Quando l'Italia era l'italia...

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tra il Tevere e i loft.
Ho finto da poco un corso sulla sicurezza nei cantieri, dove un anziano ingegnere, alla fine di molti racconti o aneddoti..terminava con "quando l'Italia era l'Italia".

Parlando delle grandi opere pubbliche negli anni '50, dell'autostrada del Sole terminata in pochi anni dal '56 al '62 fino a Napoli.."quando l'Italia era l'Italia.":prankster2:

Quando eravamo all'avanguardia con la ricerca e la legislazione tecnica, in tema di qualità e sicurezza, con le leggi degli anni 50.."quando l'Italia era l'Italia" :prankster2:

Avrei voluto alzare la mano e domandargli.."scusi adesso non siamo più l'Italia?

vabbè che non siamo manco andati ai mondiali..:prankster2:

"Quando L'Italia era l'Italia"..lo dite mai voi come quell'anziano ingegnere??:unknw:

O forse è solo un nostalgico?
 
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Quando l'Italia era l'Italia
Andavan gli operai in bicicletta
ma l'asta era in compenso sempre eretta
 
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rimini
Bah, quando l'Italia era l'Italia, anni tra il 1962 ed il 1963, si dovette nazionalizzare l'energia elettrica creando l'Enel, perché le varie società private sovra o sotto-regionali non coprivano tutto il territorio nazionale: certe zone erano considerate non economicamente vantaggiose, in quanto l'approntamento della palificazione o degli scavi avrebbe richiesto investimenti non convenienti: sicché al Nord non era servito da corrente elettrica il 15% della popolazione, al centro il 20%, al sud il 35%.
Il fenomeno era particolarmente grave nei piccoli centri abitati ( e tenete conto che nel nostro Paese sono molti, all'epoca il numero di Comuni sotto ai 2.000 abitanti era ancora più rilevante di quello odierno).
Ora nel settore elettricità si è tornati ad una privatizzazione, che non vorrei mai facesse riemergere antiche e tragiche diseguaglianze.
A mio avviso, l'Italia era l'Italia quando aveva un'idea di crescita collettiva, volta a non lasciare indietro i cittadini.
Oggi non ho ben chiaro che idea abbia.
 
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  • #5
A mio avviso, l'Italia era l'Italia quando aveva un'idea di crescita collettiva, volta a non lasciare indietro i cittadini.
Oggi non ho ben chiaro che idea abbia.

Era la capacità di sacrificio e la voglia di riscatto di una generazione abituata con poco, e che aveva sofferto i rigori della guerra. Questo fu in sostanza credo il boom economico.
Perciò non saprei dire se siano stati più, o meno fortunati di noi oggi.
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
Quando l' italia era l' Italia... e quando quella minuscola non è oggi casuale.... oserei dire.
E complimenti a Sodo per l'essersi inerpicato in una strada ripida e piena di pericoli, un niente e si rischia di passare per le forche caudine degli admin ...
L' Italia era l'Italia quando nell' immediato dopoguerra la gente si rese conto che era il momento di rimboccarsi le maniche, e darsi da fare. non di tirar fuori dalla tasca lo smartphone e chattare con la tipa dalle tette grosse che ti attizza in quel momento
Che dirti, un po' mi inviti a nozze se attacco a scrivere mi fermeranno a notte inoltrata.
Sono del 62, i problemi grossi erano già finiti, quando venni al mondo non c'erano più macerie in giro la gente lavorava a testa bassa, come formiche, ognuno nel suo piccolo si dava da fare per rendere la propria vita migliore, ricordo mio padre che nell'ultimo cassetto del frigo, è si eravamo tra quelli benestanti avevamo il frigo e pure la macchina per lavare i panni, ricordo dicevo di quella strana scatoletta di cartone nel frigo, da non guardare, non toccare, misteriosa nella sua banalità li dentro erano nascosti tutti i risparmi che i miei riuscivano a mettersi da parte, dovevano arrivare alle mitiche 500 lire per comprarsi la prima auto, una 600, direi di fantozziana memoria, se non fosse che il rag.Fantozzi andava in giro con una "mitica" bianchina... stesso motore, stesse componenti, ma tutta un altra macchina.
Ricordo la sera in cui notai una certa agitazione in casa, poi al mattino dopo la scatoletta famosa non c'era più, in compenso alla sera mio padre tornò con la sua 600 fiammante di fabbrica. Oggi con i finanziamenti a tasso zero, in comode rate mensili ... ti impicchi da solo e la corda te la consegna direttamente la banca.
Erano tempi assai più semplici di questi in cui viviamo oggi, si lavorava, si guadagnava, c'erano meno problemi nel vivere, oggi si certo, tutti con il telefonino in tasca, la tv a colori ad alta definizione, internet che se ti manca il segnale del wi-fi in cantina è peggio che se ci fosse in corso un attacco nucleare, l'italia ( minuscolo voluto) che si è fatta buttar fuori dal mondiale di calcio... ( pure li, 22 miliardari pieni di figa che corrono, in mutande, dietro ad un pallone ) almeno ai tempi degli antichi romani, ed era peraltro uno sport assai simile chi perdeva pagava sul serio, la folla gridava "Jugula" .. e chi perdeva sapeva che la sua vita finiva li. Oggi chi perse se ne frega, non succede nulla, se ammazzi qualcuno non c'è la folla a gridare jugula, se fai fallire una società per la tua stupidità, e 100 famiglie finiscono per strada, bha chissenefrega, se quatto politici per la loro bramosia di voti ma soprattutto di soldi permettono all'africa intera di spostarsi in Italia a spese del popolo italiano, bho la gente tuttalpiù fa spallucce e va per la sua strada facendo finta che non siano fatti loro. L'italia, quella di oggi è questo in fondo la gente si è adagiata su un cronico lassismo, sulla superficialità, lo spirito Patrio se ne è andato a farsi un giro da tempo ormai, ci si coltiva il proprio orticello, avere l'iphone ultimo modello è la panacea di tutti i mali per tanta, tantissima, troppa gente.
Un tempo un certo Mameli scriveva "l' Italia se desta", oggi invece l'italia...sè morta, tuttavia ... come sempre prima o poi succederà qualcosa che farà risorgere, come la fenice, dalle proprie ceneri anche quest'Italia, magari al posto di un Masaniello ..avremo un Mohammed, o un Mubuntu ... ma che importa, l'italia è sempre stata un porto di mare, c'è chi va e chi viene, Arabi, Saraceni, Spagnoli, Greci, persino Albanesi quanta gente straniera ha calpestato il suolo Patrio, e quanta ancora lo calpesterà
 
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Opi hai colto lo spirito del 3d, e credo anche dell'intercalare finale di quell'anziano ingegnere, che alla fine del corso tutti finivamo per sfottere, ripetendo tra noi.."quando l'Italia era l'Italia..":prankster2:

Politica non c'entra, credo sia più un discorso di costume..

Mi è piaciuta soprattutto la prima parte dei risparmi nel frigo. Racconti d'epoca.
 
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Il colmo è che oggi siamo ridotti a dover rimpiangere un De Gasperi e un Fanfani
(oops, mi è scappata)
 
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io sono del 65... non so se la mia era italia o Italia.... il televisore, in rigoroso bianco e nero arrivò a casa mia verso la fine del decennio...
per riscaldarci avevamo una stufa a gasolio, non di quelle a kerosene che puzzavano da morire, ma sempre 1 stufa, più la cucina economica a legna e quella a gas... la domenica bagno nella tinozza....la vasca arrivò nel 76... ed io abitavo nel centro storico della mia cittadina, non nelle sperdute campagne....
non voglio entrare nel merito se era meglio questa o quell'italia, anche perché è facile perdersi nei tentacoli emozionali della fanciullezza ed adolescenza...
ma non crediate che fosse tutto rose e fiori.... ricordo perfettamente i primi anni 70... scioperi in continuazione.. un giorno si e l'altro pure... il carovita... la congiuntura, l'austerity.....
una volta ebbi una discussione con un signore, il quale si ricordava che 2 ai bei tempi", la benzina costava 100 lire al litro... alla mia domanda se si ricordava quanto guadagnava a quei tempi, mi rispose che se lo ricordava benissimo' in quanto comprò il motorino usato proprio per andare al lavoro..... guadagnava 40.000 lire al mese..... ovvero 1/400 del salario... fatte le debite proporzioni, oggi la benzina dovrebbe costare più di 3 euro...
le condizioni e la qualità della vita, secondo me sono molto migliorate... anch'io in casa, avevo la 600 comprata usata, che la mia mamma chiamava " la macchina degli zingari" per come era ridotta...oggi abbiamo una macchina per uno io e mia moglie...
vogliamo parlare anche del clima politico? il terrorismo nasce in quegli anni...
io dico la mia.... quindi potrò sbagliare e dire cose che altri non troveranno corrette, ( e sono un settantiano convinto), erano begli anni perché eravamo adolescenti, ma non erano anni belli...
l'unico mio rimpianto di quegli anni è che almeno allora i giovani ( nel bene o nel male) si schieravano, partecipavano, si incazzavano... erano attivi... e non passivi come quelli di ora... ma anche noi, ( almeno io), non siamo più come quei giovani che furono e che fummo e che mi lascio trascinare appecorato dal gregge.... avrei voluto morire pecora nera... ma se continuo così, morirò solo pecora...
 
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Il colmo è che oggi siamo ridotti a dover rimpiangere un De Gasperi e un Fanfani
(oops, mi è scappata)

Il quale Fanfani fu proprio il Presidente del Consiglio che pose la fiducia sulla legge di unificazione e nazionalizzazione del servizio di energia elettrica che diede vita all'Enel.
E che in precedenza, nel 1949, da Ministro della Previdenza Sociale, varò anche il Piano di Edilizia Pubblica ( anche conosciuto come piano Ina Casa o Piano Fanfani) che permise la costruzione di trecentomila case per affrontare l'emergenza abitativa nell'Italia dell'immediato dopoguerra.

Ti sarà "scappata", ma non la trovo disdicevole.
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
Hai l'età di uno dei miei fratelli, si la storia è pressoche la stessa, forse solo io ricordo che quando entrai in classe al primo giorno delle elementari nel corridoio c'erano ancora due vecchi poster, per me allora gigantesco in cui si invitavano i bambini a non raccogliere da terra oggetti o semplici giocattoli da una parte e nell' altro un soldato, per me allora erano tutti uguali in cui questi ricordava che il nemico ti ascoltava ( che fosse poi il nemico... lo scoprii tempo dopo, nei panni di un altro ragazzino della mia stessa classe con cui ci litigavamo le attenzioni ed i favori di una bellissima bambina dai capelli rossi, la stessa che oggi è divenuta una nota imprenditrice italiana del settore divertimenti. Tre anni dopo, quando mio fratello entrò in quella stessa classe, i poster non c'erano più sostituiti da un ben più comune muro bianco.

Mi parli di BR e di moti sovversivi, forse ricorderai dell' arresto di due personaggi da parte del Generale dalla chiesa, uno dei due era un mio insegnante ai tempi, quando i CC fecero quell'arresto io ero 5 metri più indietro su di un pulmino, arrivavamo da una settimana di " gita scolastica" presso una località montana li vicino, settimana in cui entrambi gli arrestati ci raccontarono tante cose viste dal loro punto di vista, molti di noi di fatto avremmo potuto essere anche definiti fiancheggiatori a quel punto. casi della vita, nulla di più.
La benzina a 50 lire però la ricordo anche io ed il benzinaio era pure sempre prodigo di omaggini, regalini, cazzatine varie, oggi impossibili.
Rer il resto, gli stipendi erano certo comparati al costo medio della vita, come è ancor oggi in altri luoghi del mondo, io ho una piccola attività commerciale fuori italia, di fatto mi serve per smaltire la mole di strumentazione usata che ritiro dalla mia clientela qui in Italia, ho alle dipendenze due ragazze che pago 350 euro al mese, ed un ingegnere a 500 Euro, li è normale, non sono sottopagati ne sovrapagati, bhe insomma qualcosa in più della media sono. Era così anche qui 50 anni fa, e penso sarà uguale anche li, tra qualche anno. Recentemente parlavo con un grosso imprenditore italiano, mio cliente, che mi diceva come per lo stato attuale delle cose a lui convenga produrre in Romania e poi con dei camion portare il prodotto in Italia per farne fare il controllo di qualità, lo scarto riparte la notte stessa per l'altoforno in Romania dove lo stabilimento. gli operai, i tecnici, e le spese di produzione alla fine del mese non arrivano a 3000 euro in tutto. contro un costo italiano di almeno mille volte maggiore. Non so in Romania, non ci sono mai stato, ma in Albania la gente vive pressappoco come qui, hanno il tv a colori 4k, l'iphone ultimo modello le stesse nostre auto, pur con stipendi che qui considereremmo da fame. Già lo devo aver raccontato, ma anni fa, una allora cara amica che faceva la OTR.. mi racconto di come lei fosse arrivata in Italia con il solo ed unico scopo di mettere insieme i soldi per acquistare un Hotel a Tirana, tempo dopo, comprato l'hotel ( ed è vero, garantisco dato che ci sono stato ) arrivò pure una sorella con l'obiettivo di comprare anche il ristorante oltre l'hotel.
Non ci crederete, si sono comprate tutto dandola per qualche anno lungo una strada italiana. Che centra questo ? nulla di che, vuol essere solo un modello comparativo.
nulla di più.

Cordialmente
Opi
 
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...se quattro politici per la loro bramosia di voti ma soprattutto di soldi permettono all'africa intera di spostarsi in Italia a spese del popolo italiano,

...quattro politici di ben tre governi non eletti da nessuno e messi lì da un delinquente di 90 anni che pure la morte se lo schifa. Gente che promuove un referendum, lo perde sonoramente ma nessuno si sogna di farli dimettere il giorno dopo. Roba che in qualsiasi altro paese sarebbe sfociato in un bagno di sangue. Forse se l'italia fosse stata ancora l'italia a qualcuno sarebbero girate le palle (perché le aveva grosse e quadrate)
 
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Il quale Fanfani fu proprio il Presidente del Consiglio che pose la fiducia sulla legge di unificazione e nazionalizzazione del servizio di energia elettrica...
E che in precedenza, nel 1949 varò anche il Piano di Edilizia Pubblica ( anche conosciuto come piano Ina Casa o Piano Fanfani)

Ti sarà "scappata", ma non la trovo disdicevole.


Già, le 'Case Fanfani'. Se ne vedono ancora all'imbocco dell'autostrada Torino-Milano, e non si può che ammirare la qualità del progetto.
Ma non bisogna dimenticare che allora eravamo sotto tutela americana e che il sistema dell'economia a partecipazione statale non tardò a degenerare in un carrozzone costosissimo e corrotto. La regola secondo la quale costi sono pubblici e i guadagni sono privati iniziò appunto allora.

P.S. Dicevo 'mi è scappata' perché la stiamo buttando in politica e l'Admin non tarderà a ripulire:preved:
 
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Non so in Romania, non ci sono mai stato, ma in Albania la gente vive pressappoco come qui, hanno il tv a colori 4k, l'iphone ultimo modello le stesse nostre auto, pur con stipendi che qui considereremmo da fame.

L'Albania è il paradiso del ricettatore. Le automobili non hanno documenti - o almeno non ne avevano fino a qualche anno fa - non c'è controllo sulla proprietà del bene, come per noi i motorini.
Le TV 4K immagino siano ricettate anch'esse.
C'è una diffusa cultura della ricettazione di beni rubati in Europa, un po' come da noi c'è una relativamente diffusa cultura di pirateria informatica. Come per noi non è poi così grave la copia di Windows piratata, così per loro è normale la Mercedes rubata in Europa.
 
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Quando l'Italia era l'Italia c'era un sindacato forte ma anche le BR e Le trame nere, c'erano le case chiuse ma anche il delitto D'onore, c'era l'equo canone ma anche e borgate, c'era l'eroina ma c'è ancora, c'era la mafia ma non esisteva, non c'era Berlusconi ma c'era Andreotti. L'Italia è, in fondo come era e come sarà. Eroica e vile, fretta e generosa, conservatrice e innovatrice, com noi.
 
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esatto...
moralista e puttana allo stesso tempo....
c'era anche un film negli anni 70

vizi privati, pubbliche virtù... (anche se in realtà trattava di un filone e di una nazione ben diversa)...
 
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Bhe, si c'è anche quello. Ma non c'è solo quello. Il governo albanese si sta operando pesantemente per risolvere i problemi del passato. In Italia ? I governi si autoclonano uno dietro l'altro, senza elezioni, senza chiedere alla popolazione un bel nulla se non quando c'è da chider soldi. Se vai a Tirana di questi tempi sembra di stare a zurigo per quanto è tutto in ordine e pulito. Vogliamo paragonarla a quella italiana? Lasciamo stare va...
 
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