[RECE] Princess black - OTR diurna - Roma via di Brava

Registrato
19 Febbraio 2014
Messaggi
456
Reaction score
103
Località
"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
NOME: Princess
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
ZONA: via di Brava presso questo spiazzo
NAZIONALITA': subsahariana
ETA': circa 30, forse meno ma allora son portati male
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 10
DURATA DELL'INCONTRO: 10'
DESCRIZIONE FISICA: nera come una notte senza stelle e senza luna, fisico tosto ma non snello
ATTITUDINE: sorride come un caporale che sorride, certezza di qualcosa di spiacevole

LA MIA RECENSIONE:

Ho accostato nella piazzola di Princess per una sola ed unica ragione: ha i capelli rasati a zero
non per l'avvenenza che oggettivamente le difetta
--- avendo scavallato forse i trent'anni, con due cosciotti sinceri ed una panzetta prominente ed un seno striato che racconta di una o più gravidanze alle spalle
e neanche per la socievolezza
--- perché sorridere di frequente come è nel suo fare non significa essere socievoli, men che meno rialzarsi allo scoccare dei 10 minuti per imporre lo stop totale
o per la qualità della prestazione
--- che è carente sotto molti punti di vista, non solo per i tempi rastremati o per la volontà di prodigarsi che non ha ma per l'igiene carente e la scomodità dei luoghi
e non di certo per la bontà della location
--- se tale si può definire il bordo di un ampio campo agricolo in cui la vista spazia ovunque e da ovunque su di noi, separato appena dalla strada da una striminzita frasca
ma solo e soltanto perché tiene il cranio ben rasato

sembra poco? per me è già molto dato che di bianche, orientali o meticce crâne rasé non c'è speranza di trovarne normalmente in giro e ancor meno nel campo della prostituzione in cui vigono regole estetiche assolutamente rigide
e le africane (che pure spesso portano i capelli cortissimi e sovente rasati a macchinetta) sono ahimè solite agghindarsi con capigliature posticce e variopinte dalle fogge più disparatamente e disperatamente post-apocalittiche
mentre una testolina tonda tonda è come l'essenza della femminilità, la parte più riposta della donna che tutte – ma proprio tutte tutte tutte salvo rarissime e benedette eccezioni – tengono nascosta a chiunque, compagni e mariti compresi
mentre io ne vado pazzo e non mi spiego le cure maniacali devolute alla chioma che la sottraggono alla vista, alle mani, al tatto: non c'è fica, non c'è buco del culo che sia tanto intimo e sensibile quanto il cuoio di una ragazza
e quindi mi faccio andar bene pure il posto di merda in cui mi porta Princess pur di carezzarle il cranio e tenere la sua coccia a due mani mentre mi spompina (malamente) e liberamente far su e giù fra il collo, la collottola e l'occipite
ed esplorare coi polpastrelli la vastità del parietale fino all'attaccatura delle orecchie e vederla sorridere delle attenzioni che rivolgo a quella parte di lei trascurata dai più ma senza fortunatamente impaurirsene, anzi moinando

capitandomi di visitare i Musei Capitolini è con un altro sguardo che osservo Costantino imperatore tenere in una mano l'orbe, il globo terracqueo: il suo non mi sembra più un gesto di dominio e se ha l'occhio severo credo soltanto perché investito custode di un bene sommamente prezioso.
 
Alto