologia (e alle esigenze che comporta) non si può sfuggire. Ecco quindi che, a distanza di un po' di giorni dall'ultima trombata, il mio coinquilino, nonché principale prosciugatore del mio portafoglio, viene assalito dalla voglia ineluttabile di essere avvolto dal tepore rassicurante di una figa accogliente.
E come in tanti altri casi nei quali ho dovuto ricorrere alla banconota per soddisfare i bisogni animaleschi, anche stavolta sono combattuto nel dover scegliere tra le due facce della stessa medaglia: da una parte l'istinto conservativo, che mi spinge a trovare approdo in porti familiari, ovvero fanciulle con le quali mi sono già trovato bene in passato; dall'altra parte l'istinto predatore e temerario, che mi esorta invece a sondare mari inesplorati, con tutti i rischi-missile che ne conseguono.
Complice il massiccio innesto di new-entry, roba da far quasi venire il mal di testa, finisco per scegliere la seconda delle due opzioni. La freccetta cade su quell'annuncio che, tra tutte le news, è l'unico che mi fa subito esclamare "Me' cojoni!!!", ovvero quello di Geneva. Certo, sappiamo poi tutti che tra quello che ammiri sul web e quello che ti trovi poi davanti esiste sempre un certo "delta", variabile dallo zero (aspetto pienamente conforme) all'infinito (foto farlocche).
Ordunque, chiamo la centralinista e fisso una sessione bombatoria di lì a poco. La location corrispondente a questo numero è quella che fino a un paio di mesi fa si trovava in Via Baveno e, prima ancora, nella storica Metro Marche. Il nome della via (leggi sopra) non è esattamente beneaugurante ai fini di un incontro mignottesco, anche il parcheggiare in zona risulta un po' complicato.
Squillo di telefono puntuale all'ora stabilita, e posso catapultarmi verso l'oggetto del desiderio.
Come si presenta la ragazza: nel trovarmi di fronte a questa Ginevra stangona in intimo nero e tacco 12 (sui trampoli arriva quasi a 1.85 di altezza), per poco non mi viene da esclamare nuovamente il "me' cojoni" in me suscitato dalle visioni lubriche delle sue foto: preferisco evitare (tanto dubito che avrebbe capito il senso dell'apprezzamento...), ma sostanzialmente è quello che mi passa per la mente. Geneva ha un modo di fare molto sorridente e amichevole, parla un buon inglese e riesce subito ad instaurare una conversazione molto amabile.
Come si presenta questa nuova location: il bagno è molto pulito e ordinato, fornito di bidet e di tutto il necessario. Accogliente la tromb-room, il lettone da battaglia risulta molto confortevole; davanti ad esso è presente un piccolo specchio verticale.
I preliminari: FK molto piacevoli, con lei che tiene le labbra ben aperte e ci mette una buona dose di lingua. Gradevoli anche i passaggi della sua bocca su orecchie, collo, torace e capezzoli dello scrivente. La girl si presta bene a farselo strusciare addosso un po' dappertutto: notevole l'antipasto con lei piegata a 90 sul letto, mentre agita il posteriore e si sfrega l'uccello consolidato tra le chiappe sode come il marmo.
Il Daty: la faccio mettere a pecora dopodiché comincio a slinguettarla da dietro (lei è brava ad alzare bene il bacino in modo da facilitare la mia azione slappatrice): i gridolini e i gemiti sono forse un po' accentuati, ma di sicuro riesco a ravvisare anche suoi segnali corporei di reale gradimento. Non sembra disprezzare affatto. Consentita anche la digitalizzazione su Rai1 (con un paio di dita) e successivamente su Rai2 (un dito).
Il BBj: ci troviamo, manco a dirlo, nei dintorni dell'Alta Accademia Russa. I suoi movimenti dolci e avvolgenti (abbinati a sguardi maliziosi lanciati verso di me, di tanto in tanto) si spingono progressivamente sempre più in profondità, fino a raggiungere ottimi livelli deep. I gioielli di famiglia vengono però lasciati all'asciutto.
Il rapporto: vestizione e aggiunta di ridotta quantità di gel (lei si è già lubrificata di suo durante il cunni), si passa alla chiavata in tre classiche posizioni: cavalcata all'amazzone, partenza lenta per poi carburare progressivamente, con buoni giochi di bacino sul mio uccello; in un secondo tempo lei si abbassa per limonarmi un altro po', mentre continua a ricevere forte e chiaro il segnale su Rai1. Segue un veloce passaggio in mission ed una prolungata pecos, con razione di sculacciate e nuova digitazione del suo Rai2; la vista del suo corpo tonico e sinuoso, e in particolare del suo magnifico fondoschiena, mantiene il mio ormone sempre su livelli altissimi.
Sento ormai approssimarsi l'eruzione, sgoldono e concludo venendole sul corpo (il CIM non è consentito).
Passaggio in bagno e quattro simpatiche chiacchiere mentre mi rivesto. I trenta minuti sono ormai scaduti, è il momento di salutarsi: una mezz'ora piacevole e rilassante, esco dall'appartamento con il sorriso sulle labbra.
È un peccato che nel repertorio di questa zarina non sia inclusa anche la venuta in bocca, è l'unico motivo per il quale le tolgo una stella dalla valutazione massima. Geneva dovrebbe fermarsi a Torino per un paio di settimane.​