SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Arosio (CO)
ZONA: 45.717383, 9.216103 (all'autolavaggio lungo la SP41 Valassina)
NOME: Vanessa
NAZIONALITA': ungherese di Budapest
ETA': 28 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 15 minuti tranquilli
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,70-1,75, fisico da lapperina, capelli scuri abbastanza lunghi, viso tra il carino e il proprio bello, occhi scuri, un piccolo piercing sopra il labbro, seno N/V (ma probabilmente di una 2° taglia), unghie molto curate con nail art
ATTITUDINE: BJ condotto con buona maestria ; ragazza gentile e davvero spassosa
LA MIA RECENSIONE:
Ragazzi, penso di essermi innamorato <3 <3 e temo di dovere affidare il mio portafoglio a un amico fidato, per non finire in rovina nelle prossime settimane
Come scrivevo nel thread generale, qualche sera fa la nebbia mi ha fatto andare fuori rotta e mi sono trovato sulla SP41 (la vecchia Valassina). Il tempo di fare 200 metri e vedo apparire dalle brume autunnali (che un mio amico della bassa bergamasca definirebbe "leggera foschia"
) una silhouette che mi lascia a bocca aperta: proprio all'ingresso dell'autolavaggio, passeggia una valchiria dal crine moro, che sarà alta almeno 1,70-1,75 e che è vestita in modo alquanto provocante (a parte la minigonna d'ordinanza, indossa dei lunghi stivaloni da OTR e, sotto, delle calze nere di rete che terminano con una finta giarrettiera).
Cerco di fare inversione appena posso, ma sono poco fiducioso di ritrovarla, perché nel retrovisore intravedo dei fari che si infilano nel parcheggio dell'autolavaggio. Anche quello che sta davanti a me deve averla adocchiata, dato che fa pure lui retromarcia e si fionda dalla valchiria mora con una manovra al limite del codice penale, avendo visto che il precedente collega aveva mollato la presa. Vista la decisione con cui è entrato nell'autolavaggio, non ci sono molte speranze, ma provo comunque a fare inversione allo svincolo con la Novedratese. Avanzo nella nebbia abbastanza rassegnato e, miracolosamente, la tipa è ancora lì! Quasi non ci credo e allora entro anch'io nell'autolavaggio, dato che ho la macchina è po' sporca e sarebbe il caso di darle una lindata
Due manovre per fare inversione e mi avvicino a lei dalle retrovie, ammirandone la silhouette da dietro.
Quando accosto e abbasso il finestrino, finalmente si volta e mi si avvicina. Avrà almeno 25 anni e anche di viso è proprio carina, oserei addirittura dire proprio bella. E' anche gentile nell'approccio e, quando scopro che non pretende più del rate di base per il BJ conoscitivo, quasi scendo io dall'autovettura ad aprirle la portiera, per farla accomodare a bordo
Il retrobottega non è lontano, ma c'è da fare un giro un po' contorto per arrivarci e ciò dà il tempo di fare la conoscenza reciproca. L'avvenente signorina si presenta come Vanessa, avrebbe 28 anni (ma gliene avevo attribuiti 2-3 in meno) e si dichiara ungherese, per l'esattezza di Budapest. Penso che la cosa sia veritiera, perché nel social time finale le ho chiesto il significato di un paio di parole che avevo sentito pronunciare spesso durante i miei viaggi in terra magiara (szia e igen) e la fanciulla me la ha tradotte senza esitazione (ciao e sì ... non che fosse molto difficile
). Dovrebbe essere in Italia da circa 3 anni, di cui i primi 2 trascorsi come ballerina di night club (il fisico non mentiva, in effetti) e l'ultimo on the road. Come la maggior parte delle colleghe, abita da qualche parte a Milano.
Raggiunto il suo retrobottega, si toglie il giubbotto e dispone ordinatamente il necessaire sulla plancia, restando con addosso il gonnellino rosso elasticizzato che avevo intravisto dalla strada e un vaporoso maglione girocollo rosa, che purtroppo non si toglierà. Ma i miei occhi sono tutti per le sue lunghe gambe, infilate in un paio di stivaloni sopra il ginocchio da vera OTR e inguainate da curiose calze nere a rete, che terminano con una finta giarrettiera e con tanto di fiocchetto sull'elastico superiore.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolo gli aspetti burocratici e, quando tutto è pronto, lei si china in torsione sul mio basso ventre e si può dare inizio alle danze. Non so se dare il merito al suo fisico o alla sua abilità amatoria, ma il compare non impiega molto a ringalluzzirsi. Sul primo fronte, si può registrare una tecnica abbastanza evoluta, con risucchi a ventosa e piacevoli slinguazzate sulla punta del glande. Manca forse solo il massaggio ai gioielli di famiglia, per promuoverla a pieni voti. Sul secondo fronte, i miei tentacoli non resistono alla rotazione di srotolarsi verso destra, mentre lei mugola in modo anche un po' troppo coreografico. Risollevo piano piano il suo gonnellino e, in precario equilibrio col busto inclinato verso di lei, trascorro i successivi minuti a carezzare il suo fondoschiena e le sue gambe, che hanno un buon tono muscolare.
Durante una pausa per rifiatare, mi complimento per la sua forma fisica e le domando se balli ancora o se frequenti una palestra. Mi conferma che ha appena ripreso a fare esercizi, perché è "fixata con il culo" e vuole portarlo a uno stato marmoreo. Il breve intermezzo è l'occasione per dare un'occhiata alla curiosa nail-art bianco/blu, con tanto di brillantini e per domandarle se sia "fixata" anche con le unghie. Vanessa - o Vanesia, a questo punto?
- risponde ridendo di sì e si rimette al lavoro. Per inciso, porta anche un piccolo piercing incastanato appena sopra il labbro, sul lato sinistro.
Altra sessione abbastanza prolungata di immersione e, quando la vedo risollevarsi un po' affaticata, le dico che può pure concludere l'opera con un lavoretto di falegnameria. La mora inizia allora a smanacciare il mio compare, mentre io ne approfitto per allungare uno dei miei tentacoli verso le sue cosce, che comincio a massaggiare voluttuosamente. Prima con una mano, poi con l'altra e infine con tutte e due, il mio fratellino viene piallato con una certa energia e infine varco la linea del traguardo, quando ormai Vanessa iniziava a dare i primi segni di sfinimento ed ero riuscito a fatica a strappare un minuto di recupero al quarto uomo.
Una volta rivestitici, la mora di Budapest potrebbe anche rientrare a piedi alla sua mattonella, usando una scorciatoia, ma mi domanda se mi ricordi la strada per reimmettermi sul vialone principale. "Mi sa che ti ho fatto perdere anche sin troppo tempo ... Non preoccuparti, in qualche modo me la cavo
", non voglio abusare di una dote che spesso difetta alle OTR, ossia la pazienza. "Ma figurati, che saranno due minuti in più!", esclama Vanessa, pronta a ricondurmi sulla retta via.
I PRODIGI DI GOOGLE TRANSLATOR
Il breve tragitto di ritorno è l'occasione per scoprire che la ragazza, oltre a essere una delle OTR più belle che credo di avere mai visto, è anche davvero spassosa nella conversazione. Dato che parla più che discretamente l'italiano, anche con una discreta varietà di lessico, le domando se l'avesse imparato già in Ungheria o se comunque comunque abbia seguito un vero e proprio corso di lingua, per imparare la grammatica e la sintassi. Mi spiega invece che tutto il suo italiano è stato appreso sul campo e che i primi tempi sono stati davvero rocamboleschi, usando il traduttore vocale del telefono, per intendersi coi clienti
"Ma quindi su Google Translator ci sono anche i vocaboli sconci, tipo cazzo, figa, pompino ...?", lo domando divertito. "Sì, magari bisogna cercare delle parole simili, ma c'è tutto ...", mi risponde altrettanto ilare la fanciulla.
Indago anche se sia dotata di un loft di servizio o, quantomeno, di un retrobottega un po' più tranquillo dove si possa anche copulare e i due quesiti hanno risposta negativa e affermativa, rispettivamente. Purtroppo siamo già arrivati all'autolavaggio ed è il momento di accomiatarsi: le auguro la buona notte e ci scambiamo due baci di congedo sulla guancia. Quando penso che Vanessa stia per scendere dalla macchina, mi dà anche il terzo e precisa ridendo che in Ungheria si usa così (ma anche in Italia, direi ...). Non le confesso che le darei volentieri anche il quarto, direttamente sulle labbra, e stavolta scende davvero, per riprendere posto alla sua mattonella. Non mi resta quindi che riaccende i fendinebbia e rimettermi sulla strada di Lentate ...
CITTA DELL'INCONTRO: Arosio (CO)
ZONA: 45.717383, 9.216103 (all'autolavaggio lungo la SP41 Valassina)
NOME: Vanessa
NAZIONALITA': ungherese di Budapest
ETA': 28 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 15 minuti tranquilli
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,70-1,75, fisico da lapperina, capelli scuri abbastanza lunghi, viso tra il carino e il proprio bello, occhi scuri, un piccolo piercing sopra il labbro, seno N/V (ma probabilmente di una 2° taglia), unghie molto curate con nail art
ATTITUDINE: BJ condotto con buona maestria ; ragazza gentile e davvero spassosa
LA MIA RECENSIONE:
Ragazzi, penso di essermi innamorato <3 <3 e temo di dovere affidare il mio portafoglio a un amico fidato, per non finire in rovina nelle prossime settimane

Come scrivevo nel thread generale, qualche sera fa la nebbia mi ha fatto andare fuori rotta e mi sono trovato sulla SP41 (la vecchia Valassina). Il tempo di fare 200 metri e vedo apparire dalle brume autunnali (che un mio amico della bassa bergamasca definirebbe "leggera foschia"

Cerco di fare inversione appena posso, ma sono poco fiducioso di ritrovarla, perché nel retrovisore intravedo dei fari che si infilano nel parcheggio dell'autolavaggio. Anche quello che sta davanti a me deve averla adocchiata, dato che fa pure lui retromarcia e si fionda dalla valchiria mora con una manovra al limite del codice penale, avendo visto che il precedente collega aveva mollato la presa. Vista la decisione con cui è entrato nell'autolavaggio, non ci sono molte speranze, ma provo comunque a fare inversione allo svincolo con la Novedratese. Avanzo nella nebbia abbastanza rassegnato e, miracolosamente, la tipa è ancora lì! Quasi non ci credo e allora entro anch'io nell'autolavaggio, dato che ho la macchina è po' sporca e sarebbe il caso di darle una lindata

Quando accosto e abbasso il finestrino, finalmente si volta e mi si avvicina. Avrà almeno 25 anni e anche di viso è proprio carina, oserei addirittura dire proprio bella. E' anche gentile nell'approccio e, quando scopro che non pretende più del rate di base per il BJ conoscitivo, quasi scendo io dall'autovettura ad aprirle la portiera, per farla accomodare a bordo

Il retrobottega non è lontano, ma c'è da fare un giro un po' contorto per arrivarci e ciò dà il tempo di fare la conoscenza reciproca. L'avvenente signorina si presenta come Vanessa, avrebbe 28 anni (ma gliene avevo attribuiti 2-3 in meno) e si dichiara ungherese, per l'esattezza di Budapest. Penso che la cosa sia veritiera, perché nel social time finale le ho chiesto il significato di un paio di parole che avevo sentito pronunciare spesso durante i miei viaggi in terra magiara (szia e igen) e la fanciulla me la ha tradotte senza esitazione (ciao e sì ... non che fosse molto difficile

Raggiunto il suo retrobottega, si toglie il giubbotto e dispone ordinatamente il necessaire sulla plancia, restando con addosso il gonnellino rosso elasticizzato che avevo intravisto dalla strada e un vaporoso maglione girocollo rosa, che purtroppo non si toglierà. Ma i miei occhi sono tutti per le sue lunghe gambe, infilate in un paio di stivaloni sopra il ginocchio da vera OTR e inguainate da curiose calze nere a rete, che terminano con una finta giarrettiera e con tanto di fiocchetto sull'elastico superiore.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolo gli aspetti burocratici e, quando tutto è pronto, lei si china in torsione sul mio basso ventre e si può dare inizio alle danze. Non so se dare il merito al suo fisico o alla sua abilità amatoria, ma il compare non impiega molto a ringalluzzirsi. Sul primo fronte, si può registrare una tecnica abbastanza evoluta, con risucchi a ventosa e piacevoli slinguazzate sulla punta del glande. Manca forse solo il massaggio ai gioielli di famiglia, per promuoverla a pieni voti. Sul secondo fronte, i miei tentacoli non resistono alla rotazione di srotolarsi verso destra, mentre lei mugola in modo anche un po' troppo coreografico. Risollevo piano piano il suo gonnellino e, in precario equilibrio col busto inclinato verso di lei, trascorro i successivi minuti a carezzare il suo fondoschiena e le sue gambe, che hanno un buon tono muscolare.
Durante una pausa per rifiatare, mi complimento per la sua forma fisica e le domando se balli ancora o se frequenti una palestra. Mi conferma che ha appena ripreso a fare esercizi, perché è "fixata con il culo" e vuole portarlo a uno stato marmoreo. Il breve intermezzo è l'occasione per dare un'occhiata alla curiosa nail-art bianco/blu, con tanto di brillantini e per domandarle se sia "fixata" anche con le unghie. Vanessa - o Vanesia, a questo punto?

Altra sessione abbastanza prolungata di immersione e, quando la vedo risollevarsi un po' affaticata, le dico che può pure concludere l'opera con un lavoretto di falegnameria. La mora inizia allora a smanacciare il mio compare, mentre io ne approfitto per allungare uno dei miei tentacoli verso le sue cosce, che comincio a massaggiare voluttuosamente. Prima con una mano, poi con l'altra e infine con tutte e due, il mio fratellino viene piallato con una certa energia e infine varco la linea del traguardo, quando ormai Vanessa iniziava a dare i primi segni di sfinimento ed ero riuscito a fatica a strappare un minuto di recupero al quarto uomo.
Una volta rivestitici, la mora di Budapest potrebbe anche rientrare a piedi alla sua mattonella, usando una scorciatoia, ma mi domanda se mi ricordi la strada per reimmettermi sul vialone principale. "Mi sa che ti ho fatto perdere anche sin troppo tempo ... Non preoccuparti, in qualche modo me la cavo

I PRODIGI DI GOOGLE TRANSLATOR
Il breve tragitto di ritorno è l'occasione per scoprire che la ragazza, oltre a essere una delle OTR più belle che credo di avere mai visto, è anche davvero spassosa nella conversazione. Dato che parla più che discretamente l'italiano, anche con una discreta varietà di lessico, le domando se l'avesse imparato già in Ungheria o se comunque comunque abbia seguito un vero e proprio corso di lingua, per imparare la grammatica e la sintassi. Mi spiega invece che tutto il suo italiano è stato appreso sul campo e che i primi tempi sono stati davvero rocamboleschi, usando il traduttore vocale del telefono, per intendersi coi clienti

Indago anche se sia dotata di un loft di servizio o, quantomeno, di un retrobottega un po' più tranquillo dove si possa anche copulare e i due quesiti hanno risposta negativa e affermativa, rispettivamente. Purtroppo siamo già arrivati all'autolavaggio ed è il momento di accomiatarsi: le auguro la buona notte e ci scambiamo due baci di congedo sulla guancia. Quando penso che Vanessa stia per scendere dalla macchina, mi dà anche il terzo e precisa ridendo che in Ungheria si usa così (ma anche in Italia, direi ...). Non le confesso che le darei volentieri anche il quarto, direttamente sulle labbra, e stavolta scende davvero, per riprendere posto alla sua mattonella. Non mi resta quindi che riaccende i fendinebbia e rimettermi sulla strada di Lentate ...